di Annalisa Coppolaro
MURLO. Ritrovato senza vita in una Ford blu dal custode del parcheggio della Stazione un giovane sudamericano nato nel 1988 e dipendente di GSK, sposato con una ragazza di origini filippine. Lascia tre figli piccoli e molti punti interrogativi.
L’uomo si era allontanato da casa qualche giorno fa ed erastat dato l’allarme; giorni di domande e preoccupazione da parte della famiglia fino alla tragica scoperta, la mattina del 2 gennaio, da parte di un dipendente di Siena Parcheggi, che verso le 9 ha notato l’auto parcheggiata con una persona all’interno ed ha chiamato i Carabinieri.
Potrebbe trattarsi di abuso di stupefacenti ma è difficile stabilire per ora la causa certa, fino a che non saranno stati espletati gli esami del caso.
L’uomo si era trasferito da pochi mesi a Vescovado di Murlo, non lontano da dove peraltro solo lo scorso luglio era stato ritrovato vittima per overdose un altro trentenne non residente a Murlo, uscito da poco da una comunità di recupero. Un fatto però accaduto un mese prima dall’arrivo della famiglia del trentaduenne ritrovato morto alla stazione. Scossa la comunità di Murlo, che per lungo tempo sembrava pressoché immune dai problemi legati alle dipendenze di vario tipo, ma che ormai purtroppo non è più un’isola felice.