SIENA. L’interrogazione del consigliere Micheli del gruppo Partito Democratico è stata discussa nella seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 dicembre
Sicurezza strada Cassia Sud, l’assessore Tucci: “Non attuabile un divieto per gli autocarri in direzione Sud”
La sicurezza della strada Cassia Sud è stata al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo del Partito Democratico Luca Micheli durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 dicembre.
“In nessun incidente dei diciotto verificatisi nel 2022 è stato coinvolto un veicolo di peso superiore a 35 quintali – ha detto l’assessore alla mobilità e trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci, che ha risposto all’interrogazione – la possibilità di chiudere il passaggio ai mezzi con portata superiore alle 7,5 tonnellate nella direzione da Cerchiaia verso Isola d’Arbia è vincolata al fatto che il divieto di transito agli autocarri con massa a pieno carico superiore alle 7,5 tonnellate in direzione Nord è già stato istituito con ordinanza della Provincia di Siena nell’aprile del 2018, su richiesta del comando di Polizia Municipale del Comune di Siena, per incrementare la sicurezza del tratto all’interno del centro abitato di Isola d’Arbia. Questo divieto in direzione Nord comincia all’intersezione con via Mengozzi, che rappresenta l’inizio della viabilità alternativa. In direzione opposta questa condizione non è presente, pertanto l’estensione del divieto alla corsia Sud non fu attuato e risulta anche oggi difficilmente ipotizzabile per la mancanza di una cosiddetta ‘viabilità di pentimento’ adeguata all’inizio del provvedimento”.
L’assessore Tucci ha voluto precisare anche che “se fosse istituito il divieto in direzione Sud all’intersezione con la strada Massetana Romana, i mezzi, giunti all’inizio del divieto, dovrebbero svoltare verso via Piccolomini come possibile ‘viabilità di pentimento’. Per ovviare a ciò il divieto dovrebbe essere esteso anche al tratto di strada Massetana Romana compreso tra la rotatoria con la strada dei Tufi e l’intersezione con la Cassia Sud, con necessità di eccezioni per le numerose attività della zona commerciale Cerchiaia e per il distributore, difficilmente gestibili e segnalabili oltre alla impossibilità di una efficiente ed esaustiva pre-segnalazione di tale divieto e delle sue eccezioni anche sulla tangenziale Ovest”. In merito alla richiesta di sistemi elettronici di rilevamento da utilizzare lungo la strada, Tucci ha specificato che “in attesa della realizzazione della nuova Cassia, che sarà la soluzione all’intenso traffico in attraversamento sul tratto interno al centro abitato, non appare opportuno investire su sistemi elettronici di rilevamento, anche perché si ritiene il loro utilizzo non adeguato al caso specifico. Trattandosi di viabilità extraurbana di ingresso alla città da Sud, la gestione delle numerose eccezioni per tutti i servizi relativi alla viabilità risulterebbe oltremodo complicata e onerosa”.
Riguardo ai controlli da effettuare su autocarri superiori a 7,5 tonnellate l’assessore Tucci ha infine aggiunto che “la Polizia Municipale, in genere una volta alla settimana, esercita un’attività di controllo, con postazione situata in zona Coroncina, sul trasporto merci e su transiti abusivi relativamente ad autocarri superiori a 7,5 tonnellate. Dal 1 gennaio 2023 al 30 settembre 2023 sono stati effettuati trentasette controlli, accertando dodici violazioni al Codice della Strada nel periodo considerato”.
Il consigliere del gruppo del Partito Democratico Luca Micheli si è dichiarato “parzialmente soddisfatto. L’amministrazione è celere a tagliare servizi come è stato per il pollicino in zona Fontebranda per problemi relativi a incidenti e la zona oggetto dell’interrogazione è una di quelle con maggior numero di questo tipo di criticità: bisogna dunque trovare una soluzione per limitare il passaggio dei mezzi pesanti, magari, attraverso l’utilizzo di una cartellonistica adeguata. Per esempio invece che farli entrare in Massetana, favorirne il passaggio attraverso via Mengozzi, in attesa che venga finita la Cassia. Altrimenti i cittadini di quella zona continueranno ad avere problemi, che non sono di poco conto. Per questo va trovata una soluzione, anche utilizzando la Polizia Municipale due volte a settimana invece che una volta soltanto”.
Barriere architettoniche a Taverne d’Arbia, Capitani: “Difficile soluzione senza una ri-progettazione complessiva dell’area”
La scarsa fruibilità pedonale, a causa della presenza di barriere architettoniche, di via Principale a Taverne d’Arbia è stata oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, giovedì 7 dicembre. A presentarla, la consigliera del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli. All’interrogazione ha risposto il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani.
“La problematica relativa all’accessibilità della zona di Taverne d’Arbia – ha detto Capitani -, nel tratto di via Principale ricompreso all’interno nel nucleo abitativo ‘storico’, presenta alcune criticità che possono essere risolte solo attraverso un’importante ri-progettazione di tutta l’area e uno studio dettagliato della viabilità veicolare e pedonale della zona”. “Questo tratto di abitato – ha aggiunto -, come visibile anche dal volo aereo del ’54 (liberamente consultabile sul sito Geoscopio della Regione Toscana), era già presente, quanto meno come disegno di impianto e con poche variazioni rispetto all’attuale, e si è sviluppato intorno alla strada (appunto principale) senza seguire particolari regole e senza considerare le interconnessioni tra spazi pubblici e spazi privati che oggi sono imprescindibili per la funzionalità dei quartieri, soprattutto nelle zone residenziali”.
