SIENA. Il Consiglio Comunale approva il Dup 2025-2027
Il Consiglio Comunale di Siena ha deliberato, nella seduta di oggi, giovedì 19 dicembre, il Documento unico di programmazione (Dup) 2025-2027. Il documento, illustrato dall’assessore a lavori pubblici, strade, nuove opere e patrimonio, Massimo Bianchini, è stato approvato con ventuno voti favorevoli, sei voti contrari e un astenuto da parte dei ventotto consiglieri presenti.
“Il Dup – ha spiegato l’assessore – si divide in due parti principali: una Sezione strategica (Ses) ed una Sezione operativa (Seo). La Ses sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato, approvate dal Consiglio Comunale nel luglio del 2023, collegate agli elementi di valore pubblico perseguiti dall’amministrazione, e gli obiettivi strategici attraverso i quali si intende conseguire quel valore pubblico (da cui la durata quinquennale del periodo osservato dalla Ses) e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. La Seo, di durata triennale, costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Ses: in particolare, contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione, la cui approvazione da parte del consiglio ne autorizzerà l’attuazione”.
“Il documento – ha illustrato Bianchini – è stato redatto in continuità con il Dup 2024-2026. Sono stati aggiornati, in coerenza con il bilancio 2025-2027: il contesto esterno al Def 2024 con gli obiettivi a livello nazionale e al Defr 2025 con gli indirizzi regionali; i dati di contesto interno, con l’organigramma approvato a gennaio e i dati demografici, i dati su asili e altri servizi (al 31 dicembre 2023 – Relazione sulla performance), i dati sui flussi turistici; i dati sulla composizione del personale e i dati di programmazione finanziaria del personale (come richiesto dalla normativa vigente, il piano del fabbisogno sarà approvato con il Piao); la sezione su risorse e impieghi (tributi, tariffe, ecc.); le tabelle finanziarie e i documenti di programmazione (acquisti e forniture, opere pubbliche, alienazioni, incarichi)”.
Il Consiglio Comunale riconosce la legittimità di alcuni debiti fuori bilancio
Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta che si è tenuta oggi, giovedì 19 dicembre, ha approvato la delibera relativa al riconoscimento di legittimità di alcuni debiti fuori bilancio (ex articolo 194 del Decreto legislativo 267 del 2000). L’atto, in particolare, prende atto di alcune richieste per un importo complessivo pari a 1.651,06 euro. La delibera, illustrata dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni, è stata approvata con diciannove voti favorevoli, cinque contrari e un astenuto da parte dei venticinque consiglieri presenti.
Le richieste pervenute hanno a oggetto le sentenze, avverse al Comune di Siena, del Giudice di Pace di Siena (numero 1255 del 2024) relativa a un verbale di accertamento di sanzione del Codice della Strada e della Corte di Cassazione Sezione Civile (Ordinanza 335 del 2024), che ha accolto il ricorso di una società, cassando la sentenza impugnata e accogliendo domanda attorea con conseguente annullamento delle originarie ordinanze di ingiunzione impugnate, condannando il Comune di Siena al rimborso delle spese processuali di tutte le fasi del giudizio per la somma di 1.368,86 euro.
Approvata la ricognizione sui servizi affidati a Sigerico spa
Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato, nella seduta di oggi, giovedì 19 dicembre 2024, la delibera relativa alla ricognizione dei servizi e alla durata degli affidamenti concessi a Sigerico spa, società partecipata al cento per cento dal Comune. Il documento, illustrato dall’assessore alle partecipate, Enrico Tucci, è stato approvato all’unanimità dai diciannove consiglieri presenti.
La delibera interviene nel quadro normativo delineato dal decreto legislativo 201 del 2022, che impone agli enti locali una ricognizione periodica dei servizi gestiti e una valutazione accurata della durata degli affidamenti, ispirata a criteri di proporzionalità e congruità economico-finanziaria. La principale modifica prevista dall’atto riguarda la durata degli affidamenti per i servizi gestiti da Sigerico, ridotta da venticinque a quindici anni, con scadenza al 31 dicembre 2036. Il provvedimento tiene conto degli investimenti effettuati dalla società, garantendo il rispetto dei tempi di ammortamento e assicurando una gestione sostenibile e conforme alle normative vigenti.
“Con questa delibera – ha dichiarato l’assessore Tucci – abbiamo voluto garantire che i servizi gestiti da Sigerico siano sempre più rispondenti alle esigenze della collettività, sia sotto il profilo dell’efficienza sia in termini di sostenibilità economica. La riduzione della durata del contratto è un passo importante verso una maggiore trasparenza e flessibilità nella gestione, in linea con le osservazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e con il nuovo quadro normativo nazionale. Continueremo a monitorare l’andamento dei servizi per assicurarci che rispondano pienamente ai bisogni dei cittadini senesi”.
Oltre alla revisione della durata degli affidamenti, è stato confermato l’obbligo di revisione triennale del contratto, per verificare l’adeguatezza delle tariffe, l’uso degli spazi di sosta e l’equilibrio economico-finanziario. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva evidenziato criticità sulla durata del precedente affidamento, considerandolo sproporzionato rispetto agli investimenti: l’approvazione della nuova durata risponde a queste indicazioni, garantendo una gestione in house conforme alle regole della concorrenza. Infine, è previsto un rafforzamento della governance: la ricognizione dei servizi ha incluso un’analisi delle attività gestite da Sigerico, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle prestazioni erogate, in particolare per la mobilità, la sosta e il complesso museale del Santa Maria della Scala.
