SIENA. Il Consiglio comunale di Siena, in apertura della seduta di oggi, 4 novembre, ha osservato un minuto di raccoglimento per il 4 novembre. “Ricordiamo in particolare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale, senesi e non, e anche quelli dei nostri nemici, perché tutti loro avevano una mamma che li attendeva a casa. E’ stato uno dei conflitti più assurdi della nostra storia, che si poteva certamente evitare”. Così il Presidente del consiglio comunale Marco Falorni ha introdotto il minuto di raccoglimento osservato.
Il 4 novembre 1918 segna l’Armistizio di Villa Giusti che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale. In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.
Corsi risponde a Micheli (Pd) sullo stato di criticità dell’area di Porta Romana
“Entro pochi giorni partirà il cantiere di Università e Usl per il ripristino dell’area di Porta Romana”. Così l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Andrea Corsi ha risposto oggi, venerdì 4 novembre, all’interno dei lavori in consiglio comunale, all’interrogazione presentata da Luca Micheli (Pd) in merito allo stato di criticità dell’area di Porta Romana.
“La competenza stretta è di altri enti, nello specifico dell’Università di Siena e di Usl – ha detto l’assessore Andrea Corsi – Sappiamo che è stato effettuato un accordo per i costi di ripristino, a seguito anche di un’azione che ha caratterizzato il Comune di Siena nell’ottica di accelerare il recupero di quella porzione di città in cui vige oggettivamente incuria. E’ notizia di qualche giorno fa che è stata espletata la gara per individuare il soggetto per i lavori di ripristino, nella prossima settimana dovrebbe essere avviato il cantiere. Vigileremo affinché si possa avere piena disponibilità della via entro breve”.
Il consigliere Luca Micheli (Pd) si è detto parzialmente soddisfatto della risposta fornita. “Sono ormai passati due anni – ha detto – e sembra che per far muovere la macchina ci volesse una mia interrogazione. Capisco il rimpallo di competenze, ma in realtà occorreva una maggiore pressione da parte dell’amministrazione per ripristinare il decoro in questa porzione di città”.
Colella risponde a Micheli (Pd) sulla sostenibilità dell’apertura degli impianti natatori comunali
“L’amministrazione comunale ha stanziato cinquantamila euro per garantire ai cittadini l’apertura della piscina dell’Acquacalda”. Così l’assessore alla cultura del Comune di Siena Pasquale Colella, a nome del collega assessore allo sport Paolo Benini, ha risposto oggi, venerdì 4 novembre, all’interrogazione presentata in consiglio comunale dal consigliere Luca Micheli (Pd) in merito alla sostenibilità dell’apertura degli impianti natatori comunali.
“E in via di approvazione la delibera che libererà le risorse – ha proseguito l’assessore – Va da sè che questo del Comune è come gli altri un intervento tampone in attesa che quanto prima i costi tornino gestibili”.
Nel dichiarare che “se si dovessero mantenere agli attuali livelli non ci sarebbero risorse sufficienti per tutte le piscine nazionali poiché il consumo energetico è altissimo”, l’assessore ha concluso che “credo che dovremo pensare a fonti di approvvigionamento alternative. Ci teniamo anche a ricordare che numerose piscine nei dintorni hanno già chiuso”.
Il consigliere Luca Micheli (Pd) si è dichiarato insoddisfatto in quanto “anche se si è gestito il problema, ricordo che la Uisp viene da due momenti di crisi, la prima per la pandemia e la seconda per la speculazione energetica creatasi per la guerra in Ucraina, destablizzando il piano finanziario Project Financing del 2017. A tale riguardo ha proposto “o di aumentare la quota annuale del Comune a favore della Uisp oppure di allungare la concessione. Sono due soluzioni che possono essere fatte. Quello che mi preme sottolineare è anche la situazione che verrebbe messa a rischio dei lavoratori in particolare di cinque dipendenti e altri cinquanta collaboratori”.
L’assessore alla mobilità ha risposto a un’interrogazione di Bartalini (Impegno Civico) su area di sosta in via Frajese
“E’ in fase di elaborazione una proposta progettuale per arrivare al ripristino ed alla piena operatività dell’area di sosta di via Frajese”. Così l’assessore alla mobilità del Comune di Siena Andrea Corsi ha risposto oggi, venerdì 4 novembre, all’interrogazione presentata in consiglio comunale dal consigliere del gruppo Impegno Civico Siena Tommaso Bartalini, firmata anche dal consigliere Laura Sabatini (Gruppo Misto) in merito al parcheggio sotterraneo presente in via Paolo Frajese.