“È ovvio – ha affermato Capitani – che non è semplice ripensare un comparto simile senza prendere in considerazione tutte le interferenze e i rapporti con l’ambiente circostante; si pensi ad esempio al fatto che su via Principale, forse proprio a causa delle modalità con cui si è originata e poi sviluppata negli anni, i marciapiedi sono in larga parte in proprietà privata, ognuno diverso dall’altro, come dimensioni, altezze e finiture materiche. Oppure si pensi alla difficoltà di raccordare alla quota del marciapiede esistente i dislivelli dei vari ingressi alle abitazioni, tutti privati, le cui scale ingombrano necessariamente le pertinenze stradali”.
“Ognuna di queste difficoltà – ha ribadito il vicesindaco – deve essere affrontata mediante una ri-progettazione complessiva, che preveda a monte una serie di scelte: la razionalizzazione delle molte infrastrutture presenti e non liberamente modificabili, la realizzazione di un unico marciapiede su un lato della strada, il restringimento della carreggiata necessario per consentire in sicurezza l’accesso ai pubblici esercizi e alle abitazioni private, l’abbattimento delle barriere architettoniche lungo tutta la via, gli attraversamenti pedonali. Sotto questo profilo è importante evidenziare che sono già stati effettuati interventi per la creazione di spazi parcheggio per persone disabili, per la riparazione lastricati dissestati e per evidenziare meglio i passaggi di attraversamento pedonale”.
“È in programmazione – ha aggiunto il vicesindaco – dal 7 gennaio al 31 maggio 2024 un progetto, ideato e con l’ausilio della garante persone con disabilità, che si svilupperà in un massimo di tre fasi e che prevede l’aggiornamento completo delle schede del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba). Attraverso un’associazione senza scopo di lucro, che coinvolgerà gli studenti del triennio degli istituti scolastici senesi e fornirà la situazione reale degli interventi più immediatamente eseguibili, avremo la possibilità di poter programmare gli abbattimenti delle barriere architettoniche. Questa operazione comporterà un impegno di spesa di soli duemila euro per ognuna delle tre fasi, a titolo di rimborso spese per i materiali utilizzati (tablet, schede e pettorine di riconoscimento) e per la collocazione dei tutor accompagnatori dei gruppi scolastici nei giorni di permanenza sul posto, dato che l’associazione vincitrice del bando regionale è di Lucca. Il progetto, che prevede anche una app dal nome ‘Senzabarriere’, è già stato adottato da tre comuni toscani (Lucca, Pisa ed Arezzo) per cui già rodato ed efficace. Permetterà al nostro Comune di risparmiare le forze degli uffici tecnici preposti, e poter avviare a breve la programmazione sulle progettualità delle zone dove si riveleranno necessarie le opere di Abbattimento Barriere Architettioniche (Aba)”.
“Al momento l’amministrazione – ha concluso Capitani – mediante il servizio deputato alla manutenzione delle strade pubbliche e alle squadre operatrici, effettua interventi manutentivi dei marciapiedi e in generale delle aree di proprietà comunali per una prima messa in sicurezza, anche su segnalazione di privati cittadini”.
La consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarata parzialmente soddisfatta: “Apprezzo che sia in fase di avvio questo progetto di ricognizione sulle bariere architettoniche, che auspico riguardi tutta la città e che porti alla soluzione di molte problematiche. Non posso non sottolineare, però, che fin dal 2019 abbiamo più volte sollevato la questione: l’attenzione per le periferie deve essere in cima alla lista delle priorità dell’amministrazione. E in tutti i quartieri periferici della nostra città sono presenti barriere architettoniche, talvolta causate dall’ingombro dei cassonetti e talvolta da marciapiedi o altro. Propongo che questi temi vengano approfonditi in commissione assetto del territorio e che il Consiglio possa essere coinvolto in questo progetto che riguarda l’aggiornamento del Peba e il conseguente abbattimento delle barriere”.
Festività natalizie, Giunti: “Inizio promettente, tanti eventi in programma”
La realizzazione degli eventi per le feste natalizie 2023/2024 è stata oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, giovedì 7 dicembre. A presentarla, il consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi.
All’interrogazione ha risposto l’assessore al Turismo Vanna Giunti, spiegando che “quest’anno la scarsità di tempo e di disponibilità economiche hanno ritardato gli adempimenti amministrativi per una programmazione del Natale nei tempi”, aggiungendo però che “nonostante ciò, auspico che il calendario completo degli eventi per le festività che abbiamo presentato lo scorso 16 novembre e il grande evento del 31 dicembre in Piazza del Campo con Emma, Panpers e Dj Angelo, annunciato successivamente, possano dare lustro e visibilità alla città”.
Giunti ha chiarito che “il programma che ogni amministrazione si trova a predisporre per le Festività natalizie non è di facile realizzazione, perché molti sono gli obiettivi che si pone. Al primo posto vi è quello di creare un’atmosfera di festa, perché i cittadini sono i primi che hanno diritto di godere di una città vestita a festa, invitante, che crei occasione di incontro ma anche di divertimento e di meraviglia. Considerando poi che Siena è una città a vocazione turistica, immediatamente vi è l’intenzione di offrire anche al turista un’atmosfera degna della festa che andiamo a vivere. E questo a vantaggio della città stessa e dell’economia, che è elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo. Organizzare le festività natalizie significa anche essere creativi, avere una visione della ‘città che sarà’, dell’offerta che verrà proposta. Significa scegliere quegli elementi che si adattano alla città ed al suo tessuto sociale, che rispondono ad una tradizione, che ne rispettano la struttura, significa anche aver ascoltato le voci di coloro che ci vivono, o che sovente la frequentano. Organizzare le festività natalizie significa ascoltare chiunque ha idee da proporre, pensare e avere il tempo di creare.
