SIENA. Lunedì 17 febbraio 2020 un gruppo di cittadini ha dato vita al comitato senese per il No al taglio del numero dei parlamentari.
Il comitato senese giudica tale riforma inutile in quanto permette risparmi di spesa infinitesimali (sarebbe stato sufficiente ridurre lo stipendio dei parlamentari per ottenere più o meno lo stesso risparmio) e pericolosa in quanto riduce la rappresentanza dei cittadini e dei territori. Questo è vero principalmente al Senato (eletto su base regionale) e per le zone al di fuori dell’aree metropolitane, come proprio l’area senese. La
popolazione delle nostre zone vedrebbe infatti fortemente ridotta, se non in alcuni casi del tutto azzerata, le possibilità di eleggere dei propri rappresentanti al Parlamento.
Inoltre la riforma diminuisce la “quantità” dei seggi parlamentari senza in alcun modo garantire e nemmeno favorire un miglioramento della “qualità” e della “statura morale” degli eletti. Il minor numero di deputati e senatori infatti sarà scelto, come prima dalle segreterie di partito, senza alcuna possibilità dei cittadini, attraverso il sistema delle preferenze, di influenzare la scelta.
Come oramai arcinoto, il vero costo della politica è la corruzione (che costa quasi 4 mila euro all’anno a ogni cittadino), e la riduzione del numero dei parlamentari non determina automaticamente la riduzione della corruzione, anzi.
Questa non è una riforma contro i partiti o per ridurre i costi della politica pagati dai
contribuenti. Questa è solo fuffa propagandistica che ha lo scopo di cambiare molto per non cambiare nulla.
Al di là delle intenzioni, questa riforma è contro l’idea stessa di democrazia diffusa e partecipata, favorisce le lobby organizzate e l’élite economica, visto che è molto più
facile (e meno costoso) controllare o indirizzare un parlamento meno numeroso.
Negli ultimi decenni in Italia la distribuzione del reddito si fatta sempre più squilibrata a favore solo del 10% più ricco della popolazione, il reddito reale della maggior parte della popolazione italiana è rimasto allo stesso livello degli anni ottanta del secolo scorso, le nostre ragazze e i nostri ragazzi sono costrette a emigrare per avere offerte di lavoro dignitose, e vogliono farci credere il vero grande problema di questo paese è che esistono 300 parlamentari di troppo?
Propaganda, appunto, di partito o di movimento che sia.
Noi non ci facciamo fregare. Noi diciamo NO.
Per informazioni e adesioni scrivere a andrea.borgna50@gmail.com
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Andrea Borgna, Francesco Andreini, Carola Bazzano, Enzo Barbucci, Roberto Bechini, Roberto Beligni, Manlio Beligni, Sabrina Benenati, Luigi Bosco, Franco Capaccioli, Maria Colucci, Vasco Fattorini, Stefania Franci, Cosimo Francini, Marta Fusai, Massimo Garritano, Michele Logi, Gino Lombardi, Raffaele Maio, Dino Marchese, Gianna Massari, Flavio Mocenni, Fabio Mugnaini, Ernesto Nieri, Riccardo Putti, Albalisa Sampieri, Giovanni Sapia, Walter Squarcina, Laura Tondi, Rolando Rosa, Gabriele Usberti, Alessandro Vigni, Rossella Zuffa.
Aderiscono al comitato anche le seguenti organizzazioni sindacali e politiche: Comitato
Provinciale ANPI di Siena, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana di Siena, Non Una di meno di Siena, Radio Zot, Laboratorio Politico Left Siena, Scelgo Castelnuovo, Associazione Lo Stollo.