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SIENA. Di seguito (e in continuo aggiornamento), i temi trattati durante il Consiglio Comunale che si sta tenendo oggi a Siena.
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IN CONSIGLIO LA TUTELA DELLA RISORSA IDRICA NELL’ATO 6 “OMBRONE”
Il tema dell’approvvigionamento idrico nell’Ambito territoriale ottimale (ATO) n° 6 “Ombrone”, nel quale il soggetto gestore Acquedotto del Fiora cura le reti e gli impianti di 56 comuni delle province di Siena e Grosseto, è stato oggetto di discussione, nella seduta consiliare odierna, con l’interrogazione di Pietro Staderini.
Il consigliere ha riportato alcuni dati generali sul servizio, secondo i quali le utenze complessive nell’ATO ammontano a oltre 234mila, per le quali è stato stimato nel 2014 un consumo annuo di oltre 29 milioni di metri cubi di acqua, erogata per quasi il 50% dalle sorgenti del Fiora sul Monte Amiata, mentre per il 2015 il valore della produzione è di circa 103.15 milioni di euro, con investimenti pari a 38,5 milioni.
Staderini ha fatto riferimento alla stagione estiva trascorsa, rivelatasi particolarmente siccitosa durante la quale i bacini di approvvigionamento idrico limitrofi alla nostra provincia hanno sofferto a tal punto che, a livello regionale, si è formata una cabina di regia che ha dovuto procedere alla razionalizzazione dell’utilizzo della risorsa in 30 acquedotti, mentre i Comuni sono stati chiamati a promuovere forme di risparmio idrico anche nei confronti dei privati.
In considerazione di quanto affermato, il consigliere ha domandato quali provvedimenti abbia preso l’Amministrazione in linea con la cabina di regia regionale, e quante violazioni siano state riscontrate nel territorio comunale, con indicazione delle relative sanzioni. Ma anche a quanto è stato il consumo di acqua nel periodo giugno/agosto 2017 rispetto allo stesso periodo degli anni scorsi e se sussistano i presupposti per limitare la distribuzione di acqua potabile.
L’assessore all’Ambiente, supportato da una nota tecnica del responsabile della gestione operativa delle reti di Acquedotto del Fiora, Andrea Montomoli, ha risposto che l’acqua erogata a Siena nel trimestre giugno/agosto 2017, misurata sommando le portate medie giornaliere in uscita dai depositi di Montarioso (alimentato da Luco e sorgenti Amiatine) e Vico Alto (alimentato da Montarioso), è leggermente aumentata rispetto agli ultimi quattro anni, contrariamente a quanto registrato in altri territori. Un dato che, verosimilmente, si spiega con l’aumento dei consumi legato alla siccità, poiché le portate in uscita dai suddetti depositi stanno rientrando nella media storica.
Dopo aver illustrato i volumi di metri cubi consumati nell’arco dell’ultimo quadriennio nel periodo estivo, l’assessore ha proseguito sostenendo che nonostante l’oggettiva carenza di piogge, il Comune di Siena nel 2017 non è comparso nell’elenco che Acquedotto del Fiora ha inviato all’Autorità Idrica Toscana per l’inserimento nel piano di emergenza idropotabile. E, allo scopo di tutelarsi dal perdurare della siccità, oltre al monitoraggio delle portate, Acquedotto del Fiora ha comunque avviato da tempo una campagna di ottimizzazione delle pressioni in rete, integrata con quella di sensibilizzazione all’uso razionale dell’acqua e diretta prevalentemente alle scuole. Contemporaneamente, sono in corso attività mirate alla individuazione di ulteriori risorse idriche. Al momento come ha informato l’assessore non risultano violazioni all’uso non consono dell’acqua potabile; mentre sono attivi una serie di interventi strutturali per limitare ulteriormente la percentuale delle perdite che, nel nostro territorio, risultano le più basse a livello nazionale.
Pietro Staderini si è ritenuto soddisfatto delle risposte ricevute pur dubitando sul fatto che non si siano registrate violazioni nell’uso, ed ha richiamato nuovamente l’attenzione sulla limitatezza del bene acqua, un elemento non rinnovabile all’infinito e quindi da tutelare al massimo scongiurando politiche che tendono alla ricerca di nuova acqua per far fronte all’eventuale emergenza anziché ricorrere alla riduzione degli sprechi.
