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di Augusto Mattioli
SIENA. E’ morto in seguito ad una malattia Francesco Nerli, 72 anni, nato a Rosignano; negli anni ottanta è stato segretario provinciale del Pci senese, incarico a cui era arrivato dopo una lunga militanza fin dagli anni giovanili nel partito, che allora era anche una vera e propria scuola di formazione politica. Come del resto lo erano a loro modo anche gli altri partiti di quel tempo. Per cui si aveva un incarico politico e amministrativo essendo davvero preparati.
Nerli è stato parlamentare, alla Camera dei deputati dal 1987 al 1992, e successivamente senatore. E’ considerato il padre della legge con la quale fu riformato l’ordinamento dei porti, che consenti l’ìngresso dei privati e furono istituite le autorità portuali; Nerli è stato poi responsabile dell’autorità portuale di Napoli e Civitavecchia, avendo anche qualche problema di carattere giudiziario quanto era a Napoli. Era stato infatti indagato per danno erariale di 14 milioni, indagine conclusa con la piena assoluzione dopo otto anni.
“Nella vita politica all’interno del Partito – scrive tra l’altro in un suo lungo post su Facebook Massimo Roncucci, segretario provinciale del Pd senese – abbiamo avuto anche discussioni e momenti di vedute diverse, ma sempre con grande correttezza, lealtà e rispetto come dovrebbe essere sempre. Francesco è stato una persona che ha dato un grande contributo, da dirigente politico e da Parlamentare al territorio della provincia di Siena ed è stato il “numero uno” nel campo della portualità in Italia. Soprattutto è stato un uomo per bene e di grande valore. Mi stringo, a nome mio personale e a nome del PD di Siena, al dolore della famiglia, dei tre figli, in particolare a Gianmaria e Geronimo, che ho conosciuto sin da ragazzi”.