Consiglio Comunale, il 27 febbraio 2025 seduta sul tema del lavoro
Si terranno i prossimi giovedì 16 gennaio, giovedì 13 e giovedì 27 febbraio, giovedì 20 marzo, giovedì 10 e martedì 29 aprile le sedute del Consiglio Comunale di Siena per quanto riguarda i primi mesi del 2025. Sono le date ufficializzate dal Presidente del Consiglio Comunale Davide Ciacci durante le sue comunicazioni nella seduta di oggi, giovedì 19 dicembre. “Come già annunciato – ha spiegato Ciacci – la seduta del 27 febbraio sarà dedicata al tema del lavoro. Concorderemo con i capigruppo le modalità di intervento da parte di istituzioni del territorio, associazioni di categoria e rappresentanti dei lavoratori”.
Parco scientifico, approvate le controdeduzioni alla variante semplificata
Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato, nella seduta di oggi, giovedì 19 dicembre 2024, la delibera all’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni, al fine della conformazione al Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico, relative alla variante semplificata al Piano operativo relativa all’area individuata come “Parco scientifico tecnologico”. Il documento, illustrato dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani, è stato approvato all’unanimità dai ventitré consiglieri presenti.
“Un atto che ci permette di concludere – ha spiegato Capitani – l’iter relativo a questa variante semplificata, che ha lo specifico obiettivo di una ripianificazione complessiva dell’area, in modo da rispondere in maniera più puntuale a potenziali risorse che la multinazionale può mettere a disposizione per il sito, anche rispetto ad altri siti della stessa multinazionale. L’attrattività del sito di Siena deve essere vista infatti non solo rispetto a un’altra multinazionale del settore eventualmente interessata in futuro, ma anche rispetto all’attualità e dunque rispetto agli altri siti Gsk sparsi per il mondo. L’aspetto da sottolineare è che la specifica in maniera più netta la destinazione ‘direzionale e servizi’ da attribuire all’area e laboratori di ricerca farmaceutica con i relativi spazi di produzione, uffici tecnici, amministrativi e commerciali, incubatori d’impresa. Inoltre si rinnova la previsione di intervento, ferma al 2011. In questo modo diamo vita a uno strumento utile per tutta la comunità, perché permette di rendere attrattiva l’area a prescindere da chi, nel corse del tempo, dovesse essere interessato a investire in quel settore e nell’area specificata”. “Come Comune di Siena – ha spiegato ancora Capitani – abbiamo ritenuto di legare il rilascio del permesso a costruire all’approvazione di progetti a cura del proponente, con alto interesse pubblico, quali la rotonda all’altezza dell’incrocio fra via Fiorentina e via Achille Sclavo e zona Le Terrazze e due parcheggi ad esclusivo uso pubblico, oltre a un intervento di allargamento di strada di Marciano e altri interventi, sempre di interesse pubblico, minori. Questo a dimostrazione ulteriore dell’interesse pubblico perseguito. Con questo atto attestiamo, nei confronti della Regione Toscana, la riduzione del cinquanta per cento della previsione edificatoria rispetto al 2011 e altezza dell’edificio interessato che aveva destato alcune perplessità”.
Il Consiglio Comunale ha deliberato, in particolare di approvare le controdeduzioni alle osservazioni, ai sensi dell’articolo 31 della Legge regionale numero 65 del 2014 e dell’art.21 della Disciplina del Pit/Ppr , relative alla variante semplificata al Piano operativo “Parco scientifico tecnologico”, rappresentata dagli elaborati: proposta di controdeduzione alle osservazioni; scheda ”Approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni; copia dell’osservazione pervenuta; relazione tecnica e certificazione del Rup; rapporto del Garante dell’informazione e della partecipazione. Il Consiglio Comunale ha preso poi atto della certificazione e della relazione svolta ai sensi dell’articolo 18 della Legge regionale numero 65 del 2014 del Responsabile del procedimento per la variante urbanistica e del rapporto sull’attività svolta del Garante della informazione e partecipazione: Il Consiglio ha incaricato poila Direzione Territorio all’espletamento delle procedure definite dall’articolo 31 della Legge regionale numero del 2014 e dall’articolo 21 dalla disciplina del Pit/PPr, al fine di richiedere la convocazione della Conferenza Paesaggistica per la conformazione della variante al Pit/Ppr. Tutti gli atti relativi alla variante al Piano operativo in oggetto sono pubblicati nel sito web del Comune di Siena nell’apposita sezione. Infine il Consiglio Comunale ha dato atto che gli elaborati della variante in oggetto sono stati sottoscritti con firma digitale e sono parte integrante e sostanziale del presente atto; gli stessi elaborati sono disponibili in forma cartacea presso gli uffici della direzione Territorio.
Approvata la revisione delle partecipazioni societarie e la ricognizione dei servizi pubblici locali
Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato, nella seduta di oggi, giovedì 19 dicembre, la delibera relativa alla revisione periodica delle partecipazioni societarie del Comune di Siena e alla verifica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali. Il documento, illustrato dall’assessore alle partecipate, Enrico Tucci, è stato approvato con quindici voti favorevoli e cinque contrari da parte dei venti consiglieri presenti.