“Quest’anno – ha proseguito l’assessore – il tempo è stato poco, come anche le disponibilità economiche, ne è prova una delle ultime variazioni di bilancio che è appunto approdata in questo consiglio. Tutto ciò ha ritardato gli adempimenti amministrativi, e non ci ha permesso di uscire con una programmazione nei tempi che, soprattutto le associazioni di categoria, auspicavano. E ce ne dispiace molto. Ma non poteva essere altrimenti, proprio perché gli impegni per la realizzazione di una festa di valore si prendono solo nel momento in cui si è certi che si possono sostenere”. “L’inizio è stato promettente – ha chiarito Giunti – la Messa in Duomo per le celebrazioni di Sant’Ansano, la contemporanea accensione delle luminarie e il successivo Mercato nel Campo dello scorso fine settimana, solo per citare i punti salienti di un programma molto più ampio, hanno dato il via con brillantezza alle festività di Siena. Molti gli appuntamenti previsti per il fine settimana e rivolti principalmente alle famiglie. Il lavoro degli uffici prosegue incessante, vogliamo che questo periodo sia vivace e attrattivo per i senesi e per chi viene a visitare la nostra città. I primi riscontri, anche alla luce delle prenotazioni negli alberghi e dei tutto esaurito registrati in molti ristoranti cittadini, sono più che positivi”.
Il consigliere Alessandro Masi (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato: “Insoddisfatto della risposta, pur comprendendo che si tratta del primo Natale di questa amministrazione. Infatti il senso della mia interrogazione era un altro, ovvero quello di comprendere come i singoli cantieri e iniziative avevano avuto sviluppo e processo, e non solo rispetto a come erano stati finanziati, ma anche rispetto ai soggetti attuatori delle iniziative; e soprattutto trattandosi di un progetto di comunità, se da parte della Giunta c’era per il futuro l’intenzione di coinvolgere anche i consiglieri comunali nella progettazione delle iniziative del prossimo Natale, oltre che le associazioni di categoria. Infatti più ampia sarà la partecipazione al progetto e più efficace la proposta di coinvolgimento nella magia della festa di cittadini e visitatori”.
“In ultimo – conclude Masi – non mi sembra che lo stanziamento finale dedicato quest’anno al Natale possa considerarsi scarso, trattandosi di quasi 600mila euro”.
Approvata una variazione al bilancio di previsione 2023-2025
Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, 7 dicembre 2023, ha approvato una delibera contenente la ratifica di due variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 adottate in forma d’urgenza dalla giunta comunale nelle sedute del 16 e del 23 novembre scorsi. L’atto, illustrato dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni, è stato approvato con ventidue voti favorevoli, sette voti contrari e un astenuto.
La prima variazione riguarda uno spostamento di risorse all’interno dello stesso centro di responsabilità per consentire il finanziamento di alcune iniziative riguardanti le festività natalizie, per un totale di 271.200 euro. Altri 150.000 euro sono stati destinati al cofinanziamento dell’intervento sull’impianto elettrico e idrico della scuola Simone Martini (intervento 55 bis Pnrr), composti da: 112.872,99 euro derivanti dalla distribuzione ai soci, da parte di Sienambiente, del fondo di riserva statutaria; 7.127,01 euro con l’applicazione dell’avanzo libero; 30.000,00 euro con l’applicazione dell’avanzo destinato agli investimenti.
La seconda variazione, invece, riguarda l’aumento dei costi per la fornitura di energia elettrica che il Comune ha dovuto sostenere. Lo scostamento è di 876.786,82 euro, in previsione anche dell’ultima fattura del 2023 in arrivo a gennaio 2024, e deriva dagli oneri di urbanizzazione e dall’avanzo libero a disposizione dell’amministrazione.
Siena Sito Unesco, in atto una collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Firenze
Siena sito Unesco al centro di un’interrogazione presentata oggi, giovedì 7 dicembre, durante il Consiglio Comunale, dalla consigliera del gruppo del Partito Democratico, Gabriella Piccinni. “Innanzitutto faccio una premessa che mi è stata evidenziata dallo stesso Ufficio Unesco, ovvero che il cosiddetto ‘Ufficio Unesco’ è stato nuovamente istituito nel 2019 dopo due anni di assenza di personale e costituito, fino ad oggi, da una sola persona – ha spiegato l’assessore al Sito Unesco del Comune di Siena Vanna Giunti, che ha risposto all’interrogazione – mi riferisco alla figura di un tecnico che da solo, con il supporto del dirigente di riferimento, ha predisposto una bozza per l’aggiornamento del suddetto Piano di Gestione, elaborato in piena pandemia, con tutte le complicazioni del caso”.
