"L'obiettivo resti un dialogo trasparente con l’azienda a tutela dei lavoratori"
SIENA. “Resta centrale la preoccupazione per il futuro delle trecento famiglie in attesa di conoscere il piano industriale di Beko Europe. A seguito del tavolo di ieri, registro comunque alcuni segnali di apertura su un inizio di dialogo proficuo e costruttivo. Nessun piano sarà adottato senza il coinvolgimento diretto delle istituzioni, ma ora è necessario fare rete”.
Così il sindaco Nicoletta Fabio a margine dell’incontro con Beko Europe tenutosi ieri, giovedì 7 novembre, a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“L’incontro organizzato dal Governo – prosegue Fabio – convocato principalmente per essere aggiornati dall’azienda, alla presenza delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali, riguardo al piano industriale non ha al momento dato risposte certe. Tuttavia stamattina ho ricevuto, a seguito dell’incontro, una lettera a firma dei vertici di Beko Europe, che dichiara la volontà di collaborare con le istituzioni nazionali, regionali e locali al fine di tracciare un percorso trasparente e costruttivo che tenga in considerazione il rispetto di tutte le persone coinvolte”.
“La promessa fatta – continua Fabio – è quella di definire quanto prima, assieme a tutte le parti coinvolte, un piano che possa essere condiviso con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali. L’obiettivo è quello di far adottare all’azienda misure a protezione del lavoro, salvaguardando la dignità e l’operatività dei lavoratori”.
“Oltre all’appello lanciato al Governo e all’azienda – conclude Fabio – vorrei però rivolgermi alla Regione, alla Provincia e a tutti i Comuni coinvolti dalle conseguenze del futuro piano industriale di Beko, ricordando che è certamente mio compito tenere le fila sul territorio, ma che su trecento lavoratori, centoventinove sono residenti nel Comune di Siena, i restanti centosettantuno in altri Comuni limitrofi. Ebbene, credo sia necessario, proprio per questo, fare rete tutti insieme, per cercare di individuare una strategia condivisa, che prescinda dalla delusione delle mancate risposte”.