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SIENA. Il 28 e 29 novembre si terranno le elezioni studentesche. Quest’anno purtroppo oltre alle solite liste si candiderà anche Casapound sotto le, neanche troppo, mentite spoglie di Ascanius. Abbiamo chiesto espressamente al Rettore e al Direttore Generale dell’UniSi di escludere questa lista dalla tornata elettorale, poiché riteniamo questa forza politica contraria al valore dell’antifascismo, di cui la nostra Università, almeno a parole, si fregia. Purtroppo constatiamo di essere gli unici a portare avanti tale valore, visto che nessuna delle altre liste si è minimamente espressa, neanche coloro che pongono l’antifascismo come principio fondativo della propria attività politica, e l’Università ha accettato la loro candidatura.
Non si tratta soltanto di una differenza ideologica: mai ci saremmo sognati di porre una questione simile per altre forze politiche che ci sono lontane tanto quanto loro; ma si tratta piuttosto della necessità di salvaguardare la nostra Università, nonché il lavoro di associazionismo al suo interno, da chi si permette di usare metodi violenti e mafiosi.
Noi in primis siamo stati vittime di aggressioni, prima fisiche nei confronti di due nostri candidati, e poi per fortuna solo verbale all’interno della nostra sede, con annesse minacce. Davanti a queste forme di squadrismo,l’imbarazzante silenzio delle istituzione e delle altre associazioni è l’ennesima dimostrazione che in questo Paese sono stati sdoganati principi che sembravano superati dalla storia. Legittimare nel processo democratico dell’ateneo chi si fonda sulla violenza, sul razzismo, sulle discriminazioni di genere è l’ennesimo passo indietro. Dal nostro punto di vista mai ci sarà possibilità di confronto e di dialogo con questa realtà. Per noi non hanno e mai avranno nessuna legittimità all’interno di nessun organo. Fuori i fascisti e i loro complici dalle nostre università.