IL SINDACO RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI PINASSI SULLE MODALITÀ ORGANIZZATIVE DEL “MERCATO NEL CAMPO”
Ha risposto il sindaco all’interrogazione sul “Mercato nel Campo” presentata oggi in Consiglio comunale da Michele Pinassi.
Il consigliere, riportando alcune lamentale di operatori del settore agroalimentare in merito al contributo richiesto per la partecipazione all’iniziativa, giudicato eccessivamente oneroso per le piccole aziende, ha chiesto di conoscere il costo complessivo della manifestazione a carico dell’Amministrazione; le aziende del territorio dei settori A e B che parteciperanno e la percentuale di copertura dei costi di realizzazione della manifestazione con il contributo di partecipazione richiesto.
Il primo cittadino ha ricordato che, fin dalla prima edizione del 2009, la realizzazione del “Mercato nel Campo” è stata affidata, come previsto dalla normativa, tramite apposite convenzioni, ai Centri di assistenza Tecnica (CAT) di Confcommercio e Confesercenti di Siena.
Le spese impegnate per il 2017 sono pari a 43.244 euro: 25mila euro per i CAT; 18mila euro per la comunicazione e la pubblicità sull’iniziativa; 244 euro per l’allacciamento del quadro elettrico. Le altre spese, a ora non quantificabili, sono quelle relative alla fornitura di corrente elettrica e alla pulizia straordinaria di Piazza del Campo e del Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico per le giornate dell’evento. Sul sito web del Comune, alla pagina Economia, sono pubblicati gli elenchi delle aziende partecipanti.
In particolare, per le attività di artigianato, erano presenti 25 aziende di Siena, 15 della provincia e 12 provenienti da altre province della Toscana; mentre, per le attività agroalimentari 22 aziende di Siena, 40 dal territorio provinciale e 18 dalle altre province della regione. Insieme a queste realtà presenti anche 32 aziende provenienti da tutta Italia e 8 in rappresentanza dei Borghi d’Italia, mentre nel Cortile del Podestà i produttori vinicoli del territorio cittadino e provinciale.
Le norme di partecipazione al Mercato nel Campo, come ha informato, prevedono una diversa spesa a carico delle attività partecipanti, tant’è che le aziende di Siena, della provincia e della regione versano al Comune il contributo economico di 175 euro al giorno (oltre IVA), mentre per le altre il contributo è di 250 euro al giorno (oltre IV)A.
La spesa a carico delle aziende, che non è variata rispetto alle edizioni 2015 e 2016 viene versata al soggetto gestore (CAT) al momento dell’assegnazione dei posteggi.
L’individuazione dell’entità del contributo richiesto è oggetto di valutazione in sede di affidamento dell’incarico e compone la previsione di entrate complessive degli stessi per la prestazione del servizio affidato che viene rigirato ai CAT.
Michele Pinassi, nel lamentare la non risposta ad alcuni dei suoi quesiti, ha evidenziato la discutibilità della forma organizzativa messa in atto. Pur riconoscendo la validità della manifestazione ha rimarcato che per le piccole e piccolissime aziende locali le spese dovrebbero diminuire fino ad azzerarsi.
L’ASSESSORA ALL’ISTRUZIONE HA RISPOSTO ALL’INTERROGAZIONE DI SIMONE LORENZETTI SULL’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI DEL “PACCHETTO SCUOLA”
L’erogazione dei contributi regionali destinati ai Comuni per il “pacchetto scuola” ha costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare odierna, da Simone Lorenzetti.
Il consigliere, ricordando che ne sono beneficiarie le famiglie con redditi ISEE particolarmente bassi, ha sostenuto che, mentre la Regione Toscana dovrebbe aver già erogato le risorse per il 2017, le famiglie senesi interessate sono ancora in attesa di ricevere il contributo del 2016 e ha chiesto sia le motivazioni che ne hanno impedito l’erogazione sia quando verranno elargite.