“Questo documento – ha dichiarato Tucci – rappresenta uno strumento fondamentale per garantire una gestione oculata e trasparente delle partecipazioni societarie e dei servizi pubblici locali. Grazie a un’analisi approfondita, siamo in grado di verificare che le attività delle società partecipate siano allineate agli obiettivi istituzionali del Comune e, laddove necessario, predisporre misure per razionalizzare e ottimizzare le risorse”.
L’atto approvato dal Consiglio Comunale, fondato sulle disposizioni del Testo unico in materia di società a partecipazione Pubblica (Tusp) stabilito dal decreto legislativo 175 del 2016, analizza l’assetto complessivo delle società partecipate dal Comune alla data del 31 dicembre 2023, con l’obiettivo di garantire la conformità delle attività svolte agli obiettivi di interesse generale previsti dalla normativa. La delibera esamina inoltre le condizioni per il mantenimento delle partecipazioni, che devono rispondere a criteri di necessità e utilità per il perseguimento delle finalità istituzionali.
Nell’ambito della revisione, il Comune ha ribadito il proprio impegno nel mantenere partecipazioni in società che svolgano attività di interesse generale, quali la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi pubblici, la realizzazione di opere pubbliche in partenariato e l’erogazione di servizi strumentali. Nell’ambito della revisione, il Comune ha ribadito il proprio impegno nel mantenere partecipazioni strumentali alle finalità istituzionali. In particolare, alla data del 31 dicembre 2023, il Comune di Siena deteneva le seguenti partecipazioni dirette: Acquedotto del Fiora spa, con una quota del 5,24 per cento; Fises – Finanziaria Senese di Sviluppo spa, con una quota del 12,97 per cento; Intesa spa, con una quota del 15,85 per cento; Microcredito di solidarietà spa, con una quota del 15 per cento; Siena Ambiente spa, con una quota del 5,64 per cento; Siena Casa spa, con una quota del 34 per cento; Sigerico spa, con una quota del 100 per cento; Cet – Società consortile energia toscana con una quota dello 0,82 per cento; TraIn spa con una quota del 37,36 per cento. Per ciascuna di esse è stato confermato il rispetto delle condizioni previste dalla normativa.
Un altro aspetto trattato nella delibera riguarda la ricognizione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, come previsto dal decreto legislativo 201 del 2022. L’analisi ha consentito di valutare il ricorso agli affidamenti diretti tramite società in house e di verificare l’efficienza nella gestione dei servizi, nell’ottica di migliorare ulteriormente la qualità offerta ai cittadini.
“Il processo di revisione – ha concluso Tucci – non è solo un obbligo normativo, ma un atto di responsabilità verso la città e i suoi cittadini. Una gestione consapevole delle partecipazioni societarie e dei servizi pubblici locali è essenziale per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e garantire servizi se mpre più efficaci e innovativi”.
Interrogazioni
Scuola di specializzazione in chirurgia plastica e ricostruttiva, Giordano: “Indispensabile un continuo monitoraggio”
“È indispensabile un continuo monitoraggio per verificare durante l’anno la permanenza dei requisiti necessari al mantenimento della Scuola”. Così l’assessore alla sanità, Giuseppe Giordano, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 19 dicembre, all’interrogazione del consigliere Maria Antonietta Campolo del gruppo Fratelli d’Italia sui problemi della Scuola di specializzazione in chirurgia plastica e ricostruttiva.
“La mia risposta – ha specificato Giordano – si basa sui chiarimenti forniti dalla direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria senese (Aous) a seguito di una mia richiesta di informazioni, richiesta che era stata inviata anche al Magnifico Rettore. Il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca ha determinato, per l’anno accademico 2023/2024, il superamento della riserva con la quale la stessa Scuola aveva ottenuto l’accreditamento provvisorio del Ministero per l’anno accademico 2022/2023. Nella nota, il direttore generale dell’Aous, Antonio Barretta, evidenzia che il raggiungimento di tale risultato è stato possibile attraverso la realizzazione di un ‘Piano di adeguamento per l’incremento delle degenze’, sottoscritto dallo stesso direttore Barretta e dal direttore della Scuola di specializzazione con l’obiettivo di garantire la consistenza numerica dei volumi di attività utili all’offerta formativa per la Scuola di specializzazione. Il piano ha previsto l’istituzione di una macroarea, comprendente l’Unità operativa complessa Chirurgia plastica e l’Uoc Chirurgia oncologica della mammella, rappresentativa dell’ambito rispetto al quale valutare l’attività svolta ai fini dell’accreditamento della Scuola di specializzazione, con particolare riferimento al conteggio del numero dei ricoveri. Si tratta di una soluzione organizzativa, appositamente disciplinata, percorribile nei casi in cui gli specializzandi siano coinvolti nelle attività”.
