Ghini (Confcommercio Siena): "Noi siamo aperti al cambiamento ma c’è bisogno di regole dello Stato perché tutti combattano alla pari"
SIENA.“Per quanto riguarda i saldi e le promozioni della prossima stagione è necessaria una politica nazionale omogenea con una data unica a livello nazionale. Così come importante sarebbe rivedere le forme delle promozioni, anche qui dandosi un indirizzo unico”. E’ quanto emerso nell’incontro di Federmoda Siena che si è tenuto qualche giorno fa, il 4 maggio con il presidente, Riccardo Ghini, e gli associati, rigorosamente on line. “E’ stato un piacere ritrovarsi – dice – E’ stato bello ascoltare voci e pensieri, anche se non in presenza. L’argomento è quello tra i più dibattuti da sempre per la nostra categoria: un dibattito che fa fatica a trovare una unica voce a livello provinciale, regionale e nazionale”.
Chiaramente anche la durata dei saldi dovrebbe essere la stessa. Nonché il momento di avvio. “Una data di compromesso potrebbe essere dopo la seconda metà di luglio – aggiunge Ghini – E’ in corso una consultazione a livello regionale. Ci dobbiamo confrontare con tutte le province e poi le regioni. Questo è il nostro pensiero”.
Necessità da sempre: mettere in condizione i player delle multinazionali dell’on line di dover contribuire fiscalmente come fanno le piccole imprese. “Non da non ora chiediamo scelte fiscali tali da incidere sulla tipologia di rete di distribuzione commerciale così da sostenere maggiormente i piccoli negozi, che sono l’anima della città – fa notare Ghini – Scelte fiscali che possono incidere anche sulle trasformazioni che le politiche di vendita in atto determinano sul lavoro nonché sulle stesse città”.
“Noi non siamo contro l’online, tutt’altro – sottolinea Ghini – Noi siamo aperti al cambiamento e alle evoluzioni della comunicazione e delle tecniche di vendita. Ma c’è bisogno che questo cambiamento sia gestito e dunque c’è bisogno di regole dello Stato perché tutti combattano alla pari, altrimenti i player internazionali giocano su un altro piano e per noi è solo concorrenza sleale. Ci rendiamo conto – conclude Ghini – che fare scelte, con magazzini pieni e l’assenza delle regole di cui ho parlato, sia come combattere con i mulini a vento. Però la forza dei piccoli negozi è nella resilienza e nella capacità di rigenerarsi e di raccontare un prodotto ed il suo valore”.