"Del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile non si hanno notizie"
SIENA. Da Alberto Paggetti, presidente Fiab Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Il 25 novembre verrà votata in Consiglio Comunale l’approvazione del Piano Operativo, lo strumento teso a individuare e disciplinare tutti gli interventi che disegneranno il volto urbanistico della nuova Siena. Prendo atto di ciò, ma rilevo la scomparsa dalle comunicazioni del Comune del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), già “adottato” il 3 giugno 2020 e sottoposto ad osservazioni entro il 3 agosto 2020. Ad oggi del PUMS e delle relative osservazioni non si sa più niente.
Tengo a sottolineare l’importanza del PUMS, i cui contenuti sono fortemente legati con le attività di pianificazione del territorio, ovvero con il Piano Operativo, riguardo alle previsioni sulle infrastrutture viarie e per la sosta riferite al breve e medio periodo e con il Piano Strutturale per quelle di lungo periodo.
Da qui, la necessità dell’approvazione contemporanea dei due documenti al fine di evitare possibili e rischiose contraddizioni di contenuto tra interventi urbanistici e decisioni sulla mobilità cittadina.
Per rendere più comprensibili i rischi faccio degli esempi al riguardo.
Il PUMS rileva che la direttrice viaria del fondovalle est (viale Toselli) sia il tratto più critico della mobilità cittadina e di conseguenza indica la necessità di un alleggerimento dal traffico motorizzato, perciò la proposta dell’insediamento di nuovi supermercati e parcheggi in quella zona si legge come una palese contraddizione.
Tutti i giorni possiamo constatare che la rotonda del Ponte di Malizia e le arterie che verso di essa convergono sono i punti più critici per la mobilità urbana cittadina ed il verificarsi di un incidente stradale in tale punto, evento realisticamente possibile, provocherebbe il blocco del traffico di tutta la fascia est della città, con il coinvolgimento del flusso dei mezzi pubblici e privati che porta all’Ospedale. Da qui una duplice necessità: prevedere percorsi alternativi ed evitare ulteriori aumenti di traffico in tutta quella zona.
In altre parole, un approvazione del Piano Operativo del tutto scollegata con quella del PUMS può generare conseguenze negative sulla mobilità di cui avremmo contezza nel prossimo futuro”.