“L’Aous – ha proseguito l’assessore riportando quanto fornito dall’azienda – prosegue nell’impegno strategico, congiunto con l’Università degli Studi di Siena, di recupero e conferma delle Scuole di specializzazione, in vista del miglioramento continuo degli standard clinico-assistenziali della propria offerta di servizi ai cittadini e del consolidamento del ruolo dell’azienda all’interno delle reti di area vasta e regionali. Tra le iniziative volte ad alimentare processi programmatori di risorse umane coordinati per far fonte alle esigenze integrate di didattica e di ricerca (dell’Università) e assistenziali (dell’Aous), è da sottolineare l’adozione di una procedura aziendale per la determinazione del fabbisogno di personale universitario in convenzione con l’Aous, in relazione agli obiettivi condivisi tra l’azienda e l’Università degli Studi di Siena, prevedendone il costo e disciplinando le modalità e i tempi di acquisizione e valutazione delle richieste di attivazione di nuovi posti, con il conseguente inserimento nell’attività assistenziale. Questa procedura contribuisce a garantire il mantenimento dei requisiti scientifici necessari per l’accreditamento delle Scuole di specializzazione dell’Università degli Studi di Siena, oltre che l’attivazione di nuove. A titolo di esempio, al momento sono in corso procedure concorsuali, sostenute anche dall’Aous, funzionali all’attivazione delle Scuole di specializzazione in Cardiochirurgia, Urologia e Nefrologia”.
“Sul piano dell’operatività dell’Uoc Chirurgia Plastica – ha illustrato Giordano – la direzione aziendale fa presente che la tipologia di attività erogata negli ultimi anni dalla struttura non può essere oggetto di efficace confronto con quanto svolto precedentemente all’anno 2019, nel corso del quale è stata operata una modifica di carattere organizzativo, conseguente all’attivazione dell’Uoc Chirurgia oncologica della mammella, che ha portato alla revisione delle attività delle due strutture. Con riferimento specifico ai percorsi chirurgici, l’Aous ci informa che si è dotata, a partire dal 2022, di un regolamento che disciplina il funzionamento dei blocchi operatori, assicurando un valido strumento per il governo dell’attività chirurgica. La procedura definisce le priorità nella programmazione delle ore di sala operatoria per tutte le specialità che, nell’assegnazione, tiene necessariamente conto dei casi in urgenza e per patologia oncologica. In considerazione dei prossimi sviluppi dell’ospedale, con riferimento alle progettualità del Piano di riordino e sviluppo (Masterplan), il nuovo lotto volano, in corso di edificazione, incrementerà di quattordici unità la dotazione aziendale di sale operatorie e, di conseguenza, la disponibilità complessiva di ore da assegnare alle specialità chirurgiche. Infine, sul tema delle dotazioni di personale, dagli approfondimenti condotti è emerso che dal 2018 a gennaio 2022 sono stati presenti nella struttura complessivamente quattro professionisti (universitari), successivamente ridotti a tre a seguito di un pensionamento. È attualmente in corso una procedura concorsuale per l’acquisizione di un dirigente medico ospedaliero che sostituirà l’unità di personale andata in pensione nel 2022”.
“Relativamente alle informazioni e spiegazioni fornite dalla direzione aziendale – ha affermato l’assessore Giordano – mi sento di osservare che la costituzione di una ‘macroarea’ non risolve il problema in termini di offerta formativa per quanto attiene agli aspetti didattici peculiari della disciplina. Questo perché la chirurgia plastica non è solo chirurgia della mammella. Per tale motivo, ai fini dell’accreditamento, temo, anche se ovviamente non me lo auguro, che le problematiche sui volumi assistenziali possano persistere, dato che la struttura di sede della Scuola di specializzazione è la Uoc di Chirurgia plastica, che risulta avere una lista di attesa esorbitante a cui, evidentemente, i professionisti in servizio, con le ore di sala operatoria attualmente assegnate, non riescono a far fronte. E’ di tutta evidenza che, essendo l’accreditamento un procedimento annuale ed essendo predeterminati tanto i requisiti di docenza quanto quelli assistenziali, in particolare quelli della struttura di base (attività ambulatoriali, esami strumentali e diagnostici, attività chirurgica di piccola, media e grande chirurgia), è indispensabile un continuo monitoraggio per verificare durante l’anno la permanenza dei requisiti necessari al mantenimento della scuola”.
“L’amministrazione comunale – ha concluso Giordano – continuerà nella propria azione di monitoraggio su tutte le Scuole di specializzazione dell’area sanitaria, che sicuramente vanno mantenute e valorizzate, e si attiverà anche con proprie iniziative di sostegno, come abbiamo recentemente fatto per la Scuola di specializzazione in emergenza-urgenza”.
Il consigliere Maria Antonietta Campolo del gruppo Fratelli d’Italia si è dichiarata: “soddisfatta, ringrazio l’assessore per la risposta e per il lavoro che sta portando avanti, vorrei comunque aggiungere delle precisazioni. La chirurgia plastica non è solo chirurgia ricostruttiva della mammella ma anche unità operativa complessa chirurgica, e come la chirurgia plastica dovrebbe essere dotata di almeno cinque medici strutturati per una adeguata presa in carico del servizio, e non come adesso. Trovo giusto un continuo monitoraggio della situazione attuale, ma un attento monitoraggio deve riguardare anche l’Università. Mi duole infatti apprendere che il Rettore non abbia voluto fornire le informazioni da noi richieste, ritengo che trattandosi di sanità pubblica si tratti di una grave mancanza. A questo proposito vorrei sottolineare la criticità e la grande sofferenza in cui versa la specialità di medicina chirurgica di accettazione e d’urgenza, è da tempo che non abbiamo medici specializzandi in questa disciplina, su trenta posti zero iscritti. Ciò sta a significare che entro cinque anni non avremo più medici di Pronto Soccorso. Non dobbiamo più accettare che i medici specializzandi del terzo anno lascino l’azienda ospedaliero universitaria senese e vadano a lavorare nelle Usl percependo lo stipendio dell’Università e della Usl di riferimento. Mi sento di poter consigliare al Rettore di valutare la possibilità, vista la mancanza di medici universitari, di reclutare i direttori di clinica, seppure ospedalieri, a dirigere le scuole di specializzazione, dato che di fatto si occupano anche di formazione e lo esorterei a trovare il tempo di studiare la formula più giusta per sanare a livello cittadino una criticità ormai da codice rosso”.