La proposta progettuale sarà effettuata “anche portando avanti – ha aggiunto Corsi – ragionamenti e confronti con i residenti e gli esercenti della zona. Allo stato attuale risulta quantomai complesso e poco fattibile poter realizzare una completa delimitazione delle aree, anche l’utilizzo di pannelli di rete elettrosaldata, magari fissata alle strutture non garantisce la inaccessibilità dei luoghi, vista la estensione degli spazi e la facilità con cui si potrebbero rimuovere o tagliare anche parzialmente i pannelli. Anche per non disperdere risorse utili e importanti si ritiene migliorativa e più risolutiva l’ipotesi di portare avanti la soluzione progettuale, che consenta di poter ripristinare e mettere in esercizio la struttura destinata alla sosta ed a servizio della quale è previsto un sistema di videosorveglianza. Non si profila quindi nessuna variazione alla vocazione urbanistica dell’area ed alle previsioni della convenzione a suo tempo stipulata per la costruzione degli immobili e del parcheggio. Si tratta di una priorità, l’ufficio tecnico del Comune è in contatto anche con Sigerico: l’iter migliore sarebbe meglio di completare i progetti, trovare le risorse e affidare alla stessa Sigerico la realizzazione”.
Il consigliere Tommaso Bartalini (Impegno Civico) si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta fornita dall’assessore. “La proposta che faccio – ha detto il consigliere – e di cui ho già parlato con il presidente della commissione assetto del territorio, è convocare una riunione della commissione stessa, in cui vengano identificati i punti attualmente più critici, come il parcheggio in via Frajese, quello di San Miniato e la struttura del galoppatoio di Pian delle Fornaci per vedere cosa si possa fare con l’apporto anche di altre contributi qualora dovessero emergere”.
Interrogazione di Alessandro Masi (Pd) sulla variante semplificata relativa alla struttura di San Miniato (emiciclo)
“Procedure avviate, ma prima dell’approvazione alla variante del piano operativo non escludiamo la possibilità di organizzare incontri con i cittadini e le associazioni del territorio”. Così l’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsi, a nome dell’assessore competente all’urbanistica Francesco Michelotti, ha risposto all’interrogazione sulla variante al Piano Operativo relativa all’emiciclo di San Miniato, presentata dal consigliere Alessandro Masi (Pd), oggi venerdì 4 novembre, durante la seduta del consiglio comunale.
“Per quanto riguarda la proposta di aggiungere all’attuale destinazione d’uso anche quella di “direzione e di servizio” – ha spiegato Corsi – è stata avviata la procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica, ai sensi dell’art. 12 del d.lgs 156/2066 e dell’art. 22 della Lrt 10/2010 contestualmente all’avvio della procedura di adeguamento della stessa variante al Piano di indirizzo con valenza di Piano paesaggistico (pit/ppr)”.
“Sull’edificio – ha proseguito – viene mantenuta la destinazione ‘spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico’ disciplinate all’art. 15 delle norme tecniche di attuazione del Piano Operativo, limitatamente alle tipologie e1 ed e2, ossia potranno essere previste oltre a quelle attuali, anche per la prima ‘categoria’ e1: attività a carattere direzionale come servizi di supporto alle imprese; servizi privati per la formazione, scuole private; uffici privati in genere, studi e servizi professionali, compresi gli studi di coworking professionali, agenzie varie, pro-loco, uffici per il lavoro, informa giovani, servizi per lo spettacolo, box office ecc.; servizi privati di interesse sociale e culturale, servizi sociali, culturali, sedi di associazioni sindacali, politiche, di categoria, culturali, sportive a carattere privato. Mentre per la seconda e2: servizi di assistenza (case di riposo, di cura, residenze protette, cliniche private, centri medici, laboratori di analisi medica, centri fisioterapici), rientrano nelle attività direzionali e di servizio anche le cliniche veterinarie e simili”.
L’assessore ha poi spiegato che “oltre a tutto ciò, è stata, inoltre, introdotta la specifica disciplina di intervento t4 al fine di consentire l’eventuale chiusura con infissi vetrati di portici o porticati come previsto all’art. 31 sempre delle norme tecniche di attuazione. E che le proposte con la variante si ritengono compatibili con l’edificio esistente”.
Corsi ha quindi concluso nel dire che “nel rispetto dell’art.36 della Lrt 65/2014 e del regolamento 4r/2017 art.15, la variante semplificata è soggetta a forme di informazioni e partecipazioni individuate dal Comune e coordinate con l’attività di partecipazione di cui alla Lrt 10/2010 per la parte relativa alla valutazione e ambientale strategica. Ecco che quindi è da considerarsi favorevole la proposta di effettuare riunioni specifiche con i cittadini di san Miniato e delle loro associazioni, prima dell’approvazione della variante al Piano Operativo”.
Il consigliere Alessandro Masi (Pd) si è detto “non soddisfatto” aggiungendo che “va bene il chiarimento sull’iter della procedura e sul tema della partecipazione ma, invito l’amministrazione a fare una verifica puntuale della compatibilità di questa variante su beni che normalmente sono privati ma che in questo caso sono pubblici” concludendo di essere “alquanto perplesso dell’asserita compatibilità”.