SIENA. Ieri (4 marzo) in esecuzione di decreto di perquisizione emesso dall’autorità giudiziaria inquirente in merito a indagine più complessa, i Carabinieri di questo nucleo investigativo hanno denunciato in stato di libertà per furto di energia elettrica G. V., nato a Messina nel 1983, residente a Siena, coniugato, disoccupato. H. J, nato a Bouhajla (Tunisia) nel 1962, residente a Monteroni d’Arbia, di fatto domiciliato a Siena, celibe, disoccupato. S. M., nato a Davar Amzar (Marocco) nel 1958, residente a Monteroni d’Arbia,di fatto domiciliato a Siena con i precedenti due, vedovo, disoccupato.
Il furto di energia elettrica avveniva mediante un ingegnoso artificio in virtù del quale l’allaccio della rete domestica si trovava a monte del contatore, direttamente sul cavo della società elettrica, in maniera tale che l’apparato elettronico, ancora intestato ad un’utenza cessata, non registrasse alcun consumo. Il collegamento era poi stato abilmente murato, intonacato e stuccato, così da non poter destare sospetto alcuno ad una visione dall’esterno. Per accertare l’imbroglio i Carabinieri hanno chiesto l’intervento di personale Enel, che ha smurato l’allacciamento abusivo e certificato l’illecita sottrazione. Sembra che trucchi quale quello accertato, benchè più diffusi in altre regioni d’italia, siano tutt’altro che infrequenti anche nella provincia di Siena.
I militari dell’Arma si erano insospettiti per il fatto di aver potuto osservare come le luci dell’abitazione si attivassero normalmente a fronte di un contatore chiaramente in disuso.