Viabilità e attraversamenti pedonali in Via Aretina, Tucci: “Non preventivati ulteriori interventi di tipo strutturale”
Gli interventi per moderare la velocità e migliorare la sicurezza degli attraversamenti pedonali di via Aretina a Siena sono stati l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 19 dicembre. A rispondere è stato l’assessore alla Polizia Municipale, alla mobilità e ai trasporti, Enrico Tucci.
“Faccio una premessa – ha esordito l’assessore – sul fatto che il personale della Polizia Locale svolgerebbe uno sporadico e insufficiente presidio nell’area. Nel corso del 2024 risultano finora accertate settecentodiciotto violazioni in via Aretina, settantatré in via Girolamo Gigli, centonove in strada di Sant’Eugenia e centonovantadue in via Antonio Vivaldi”. “La segnaletica stradale presente su via Aretina – ha proseguito Tucci – rispetta quanto previsto dalle norme in materia; pertanto, il Comune di Siena, allo stato attuale, ha già adempiuto a quanto previsto dall’articolo 14 del Codice della Strada per gli enti proprietari. Nel tratto di via Aretina compreso tra la via Gigli e viale Toselli è già in vigore il limite massimo di velocità pari a trenta chilometri orari; nel tratto della via compreso tra via Gigli e via Peruzzi è invece in vigore il limite massimo di velocità previsto per le strade urbane, pari a cinquanta chilometri orari; tutta la segnaletica orizzontale relativa agli attraversamenti pedonali e alla striscia di separazione dei sensi di marcia lungo la via Aretina è stata ripassata nel mese di settembre 2024; lo scorso 13 marzo sono stati installati dodici pali con segnale di attraversamento pedonale bifacciale agli attraversamenti pedonali presenti nel tratto di via Aretina compreso tra via Gigli e viale Toselli; lo scorso 15 ottobre sono stati installati tre pali con segnale di attraversamento pedonale bifacciale agli attraversamenti pedonali presenti nel tratto di via Aretina compreso tra via Gigli e via Peruzzi”.
“Il Codice della Strada – ha spiegato l’assessore – non obbliga l’ente proprietario a installare la segnaletica luminosa di attraversamento pedonale a tutti gli attraversamenti. Inoltre gli attraversamenti pedonali, anche se segnalati a norma di Codice della Strada, sono considerati punti di conflitto tra utenza forte (veicoli) e utenza debole (pedoni), pertanto meno punti di conflitto ci sono e più sicura è considerata una strada. Nel tratto rettilineo di via Aretina tra via Gigli e le ‘curve del Tondo’ sono presenti almeno tre attraversamenti pedonali in più che si sono resi necessari per garantire la completa percorribilità pedonale in sicurezza, poiché, a causa della carenza cronica di spazi di sosta nella zona, questi (circa quindici spazi) sono stati recuperati sul marciapiede posto sul lato destro a salire della strada, rendendolo di fatto inagibile ai pedoni. La precedente amministrazione ha già provveduto a interventi di miglioramento della sicurezza pedonale in via Aretina realizzando nell’anno 2020, oltre all’attraversamento pedonale luminoso presso il civico 14 del 2022, il marciapiede nel tratto compreso tra viale Toselli e le ‘curve del Tondo’ e migliorando la sicurezza di due attraversamenti pedonali presenti mediante specifica illuminazione pedonale; in quella sede è stato valutato, data l’elevata pendenza della strada, di non rialzare gli attraversamenti pedonali in quanto il rialzamento avrebbe determinato un’eccessiva pendenza assoluta della rampa in discesa (contraria alla normativa delle strade) e rischiato di generare una situazione di pericolo per i veicoli in transito in discesa, divenendo quindi un intervento controproducente dal punto di vista della sicurezza stradale. Al momento l’amministrazione non ha preventivato nessun ulteriore intervento di tipo strutturale, potrà essere valutata l’eliminazione di un posto auto in corrispondenza dell’intersezione con via Gigli per migliorare la visibilità delle strisce pedonali, trattandosi di un attraversamento molto utilizzato e necessario per la continuità pedonale di via Aretina sul lato sinistro a scendere. Ogni ulteriore intervento per cercare di aumentare la sicurezza comporterebbe peraltro un’importante riduzione degli spazi di sosta attualmente disponibili”.
“Ricordo inoltre – ha concluso l’assessore Tucci – che è obbligo del conducente regolare la velocità del proprio veicolo sulla base delle caratteristiche di quest’ultimo, oltre alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico, in modo tale da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione”.
