Il sindaco risponde con decisione agli attacchi al Palio
di Augusto Mattioli
SIENA. Il sindaco De Mossi ha indossato l’elmetto e ha rivendicato il lavoro svolto da Siena, soprattutto dalle passate amministrazioni, sulla prevenzione della salute dei cavalli che partecipano al Palio. “A Siena siamo i leader mondiali della salute dei cavalli, soggetti amatissimi dalla nostra città”. Luigi De Mossi questa mattina ha risposto a muso duro, e non sulla difensiva, a chi, dopo la morte di Raol, il cavallo della Giraffa, ha attaccato il Palio. Nel mirino le varie associazioni di animalisti.
“Noi – ha precisato De Mossi nel corso della conferenza stampa tenuta alla clinica del Ceppo – abbiamo una clinica veterinaria che segue i cavalli, con cui dal 1993 abbiamo una convenzione, in una struttura attrezzatissima, per tutelare tutte la nostra attività, tutti gli animali che prendono parte alla nostra festa. Abbiamo fatto – con un anticipo di venti anni – un lavoro di prevenzione. Questa è la risposta a chi non valuta quello che l’amministrazione comunale e quelle passate hanno fatto”.
De Mossi ha invitato la città “a fare un fronte comune legato esclusivamente alla tutela della nostra dignità e della nostra cultura. Non posso accettare che chi non la conosce si faccia pubblicità: certe persone sarebbe meglio tacessero. Cercare di spiegare a chi non vuol capire cosa sono Siena e la sua cultura è tempo perso”.
Il sindaco ha aggiunto di avere avuto “molti messaggi di solidarietà da parte del governo e di vari soggetti. Ma questa vicenda non la voglio mettere sul piano politico, non mi interessa questo aspetto. Si può pensare politicamente in modo diverso da me. Ma c’è un discrimine: si vuol bene a Siena o no?!”.