SIENA. Di seguito i primi counicati sull’attività del Consiglio comunale odierno (21 giugno).
LE LOGGE DEL PAPA DESTINATE ALLE ATTIVITÀ CULTURALI
Valorizzare le Logge del Papa come spazio culturale. Questa la richiesta avanzata da Simone Vigni (PD) con l’interrogazione odierna che, riconoscendo “l’indubbio valore storico e artistico del monumento voluto da Papa Pio II Piccolomini e realizzato nel 1462 dall’architetto e scultore senese Antonio Federighi”, ha richiamato il relativo piano di riqualificazione predisposto dall’Amministrazione comunale di concerto con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto. Vigni ha plaudito alla scelta dell’Amministrazione “di creare una fascia di rispetto nello spazio antistante le Logge, prevedendo l’eliminazione degli stalli di sosta e il divieto di occupazione di suolo pubblico, ai fini della loro visibilità e valorizzazione” e ha ricordato come il Comune, ai sensi del contratto di locazione sottoscritto nel 1986 con la “Consorteria delle nobili famiglie Piccolomini”, proprietaria del monumento, “ne abbia individuato una destinazione di natura culturale, oltre ad assumersi l’onere delle attività di manutenzione, conservazione e restauro”. Il consigliere ha quindi chiesto se l’Amministrazione, “confermando o meno la volontà di utilizzare le Logge del Papa a finalità culturali, stia predisponendo un regolamento per disciplinarne l’uso e stabilire i relativi criteri di concessione” e ha concluso sollecitando “azioni verso gli enti interessati affinché il monumento possa essere, al più presto, oggetto di fruizione a beneficio dei senesi e di chi si visita la città”.
L’assessore alla Cultura, Francesca Vannozzi, ha sostenuto che “pur non ritenendo necessario un regolamento, è comunque importante definire i criteri di accessibilità per l’utilizzo delle Logge del Papa come spazio per le attività culturali”. Vannozzi ha inoltre affermato che “per le loro caratteristiche e dimensioni possono essere considerate uno spazio aggiuntivo e complementare a quelli già presenti in città, in particolare ospitando piccole iniziative e gruppi di spettatori non particolarmente numerosi”. L’assessore ha concluso informando che “per la stagione estiva è in programma, proprio negli spazi delle Logge, una mostra d’arte sulla quale ci stiamo confrontando con la Soprintendenza per individuare le migliori soluzioni di accesso e gestione del pubblico”.
Vigni si è dichiarato “soddisfatto per la sollecitudine con la quale si cerca di rilanciare le Logge del Papa come spazio culturale e, allo stesso tempo, parzialmente concorde con l’assessore sull’opportunità del regolamento che potrebbe rivelarsi utile per disciplinarne l’accesso e l’uso dei soggetti interessati in forma equa e trasparente”.
IL COMUNE DI SIENA PARTECIPERÀ AL BANDO ANCI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE URBANE
Le periferie urbane e il bando ANCI che mette a disposizione 500 milioni di euro per la loro riqualificazione hanno costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare odierna, da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). Il consigliere ha indicato come tale canale di finanziamento “sia destinato a interventi di miglioramento della qualità del decoro urbano e di manutenzione e riuso delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, oltre che per la sicurezza territoriale, il potenziamento di prestazioni e servizi, la realizzazione di nuovi modelli di welfare urbano, la mobilità sostenibile e le attività culturali ed educative”. Facendo riferimento al Contratto di Quartiere di San Miniato e alle altre zone periferiche del territorio comunale con opere che richiedono manutenzione o di essere completate, e sottolineando come “vi sia la necessità di provvedere al miglioramento del decoro urbano per quelle che costituiscono le porte di accesso alla città”, Pinassi ha chiesto al sindaco “se l’Amministrazione partecipa al bando in oggetto, se siano già state definite le priorità di intervento e per quali opere”.
