Dal 9 al 16 settembre a Corleone per dare concretezza all'impegno dell'Arci senese sui temi della legalità e dell'antimafia
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SIENA. Dirigenti di circoli e associazioni dell’Arci provinciale di Siena a lavoro sui terreni confiscati alla mafia a Corleone, per rafforzare in maniera concreta l’impegno dell’associazione nel contrasto a ogni forma di illegalità. L’iniziativa coinvolgerà, dal 9 al 16 settembre, una delegazione guidata dalla presidente dell’Arci senese Serenella Pallecchi, che ricopre anche l’incarico di responsabile per la legalità democratica di Arci Toscana, e si colloca nell’ambito dei campi di lavoro promossi anche quest’anno da Arci, Cgil Flai Spi e Rete degli Studenti Medi.
“La delegazione che parteciperà al campo di lavoro a Corleone – afferma Serenella Pallecchi, presidente dell’Arci provinciale di Siena – rappresenterà tutti i circoli e le associazioni dell’Arci senese e darà concretezza a un impegno sui temi dell’antimafia che, da molti anni, ci vede in prima fila con dibattiti, raccolte fondi e altre iniziative di supporto alla cooperativa ‘Lavoro e non solo’. Durante la settimana, i partecipanti affiancheranno i soci lavoratori della cooperativa nelle attività agricole, parteciperanno a incontri di approfondimento sui temi del contrasto alla mafia e visiteranno luoghi simbolo come il memoriale dedicato a Portella della Ginestra. Saranno giorni di arricchimento personale e culturale per chi sarà presente e per tutta la nostra associazione, dando un segno tangibile di vicinanza dell’Arci senese alla cooperativa, ai suoi soci e alle sue attività quotidiane all’insegna della legalità”.
I campi di lavoro sono rivolti a giovani volontari in arrivo da tutta Italia e impegnati su terreni confiscati alla mafia in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Lombardia, Marche, Liguria e Veneto. Le esperienze che coinvolgono ragazzi e ragazze toscani, in particolare, contano anche sul sostegno della Regione Toscana e si svolgono sui terreni confiscati alla mafia a Corleone, a sostegno della Cooperativa ‘Lavoro e non solo’, nell’ambito del progetto “LiberArci dalle spine”.