SIENA. È stato convalidato dal gip del Tribunale di Siena, Andrea Grandinetti, l’arresto di Fernando Porras Baloy, compagno di Yuleisi Manyoma. La donna colombiana di 33anni è morta lo scorso sabato 10 agosto dopo essere stata raggiunta alla testa dal colpo di un fucile nelle mani dell’uomo.
Per il 26enne è stata applicata la misura del carcere. I suoi legali, Leandro Parodi e Alessandro Betti, avevano chiesto i domiciliari: “Con il collega abbiamo ritenuto di poter vedere se ci fosse la possibilità degli arresti domiciliari – spiega Betti -; il ragazzo lavora e se resta in carcere potrebbe rimanere senza un’occupazione. E questa sarebbe una limitazione importante per la sua vita”.
Porras Baloy era stato arrestato per la detenzione illegale dell’arma, ma è anche indagato per omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dal legame di convivenza e maltrattamenti. Un passaggio che Michele Bellandi e Vincenzo Di Benedetto, avvocati che assistono la famiglia della ragazza, vogliono chiarire: “Stiamo valutando di effettuare indagini difensive su un aspetto ancora non approfondito dice Bellandi -. Il nostro primo obiettivo – aggiunge – è tutelare la figlia minore di Yuleisi”. Per la piccola il gip ha scelto un curatore speciale ma l’intenzione dei due legali è di far nominare la nonna come tutore: “Ci riserveremo, a breve, di selezionare consulenti tecnici per l’esame autoptico, per la perizia balistica e per gli accertamenti che saranno disposti dal pubblico ministero nei prossimi giorni”, afferma Bellandi.
Quanto al funerale della donna “abbiamo chiesto al pm quando la famiglia potrà riavere la salma – spiega Di Benedetto – e ci è stato detto che nei prossimi giorni dovrebbe arrivare il nullaosta, visto che l’autopsia è stata già svolta”.