Nel settore Sanità, al primo posto il progetto “Le Agenzie di continuità tra ospedale e territorio e la centrale della cronicità”
SIENA. Un premio nazionale con menzione speciale per la Asl Toscana sud est al Forum PA “Italia 2030 – Il cantiere per l’innovazione sostenibile”, in corso a Roma. Il Forum ha selezionato 100 progetti a livello nazionale sull’innovazione nella Pubblica Amministrazione (settori Sanità, Istruzione, ecc) e tra questi è stato inserito anche il contributo della Asl Toscana sud est dal titolo “Le Agenzie di Continuità tra Ospedale e Territorio e la Centrale della cronicità”. Il progetto si colloca nell’ambito dell’assistenza territoriale e/o domiciliare e per la deospedalizzazione ed è risultato primo classificato tra quelli relativi alla Sanità.
Il premio è stato ritirato questa mattina da due componenti dello staff della Direzione sanitaria, cioè Maria Giovanna D’Amato e Lorena Stefani. I progetti premiati non sono fini a se stessi: oltre ad essere già una realtà consolidata nell’Azienda verranno inseriti nel Libro Bianco che sarà consegnato al nuovo Governo e che raccoglie le migliori pratiche di innovazione nella Pubblica Amministrazione.
Il gruppo di lavoro che si è occupato di redigere il progetto della Asl Toscana sud est è composto da Simona Dei (direttore sanitario), Roberto Turillazzi (direttore Staff della direzione sanitaria), Maria Giovanna D’Amato (resp. UOSD Osservatorio PDTA e Reti Cliniche integrate e strutturate), Chiara Cepollaro (resp. ACOT Zona Senese), Lorena Stefani (coord. Infermieristica ACOT Zona Senese), Silvia Bellucci (UOP Assistenza infermieristica territoriale) e Gloria Bozzi (medico specializzando in Igiene e Medicina Preventiva).
La Centrale della cronicità si trova a Siena e lavora per tutto il territorio aziendale, quindi anche per Grosseto ed Arezzo. Ogni anno vengono segnalati 11 mila casi di dimissioni complesse. La Centrale garantisce ai pazienti in dimissione dagli ospedali ed in condizioni di limitata autonomia, la continuità assistenziale e terapeutica, evitando alla persona una permanenza inappropriata in ospedale, un ricorso improprio all’istituzionalizzazione e favorisce il rientro a casa. Un rientro che dovrà essere guidato, supportato e tutelato in base ad un Piano Assistenziale Individuale e attraverso un unico interlocutore che si prende in carico l’intero percorso: l’ ACOT, Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio. Ogni Zona del territorio aziendale ha una sua ACOT che, nella propria attività, coinvolge anche i medici di famiglia.
“Questo premio è un giusto riconoscimento per l’impegno, la passione, la disponibilità con cui infermieri e medici seguono la continuità del percorso dei cittadini dall’ospedale al territorio nella nostra Asl – ha commentato Simona Dei – Ma soprattutto sarà un forte stimolo per migliorare, affrontare i problemi ancora presenti, intervenire con decisione sulle cose che ancora non funzionano. Grazie a tutti per quanto fatto fino ad oggi e per ciò che faremo da domani in poi: il nostro obiettivo resta la presa in cura delle persone”.