“Nel frattempo – ha aggiunto l’assessore – l’ufficio ha comunque provveduto agli adempimenti previsti, partecipando a tutte le iniziative dove l’Unesco è implicato, trattandosi di un elemento ‘trasversale’. Ha anche presentato un progetto per partecipare ad un Bando del Ministero dei Beni Culturali, che è stato finanziato e che a breve verrà realizzato”. In merito al lavoro portato avanti in questi ultimi anni e all’aggiornamento dei Piani di Gestione dedicati alla valorizzazione del Sito Unesco l’assessore Giunti ha specificato che: “Per chi conosce la valenza e la complessità di un Piano di Gestione, sa che si tratta di un progetto estremamente complicato. Il lavoro portato avanti negli anni 2020 e 2021, vuoi per la complessità del lavoro stesso, vuoi per le difficoltà del periodo, non ha trovato ancora una conclusione”. “Di fronte a tali difficoltà, si è aperta la prospettiva di richiedere la collaborazione del Dipartimento di Architettura di Firenze, che ha sviluppato nel corso degli ultimi anni un’ottima pratica di redazione e aggiornamento dei Piani di Gestione di vari siti Unesco. – ha aggiunto l’assessore Giunti – L’Unesco, infatti, a livello nazionale ha ritenuto il lavoro svolto dal Dipartimento di Architettura di Firenze con i vari Siti che ne richiedono la collaborazione un’ottima ‘pratica” di elaborazione’”.
Sul quadro dei finanziamenti impostato su progetti richiesti Giunti ha chiarito che: “L’Ufficio Unesco del Comune di Siena ha partecipato alla domanda di finanziamento a valere sulla legge del 2006 ‘Misure speciali di tutela di fruizione dei Siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del Patrimonio mondiale posti sotto la tutela dell’Unesco’, per reperire le finanze necessarie per la suddetta collaborazione con il Dipartimento di Firenze per l’aggiornamento del Piano di Gestione. In ultima analisi informo che Siena, come Sito Unesco, fa parte dell’associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, di cui si è recentemente tenuta l’Assemblea dei Soci a Ferrara. La precedente si è tenuta nella nostra città ed è stata l’occasione per momenti di incontro e di scambio di idee e progetti”.
A seguito della risposta dell’assessore Giunti la consigliera Piccinni del gruppo del Partito Democratico si è ritenuta “parzialmente soddisfatta della risposta. Prendo atto di un finanziamento ottenuto dal Comune di Siena e della positiva collaborazione con l’università di Firenze, ma rilevo anche che il piano operativo è fermo da tempo allo stato di bozza, gran parte del lavoro è da fare, e che l’ufficio preposto al Sito Unesco non è sufficiente.
Ricordo, ha aggiunto Piccinni, che “l’iscrizione di Siena tra i siti Unesco non è un punto di arrivo né un momento decorativo per la carta intestata, e che anzi il Piano operativo è un punto di partenza per lavorare sui punti deboli, perché dà la misura delle azioni ancora da intraprendere”.
Lorè: “Al lavoro per un nuovo bando sulla gestione dell’ippodromo di Pian delle Fornaci”
Il futuro dell’ippodromo di Pian delle Fornaci è stato oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri Lorenza Bondi e Marco Falorni del gruppo Forza Italia Udc Nuovo Psi, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 dicembre. All’interrogazione ha risposto l’assessore all’edilizia sportiva Lorenzo Loré.
“Parliamo di una struttura che rappresenta storicamente, per la nostra città, una preziosa risorsa direttamente collegata al mondo del Palio e dunque alla nostra Festa – ha spiegato l’assessore – confermo che l’atto concessorio stipulato con Pian delle Fornaci Srl è scaduto il 6 agosto scorso”.
“Lo scorso 6 novembre – ha aggiunto Loré – ho effettuato un sopralluogo per capire lo stato della struttura. Nell’occasione ho potuto verificare personalmente lo stato di conservazione attuale dell’ippodromo: non ha un’attività costante, ma è, comunque, frequentato da appassionati, fantini, maniscalchi e veterinari che si recano a curare i cavalli che hanno un ricovero in alcuni dei quaranta box presenti”.
In merito alla richiesta avanzata dai consiglieri Bondi e Falorni su un eventuale bando previsto per l’assegnazione della gestione della pista, Loré ha specificato: “Il Comune sta lavorando alla predisposizione di un nuovo bando per la gestione futura del galoppatoio di Pian delle Fornaci, con lo scopo di dare la possibilità a coloro che sono interessati di presentare i propri progetti. L’interesse dell’amministrazione è quello di affidare l’impianto al soggetto che potrà garantire un equilibrio economico della struttura, appoggiato su un progetto pluriennale”.
“Certamente – ha concluso Loré – l’ippica di diversi anni fa non esiste più, i costi sono lievitati moltissimo e le regole da rispettare per un ippodromo sono molto rigide e stringenti. Alla luce di ciò, abbiamo in animo di avviare un’interlocuzione con il governo che ci consenta di capire fin dove ci possiamo spingere con le caratteristiche che il galoppatoio ha oggi e di quali investimenti necessiterebbe se si decidesse di fare un salto di qualità. Quello che è certo è che l’amministrazione non ha la minima intenzione di snaturare la funzione della struttura: l’aiuto che l’ippodromo di Pian delle Fornaci dà agli amanti del cavallo, del Palio e della nostra città non può venire meno e deve essere supportato e rafforzato in ogni caso”.
