Militante e dirigente del Partito Comunista, impegnato nel settore Economia, fu tra i più giovani senatori della Repubblica
SIENA. Stanotte ci ha lasciato Fazio Fabbrini, uno degli ultimi partigiani, nome di battaglia “Fiaccola”. Lui c’era a Monticchiello e sull’Amiata, e la sua Resistenza l’ha fatta tutta la vita: la resistenza a non accontentarsi mai di migliorare le cose per tutti, a non accontentarsi mai di cercare soluzioni che guardassero più lontano, a pensare la Città ed il territorio in Europa e ad affermare il valore della politica e dei partiti nella Costituzione.
Militante e dirigente del Partito Comunista, impegnato nel settore Economia, fu tra i più giovani senatori della Repubblica (1968) e, nell’ottobre del 1970, l’aula del Senato lo elesse membro del Parlamento Europeo, incarico che condivise insieme a nomi importanti della politica dell’epoca, come Giorgio Amendola e Nilde Jotti. Ma la nostra Città lo ricorda soprattutto sindaco, nel 1965, dove mostrò coraggio e lungimiranza con l’ordinanza di chiusura del traffico automobilistico nelle vie principali del centro storico della Città, prima in Europa, e che nel 2016 gli valse la Medaglia di civica riconoscenza del Concistoro del “Mangia”.
Con l’amore e il sacrificio della sua Famiglia, che da minatori dell’Amiata lo avevano accompagnato sino al conseguimento del diploma magistrale, Famiglia che è stata sempre la sua forza, ha dimostrato l’impegno del combattente e la chiarezza di maestro, senza mai far mancare il proprio contributo di pensiero e di idee anche negli ultimi anni. Fazio Fabbrini era convinto che la politica quotidiana è utile solo se è capace di interrogarsi ossessivamente e criticamente su cosa si può fare meglio, e di più, per tutti. E questo suo spirito e sguardo in avanti, questa sua forza di volontà, mai rassegnata, deve essere la nostra stella polare e il suo ricordo più bello.
IL GRUPPO CONSILIARE PD AL COMUNE DI SIENA