Grossi: “Il fenomeno dell’usura è aumentato, complice anche la pandemia, ma crescono anche la nostra presenza e l'impegno"
SIENA. 512 colloqui, 292 consulenze, 82 richieste di finanziamento inoltrate alle banche, di cui una parte già erogate per un importo di circa 3,8 milioni di euro e altre ancora all’esame degli istituti di credito, al 31 dicembre 2021, per circa 5,4 milioni di euro. Sono questi, in sintesi, i numeri principali che raccontano l’attività svolta nel 2021 dalla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets, con sede regionale a Siena e 44 centri di ascolto in Toscana, grazie all’attività gratuita di 150 volontari impegnati ogni giorno ad aiutare persone e imprese in difficoltà finanziarie che non riescono ad accedere al credito bancario ordinario. Il Bilancio di Missione 2021 della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets è stato presentato questa mattina, martedì 10 maggio, a Siena, nella sede storica della Contrada della Selva, e contiene anche altri dati socioeconomici relativi al fenomeno dell’usura e alle iniziative per prevenirlo in collaborazione con istituzioni, scuole e associazioni.
Chi e perchè si è rivolto alla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets. Sono diversi i motivi che, nel 2021, hanno spinto soggetti in difficoltà economica a chiedere l’aiuto della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura, complice anche la pandemia. In primis, lo stato di crisi dell’azienda (32%), seguito da sovraindebitamento per uso non corretto del denaro (27%), malattia propria o di familiari (12%), perdita o sospensione del posto di lavoro (10%), razionamento del credito da parte di intermediari finanziari (7%), separazione o divorzio (5%), difficoltà di accesso al credito (5%) e gioco d’azzardo (2%). Le persone che si rivolgono alla Fondazione sono soprattutto nella fascia di età 56 – 60 anni (22%) e over 65 (18%), seguiti dalle fasce più giovani.
Usura fra pandemia e ‘nuovi poveri’. “Il fenomeno del sovraindebitamento, che è la causa principale dell’usura – afferma Lelio Grossi, presidente della Fondazione – è destinato ad aumentare di fronte alla prospettiva di un ulteriore peggioramento della situazione economica e sociale, complice anche la pandemia. Lo stesso fenomeno è aggravato dalla crescita costante dei cosiddetti ‘nuovi poveri’, famiglie colpite da perdite del posto di lavoro, cassa integrazione, cessazione della propria attività o altri motivi socioeconomici che portano le persone a non poter più fronteggiare impegni economici e finanziari presi in passato in maniera attenta e responsabile. Da qualche anno – aggiunge Grossi – queste persone sono la maggioranza dei nostri assistiti, seppure con approcci diversi: da un lato, famiglie che si impegnano per trovare possibili soluzioni, dall’altro, famiglie che temporeggiano, magari in attesa di aiuti legati alla gestione della pandemia. Il temporeggiare, spesso senza valutare in maniera adeguata il graduale ritorno alla normalità delle normative su sfratti e pignoramenti, aggrava la loro situazione finanziaria e riduce la possibilità di un intervento da parte della Fondazione, rendendoli facili prede di usurai e profittatori e sottraendoli alla possibilità di assistenza e consulenza gratuita e professionale dei nostri centri di ascolto”.
Prossimi obiettivi della Fondazione: una campagna di informazione e il costante impegno contro la ludopatia. “In autunno – dice ancora Lelio Grossi – avvieremo una campagna di informazione in tutte le province toscane per far conoscere da vicino le opportunità messe a disposizione dalla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets e dai suoi 44 centri di ascolto. L’obiettivo è diffondere la conoscenza della Fondazione e promuovere la sua vicinanza concreta a persone in difficoltà, affinché chi ha problemi economici e finanziari non si senta mai solo. Inoltre, porteremo avanti l’impegno avviato negli ultimi anni insieme alla Regione Toscana e all’Università di Siena per contrastare il gioco d’azzardo, problema sempre più preoccupante e diffuso, complice ancora la pandemia. Nel mese di giugno, infatti, è prevista la replica del corso organizzato nel 2021 e rivolto a volontari del Terzo Settore della Toscana, per metterli in grado di fornire supporto e adeguate indicazioni a soggetti ludopatici con cui possono venire in contatto nello svolgimento del servizio di volontariato”.
Un appello alle banche e grazie ai volontari. “Ringrazio in maniera sentita – conclude Lelio Grossi – i 150 volontari che ogni giorno portano avanti in tutta la regione le attività della Fondazione e che non si sono mai fermati anche di fronte alla pandemia, seppure con operatività ridotte. Guardando al futuro, rinnovo un invito alle banche: la Fondazione conta su disponibilità finanziarie che le consentono il rilascio di garanzie per importi significativi. Siate più tempestive nell’esame delle nostre proposte e tenete in maggiore considerazione la validità della nostra garanzia, alla luce di una ultraventennale esperienza positiva per contenzioso e perdite effettive”.
La Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets è stata costituita nel 2004 ed è riconosciuta dalla Regione Toscana, iscritta nel Registro Regionale delle persone giuridiche private e all’albo delle Fondazioni che svolgono azione di prevenzione del fenomeno dell’usura presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel 2005 ha iniziato l’operatività istituzionale, rilevando e proseguendo le attività di Prevenzione Usura e di Microcredito di Solidarietà svolte dall’Arciconfraternita di Misericordia di Siena, e conta su volontari, in gran parte ex dipendenti di banca con adeguate esperienza e professionalità, che ogni giorno forniscono assistenza, consulenza e supporto a soggetti in difficoltà finanziarie che non riescono ad accedere al credito bancario ordinario.
Cosa fa e cosa non fa. La Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura Ets non eroga direttamente prestiti e sussidi, ma fornisce alle banche convenzionate le garanzie necessarie per consentire a famiglie e microimprese di accedere al credito ordinario, quali prestiti rateali e mutui a condizioni agevolate per estinguere passività pregresse o fronteggiare spese necessarie e impreviste. Dall’inizio della sua attività, la Fondazione ha garantito 2.400 finanziamenti accolti dalle banche, per un totale di circa 118 milioni di euro. Il rilascio delle garanzie da parte della Fondazione conta su fondi statali e regionali che ammontano a oltre 17 milioni di euro provenienti dal MEF, Ministero dell’economia e delle finanze, e dalla Regione Toscana. La Fondazione, inoltre, collabora con la Regione Toscana nell’attuazione del Piano Regionale per il contrasto al gioco d’azzardo e promuove la cultura della legalità e dell’utilizzo responsabile del denaro rivolgendosi, in particolare, agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Toscana. Nel corso degli anni, la Fondazione ha favorito la sinergia con gli organismi impegnati nella gestione del sovraindebitamento, quali ordini professionali e associazioni no profit. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito www.prevenzioneusuratoscana.it