Il consigliere Lorenza Bondi del gruppo Forza Italia Udc Nuovo Psi, che ha illustrato l’atto, si è dichiarato molto soddisfatto della risposta: “Una piena e continua utilizzabilità dell’ippodromo rappresenta un punto nevralgico per il buon andamento della Festa. Questo anche alla luce della necessità di crescere un nuovo vivaio dei fantini, questione che è stata ampiamente dibattuta durante l’estate scorsa. Avere un ippodromo operativo 365 giorni all’anno, per merito anche delle caratteristiche del fondo della pista, consentirebbe un allenamento continuo e competitivo sia per i fantini che per i cavalli. La piena attività del galoppatoio di Pian delle Fornaci rappresenterebbe anche un’opportunità in più ed una forma di gratificazione per i proprietari e le associazioni che, grazie al loro impegno (anche economico) forniscono un contributo fondamentale al Palio e rendono Siena un punto di riferimento nella cura del cavallo”.
Caduta alberi, Magi: “Costante mappatura del patrimonio arboreo”
Il rischio di caduta alberi e la manutenzione del patrimonio arboreo del Comune di Siena sono stati oggetto di un’interrogazione presentata dalla consigliera Anna Ferretti (Progetto Siena) durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, giovedì 7 dicembre 2023. All’interrogazione ha risposto l’assessore alla manutenzione aree verdi Barbara Magi.
L’assessore ha affermato che, come correttamente citato nell’interrogazione “il patrimonio verde comunale è monitorato e gestito attraverso il Sit e tenuto aggiornato sia dai tecnici dell’ufficio delle aree verdi, sia dalle ditte appaltatrici della manutenzione, sia da professionisti esterni che mediante affidamenti appositi si occupano della valutazione delle alberature. Lo stesso è ingente e si compone di numerosi parchi e giardini comunali, del verde presente negli impianti sportivi comunali e nei giardini scolastici, delle aree lineari poste a corredo della rete stradale e dal bosco di Lecceto, a questi si aggiungono oltre quindicimila alberi, migliaia di arbusti e diversi chilometri di siepi. Le aree verdi comunali, senza considerare il Bosco di Lecceto, coprono una superficie di circa ha 160 e sono suddivise in modo pressoché omogeneo su tutto il territorio”. Già negli anni passati “nello specifico nel marzo del 2018, a conclusione del primo step relativo al censimento di diecimila alberi posti in aree pubbliche, fu fatta richiesta formale all’allora amministrazione Valentini di provvedere ad una gestione più mirata della questione ‘alberi’ e soprattutto alla costruzione di un’adeguata struttura tecnica a alla messa a disposizione di fondi necessari per eseguire gli abbattimenti e le sostituzioni come da normativa. Al tempo, per questioni diverse che probabilmente esulano dalla risposta odierna, la richiesta dell’ufficio aree verdi fu però disattesa”. Solamente negli anni successivi ha aggiunto Magi “a partire dal 2019, il tema del verde è stato rivalutato e sono state implementate nuove strategie sia per la manutenzione del verde orizzontale sia per il monitoraggio, verifica e manutenzione del verde verticale, con particolare attenzione alle alberate stradali e alle pertinenze scolastiche, che pongono questioni importanti anche dal punto di vista della pubblica incolumità. Non deve essere trascurato l’impegno economico consistente che l’amministrazione appena conclusa, rispetto alle precedenti, ha preso e che la Giunta attuale porta avanti con convinzione”.
“Si sono conclusi recentemente – ha proseguito Magi – o sono in corso di chiusura alcuni importanti interventi sul patrimonio arboreo, quali ad esempio, la verifica visiva e strumentale da parte di agronomi esterni di tutti i pini domestici posti nelle aree di Piazza d’Armi (settantaquattro pini per l’esattezza) e i successivi interventi di abbattimento e potatura reputati necessari; le verifiche visive e strumentali fatte all’interno di resedi scolastici, a seguito delle quali è stato necessario abbattere una grossa pianta posta nel giardino della scuola Pascoli; gli interventi, conclusi, di sostituzione dell’alberata stradale di Viale Bracci. Solo questo piccolo elenco, non esaustivo e solo indicativo, ha comportato una spesa complessiva di circa 550mila euro. È inoltre in corso e in fase avanzata la ri-progettazione della Strada Massetana, che comprende la sostituzione dell’alberata stradale di pini senescenti e problematici con altre piante autoctone, utili anche per l’abbattimento delle sostanze inquinanti e il rifacimento del manto stradale danneggiato dalle radici degli alberi”. “La frequenza – ha detto ancora – con cui viene aggiornato il Sit è variabile, dipende dallo stato di salute dei singoli alberi ed è fortemente connesso alle valutazioni fatte in sede di primo monitoraggio. L’aggiornamento, come già detto, è fatto sinergicamente da più figure e ognuna agisce per le proprie competenze (manutenzione ordinaria, controllo a seguito di segnalazione, valutazioni visive o strumentali di tecnici incaricati, ecc.). Gli interventi a seconda dei casi, sono decisi dai tecnici dell’amministrazione, spesso per ovviare a situazioni di urgenza, o da agronomi che sulla base di valutazioni tecniche adeguate forniscono le risultanze e indicano tipologia e tempistiche degli interventi. Alcuni tra gli interventi che normalmente vengono prescritti possono essere il solo ricontrollo a distanza di un arco temporale di uno o più anni, oppure possono riguardare la potatura, la necessità di intervenire in chioma con tiranti e cavi, oppure l’abbattimento. Per quanto riguarda le piante ritenute a rischio, Magi ha precisato che “deve sempre essere tenuto presente che nell’approcciarsi agli alberi siamo di fronte a strutture dinamiche e non di manufatti antropici e, nella loro gestione, permane sempre un certo grado di rischio con il quale si deve convivere. Detto ciò, la gestione del rischio di cedimento di un albero o di una parte di questo, è trattata con la teoria del ‘Risk Management’ individuando in base ad una serie di diversi fattori che mettono in rapporto il pericolo intrinseco nell’albero con il luogo di insidenza una determinata classe di propensione al cedimento, valutata su una scala a quattro livelli (rischio trascurabile, rischio basso, rischio moderato, rischio elevato e rischio estremo)”.
