Duro documento presentato da La Piazza delle Idee
di Augusto Mattioli
SIENA. L’idea iniziale era quella di creare un’unica “aggregazione civica”. Un progetto quello degli organizzatori della Piazza delle Idee che non si è concretizzato. Nel documento presentato questa mattina emerge chiara la delusione quando si legge che “dopo i primi tentativi di unione hanno cominciato a farsi sentire i richiami ideologici, le logiche di schieramento accanto ai personalismi e alle mai sopite tentazioni clientelari familistiche e di mero potere. Uno dietro l’altro, sull’ovvio presupposto che nessuno potrà essere eletto al primo turno, sono spuntati tre candidati della disgregazione del Pd e la sfilata dei civici che pensano ma a se stessi tutti pronti a raccattare il possibile e a giocare le loro carte al ballottaggio: una gara di opportunismi, una sorta di mercato, una riffa e al tempo stesso un metodo antico che si perpetua”.
Parole molto dure per nei confronti dell’attuale sistema politico senese, dove occorre pensare a ricreare una classe dirigente, un lavoro ignorato per anni, per cui resta, per il momento, il metodo di discussione dal basso che si è visto in due occasioni con i dibattiti nell’aula magna dello scientifico Galilei. Che come ha sottolineato questa mattina Licia Leoni “ha messo a discutere insieme persone di origini culturali diverse”. In sostanza la Piazza delle idee vuole essere “uno strumento di partecipazione, una espressione spontanea delle idee non calate dall’alto, uno spazio civico autentico”, secondo Andrea Bilotti.. Un modo di lavorare messo a disposizione dei dieci candidati a sindaco del Comune che su iniziativa della “piazza”si ritroveranno tra quache giorno a confrontarsi tutti insieme. Sperabilmente parlando di cose concrete.