SIENA. Altre notizie dal Consiglio comunale del 27 marzo.
PICCINI E BECCHI CHIEDONO INFORMAZIONI SUL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA RACCOLTA RIFIUTI
La possibilità, già attuata da diversi comuni dell’Ato Toscana Sud, di dotarsi di Piani di riorganizzazione dei servizi a livello di area omogena di raccolta (AOR), è stata il focus dell’interrogazione consiliare presentata ieri da Alessandro Piccini e Maria Isabella Becchi (Nero su Bianco).
Piccini, portando l’esempio di diverse AOR: Ar- Val di Chiana Aretina, AR – Valtiberina, GR-Nord, SI-Crete Senesi, SI-Val di Chiana Senese, SI-Chianti, SI-Val di Merse, AR-Arezzo, AR-Valdarno, SI-Amiata Val d’Orcia, GR-Centro, e dell’articolo apparso lo scorso dicembre su La Nazione in cui “Il direttore generale ATO Rifiuti Toscana Sud, Paolo Di Prima, evidenziava i vantaggi che possono emergere per l’utente, dall’applicazione della nuova tariffa puntuale e di come i primi a beneficiarne saranno i cittadini dei comuni che hanno presentato e fatto approvare dall’Assemblea dall’ATO il Piano AOR”, ha chiesto “le ragioni che non hanno permesso di dotarsi, dal gennaio 2014, di questo Piano”.
Il consigliere ha inoltre chiesto: “Se la mancata elaborazione del Piano di riorganizzazione ha generato un aumento dei costi o mancati risparmi per i servizi svolti dal gestore; se ha contribuito al consolidamento dell’attuale situazione di stallo per quanto riguarda il mancato raggiungimento degli obbiettivi, previsti dalla normativa nazionale e comunitaria, di efficienza della raccolta differenziata, nonché di effettivo recupero e riciclaggio dei rifiuti raccolti”. Infine: “se a seguito dell’approvazione dei Piani AOR da parte di aree confinanti con il nostro Comune si possono verificare disagi e aumenti di abbandoni impropri di rifiuti sul territorio senese con aumento dei costi a carico della collettività”.
L’assessore all’Ambiente Paolo Mazzini ha ricordato come l’Ente abbia operato per migliorare il servizio con azioni di efficientamento e razionalizzazione, in modo da rispondere alle reali necessità delle utenze servite. Nel centro storico, ad esempio, è stato modificato il servizio di spazzamento con attività di presidio, effettuate verifiche e riorganizzazione del servizio di spazzamento anche nelle zone esterne e rimodulato lo svuotamento dei cestini. “La mancata elaborazione di un Piano – ha detto Mazzini – non ha generato maggiori costi del servizio svolto dal 1° gennaio 2014 che, anzi, sono diminuiti”.
Su pericolo relativo all’abbandono di rifiuti sul nostro territorio l’assessore ha informato che “Per contrastare l’utilizzo, possibile, da parte dei cittadini del Comune di Sovicille, dei nostri cassonetti, in strada Grossetana saranno posizionati contenitori apribili solo con una chiave consegnata ai cittadini senesi che abitano al confine con Sovicille”.
Il Comune di Siena, nel frattempo, ha già definito le linee guida per la riorganizzazione del servizio di raccolta sul suo territorio in collaborazione e coordinamento con Ato e Sei Toscana, e dato, recentemente, mandato agli uffici dell’Autorità di ambito ATO Toscana Sud di predisporre un elaborato da inserire all’ordine del giorno dell’assemblea dell’autorità per la sua approvazione.
“Tale Piano di Riorganizzazione dei servizi – ha proseguito – prevede l’introduzione delle tecnologie finalmente disponibili per l’identificazione degli utenti e la tariffazione puntuale, secondo un programma cadenzato e graduale che mantiene le modalità di raccolta attuali ma adeguate alle più recenti evoluzioni tecnologiche”.
Il consigliere Piccini ha evidenziato “l’oggettivo ritardo da parte del Comune di Siena nel dotarsi del Piano che in altre realtà è già attivo”. Ed ha sottolineato l’importanza di “stimolare e promuovere un’adeguata cultura in merito alla tematica rifiuti, rimarcando che tuttora nelle zone periferiche della città si verificano spesso situazioni di assoluta inciviltà”.