Il consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “insoddisfatto. I limiti di via Aretina e di via Gigli sono palesi: continuano a esserci incidenti, a volte anche causati dall’elevata velocità. Se tutti rispettassero il codice della strada, quindi limiti di velocità e distanze, gli incidenti non si verificherebbero, questo è scontato ed evidente. C’è un problema di visibilità, soprattutto in alcuni tratti delle strade citate in prossimità degli attraversamenti stradali, specialmente in caso di pioggia e nelle ore notturne. Continua a esserci una sorta di allergia da parte di questa amministrazione, come quella precedente, a creare attraversamenti pedonali rialzati, ma perlomeno un incremento di quelli con illuminazione del pedone sarebbe auspicabili. Sono anni, inoltre, che chiedo l’istituzione delle Aru, che significherebbe attuare un cambio radicale di abitudini e risolvere il problema della mancanza di posti auto. Suggerisco infine di prendere in considerazione l’utilizzo dei cuscini berlinesi, che già vengono utilizzati a Bologna e Milano e che potrebbero risolvere parte delle problematiche relative all’elevata velocità di attraversamento delle strade urbane”.
Parco Unità d’Italia, Magi: “Non abbiamo richieste per l’implementazione degli arredi urbani”
“È certamente possibile provvedere a implementare la dotazione di panchine all’interno del parco, anche se allo stato attuale non risultano segnalazioni o richieste in tal senso”. Così l’assessore al decoro urbano e alla manutenzione delle aree verdi, Barbara Magi, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 19 dicembre, all’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico relativa a un’implementazione degli arredi urbani nel parco Unità d’Italia di Pescaia a Siena.
“Le panchine di arredo in pietra che sono state rimosse – ha spiegato l’assessore – non sono di proprietà del Comune di Siena, ma vennero a suo tempo fornite temporaneamente e, come stabilito negli accordi, sono state riconsegnate al proprietario; per questo non hanno trovato collocazione in nessun’altra area di proprietà e competenza comunale. Allo stato attuale nell’area sono dislocate ventuno panchine, cinque tavoli da pic-nic completi di panche e un tavolino con scacchiera. È certamente possibile provvedere ad implementare la dotazione di panchine all’interno del parco, anche se allo stato attuale non risultano segnalazioni o richieste in tal senso. Nel parco a oggi sono presenti dieci cestini per rifiuti e non risultano segnalazioni in merito al deterioramento di due di essi, ma il personale deputato ha già ricevuto disposizione di controllare lo stato di manutenzione dei cestini e provvedere, nel caso, alla riparazione o alla sostituzione; per quanto attiene la tematica della raccolta differenziata, all’ingresso del parco è presente una postazione completa delle varie opzioni per la raccolta di materiali diversi, e ognuno può agevolmente fare riferimento a questa postazione”.
“Per quanto riguarda le aree limitrofe – ha proseguito Magi –, le zone e gli ambiti di competenza comunale sono costantemente monitorati e sottoposti a manutenzione, mentre per le aree private e non di competenza si provvederà a informare i competenti uffici della Polizia Locale in modo che i proprietari o gli aventi causa siano richiamati a provvedere alla manutenzione periodica degli spazi”.
“Sulla possibilità di dotare lo spazio di una batteria di bagni o un punto di ristoro – ha concluso l’assessore Magi – evidenzio che purtroppo negli anni non sono andate a buon fine le procedure di manifestazione di interesse per la realizzazione e gestione di questi servizi, che avrebbero anche potuto creare opportunità di lavoro. Sarà cura dell’assessorato sollecitare i competenti uffici per riproporre un’eventuale manifestazione di interesse”.
La consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico ha replicato: “Per quanto riguarda l’implementazione all’interno dell’area di un punto ristoro e di servizi igienici, la trovo estremamente necessaria, tenuto oltretutto conto che anche nelle altre aree verdi cittadine non siamo messi molto bene; uno spazio di questo tipo potrebbe essere goduto da tutta la cittadinanza e potrebbe evitare alcuni comportamenti sbagliati negli spazi verdi, certamente dettati da inciviltà. Allo stesso modo, e qui parlo per esperienza diretta di cui porterò volentieri documentazione fotografica, confermo che nel parco ci sono due cestini che sono staccati dalla base e appoggiati a terra. In conclusione, mi auguro che il tema venga seguito con attenzione dall’assessora, perché il parco Unità d’Italia è l’unico di dimensioni più grandi, insieme a quello di piazza Amendola, al servizio dei cittadini del centro storico che vogliono fruire di un adeguato spazio all’aria aperta”.
Degrado risalite, Tucci: “Le criticità saranno affrontate con interventi strutturali”
“Comprendiamo pienamente le preoccupazioni espresse in merito allo stato delle risalite meccanizzate e condividiamo la necessità di garantire decoro e sicurezza per questi luoghi fondamentali per la mobilità e l’accoglienza nella nostra città”. Così l’assessore alla sicurezza del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto oggi, giovedì 19 dicembre, durante il Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dal gruppo Le Biccherne Leonardo Pucci, Silvia Armini e Michele Cortonesi relativa allo stato di degrado delle risalite di Fontebranda, della stazione e del sottopassaggio adiacente.
“Per quanto riguarda le pulizie – ha spiegato Tucci – Sigerico spa ha affidato, a seguito di gara pubblica, il servizio di pulizia a una ditta esterna con un contratto biennale attualmente in corso di validità. Questo contratto prevede tre passaggi di pulizia settimanali, che diventano giornalieri nei mesi da aprile a settembre e nel periodo natalizio. Le attività di pulizia includono la raccolta di rifiuti e carte lungo le rampe delle scale interne ed esterne, sia fisse che mobili, lo svuotamento dei cestini di raccolta installati lungo i percorsi, la pulizia del pavimento interno ed esterno delle aree di accesso agli impianti di risalita, nonché delle scale pedonali e dei pianerottoli adiacenti alle scale mobili. Interventi mensili sono inoltre programmati per la pulizia approfondita di rivestimenti, porte e superfici in travertino, oltre alla pulizia straordinaria delle vetrate, l’ultima delle quali è stata effettuata nel 2022 per la risalita della stazione”.