“Sulla base del censimento del patrimonio arboreo comunale – ha concluso Magi – i tecnici del Comune hanno provveduto a fare una prima stima degli alberi posti in classe C e D, che potrebbero colpire bersagli particolarmente sensibili e già nelle attività ordinarie della squadra sono stati effettuati e vengono tuttora effettuati, interventi di abbattimento di alberi e sostituzione con altre piante. È stato quindi redatto un ‘Piano degli abbattimenti’ che prevede, in un arco temporale di tre anni, la sostituzione di circa settecento alberi. Sono in corso di stipula gli affidamenti relativi alle verifiche da fare su parte del patrimonio arboreo, divise in verifiche su piante da attenzionare e verifiche su piante monumentali o con caratteristiche storiche. Una volta svolte queste indagini sarà possibile avere un quadro conoscitivo preciso e si potrà procedere con la richiesta di mutuo, progettazione esecutiva e con l’affidamento dei lavori. Il quadro economico complessivo di questo progetto ammonta a complessivi un milione e diecimila euro. Nell’annualità 2024 sono previsti i lavori relativi al primo stralcio funzionale per una somma complessiva di 362mila euro. A bilancio sono stanziati i fondi necessari alla manutenzione ordinaria del verde per una cifra di un milione e 185mila euro. In sede di proposte di budget il servizio manutenzione infrastrutture, verde, strade e sottosuolo ha richiesto per l’anno 2024 che fosse stanziata la somma di due milioni e 605mila euro. Il Bilancio arboreo è stato redatto nel precedente mandato”.
La consigliera del gruppo Progetto Siena Anna Ferretti si è dichiarata “abbastanza soddisfatta, verificheremo nel tempo che tutto quello che è stato elencato venga fatto. La sicurezza non deve guardare a destra o a sinistra, la caduta degli alberi non è un problema partitico, ma di vivibilità della città da parte di tutti i cittadini. Chiedo una particolare attenzione rivolta verso gli alberi che si trovano lungo le strade particolarmente trafficate. E’ evidente che in questi casi il rischio è grande, quindi ci vuole massima attenzione”.
Sicurezza degli Trasporto pubblico locale, Tucci: “Servizio in sofferenza in tutta la Toscana, contatto costante con At e Regione”
“È chiaro che il servizio è in sofferenza e le lamentele arrivano all’assessorato ed agli uffici. Proprio per questo siamo in costante contatto con Autolinee Toscane e con con la Regione”. Così l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 dicembre, all’interrogazione del consigliere del gruppo Polis, Gianluca Marzucchi, sulla qualità del servizio di trasporto pubblico locale. Nell’occasione, facendo riferimento ad un elenco presentato da Marzucchi, l’assessore ha voluto condividere con il Consiglio informazioni puntuali riguardanti i disservizi dello scorso mese di ottobre, desunte da quanto comunicato da Autolinee Toscane alla segreteria dell’assessorato alla mobilità e ai trasporti.
“Non più tardi di qualche giorno fa – ha spiegato Tucci – il Sindaco in persona ha contattato il presidente di At per manifestare l’insoddisfazione dell’amministrazione per il servizio prestato, e successivamente è stata contattata la dirigente dei trasporti di Regione Toscana con lo stesso intento, in occasione di un incontro tra gestore e Regione che si è svolto lunedì 27 novembre, dal quale ci aspettiamo miglioramenti del servizio, che è in difficoltà in pressoché tutta la Regione”.
“Il controllo della qualità del servizio – ha proseguito l’assessore – non è, tuttavia, affidato alle lamentele dei cittadini, ma è previsto e normato in modo dettagliato dal contratto di concessione e dai suoi allegati. I disservizi che si verificano sono tutti noti e tracciati in quanto, da contratto, il servizio di trasporto pubblico locale su gomma viene monitorato mediante l’analisi dei ‘Diari della Regolarità’, in cui sono raccolte tutte le informazioni necessarie al controllo dell’effettivo servizio svolto e gli eventuali scostamenti dal programmato. Autolinee Toscane ha l’obbligo di trasmettere mensilmente questo diario all’Osservatorio Tpl della Regione Toscana (entro la fine del mese successivo a quello relativo all’effettuazione del servizio). Nei report vengono citate tutte le corse non effettuate oppure effettuate in maniera difforme rispetto al servizio programmato, con l’indicazione della relativa causale. Questa può essere ‘esterna’, ovvero non dipendente dalla responsabilità del concessionario (ad esempio dovuta a perturbazione della circolazione o a cause di forza maggiore), oppure ‘interna’, cioè attribuibile alla responsabilità del concessionario (ad esempio guasto del mezzo o sciopero). Le minori percorrenze sono soggette a penale se dovute a cause interne, fatta eccezione per lo sciopero, mentre in caso di cause esterne il contratto non prevede l’applicazione di penali. Il contratto prevede due fattispecie per l’applicazione delle penali: mancato rispetto dell’indice di affidabilità (chilometri eseguiti rispetto ai chilometri programmati) stabilito dal contratto oppure corsa persa senza analoga offerta effettivamente fruibile nei successivi trenta minuti. Il contratto prevede inoltre che ogni singola causale (esterna o interna) determini o meno la decurtazione del corrispettivo per le minori percorrenze. Sono pertanto affidate alla Regione tutte le verifiche necessarie al fine di stabilire le percorrenze effettivamente realizzate, l’indice di affidabilità e la sussistenza o meno di cause di applicabilità delle penali”.
