SIENA. Cravos organizzazione studentesca ha emesso il seguente comunicato.
“Con grande dispiacere apprendiamo della decisione del Rettore Roberto Di Pietra di annullare le elezioni studentesche.
Condanniamo fermamente ogni eventuale episodio di coercizione o irregolarità durante le elezioni. Tuttavia, riteniamo che la decisione del Rettore di annullare il voto evidenzi criticità che l’Ateneo avrebbe dovuto affrontare da tempo, e con modalità ben diverse da questa. Negli anni abbiamo segnalato numerose scorrettezze da parte di altre liste, senza mai ricevere risposte concrete né l’avvio di procedimenti adeguati. L’Università non ha mai adottato un sistema elettorale capace di prevenire determinati atteggiamenti.
Quest’anno, c’è stato un progetto chiaro da parte di un’associazione che non ritenendosi all’altezza della competizione elettorale ha preferito strumentalizzare, ironizzando, su temi molto delicati, ridicolizzandoli tramite meme. Il tutto con l’intento di coinvolgere il CUG (Comitato Unico di Garanzia), un organo che ha competenza solo in caso di episodi gravi come violenze e molestie, e non di irregolarità di voto, nel quale caso si deve interpellare la Commissione Elettorale.
La decisione di annullare le elezioni sembra più una risposta studiata per proteggere l’Ateneo da un eventuale ricorso dell’associazione, che ha sapientemente alimentato dubbi e controversie, piuttosto che un tentativo di tutelare le vittime di eventuali irregolarità.
In questi giorni la stessa associazione ha lanciato una campagna diffamatoria che sta colpendo anche la nostra organizzazione, i nostri e le nostre militanti, un’azione che non esiteremo a denunciare nelle sedi opportune.
Nel frattempo, il decreto che annulla le elezioni preannuncia provvedimenti senza alcun confronto preventivo con le liste che sarebbero coinvolte. Riteniamo grave che il Rettore abbia preso una misura così estrema senza rispondere alle legittime richieste di chiarezza da parte delle associazioni che investono tempo, impegno e risorse per la rappresentanza studentesca.
Questa decisione senza precedenti, che annulla le operazioni di voto, rappresenta un’ingerenza diretta nelle elezioni della rappresentanza studentesca e rafforza l’immagine di un’amministrazione autoritaria. Una gestione autoritaria che si è manifestata in numerosi episodi: dalla restrizione all’uso degli spazi universitari per eventi ludici fino alla grave decisione di ritirare l’autorizzazione per l’evento del 7 ottobre sulla questione palestinese
La presunta tutela della comunità studentesca durante la tornata elettorale appare come pura retorica. L’amministrazione, invece, intimidisce i candidati, non protegge la nostra associazione dalle diffamazioni e non fornisce risposte concrete. Di fronte a questa gestione disastrosa, chiediamo le dimissioni del Rettore Roberto Di Pietra, che si dimostra ancora una volta non all’altezza del suo ruolo.
Da parte nostra, siamo sereni e convinti di essere dalla parte giusta e siamo pronti a rispondere a qualsiasi eventuale accusa”.