di Augusto Mattioli
SIENA. Parte martedì 26 aprile la battaglia per le nomine nella Deputazione amministratrice della Fondazione Mps. Per quella data è, infatti, convocata la Deputazione generale per decidere in merito. I cinque posti da assegnare sono ancora appetibili, nonostante che l’ente non sia nelle condizioni ante crisi Mps, quando si maneggiavano tantissimi soldi; oggi ha solo spiccioli di capitale rispetto ai miliardi passati.
Dunque il 26 si comincerà a discutere su chi mandare ad amministrare la Fondazione, a suo tempo salvata dalla gestione di Antonella Mansi, un presidente, due deputati uomini, due deputate donne e i sindaci revisori. Probabile che la battaglia in Deputazione generale non si concluda il 26 ma che ci voglia qualche giorno per arrivare ad un accordo, che – ovviamente – tenga conto dei vari interessi della politica. Comune in testa che, peraltro, deve cercare un accordo con gli altri enti che hanno nominato i componenti della Deputazione generale, perché con i suoi quattro non va molto lontano. Insomma, occorre un compromesso.
Non è detto in questo quadro che il presidente Carlo Rossi, la cui conferma all’incarico sembrava molto possibile, possa tornare a palazzo Sansedoni. Rossi intanto si guarda bene dal rilasciare dichiarazioni sulla sua eventuale conferma. In ogni caso, è una battaglia che va vista anche oltre, guardando a future scadenze politiche, in particolare le amministrative comunali del prossimo anno con manovre già iniziate, con distinguo anche nella stessa maggioranza, da parte di chi ha fatto il pendolare tra centrodestra e centrosinistra. Magari in particolare anche liste civiche, che, dopo avere sostenuto il sindaco De Mossi, hanno guardato con interesse alla elezione del presidente della Regione Eugenio Giani.