“Rispetto alla questione dell’agevolare ed incrementare l’utilizzo del pollicino nel centro storico – ha concluso Tucci – va detto che il problema riguarda solo una parte delle linee, perché quelle che transitano da porta Pispini e porta Romana non hanno subito variazioni. L’amministrazione ha adottato un provvedimento provvisorio sulla linea che arriva in piazza Indipendenza e già dalla precedente amministrazione era stato eliminato il passaggio da piazza Postierla per motivi di sicurezza. A questo proposito, stiamo lavorando intensamente con Autolinee Toscane (l’ultima riunione in presenza è stata lunedì 27 novembre) per individuare una soluzione che coniughi le esigenze di quanti dalla zona di Colonna San Marco desiderano raggiungere il centro storico, con la necessaria sicurezza dei pedoni. Nei prossimi giorni daremo conto alla cittadinanza di quanto valutato a questo tavolo tecnico e delle nostre decisioni in merito, operative dal prossimo mese di gennaio”.
Gestione dei servizi residenziali per anziani erogati da Asp: approvata una mozione
Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, giovedì 7 dicembre, ha approvato una mozione dei consiglieri dei gruppi Silvia Armini, Leonardo Pucci (Le Biccherne), Lorenza Bondi, Marco Falorni (Forza Italia-Udc-Nuovo Psi), Bernardo Maggiorelli, Marco Ballini e Emanuela Anichini (Fratelli d’Italia) e Chiara Parri (Sena Civitas) in merito al sistema di finanziamento e la gestione dei servizi residenziali per persone anziane arrogati da Asp “Città di Siena” nel territorio senese. Il documento è stato firmato anche da Franco Bossini (Movimento Civico Senese), Francesca Cesareo e Michele Cortonesi (Le Biccherne), Maria Antonietta Campolo, Francesca Borghi, Monica Crociani, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Alessia Pannone e Sarah Campani (Fratelli d’Italia). La mozione è stata approvata con 18 voti favorevoli.
Il testo della mozione invita il Sindaco e la giunta comunale a “sostenere l’attività dell’Asp Città di Siena, mettendo in atto azioni volte alla tutela del servizio alle persone anziane e a essere promotori nei confronti della Regione Toscana di un ulteriore ampliamento del numero dei contributi a favore delle famiglie (voucher)”.
Il documento impegna inoltre “a sollecitare il Consiglio Regionale affinché l’iter della proposta di legge numero 182 del marzo 2023 sia interrotto e, nel qual caso ciò non avvenisse, a prendere impegni concreti sul mantenimento della personalità giuridica pubblica dell’ Asp ‘Città di Siena’ ”.
Infine il documento conclude impegnando “a stimolare gli organi dell’Asp (presidente e Cda) affinché vengano sviluppati e implementati moduli specifici che rispondano ai bisogni di salute e del benessere della cittadinanza” e “a spronare gli organi dell’Asp affinché vengano attivate modalità di accoglienza diverse dal solito modello Ra/Rsa, per rispondere alle mutate richieste di ospitalità della popolazione anziana: co-housing, case famiglia, condomini sociali”.
Nelle premesse il documento sottolinea che “l’Asp ‘Città di Siena’ è ente vigilato dal Comune di Siena e rappresenta un’importante realtà che offre ottimi servizi di assistenza agli anziani autosufficienti e non, oltre a servizi accessori alla comunità senese, come la mensa per le scuole materne ed elementari e la gestione delle farmacie comunali”.
Corse dei pollicini, Tucci: “Legittime rimostranze, presto decisione ben ponderata”
La sospensione del pollicino numero 54 è stata al centro di un’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli) e del gruppo Progetto Siena (Adriano Tortorelli e Anna Ferretti) durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 dicembre. All’interrogazione, illustrata da Alessandro Masi (Pd), ha risposto l’assessore alla mobilità e ai trasporti Enrico Tucci.
“Il transito del pollicino da Piazza Postierla – ha dichiarato Tucci – è stato annullato dalla precedente amministrazione nell’aprile del 2023 con una delibera di giunta riguardante l’approvazione del piano di riassetto della rete di trasporto pubblico locale, al tempo contrattuale T2 (venticinquesimo mese dall’avvio del servizio), del contratto di concessione tra la Regione Toscana e il nuovo gestore Autolinee Toscane, che ha previsto tra le altre cose l’anticipazione ad aprile 2023 delle seguenti modifiche: la deviazione in via delle Cerchia della linea S54 (che non raggiunge piazza Postierla) e la deviazione in via Don Minzoni della linea S03 (che non transita da via Camollia). Interventi, questi, finalizzati alla tutela ambientale del centro storico. Oltre a ciò, è stato disposto il prolungamento di due corse della linea S27 alla zona industriale di Isola d’Arbia e la deviazione, una volta all’ora, della linea S19 in via del Vecchietta; modifiche effettuate in seguito alle richieste dei cittadini. Tali interventi, andando in compensazione, hanno generato un sostanziale equilibrio chilometrico ed economico, e non è possibile rivedere la sola deviazione della linea S54 senza mettere in discussione anche gli altri interventi”.