Il sindaco Bruno Valentini ha illustrato il bando in oggetto, “pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana lo scorso 1°giugno e per il quale le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 31 agosto. Soltanto le città metropolitane e i Comuni capoluoghi potranno presentare la domanda fino a una richiesta massima, per quanto riguarda i Comuni, di 18 milioni di euro. Ogni città potrà presentare un unico progetto ma ciò non toglie che questo potrà essere composto da più sotto progetti anche riferiti a diversi quartieri”.
Il sindaco ha informato che, già nello scorso mese di settembre, era uscito un bando nazionale sulla riqualificazione delle periferie degradate a cui il Comune di Siena non ha potuto partecipare non rientrando nei parametri Istat richiesti dall’avviso: “Le nostre periferie non presentano i parametri di gravità delle grandi città o di alcuni Comuni capoluogo situati nel sud Italia. In quest’ultimo bando la definizione di periferie degradate non è ancorata a parametri numerici predeterminati, ma si parla genericamente di periferie degradate come di aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi”. Valentini ha aggiunto che gli interventi, da attuarsi senza ulteriore consumo di suolo, potranno riguardare progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano e di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico; sono inoltre previste azioni finalizzate all’aumento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana; progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano; interventi per la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.
Il sindaco ha concluso affermando che “l’Amministrazione sta valutando varie ipotesi progettuali, ma sicuramente presenteremo un progetto che tenga conto sia delle esigenze delle nostre periferie sia dei requisiti richiesti dal bando, al fine di aumentare le possibilità di vittoria. Ci sarà anche un coinvolgimento del Consiglio comunale per l’adeguamento del piano triennale delle opere pubbliche. Il prossimo 23 giugno parteciperemo all’incontro organizzato dall’ANCI che si terrà a Roma, nel corso del quale sarà spiegato in dettaglio come dovranno essere redatti i progetti. I quartieri interessati dal progetto saranno San Miniato, Taverne d’Arbia e Isola d’Arbia”.
Parzialmente soddisfatto Pinassi per i propositi dell’Amministrazione, “rimandando le valutazioni sui progetti a quando saranno pronti”. Il consigliere ha concluso evidenziando la necessità di affrontare i problemi prioritari della città “senza limitarsi alle iniziative di non immediato riscontro come quella sulla mobilità elettrica”.
RISPOSTA DEL SINDACO VALENTINI ALL’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO NERO SU BIANCO SULL’ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO TECNICO
I ritardi dell’Ufficio Tecnico nelle risposte per gli accessi agli atti al centro dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio Comunale da Alessandro Piccini e Maria Isabella Becchi (Gruppo Nero su Bianco). Come ha illustrato la consigliera Becchi “all’Ufficio Tecnico del Comune sarebbe presente un solo tecnico per ricevere e organizzare le richieste di accesso causando file interminabili e ritardi di oltre tre mesi, quando la normativa prevederebbe l’evasione in 30 giorni dalla consegna”. “Ritardi – ha proseguito la consigliera – che danneggerebbero anche la presentazione di semplici pratiche quali CILA e SCIA che necessitano, anch’esse, di verifica urbanistica dovendo il tecnico e la proprietà dichiarare necessariamente la conformità dello stato di fatto con quanto rappresentato, conformità che può essere verificata solo con gli accessi agli atti”. Per questo la richiesta di sapere se quanto riportato corrisponde a verità e, in caso positivo, se trattasi di situazione definitiva o transitoria; quali i motivi di non destinare più personale all’ufficio, e quali le correzioni che potrebbero essere adottate per rendere il servizio più agile e veloce, anche in considerazione della possibilità, come avviene a Firenze e in altri Comuni, di ricevere ed evadere le richieste a mezzo posta certificata”.
