SIENA. Ieri Cravos è partita in direzione Roma per un incontro con il Ministero dell’Università e della Ricerca per continuare la mobilitazione studentesca per il diritto alla casa.
“Durante il confronto sono state poste le criticità che da mesi evidenziamo sull’housing universitario che, come ci hanno spiegato, prevede condizioni favorevoli per i privati col fine di gestire nuovi posti letto, con le aziende regionali per il diritto allo studio costrette a esternalizzare il loro servizio. Il ministero ci ha confermato che i 660 milioni saranno investiti in questo modo, limitandosi a costatare che non è esclusa la partecipazione pubblica.
Nessuna risposta reale è arrivata, invece, per sviluppare un censimento degli immobili sfitti e per rivedere la legge che permette il libero mercato nel settore degli affitti. Abbiamo chiesto la possibilità di porre il tema sociale del diritto all’abitare, che riguarda tutti i fuori sede, chiedendo di poter aprire un tavolo tecnico con tutte quelle realtà che si occupano del tema.
Le risposte hanno confermato la continuità delle politiche portate avanti dal governo precedente, e soprattutto l’esigenza di continuare con forza la nostra mobilitazione che infatti proseguirà con un’assemblea nazionale il 5 giugno, aperta a tutti e che si terrà in collegamento tra Siena, Firenze e Bologna. Lo abbiamo chiesto a questo incontro e continueremo a chiederlo: vogliamo un incontro con un ministro e un tavolo sulla questione abitativa”.