SIENA. La Consulta provinciale del Volontariato ha scritto la seguente nota a firma del presidente Borghi.
“L’Esecutivo della Consulta provinciale del Volontariato esprime forti perplessità in merito alla costituenda Agenzia comunale del welfare, famiglia, politiche per la casa e il Volontariato, recentemente approvata con delibera del Consiglio Comunale di Siena.
Non ci convince il metodo adottato: il Comune di Siena, infatti, non ha ritenuto opportuno attivare nessun confronto preventivo con la Consulta del Volontariato, che rappresenta da molti anni un punto di riferimento del territorio e il luogo privilegiato del coordinamento e della rappresentanza del numeroso e variegato mondo del volontariato senese.
Le Associazioni del volontariato senese, inoltre, si sono sempre caratterizzate per la propria autonomia e indipendenza e per la capacità di leggere i bisogni del territorio e di fare rete, prerogative esercitate attraverso le interlocuzioni con le istituzioni e con gli enti locali e, sopratutto, attraverso i propri organi di rappresentanza politica democraticamente scelti. Ci sembra, pertanto, non opportuna l’Agenzia del welfare con funzioni di coordinamento dei soggetti che sono impegnati nel welfare locale, ivi comprese le associazioni di volontariato. L’Agenzia del welfare, così come descritta negli intenti, rappresenterebbe a nostro avviso una sovrastruttura istituzionale che rischierebbe di appesantire e di rendere meno efficaci le decisioni e l’attuazione di vere politiche di welfare di comunità, ad oggi messe in campo attraverso positive sinergie tra l’ente locale, la Società della Salute e il mondo dell’associazionismo; politiche di welfare che oggi sono supportate anche dallo strumento di coprogrammazione e coprogettazione previste dall’art. 55 del Dlgs 117/217 e dalla L.R. 65/2020.
La Consulta del Volontariato auspica che si possa attivare al più presto un confronto con il Comune di Siena affinchè si possano chiarire gli aspetti di metodo, di contenuto e di funzioni in merito all’Agenzia del welfare, prima dell’eventuale coinvolgimento delle associazioni di volontariato e dei propri organismi di rappresentanza”.