“Effettivamente – come ha risposto il sindaco Bruno Valentini – le richieste di accesso sono passate da circa 800 nel 2014 a circa 1000 nel 2015, mentre per questo 2016 sono, ad ora, 570, per cui se l’attuale trend continua si potrebbe arrivare a ipotizzare un totale di 1200. Quelle inevase sono circa 70, delle quali, le più vecchie, risalgono al 18-19 maggio. Dati che rivelano la ripresa, nella nostra città, del mercato immobiliare”. Sulla carenza di impiegati all’ufficio tecnico il sindaco ha ricordato come la diminuzione del personale interessi tutte le amministrazioni per il blocco delle assunzioni che, fino al 2018, prevede la copertura di un posto ogni 4 rimasti vacanti. Un problema che riguarda tutto il comparto pubblico. Tornando all’interrogazione il primo cittadino ha informato che l’ufficio tecnico è formato da due addetti e come l’apertura al pubblico sia garantita nei giorni di mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.30, oltre ad un giorno di ricevimento su appuntamento, con un ritmo di evasione delle richieste di circa 20 alla settimana. “Una criticità nel funzionamento dell’ufficio – ha proseguito – è rappresentata dalla dislocazione logistica delle pratiche suddivise in quattro archivi: a Palazzo Pubblico, in via di Città, al Santa Maria della Scala e al Fosso di Sant’Ansano. Per ovviare a questo è stato stabilito di trasferire l’archivio a disposizione dell’ufficio attività produttive nei locali di proprietà comunale, situati nei pressi del vicolo di San Girolamo, così da aumentare lo spazio disponibile per l’archivio dello sportello unico edilizia già presente al Fosso di Sant’Ansano.
Oltre a ciò il dirigente dell’Area Territorio ha allo studio, da attuare tramite ordine di servizio, una diversa rotazione del personale, che garantirà la presenza di un’unità aggiuntiva di supporto all’ufficio di accesso agli atti. Si sta, inoltre, predisponendo una saletta di consultazione a disposizione di coloro che avranno necessità di consultare i faldoni, nel quale spazio potranno essere evase più richieste contemporaneamente. Un impiegato comunale sarà sempre presente per garantire l’integrità delle pratiche in consultazione. Infine attraverso il progetto, già avviato, dei tirocini verrà preso uno stagista con il compito di digitalizzare alcuni registri, attualmente presenti solo in forma cartacea, al fine di rendere ancora più celere la ricerca delle pratiche oggetto di accesso agli atti. Ed è in corso la ridefinizione delle mansioni assegnate ad alcuni uffici, che consentirà un’ottimizzazione delle mansioni portando a liberare un’unità di personale che andrà a incrementare il numero degli addetti che si occupano di evadere le richieste di accesso agli atti, così da ridurre i ritardi in misura significativa”.
“Apprezzo, anche se non mi ritengo sodisfatta, le dichiarazioni del sindaco – ha detto Becchi – là dove riconosce le carenze anche per quanto concerne la necessità della digitalizzazione. Mi auguro che in futuro si possa incrementare il personale, magari con dipendenti di altri uffici”.
COSTI E ISCRIZIONI DEGLI ASILI COMUNALI ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Con una specifica interrogazione Pietro Staderini (Sena Civitas), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi (dell’omonimo gruppo) e Giuseppe Giordano (Movimento civico senese) hanno chiesto informazioni dettagliate sui costi e le iscrizioni agli asili nido comunali.
Nella sua premessa Staderini ha ricordato la previsione di entrate per 800mila euro a fronte di 1.456.938 euro di uscite e che, come riportato nella delibera della Giunta, “per motivi probabilmente connessi al calo demografico e all’attuale congiuntura economica sono diminuite le domande per cui il Comune non affiderà il servizio di gestione del nido “La Pimpa”. Dopodiché ha chiesto di conoscere il numero dei nati nel Comune di Siena, quante le richieste avanzate al 30 aprile scorso per l’iscrizione all’anno scolastico 2016/17; il costo medio di gestione per bambini sostenuto dal comune per il corrente anno e a quanto ammonta la copertura media mensile; la quota media mensile della retta per ciascun bimbo; quante le domande accolte per l’anno in corso e quanti utenti si sono ritirati o non hanno frequentato e, infine, a quanto ammonta l’effettivo incasso delle rette e l’eventuale differenza rispetto a quanto stimato nel bilancio preventivo 2015.
