Giani: "Un’autorevole personalità politica, di grande spessore culturale e di spiccata tensione etica"
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“Cordoglio personale e a nome di tutta l’Assemblea legislativa” è quanto esprime il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, appresa la notizia della morte di Giulio Quercini. Consigliere regionale nella terza e nella quarta legislatura, dal 1980 al 1987, quando chiuse l’esperienza nella più alta istituzione regionale per presentarsi alle politiche, sempre con il Partito comunista italiano, ed essere eletto alla camera dei Deputati, Giulio Quercini era nato a Siena il 16 dicembre 1941.
“Uomo politico e delle istituzioni, aperto al cambiamento – dichiara Mazzeo –, seppe mostrare le proprie capacità anche nell’Assemblea toscana, sempre impegnato nel segno del rafforzamento, all’interno della sinistra italiana, della cultura di governo e delle ragioni dell’innovazione e del socialismo democratico e liberale. Resterà come valore la sua propensione a ricercare il confronto aperto in nome e nel segno del rinnovamento. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze”.
“La Toscana perde un’autorevole personalità politica, di grande spessore culturale e di spiccata tensione etica. La notizia della sua scomparsa è motivo di profonda tristezza – il presidente Eugenio Giani esprime così il suo cordoglio -. La sua opera protesa al consolidamento della democrazia nel nostro paese, la continua ricerca del confronto e del dialogo tra le forze di sinistra, la sua passione per lo studio e l’approfondimento, il suo rigore nell’analisi resteranno un fondamentale insegnamento per tutti coloro che intendono impegnarsi in politica e nella vita pubblica, rifuggendo da demagogia e populismi”, conclude Giani, manifestando alla famiglia di Quercini i più sinceri sentimenti di vicinanza.
Foto archivio Augusto Mattioli (Siena 1983)