Il sindaco Valentini ha risposto alle richieste informative di Laura Sabatini e Andrea Corsi
SIENA. Le notizie stampa secondo le quali sarebbe stato presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per il bando di affidamento dei servizi generali del Santa Maria della Scala, da parte di una società concorrente, ha costituito il tema delle due interrogazioni urgenti discusse nella seduta consiliare di martedì scorso, 12 luglio.
La prima, illustrata da Laura Sabatini (Gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi) e sottoscritta dal collega di gruppo Alessandro Trapassi, da Pietro Staderini (Sena Civitas) e Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), ha sottolineato come “il soggetto ricorrente sia un colosso di gestione museale, specializzato nella promozione di eventi e forte di esperienze con i più importanti musei a livello internazionale” e ha riportato alcuni degli elementi contestati: “Irregolarità sul valore di gara complessivo, che non teneva conto dei singoli servizi; la ristrettezza dei requisiti di ammissione; i criteri di valutazione che risultano eccessivamente generici; mancanza di forme di pubblicità adeguate; la mancata proroga del termine per la presentazione delle offerte, pur essendoci l’obbligo per l’Amministrazione a fronte dei chiarimenti richiesti”. Sabatini ha quindi chiesto al sindaco “se l’esposto sia stato effettivamente presentato all’Anac ed eventualmente in quali termini; quale sia stata la procedura adottata dall’Amministrazione e se il bando prevedeva clausole di salvaguardia del personale”.
La seconda interrogazione è stata invece presentata da Andrea Corsi (L’Alternativa) e sottoscritta, oltre che dal collega di gruppo Massimo Bianchini, anche da Marco Falorni (Impegno per Siena) ed Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM). Dopo aver sottolineato come “da anni il Santa Maria della Scala richieda una seria azione di rilancio”, anche Corsi ha espresso preoccupazione per “le notizie stampa riportate il 6 luglio scorso, secondo le quali una delle società interessate a concorrere alla gara ha presentato un esposto all’Anac sulla base di presunte irregolarità procedurali”. Il consigliere ha quindi chiesto al sindaco “come intenda agire a fronte del ricorso e quali garanzie è in grado di dare per la salvaguardia dei lavoratori coinvolti”.
Il sindaco Bruno Valentini, dopo aver stigmatizzato come anomalo il fatto che la prima interrogazione riportasse 2una valutazione sulla società ricorrente, definita un colosso nel settore della gestione museale, sembrando quasi una sponsorizzazione della società stessa “, ha sostenuto che “siamo vicini a realizzare un obiettivo che questo Consiglio comunale ha affidato all’esecutivo: dare autonomia gestionale al Santa Maria attraverso la figura del direttore-dirigente e una compartecipazione dei privati, sotto la stretta regia del Comune, in grado di garantire le disponibilità finanziarie che consentano di tenere aperto il complesso senza le risorse di Fondazione MPS o della Regione Toscana”.
Il sindaco ha spiegato che “attraverso questa gara abbiamo impostato un proficuo rapporto pubblico/privato grazie al quale il Comune detta l’indirizzo e mantiene la governance. Il soggetto affidatario dei servizi potrà impiegare fino a 35 operatori, in aggiunta ai 15 nostri dipendenti. Tutto ciò configura un’operazione complessiva che darà lavoro a 50 addetti e questo è uno dei nostri obiettivi: far sì che il settore culturale continui a incidere in modo così rilevante sull’economia locale complessiva. Sullo scenario nazionale, dopo le tre o quattro maggiori città d’Italia, Siena risulta tra quelle più virtuose da questo punto di vista, con il suo quasi 10% di apporto del settore culturale all’economia complessiva: e su questo il Santa Maria gioca evidentemente un ruolo determinante”.
Valentini ha poi fornito alcuni elementi informativi sulla gara in corso, spiegando che il termine per la presentazione delle offerte era fissato al 15 giugno. Il 9 giugno, accogliendo un’eccezione sollevata su uno dei requisiti richiesti dal bando, ovvero quello di avere gestito in regime di concessione, per conto di enti pubblici, almeno un plesso museale con un numero di visitatori non inferiore a 100 mila all’anno, l’Amministrazione ha rettificato il bando e posticipato il termine di scadenza al 6 luglio. Successivamente a tale proroga, lo stesso concorrente ha chiesto di effettuare un sopralluogo, previsto dalla procedura di gara e avvenuto il 14 giugno, e inviato una seconda richiesta di chiarimenti, in data 7 giugno, alla quale l’Amministrazione ha provveduto a rispondere il 13 giugno. “L’Amministrazione ha risposto a questa seconda richiesta – ha specificato il sindaco – prima della data fissata per il sopralluogo. Il 28 giugno è pervenuta al responsabile unico del procedimento una comunicazione di uno studio legale, fuori da quanto previsto nella procedura del bando di gara, con la quale venivano sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione alcuni elementi: il luogo della gara, i requisiti di partecipazione, i criteri di valutazione, le risposte alle richieste di chiarimento e la partecipazione delle associazioni temporanee di impresa. La nota informativa chiedeva all’Amministrazione di valutare i profili indicati nell’adottare eventuali rettifiche e un’ulteriore proroga dei termini di scadenza della gara. L’Amministrazione, dopo aver valutato nel dettaglio la nota informativa, ha ritenuto non congrue le questioni sollevate e, quindi, di non dover procedere a un’altra proroga dei termini di presentazione”. Alle ore 12 del 4 luglio, alla scadenza della gara, erano tre i soggetti che avevano consegnato i plichi previsti dal bando nei termini previsti.
“C’è un sito Internet – ha aggiunto il primo cittadino – che dà notizia di un esposto presentato all’Anac dalla società “Mondo Mostre”. A noi non è pervenuta alcuna informazione diretta, ma la apprendiamo, come voi, a mezzo stampa”.
Rispetto al tema occupazionale, Valentini ha informato che il 5 luglio c’è stato un incontro tra il Segretario generale del Comune di Siena, gli assessori al Personale e alle Politiche sociali e il dirigente della direzione Musei con le organizzazioni sindacali per un aggiornamento sull’iter del bando e ribadire le misure adottate a tutela del personale. “Riteniamo di aver inserito nel bando tutte le garanzie possibili – ha concluso – oltre le quali non avremmo pubblicato un bando di gara ma assegnato direttamente il servizio. Questo è il massimo che potevamo fare; non è il primo caso e lo rifaremo ogni volta che si tratta di tutelare i lavoratori temporaneamente addetti ai servizi oggetto di gara”.
La consigliera Sabatini ha detto al sindaco “di non fare illazioni, perché noi abbiamo appreso dell’esistenza della società ricorrente e del fatto contestato soltanto dalla stampa e da internet”.
“Sono soddisfatta per i chiarimenti, dai quali si evince che la procedura ha comunque evidenziato alcune criticità – ha concluso – e ben venga la presa di posizione importante a salvaguardia del personale. Ma poiché gli altri due punti dell’interrogazione non sono stati trattati oggi come urgenti, seguiremo i fatti”.
Secondo Corsi, “la risposta del sindaco ha fatto emergere due aspetti: il primo è che qualcosa non ha funzionato nell’iter procedurale e, ancora una volta, si ha a che fare con contestazioni e incertezze, anche sui tempi, che non giovano affatto al Santa Maria. Il secondo è che, una volta saputa la notizia, il sindaco avrebbe dovuto smentirla o almeno controbatterla, piuttosto che attendere queste interrogazioni, allo scopo di tranquillizzare la città e gli addetti interessati”.