Il giovane fu "pestato" la notte del 5 agosto 2017 nel territorio del Nicchio
SIENA. La Divisione Polizia Anticrimine ha emesso, su disposizione del Questore Maurizio Piccolotti, la misura di prevenzione del divieto di ritorno nella città di Siena per tre anni nei confronti degli aggressori del contradaiolo “pestato” la notte del 5 agosto 2017 nella contrada del Nicchio.
Dopo il blitz della Polizia di Stato e le perquisizioni dei mesi scorsi per eseguire misure cautelari nei confronti dei responsabili del pestaggio avvenuto la notte del 5 agosto 2017 durante la festa della Pania, il Questore di Siena, anche alla luce degli altri reati accertati in materia di armi e stupefacenti, ha deciso di emanare nei loro confronti la misura di prevenzione del divieto di ritorno in città. Non potranno mettere piede a Siena per i prossimi tre anni, periodo massimo consentito dal codice antimafia.
Pugno duro, quindi, nei confronti di un gruppo di cinque ragazzi provenienti da Firenze, Empoli e Pontedera che, la notte del 5 agosto scorso, avevano selvaggiamente picchiato tre giovani durante una festa in contrada. Si ricorderà che ad avere la peggio è stato un giovane contradaiolo che ha riportato la frattura della mandibola.
L’attività di indagine, con particolare riferimento alla ricerca dei testimoni di quanto accaduto, è stata resa più complicata a causa della “fama” che accompagna il gruppo, persone note e conosciute anche per fatti analoghi, tant’è che uno degli indagati, commentando con alcuni amici sulle pagine facebook, pubblicamente, si compiaceva per il gesto compiuto, ritenendolo “di ordinaria amministrazione”.