L’assessora all’Istruzione, ricordando che il “pacchetto scuola”, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Diritto allo Studio, consiste in una serie di misure economiche destinate a sostenere le spese necessarie per la frequenza scolastica, quali libri di testo, materiale didattico e servizi scolastici a beneficio degli studenti con famiglie con reddito ISEE inferiore a 15mila euro, ha specificato che i contributi forfettari variano da 280 a 105 euro. Dal punto di vista amministrativo, le domande devono essere presentate nei mesi di giugno e luglio, subito dopo la fine della scuola, con scadenze determinate dai Comuni tramite i propri bandi, in relazione ai quali viene formata una graduatoria.
Il Comune di Siena ha provveduto con l’atto dirigenziale n°1881, esecutivo dallo scorso 27 settembre, all’assegnazione dei contributi; successivamente a tale data è stato verificato se, tra i nuclei familiari richiedenti, fossero presenti casi di morosità per servizi scolastici. In tal caso, il contributo non viene erogato oppure avviene lo scorporo delle somme dovute.
L’assessora è poi entrata nel merito della procedura, sostenendo che sono stati inseriti sul sistema elettronico PasKey i codici IBAN per i circa 100 nuclei familiari che hanno optato per il bonifico bancario. Tale operazione di inserimento dei conti correnti bancari ha richiesto l’indicazione del nome, del cognome, del codice fiscale e dell’IBAN di ciascun beneficiario e gli uffici comunali preposti hanno verificato che alcuni codici non erano leggibili e altri errati: a seguito di tale riscontro sono stati contattati i richiedenti per l’invio di coordinate corrette. L’’Ufficio Istruzione ha quindi predisposto tutti gli atti di competenza, comprese le note di spesa per i pagamenti in contanti, ma da inizio novembre l’ufficio è stato informato della variazione del programma per i flussi di pagamento PasKey e perciò ha dovuto procedere a immettere nuovamente tutti i dati di riferimento.
Lo stesso ufficio è stato quindi abilitato a utilizzare il nuovo programma per i pagamenti tramite bonifico bancario e, dai primi di dicembre, sono già state erogate le liquidazioni per gli utenti non morosi. Sono stati quindi erogati i contributi a 123 utenti in regola con i pagamenti, ed altri 42 saranno pagati non appena siano regolarizzate le loro posizioni.
Simone Lorenzetti nel ringraziare per l’esaustiva risposta ricevuta ha però chiesto la possibilità di poter anticipare l’erogazione dei contributi alle famiglie, così da poterli utilizzare per tempo per l’acquisto del materiale didattico.
LA SICUREZZA PEDONALE IN STRADA DI PESCAIA TEMA DELL’INTERROGAZIONE DI PIETRO STADERINI
La sicurezza pedonale nell’area della colonna di San Marco e lungo strada di Pescaia ha costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare odierna, da Pietro Staderini.
Oltre ai rischi connessi agli intensi volumi di traffico, il consigliere ha richiamato le condizioni di abbandono delle due ex stazioni di carburanti, che rendono ancora più critico il transito, e la scarsa funzionalità degli attraversamenti pedonali rispetto ai parcheggi e agli esercizi commerciali di tutta la zona, compresa via Frajese. E posto l’accento critico sulla mancata realizzazione degli attraversamenti rialzati nelle vie: Pisacane, Cavour e Mameli.
Alla sua richiesta di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione comunale rispetto a quanto segnalato ha risposto l’assessore alla Mobilità, il quale, riferendosi ai due ex distributori, ha informato che non appena effettuata la bonifica, le aree interessate saranno oggetto di un intervento di riqualificazione che prevede il miglioramento della percorrenza principale e la creazione di un nuovo parcheggio, di ulteriori infrastrutture per il trasporto pubblico locale e di una nuova postazione di bike sharing.
Quanto agli obiettivi di moderare il traffico e migliorare la visibilità degli attraversamenti, l’assessore ha affermato che, in prospettiva della redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile, sono state progettate alcune opere per la sicurezza pedonale. Lo scorso 18 luglio, come ha ha specificato, si è svolta la gara per l’affidamento del secondo lotto di interventi di moderazione del traffico per un importo complessivo di 180mila euro. I lavori sono in corso di svolgimento e interesseranno anche strada di Pescaia, che beneficerà di nuova segnaletica luminosa e di attraversamenti in resina e quindi più luminosi.
