Tra i relatori il generale Vincenzo Camporini e Barbara Masini entrambi candidati al parlamento europeo
SIENA. “Difesa comune e diritti civili in Europa” è il titolo dell’evento organizzato da Azione Siena, che si svolgerà giovedì 23 maggio alle 18.30 nella sede di Via della Sapienza, a cui prenderanno parte come relatori il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore, e Barbara Masini, laureata in scienze politiche ed ex senatrice della Repubblica, entrambi candidati al parlamento europeo per Azione nella circoscrizione centro.
“Azione propone ancora una volta un dibattito serio con personalità di grande valore culturale, lontani dalla politica demagogica e populista – dice Antonio Zambito Marsala membro della segreteria regionale del partito di Calenda -. Il confronto con la cittadinanza e con la stampa si svolgerà sul ruolo che l’Europa dovrà assumere nei nuovi scenari di crisi internazionale, in particolare in rapporto con le vicende che riguardano l’Ucraina, Israele e Georgia”.
“In un momento dove la certezza di un futuro pacifico è messa in discussione serve agire in direzione di un’Europa autorevole. Oggi invece non contiamo nulla perché non abbiamo una linea concordata tra paesi membri – osserva il generale Camporini -. Bisogna riuscire a portare intorno a un tavolo Macron, Scholz, Meloni, e i presidenti spagnolo e polacco, per identificare una serie di obiettivi comuni da perseguire senza tentennamenti e fughe in avanti, attraverso un centro di comando comune che risponda direttamente a questo gabinetto politico. Non servono decenni per farlo: basterebbe dare questa capacità a uno dei centri di comando nazionali, o con un quartiere generale europeo”.
Barbara Masini si è distinta in questi ultimi anni, dopo l’invasione russa, nel sostenere la popolazione ucraina organizzando numerosi eventi di sensibilizzazione sul tema. “Oggi siamo in un momento molto difficile guardando i fatti che stanno accadendo in Ucraina e Georgia – dice -. Il coraggio degli ucraini e dei georgiani nel difendere la propria libertà e la propria identità necessita un nostro totale sostegno. Non è più prorogabile la necessità di agire con unità nel settore della difesa costruendo una vera politica estera e difesa comune”.
L’Europa deve ripartire da qui, da chi sarà disposto ad andare avanti verso maggiore integrazione, non da chi vorrà coltivare i propri particolarismi. “L’integrazione politica si fa anche a partire dalle persone e dall’inclusione sociale tra i cittadini europei – conclude la ex senatrice -. Non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B, definibili in base a una gradazione di normalità come sollevato da qualcuno che veste una divisa militare”.