Il gruppo ha la sua proposta per recuperare tutta l'area
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SIENA. L’avviso esplorativo finalizzato alla presentazione di progetti culturali, sportivi e di pubblico interesse relativi alla Fortezza di S Barbara (concorso di idee dal programma di Sena Civitas), terminerà il prossimo 10 aprile.
Il Circolo Sena Civitas intende perciò riportare all’attenzione della cittadinanza una proposta per la Fortezza già contenuta anch’essa nel programma politico. La proposta in questione ha come oggetto la riqualificazione della zona imminente alla Fortezza, con l’obbiettivo di realizzare attraverso i dovuti accorgimenti, un’estesa area verde più volte definita Parco Urbano. Al Circolo di Sena Civitas preme innanzitutto sottolineare come l’intera area sia un punto nevralgico per il traffico cittadino, nonché un polo attrattivo dai molteplici interessi, pertanto la pianificazione della zona interessata non può che avvenire da una attenta analisi e dal confronto di più ipotesi. Nella nostra proposta fatta a suo tempo ed in merito al primo punto della questione, il Circolo di Sena Civitas aveva consigliato di spostare, almeno parte delle zone di sosta veicolare, realizzando un apposito parcheggio nell’area dell’autorimessa comunale di Pescaia (ex Sita), accessibile sia da S Prospero, sia da Pescaia stessa. Con questo suggerimento, si risolverebbe l’annosa questione della sosta veicolare in genere (potenzialità di 1.100 posti auto su progetto già depositato), quanto la congestione del traffico entrante da quella direttrice. Grazie alla liberazione di parte degli spazi imminenti alla Fortezza medicea, sarebbe pertanto possibile riqualificare l’intera zona e rendere finalmente merito ad un complesso architettonico di inestimabile valore. Il Circolo di Sena Civitas invita perciò la cittadinanza, in collaborazione e a “servizio” del “Comune” di Siena , a valutare con lungimiranza tutte le potenzialità culturali ed economiche che l’edificio storico ha da offrire: la Fortezza, infatti, oltre a poter mettere a disposizione i suoi spazi, per così dire, a cielo aperto, possiede anche numerosi locali interni, che attualmente sono chiusi e trascurati, purtroppo prossimi allo stato di abbandono. Il recupero di questi locali, racchiusi all’interno dei bastioni, permetterebbe alla cittadinanza ed al comune di usufruire di ampi spazi coperti che, in quanto tali, potrebbero persino attrarre anche l’iniziativa privata e garantire almeno i fondi necessari alla manutenzione della struttura. In quest’ottica, realizzato il Parco Urbano ed il recupero interno ed esterno della Fortezza, la cittadinanza potrebbe valersi di una location appetibile per eventi culturali e sportivi all’aperto di ben più ampio respiro. Una parte dei locali interni così riacquistati al pubblico interesse, potrebbe inoltre trovare un adeguato contesto nel recupero storico della Fortezza, attraverso l’istituzione permanente di un settore museale, avente per tema non solo la storia dell’edificio stesso, ma anche la storia degli uomini e delle donne illustri di Siena e più in generale, la storia locale del breve periodo mediceo e del successivo e ben più fecondo periodo lorenese, secoli in cui nonostante la rimpianta indipendenza perduta, la città rimase comunque il centro egemone della Toscana meridionale, nonché una delle province più floride del Granducato. A titolo esemplificativo, le borse in pelle mediante le quali si provvedeva all’estrazione a sorte dei futuri consiglieri civici della Siena settecentesca, si trovano attualmente in un angolo dell’Archivio Storico Comunale, lontano da sguardi indiscreti. Ma chissà quanti altri cimeli, mappe, documenti e manoscritti, restano celati nella polvere degli scaffali archivistici, anziché essere valorizzati come fonte principale di ricchezza culturale. Inoltre l’attrattiva museale, lungi dall’essere una pedissequa esibizione antiquaria, potrebbe essere collegata anche a ben definiti progetti multimediali ed interattivi nonché percorsi enogastronomici, anche per la presenza dell’Enoteca, in modo da coinvolgere gli interessi dei produttori locali e da soddisfare le esigenti domande di un turismo slow e di qualità. Risorsa quest’ultima, che la nostra città ha buon titolo di ambire.
Sena Civitas