Il dipartimento ha deciso di proseguire la raccolta firme a sostegno della proposta di legge presentata da Giorgia Meloni, per la modifica dell’art.90 del CP sui permessi premi
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SIENA. Il dipartimento a tutela delle vittime fratelli d’italia-an provincia di siena, sabato 25 novembre, ha promosso in piazza la campagna nazionale “prima le persone”.
Ogni anno oltre cento donne vengono uccise da uomini, e quasi sempre per mano di chi sostiene di amarle, alle quali si aggiungono le migliaia, aggredite, molestate, sfregiate e picchiate. Ma fatti di cronaca e ricerche statistiche confermano che la violenza all’interno della coppia puo’ essere reciproca, e se intendiamo affrontare la realta’ ,e’ necessario riconoscere il fenomeno piu’ sommerso che riguarda la violenza sugli uomini.
Se le prime non denunciano per paura, sentimenti contrastanti, debolezza, gli uomini non denunciano di aver subito violenza da parte del sesso femminile, perche’ provano vergogna rispetto allo stereotipo sociale di maschio.
Porre l’attenzione sull’argomento potrebbe essere un primo passo per ridurre la diseguaglianza tra i sessi; bisogna seguire un percorso che abbia come obiettivo quello di non parlare piu’ di violenza su uomini e donne, ma su persone, a prescindere dal genere ed educare al rispetto reciproco.
Aderendo alle celebrazioni della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vogliamo ribadire il nostro disprezzo verso qualsiasi forma di maltrattamento nei loro confronti, ma anche di qualunque altro soggetto che sia vittima di abusi di potere, di sorprusi e forme di controllo o cercizioni tali da condizionarne la normale vita di relazione e le liberta’ psico-fisiche, sessuali, economiche e religiose.; non facciamo alcuna distinzione tra le vittime, per noi la violenza non ha genere, proprio come recita lo slogan che abbiamo scelto per la campagna nazionale che e’”prima le persone.
Un paese civile dovrebbe aiutare le persone che vivono un disagio, a prescindere dall’appartenenza di genere o dalle qualita’.
Mettiamo al centro il valore dell’identita’ di ogni persona,la relazione tra uomini e donne e il rispetto della dignita’ umana.
Ribadiamo come la violenza si affronta culturalmente, in una visione di stato che vada a garantire un pena certa ed adeguata a chi commette crimini violenti e, una giustizia riparativa che ponga al centro la dignita’ della vittima.
Una cultura che ritrovi come fulcro della comunita’ umana un concetto armonico di societa’, di coppia di famiglia”.
La locandina adottata per la campagna nazionale e visibile nel gazebo vede emergere l’immagine della famiglia ( in blu) contro legami pericolosi (nastro nero) ai quali bisogna dare un taglio (forbice).
Ricordiamo che e’ fondamentale denunciare le violenze: lo stato e la societa’ devono garantire protezione e sostegno alle vittime che hanno la forza di denunciare; in questa direzione bisognerebbe investire di piu’ in centri di ascolto, di accoglienza, modificare e colmare lacune giuridiche su questi temi.
Troppo speso chi paga e’ solo la vittima, mentre i carnefici, i condannati godono di permessi premio e di grandi attenzioni in virtu’ di quel buonismo che ne chiede il reinserimento sociale.
In questa direzione sabato 25 novembre il dipartimento ha proseguto la raccolta firma a sostegno della proposta di legge presentata da Giorgia Meloni, per la modifica dell’art.90 del codice penale sui permessi premio. Tale modifica prevede l’obbligo di fornire adeguate informazioni alla vittaima sulla cessata scarcerazione o della misura di sicurezza dell’autore del crimine.
ringraziamo tutti coloro e che in tanti hanno prestato il proprio contributo, con il lavoro, le opinioni e un semplice saluto presso il gazebo.