Sia sul lato di Colonna San Marco sia all’intersezione con strada di Montalbuccio saranno realizzati attraversamenti luminosi con box retro illuminati e corpi lampeggianti. Inoltre, sempre all’incrocio con strada per Montalbuccio è prevista la regolamentazione delle corsie con una nuova isola spartitraffico, in modo da accogliere una zona protetta e spezzare l’attraversamento in due parti: la prima per strada di Pescaia e la seconda per il tratto sulla strada di Montalbuccio. Nella stessa area verranno installati anche segnali di attraversamento bifacciali e in conformità alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, saranno realizzati percorsi tattili-plantari del tipo Loges Vet Evolution in materiale plastico a forte contrasto cromatico.
Pietro Staderini ha lamentato il fatto che le risposte dell’assessore non hanno preso in considerazione gli attraversamenti che uniscono il Parco Unità d’Italia al sovrappasso di Pescaia e quelli all’incrocio della stessa via con M.C. Lamarmora, via C. battisti e via Ricasoli. Ha lamentato, inoltre, che dopo dieci anni l’area degli ex distributori non sia stata ancora bonificata offrendo una visione di completo abbandono con vegetazione infestante e cartacce, dando un indecoroso benvenuto a Siena; e che in Strada di Pescaia non si possano fare attraversamenti pedonali rialzati perché strada di scorrimento, così come Via Fiorentina, dove però sono stati realizzati. Ha concluso la sua replica auspicando di vedere completati gli interventi di miglioramento della sicurezza pedonale annunciati, sperando di vedere realizzati quanto prima i promessi attraversamenti in via Pisacane, via Cavour e viale Mameli.
L’ASSESSORA ALL’ISTRUZIONE RISPONDE A MICHELE PINASSI SULLA NORMATIVA INERENTE L’USCITA DAI PLESSI SCOLASTICI DEGLI ALUNNI UNDER 14
La situazione normativa sulle modalità di uscita dai plessi scolastici degli studenti di età inferiore a 14 anni ha costituito, nella seduta consiliare odierna, l’oggetto dell’interrogazione di Michele Pinassi.
Il consigliere ha ricordato la recente sentenza della Corte di Cassazione che ha ribadito come rientri nella responsabilità degli istituti l’attività di vigilanza sugli studenti finché questi non vengano presi in consegna dai genitori o dai loro delegati, i quali si trovano così obbligati ad accompagnare e prelevare gli alunni con le relative difficoltà organizzative anche in termini di conciliazione con i propri impegni lavorativi.
Pinassi ha richiamato anche il caso della scuola media “San Bernardino da Siena”, dove una circolare emessa lo scorso 24 novembre, che seguiva i termini della sentenza della Corte di Cassazione, è stata ritirata il giorno successivo a seguito di una polemica dei genitori.
Sostenendo che è comunque necessario dare tempo alle famiglie di potersi organizzare, indipendentemente dal tipo di decisione assunta dalla dirigenza scolastica, il consigliere ha chiesto all’Amministrazione di illustrare l’attuale situazione normativa così da fugare qualsiasi dubbio nel merito della questione per evitare qualsiasi tipo di criticità e di fraintendimento.
Riportando in aula i contenuti di una nota del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’assessora ha illustrato il dettato della legge n°172, in vigore dallo scorso 6 dicembre, secondo il quale i genitori, i tutori e i soggetti affidatari dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, possono autorizzare le istituzioni competenti a consentirne l’uscita dai plessi in forma autonoma al termine dell’orario scolastico.
La norma, con efficacia per l’intero anno scolastico in corso, ha stabilito che tale autorizzazione esonera il personale degli istituti dalla responsabilità connessa all’obbligo di vigilanza e vale anche nei confronti degli enti locali gestori dei servizi di trasporto scolastico, relativamente all’utilizzo autonomo del servizio da parte dei minori di 14 anni nella salita e nella discesa dal mezzo, oltre che nel tempo di sosta alla fermata utilizzata al ritorno dalle attività scolastiche.
Michele Pinassi ha ringraziato l’assessora per la risposta, dichiarandosi soddisfatto sull’esito di una questione marginale, ma che avrebbe avuto, se non risolta, un grande impatto negativo sulla vita delle famiglie.