Un vizio di forma: consegna in ritardo della notifica a Minucci
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di Augusto Mattioli
SIENA. E’ iniziata questa mattina a Siena l’udienza preliminare riguardante il fallimento della Mens sana basket del luglio di due anni fa. Un processo atteso dalla città che aveva fatto del basket un punto di orgoglio per le vittorie ottenute nelle coppe e nel campionato italiano, che avevano fatto della Mens sana un gigante sportivo, ma con le fondamenta di argilla, visto cosa è accaduto. Bisognerà stabilire se il crollo sia dovuto a comportamenti non leciti oppure a cattiva amministrazione.
Quattordici gli imputati che devono rispondere secondo i magistrati che hanno condotto l’inchiesta denominata Time Out di reati che a seconda delle posizioni vanno dall’associazione a delinquere, alla bancarotta fraudolenta, fino alla ricettazione e anche a reati fiscali. Tra gli imputati Fernando Minucci, già presidente e general manager della società dove non si muoveva foglia senza la sua autorizzazione. Minucci era stato arrestato assieme a Olga Finetti segretario generale della Mens Sana basket e a Stefano Sammarini e Nicola Lombardini, della società Essedue Promotion, che aveva con la Mens Sana un contratto per servizi di “ ricerca sponsor, scouting, eventi, promozione e marketing”. Secondo le indagini della Guardia di Finanza si trattava di un contratto nel quale si celavano “spese fuori bilancio e per l’arricchimento personale esentasse”.
Questa mattina in aula tra gli imputati principali non c’era Minucci. C’era invece Olga Finetti, intenzionata a chiedere il patteggiamento per le accuse che la riguardano. Il processo è stato aggiornato al prossimo sei aprile dal Gup Roberta Malavasi per il ritardo di un giorno della convocazione dell’udienza a Minucci. Per quella data saranno presentate le richieste di costituzione di parte civile.