In merito alla sicurezza, è stato chiarito che la società Sigerico gestisce un sistema di videosorveglianza su tutte le rampe delle scale mobili e tappeti, monitorato h24 da due operatori fissi nella sala di controllo presso il parcheggio Il Campo. Inoltre, altri due operatori effettuano regolarmente tre giri di controllo giornalieri per verificare le condizioni delle infrastrutture.
“A seguito dell’evento alluvionale del 17 ottobre scorso – ha proseguito Tucci – che ha causato danni significativi nella zona della stazione e alle risalite meccanizzate, sono stati attivati interventi di ripristino in collaborazione con la società Sigerico. Tuttavia, i lavori previsti nella parte bassa della risalita meccanizzata, originariamente programmati per inizio dicembre, sono stati rinviati a gennaio 2025 per consentire la valutazione dei danni da parte dei periti assicurativi e per evitare disagi durante il periodo natalizio. Questi interventi includeranno la messa in sicurezza del controsoffitto in cartongesso, con lo smontaggio e smaltimento dell’esistente, la sistemazione delle tubazioni degli impianti, inclusa l’illuminazione, e l’installazione di una protezione centrale con una copertura in policarbonato opalino. Questo permetterà non solo di monitorare le infiltrazioni d’acqua piovana, ma anche di garantire l’utilizzo delle risalite da parte dell’utenza anche nei giorni di pioggia”.
“Nel Programma triennale dei lavori pubblici 2025-2027 – ha proseguito l’assessore – sono stati inoltre previsti interventi strutturali significativi. Per il 2025 è stato stanziato un importo di 180mila euro per il rifacimento dell’impermeabilizzazione della risalita meccanizzata dall’area della stazione ferroviaria all’Antiporto di Camollia e per l’installazione delle ‘linee vita’. Per il 2027, è previsto un investimento di un milione e 500mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con la realizzazione di nuovi percorsi pedonali, ascensori e sistemazioni esterne. Ci auguriamo che questi provvedimenti siano risolutivi e migliorino decisamente la situazione, perché condividiamo con gli interroganti l’importanza di queste opere come primo impatto con la città per molti dei nostri ospiti”.
Il consigliere Leonardo Pucci del gruppo Le Biccherne, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “soddisfatto dalla risposta. Mi fa piacere che anche voi siate insoddisfatti della situazione attuale, perché le risalite non sono solo scale mobili tout court, ma sono un biglietto da visita per chi accede alla città. Per le pulizie sarà forse necessario valutare un incremento di frequenza degli interventi. Apprendo positivamente che siano previsti interventi strutturali come quelli del contro soffitto e del cartongesso, che presentano danni importanti: se lo stato di incuria permane, questo potrebbe infatti dare luogo ad un degrado del decoro e della sicurezza, sia per i turisti che per i residenti che utilizzano le risalite. Come gruppo Le Biccherne continueremo a monitorare la situazione in attesa che i previsti interventi portino ad un miglioramento della situazione”.
Commissari ad acta, Capitani: “Nessuna nomina nell’ultimo biennio”
La nomina dei commissari ad acta è stato l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Massimo Castagnini del gruppo Massimo Castagnini Sindaco durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 19 dicembre. A rispondere è stato il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani.
“Il servizio Sportello Unico Edilizia – ha esordito l’assessore – abusi, condoni e vigilanza edilizia, agibilità è l’ufficio al quale viene rivolta la richiesta di permesso a costruire. Nessun commissario ad acta è stato nominato nel biennio 2023-2024. Forse tale ipotesi è stata più volte paventata, ma resta il dato senza dubbio importante alla luce delle problematiche che sono occorse in questo biennio. Nel 2023-2024 sono state presentate ottantasette richieste di permessi a costruire. Nello specifico nel 2023 sono state presentate quarantatré richieste di permesso, ma rilasciati soltanto diciassette a causa dell’assenza del tecnico istruttore ai permessi a costruire, che è stato presente solo fino ad aprile 2023 e con orario ridotto. Ciò ha di fatto portato ad accumulare ritardi nei permessi dal momento che, complice anche le elezioni, la nuova figura di tecnico istruttore entrava in servizio a tempo pieno solo nei mesi di febbraio-marzo 2024 e da quella data venivano rilasciati trentaquattro permessi a costruire per un totale di cinquantuno permessi. Ricordo comunque che il rilascio sta andando costantemente avanti per esaurire quelle richieste per le quali scatteranno le norme di salvaguardia e dunque per le quali non sarà più possibile rilasciare permessi dopo il 29 gennaio 2025”.
