
SIENA. Opera ha convocato in fretta e furia una conferenza stampa per chiarire la propria posizione sulla struttura in via di completamento in piazza San Giovanni e bloccata dal Comune.
A parlare è Stefano Di Bello, direttore di Opera, che dichiara: “Sento l’esigenza di mandare intanto un saluto alla città e alla contrada della Selva, come sapete ci prendiamo cura dei beni culturali e del patrimonio anche di Siena, facendo cose di qualità. Abbiamo interpretato in modo corretto una legge dello Stato, ovvero la possibilità di installare per pochi mesi delle strutture, fino al 31 dicembre, che consentano il permanere l’attività ristorativa nei centri storici, senza interpellare soprintendenze e altri istituti, organi con cui collaboriamo tutti i giorni. Non capiamo la sospensione del cantiere, se entro la giornata di domani non saranno ripristinate le condizioni per portare a termine la struttura, siamo disposti fin da subito a ripristinare la piazza senza di essa, vorremmo però capire perchè l’articolo 9, che è legge, non si può applicare. Avute delle risposte torneremo sul posto a riorganizzare la struttura”.
“Ho avuto modo di parlare solo con la Polizia Municipale per la viabilità, non abbiamo nulla contro la Soprintendenza, siamo i gestori del loro patrimonio. Se ho sbagliato, ditemi dove ho sbagliato, ma se non ho sbagliato perchè continuate a percuotermi? Lo disse Gesù, è una provocazione, ma noi non abbiamo sbagliato niente, non capisco l’insinuazione del Comune per cui ci dovrebbero essere altri motivi, noi vogliamo solo lavorare”.