Al via la nuova collaborazione per il progetto di accoglienza SPRAR
SIENA. Ha preso il via in questi giorni la nuova collaborazione tra la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa e l’Arci Regionale Toscano per il progetto SPRAR, finanziato dal Ministero dell’Interno con capofila la Provincia di Siena ed il partenariato dei 5 comuni della Valdelsa e di Siena. Il progetto, ormai al quarto anno di attività, gestito proprio dall’Arci, vanta tra i propri partner anche la FTSA per la fornitura di mediazione e assistenza sociale.
Lo SPRAR prevede la fornitura ai beneficiari di vitto e alloggio in modalità di semi-autonomia e soprattutto la costruzione di una rete strutturata di accoglienza integrata per richiedenti e titolari di protezione internazionale o umanitaria con l’accompagnamento di operatori esperti dedicati. Obiettivo garantire la tutela dei loro diritti, attraverso percorsi di conoscenza del territorio e della comunità di accoglienza, e di riconquista della propria autonomia. Rientrano, infine, nel programma attività di accompagnamento finalizzate all’accesso ai servizi locali, alla tutela della sfera legale e giuridica, alla partecipazione a corsi di italiano e di formazione continua per gli adulti, in collaborazione con il CPIA di Poggibonsi, per compensare l’interruzione involontaria di percorsi scolastici e per accrescere le competenze professionali dei beneficiari.
La nuova collaborazione con la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, articolata in una convenzione, è volta a soddisfare due principali esigenze: la manutenzione delle proprie strutture da parte della FTSA e la valorizzare delle competenze professionali che i beneficiari del progetto SPRAR possiedono, ma che non sono certificabili attraverso titoli di studio o attestazioni curricolari.
“Siamo orgogliosi – sottolinea Andrea Dilillo, direttore generale della FTSA – di poter contribuire alla socializzazione e all’integrazione di persone, che avverse condizioni di vita hanno condotto fino ai nostri territori e ringraziamo la Provincia di Siena per averci coinvolto. In questi giorni abbiamo inserito due beneficiari del finanziamento all’interno delle nostre strutture per coinvolgerli in attività di piccola manutezione e ripagando la loro disponibilità con una piccola borsa lavoro erogata direttamente con il contributo dello SPRAR. Un pilastro importante dell’iniziativa, infatti, è il coinvolgimento dei richiedenti e titolari di protezione internazionale o umanitaria in attività ricreative per favorire il contatto e l’interazione con la comunità locale”.