“Per fare un adeguato parallelismo con il passato – ha detto Capitani – nel biennio 20-21, prima dell’entrata in vigore del nuovo Piano operativo che ricordo essere datato gennaio 2022, le richieste di permessi sono state solamente cinquantaquattro. E’ il segno evidente di un incremento che ha prodotto non solo maggiori oneri di urbanizzazione, ma anche un significativo volano all’economica sbloccato attraverso il nuovo piano. Il dato degli oneri di urbanizzazione è particolarmente significativo: siamo passati da un milione e 350mila euro circa prima dell’adozione del Piano operativo a oltre due milioni e mezzo di euro nel primo anno di adozione dello stesso. Questo comporta naturalmente anche un aumento delle pratiche, correlato all’incremento degli incassi. Un altro importante dato che sottolinea il grosso incremento di pratiche che gli uffici si sono trovati a gestire. Dal 2023 al 2024 sono state depositate centosettanta Scia alternative, che prima del 2020 rientravano all’interno dei permessi a costruire e che adesso costituiscono un nuovo legittimo titolo per determinati interventi. Per dare un’idea, queste prima del 2020 rientravano tutte nei permessi a costruire che nell’anno 2019 facevano registrare un totale di trenta richieste. Numeri veramente esigui che il nuovo Piano operativo ha definitivamente sbloccato. E’ ovvio che numeri così ingenti e problematiche di personale indicate abbiano comportato qualche ritardo, ma sono il segnale della centralità che gli uffici urbanistici hanno come entrate per il Comune e, come detto, come volano per l’economia. Per far fronte alle problematiche ed alle tempistiche di rilascio dal bando mobilità è stata inoltre individuata una nuova figura in mobilità, individuata con il bando mobilità, che dal 31 dicembre rinforzerà l’ufficio”.
Il consigliere Massimo Castagnini del gruppo Massimo Castagnini Sindaco si è dichiarato: “parzialmente soddisfatto anche perché la mia interrogazione derivava dal disagio che ho poi ritrovato anche nelle sue parole in merito ai ritardi abituali che subiscono queste concessioni. La base della mia riflessione l’ho infatti ritrovata anche nelle sue parole, il tema delle carenze delle risorse, nonchè la sua formazione, è un tema che deve essere affrontato anche attraverso un’analisi organizzativa dei processi di operatività, uno stimolo che deve portare le risorse umane a collaborare per soddisfare le richieste dei cittadini, spero dunque che gli interventi previsti possano ridurre i tempi di attesa”.
Potature alberi, Magi:“Pianificazione rispettosa delle normative ambientali”
“L’amministrazione comunale ha approvato il servizio triennale per la gestione e manutenzione del verde urbano, integrando pienamente le prescrizioni previste nei Cam (Criteri ambientali minimi) previsti per il settore”. Così l’assessore all’ambiente e decoro urbano del Comune di Siena, Barbara Magi, ha risposto oggi, giovedì 19 dicembre, durante il Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dal consigliere Fabio Pacciani (Gruppo Misto), relativa agli interventi di potatura degli alberi sul territorio comunale.
“La pianificazione delle potature – ha spiegato Magi – viene effettuata attraverso analisi agronomiche preliminari che, insieme al censimento delle alberature, consentono di programmare gli interventi distinguendoli in base alle priorità. Questo approccio garantisce una gestione efficace e sostenibile del nostro patrimonio verde. Accanto a queste attività strutturate, vengono eseguiti regolarmente interventi ordinari, come le spalcature e le potature di contenimento, laddove si presentino interferenze con sistemi di illuminazione pubblica o altre infrastrutture. Attualmente non sono state rilevate criticità dall’organo di controllo preposto, il Nucleo Carabinieri Forestali, con cui il Comune collabora proficuamente e nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli”.
Riguardo agli interventi sul bosco di Lecceto, “il Comune di Siena – ha sottolineato l’assessore – ha predisposto un piano di gestione che interessa i circa trecentosessanta ettari di superficie boschiva comunale. Tale piano, autorizzato da tutte le autorità competenti, prevede un’attuazione ventennale e sta procedendo secondo le tempistiche programmate, senza criticità osservate e nel pieno rispetto delle normative. Per gli interventi effettuati da altri soggetti nell’ambito della superficie boscata il Comune non è né autorizzato a concedere permessi né a svolgere controlli diretti, che spettano al Nucleo Carabinieri Forestali. Per quanto riguarda il Regolamento del verde, questo è uno dei nostri obiettivi: gli uffici sono al lavoro per un aggiornamento temporale, poi è prevista un’’armonizzazione con gli uffici di urbanistica e Polizia Municipale. Mi sono incontrata diverse volte con associazioni ambientaliste per un patto di collaborazione che sto analizzando in questi giorni, è mia intenzione attuare una collaborazione con questo tipo di associazioni per la stesura del regolamento e per un loro aiuto nel farlo rispettare”.
Il consigliere Fabio Pacciani del Gruppo Misto si è dichiarato “soddisfatto della risposta. Posso dire che, essendomi occupato di queste tematiche e avendo avuto diversi confronti con associazioni del territorio e di livello nazionale, il loro apporto potrebbe essere prezioso soprattutto per la stesura di un regolamento. In queste associazioni ci sono competenze professionali e non visioni fanatiche, in modo anche da accorciare i tempi per la stesura di un regolamento, senza togliere nulla all’assessore competente. Il regolamento diventa essenziale per la gestione pubblica e anche in qualche modo privata del verde, agevolando i controlli e le informazioni di comportamento da veicolare ai cittadini. La metodica partecipativa è particolarmente importante sui temi di tipo ambientale, che toccano le sensibilità di tutti. Per alcune zone all’interno della città le potature mi sono sembrate un po’ drastiche, ad esempio a San Prospero; in altri spazi ci sono stati abbattimenti altrettanto drastici, anche se in zone private. Con un regolamento si poteva capire se certi tipi di tagli e potature fossero o meno necessari”.