“Prima di tali modifiche – ha illustrato l’assessore – la linea S54 transitava otto volte all’ora in via Stalloreggi per un totale di circa centododici transiti nella giornata. L’attestazione della fermata per il centro storico al Prato di Sant’Agostino in alternativa a Piazza Postierla, per alleggerire via San Pietro e via Stalloreggi dai suddetti transiti, non incide sulla capillarità e fruibilità del servizio, in quanto la distanza a piedi tra le due fermate è di circa 210 metri con percorso sostanzialmente pianeggiante, per un totale di tre minuti di tempo di percorrenza a piedi”.
“Venendo al punto successivo – ha spiegato Tucci – credo che sia a tutti evidente che manovre di svolta dei minibus in entrambi i sensi di marcia all’intersezione tra via Fontebranda e via di Città, per conformazione geometrica dell’intersezione, assenza di visibilità e l’elevata pendenza di via di Fontebranda, risultano oggettivamente critiche in relazione alle dimensioni dei mezzi del trasporto pubblico locale, come confermato anche dai recenti e passati sinistri avvenuti. Riguardo poi agli incidenti che negli ultimi anni hanno visto coinvolta la linea pollicino 54 in corrispondenza dell’intersezione tra via di Fontebranda e via di Città, si sono verificati quattro eventi nel 2023, quattro nel 2022 di cui uno con lesioni ad un pedone, uno nel 2019 e uno nel 2018, mentre gli anni 2020/2021 non sono evidentemente significativi a causa del Covid. Tale sinistrosità, unita all’oggettiva e innegabile criticità geometrica dell’intersezione in relazione alla dimensione dei mezzi, hanno indotto l’amministrazione a prendere provvedimenti prima che si verificassero eventi con epilogo più grave di quanto fortunatamente fino ad ora avvenuto. Pertanto, in seguito alla valutazione in corso di più soluzioni e ad un’accurata analisi dell’utilizzo da parte degli utenti della fermata di piazza Indipendenza, è stato stabilito in via precauzionale e temporanea di attestare il pollicino dalle ore 10 in poi agli ex Macelli (ultima corsa 10:02 in partenza da Piazza Indipendenza) tutelando circa il 38 per cento dei discesi complessivi (in stragrande maggioranza studenti e lavoratori) e il 25 per cento dei saliti complessivi della giornata”.
“Colgo l’occasione – ha proseguito l’assessore – per ribadire con forza che l’amministrazione, pur riconoscendo l’importanza strategica del trasporto pubblico, ha intenzione di tutelare la sicurezza dei pedoni e la vivibilità del centro storico per i residenti e fruitori dello stesso. La prima forma di mobilità sostenibile è, infatti, quella pedonale, che è anche la modalità di spostamento più adeguata al centro storico in relazione alla conformazione delle strade ed alla tutela del patrimonio storico e artistico. Il servizio di trasporto pubblico può quindi penetrare all’interno del Centro Storico dove le condizioni ambientali e di sicurezza lo consentono. Nei prossimi giorni terminerà il lavoro che stiamo conducendo con l’ufficio mobilità e la Polizia Municipale, in confronto continuo col gestore del servizio, per arrivare ad una soluzione di compromesso che tenga il più possibile insieme funzionalità del servizio e sicurezza”.
“Infine – ha concluso Enrico Tucci – abbiamo notizia non tanto di proteste di esercenti, quanto di un certo disagio da parte di cittadini che vorrebbero un ripristino del servizio come precedentemente effettuato. Il tutto si è tradotto in una raccolta firme, di cui peraltro non abbiamo ancora avuto occasione di prendere visione, e in un incontro presso il mio assessorato, qualche giorno fa, nel corso del quale sono state esposte legittime rimostranze, che saranno doverosamente prese in considerazione per arrivare ad una decisione ben ponderata, operativa dal prossimo mese di gennaio”.
Il consigliere Alessandro Masi (Pd), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “non soddisfatto, perché, al di là della puntualità della risposta sulla questione, non è condivisibile come l’amministrazione pensa alla città per il trasporto pubblico. Siena ha bisogno di essere rimessa in linea sulle priorità di chi ha diritto a passare in centro: nell’ordine, a mio parere, pedoni, funzioni, trasporto pubblico e auto. Invece, al momento al primo posto ci sono le auto. Nel contemperare mobilità e sicurezza, non devono esser messi in conflitto pedone e trasporto pubblico, trasporto che dà garanzia a tutti di accessibilità al centro storico. Il contrasto è semmai con il traffico della auto, talvolta occasione anche degli incidenti sulle lastre. Se Siena ambisce ad una alta vivibilità per la sua vocazione internazionale, bisogna investire di più sul trasporto pubblico nella nostra città, non accontentandosi delle risposte che i gestori possono dare e che sono applicabili a tutti i Comuni. Va tenuto conto delle esigenze degli anziani (omogeneità dei percorsi), dei giovani (collegamenti notturni) e dei visitatori (varietà e puntualità dei collegamenti). Sulla questione della linea 54, quindi, le settecento firme dei cittadini parlano chiaro”.