Due stranieri in pieno pomeriggio su una panchina nei pressi della Basilica di San Domenico, in barba ai divieti imposti dal DPCM 9 Marzo 2020
SIENA. Al fianco dei cittadini corretti e rispettosi delle regole, così i finanzieri del Comando Provinciale di Siena, sulla scorta delle indicazioni ministeriali ricevute, hanno intensificato i controlli in tutta la provincia allo scopo di prevenire qualsiasi comportamento che astrattamente possa rivelarsi non conforme alle misure di contenimento del contagio previste dall’ultimo DPCM del 9 Marzo scorso, nei confronti tanto delle attività commerciali, quanto delle persone fisiche.
In particolare, proprio durante uno di tali controlli effettuato nel capoluogo, una pattuglia delle Fiamme Gialle senesi ha sorpreso una coppia seduta su una panchina nei pressi della Basilica di San Domenico in atteggiamenti confidenziali, la quale, su richiesta dei militari operanti, si è giustificata dicendo di trovarsi lì per “motivi di lavoro” senza specificare né l’impiego, né le comprovate esigenze lavorative.
I riscontri immediatamente effettuati, di contro, hanno evidenziato che l’uomo fosse residente in provincia di Pisa e titolare di una società agricola nel pisano, mentre lei disoccupata e residente in provincia di Salerno, pertanto la loro presenza in provincia non era giustificata da nessuno dei motivi previsti dal DPCM.
Si rammenta, infatti, che la presenza in un comune diverso da quello di residenza è ammessa esclusivamente per “situazioni di necessità”, “motivi di salute” e “comprovate esigenze lavorative”.
Per tale motivo, si è proceduto a denunciare entrambi i soggetti alla locale Procura della Repubblica per la violazione dell’art. 650 c.p., Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
L’attività, che proseguirà incessantemente su tutto il territorio della provincia, conferma ancora una volta il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle senesi a tutela della collettività, coerentemente alle linee di indirizzo impartite dall’autorità di vertice del Corpo, oltre che la sempre più marcata vocazione sociale della Guardia di Finanza, sempre più polizia sociale, completamente protesa verso il cittadino onesto e l’impresa regolare che protegge, tutela e rassicura.