Il 25 per cento non paga il tributo
SIENA. Posti sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle senesi gli esercizi o locali aperti al pubblico cui spetta il pagamento del canone speciale Rai.
Il tributo è stato oggetto di attento monitoraggio sin dall’inizio dell’anno: in tutta la Provincia sono stati già effettuati oltre 40 interventi che hanno riguardato un’ampia e diversificata platea di attività commerciali (alberghi, B&B, bar, ristoranti) i quali, al fine di fornire un servizio maggiormente appetibile, specie in concomitanza di eventi sportivi, dotano il proprio locale di apparecchio televisivo. Ebbene, circa il 25% delle attività imprenditoriali controllate ha omesso il pagamento del tributo.
A differenza della tassa ordinaria, che a partire dall’anno 2016 viene inserita nella bolletta della luce, il tributo per gli esercizi pubblici che detengono apparecchi televisivi è dovuto in relazione alla tipologia di attività esercitata ed è proporzionale alla categoria di appartenenza ed agli apparecchi detenuti, variando dagli oltre 6000 euro dovuti da un albergo di lusso ai 200 euro per strutture ricettive con un solo televisore.
Gli effetti distorsivi causati da siffatte forme di illecito fiscale alterano le regole del mercato, creando un indebito vantaggio competitivo per i commercianti non in regola, in danno di quelli corretti. Inoltre, l’evasione delle imposte produce effetti negativi per l’intera economia, danneggiando le risorse economiche dello Stato ed accrescendo il carico fiscale per i contribuenti che operano nel rispetto della legalità.
Tali tipologie di controlli, che proseguiranno in maniera incessante anche nei prossimi mesi, testimoniano ancora una volta il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle senesi su tutto il territorio di competenza a tutela delle imprese e dei cittadini onesti.