Fabrizio Rossi: "Decisione imbarazzante ed offensiva". Parlamentari toscani: "Scimmiottamento di disobbedienza civile"
SIENA. “Una caduta di stile e un singolare senso delle istituzioni”. Queste le prime considerazioni che la coordinatrice comunale di Forza Italia, Anita Francesconi, e la consigliera comunale Lorenza Bondi esprimono in merito alla decisione del rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, di non esporre le bandiere a mezz’asta fino al giorno dei funerali del presidente Berlusconi.
“La figura di un rettore dovrebbe imporre comportamenti super partes e, soprattutto, rispettosi delle indicazioni provenienti dal Governo centrale, il quale, in questo caso, ha disposto che vengano messe le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici fino al giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi”.
Le due dirigenti senesi ricordano la centralità della figura dello statista “Berlusconi è stato uno dei più importanti protagonisti della storia recente del nostro Paese. Ha rivoluzionato il modo di fare politica, di fare comunicazione, di fare impresa. Ha dato lavoro con le sue aziende a decine e decine di migliaia di famiglie. Tutte cose che meritano un oggettivo riconoscimento, al di là delle proprie idee. E, soprattutto, meritano rispetto. Quel rispetto che, con il suo gesto, Montanari ha dimostrato di non voler avere.
L’applicazione della disobbedienza, da parte del rettore della Stranieri, alle indicazioni di un governo legittimamente eletto dai cittadini rischia di far aprire un vulnus nella società, legittimando la selezione delle regole da seguire.
La vita è fatta di scelte e l’esercizio della militanza è assolutamente legittimo. Ma non da quella carica”.
La nota di Fabrizio Rossi
“Imbarazzante e offensiva la decisione del Rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tommaso Montanari – reso noto alle cronache per gli insulti rivolti a Giorgia Meloni – che si è rifiutato di esporre le bandiere a mezz’asta per la morte di Silvio Berlusconi, in deroga alle indicazioni nazionali.
Una strafottenza, la sua, che continua ancora una volta sui luoghi d’insegnamento. Le università, che dovrebbero essere il tempio dell’istruzione, dialogo, del rispetto e del confronto, vengono ancora una volta assoggettati alle meschine logiche dei soli ciechi odiatori di professione e dell’ideologizzazione coercitiva con il solito doppio fine.
Siamo in democrazia, e quindi si possono anche non condividere le idee e le scelte politiche di altri che non la pensano come la sua, ci mancherebbe, ma non si può non riconoscere il diritto alla dignità di ognuno. Un solo pensiero, per questi piccoli e livorosi uomini che fanno questo, come il caso del Rettore Montanari: “Vergogna”. E’ quanto dichiara il deputato e coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana, Fabrizio Rossi.
Il commento dei parlamentari toscani
“Non è una novità che esponenti della sinistra usino le università e il mondo della cultura, tutto rigorosamente a spese pubbliche, per farsi pubblicità. Oggi Montanari, con uno scimmiottamento di disobbedienza civile, dice che l’università è un ‘progetto educativo’ e che non può avere spazio la figura di Berlusconi. Allora mi domando perché un’università debba essere guidata da uno che ignora la legge e la infrange, deliberatamente. Nel mare di affetto di questi giorni, purtroppo, c’è chi non riesce proprio a tacere ma c’è la certezza che non riuscirà minimamente a scalfire la grandezza di uno statista di livello internazionale, che abbiamo avuto la fortuna di avere, di votare, di sostenere”. Lo afferma Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, che ha presentato, insieme alle college Deborah Bergamini e Chiara Tenerini, un’interrogazione al Ministro dell’interno e al Ministro dell’università e della ricerca per chiedere conto della condotta dell’Unistrasi e il rispetto delle disposizioni della Presidenza del Consiglio.