“L’attuale trend nazionale relativo alle nascite investe anche la nostra città – ha risposto l’assessore all’istruzione Tiziana Tarquini – Siamo passati da 427 nati nel 2012 ai 357 del 2015. Ben 70 nascite un meno negli ultimi tre anni. Con l’uscita del primo bando per il prossimo anno scolastico sono state presentate 178 domande e sono in lista di attesa 45. A disposizione della collettività altri due bandi per la sezione piccoli e un altro, eventualmente previsto dal Regolamento per dare la possibilità ai genitori di iscriversi ad ottobre, nel caso in cui fossero cambiate le loro condizioni familiari”.
Per quanto concerne i costi di gestione, essendo l’anno ancora in corso i dati sono parziali, ma riferendoci all’anno scolastico 2014/2015 il costo totale medio per bambino è stato di 1.063,41 euro al mese. “Se togliamo il totale delle quote pagate abbiamo un costo netto mensile di 826,39, con un tasso di copertura da parte delle famiglie che non arriva al 20%”.
Per l’anno in corso su 308 bambini paganti 70 hanno pagato il massimo full-time e 22 il massimo part-time, mentre la quota media mensile è stata di 223 euro a fronte di una media mensile nazionale di 311 euro. Le domande ammesse sono state 240 e 154 le continuità educative, per un totale di 394; 308 il totale dei bambini che hanno frequentato a fronte di 55 ritirati. Il fatturato previsto è di 615.772 euro (l’ultima tranche di bollettini ha scadenza il 10 luglio), discostandosi di poco dal precedente anno.
“Dai dati della Regione Toscana – ha evidenziato l’assessore – la nostra realtà è considerata tra le migliori. L’accoglienza nell’area senese registra il 39,3%, mentre a Siena sale oltre il 45%”.
“Sono molto soddisfatto per i dati ricevuti – ha commentato Pietro Staderini – e, al contempo, non metto in dubbio la qualità del servizio offerto così come l’elevato standard. Ritengo che la diminuzione registrata nelle iscrizioni sia sì dovuta al calo demografico rilevato anche a livello nazionale, ma, anche, dall’attuale situazione economica, nonostante il fatto che i nidi senesi abbiano un costo minore a confronto di altre realtà”.
VIA VIVALDI VERSO L’AVVIO DEI LAVORI PER LA NUOVA VIABILITÀ
Nella risposta all’interrogazione di Simone Vigni, il sindaco Valentini ha ripercorso l’iter della vicenda
La viabilità di via Vivaldi è tornata nel dibattito consiliare con l’interrogazione presentata da Simone Vigni (PD) che, ricordandone lo status di strada privata a uso pubblico e la sua percorrenza in entrambi i sensi di marcia nonostante la ristrettezza della carreggiata, ha evidenziato i ritardi nella realizzazione delle opere concorrenti alla definizione del nuovo assetto viario.
“Le problematiche di traffico e congestionamento più volte segnalate dai residenti dell’area – ha sostenuto il consigliere – hanno trovato finalmente risposta nel progetto approvato in Consiglio il 24 marzo 2015. Nel relativo schema di convenzione, la società Siena Est si impegnava a realizzare direttamente e a scomputo degli oneri di urbanizzazione le porzioni di opere viarie ricadenti sui terreni di sua proprietà, a completamento e definizione della nuova viabilità nell’area”. “Un intervento – ha proseguito Vigni – che permetterebbe di collegare via Peruzzi con l’area a valle, interessata da un rilevante volume di traffico per la presenza di numerosi luoghi a fruizione pubblica”.
Il consigliere ha poi fatto riferimento alla sottoscrizione della relativa convenzione, in data 16 settembre 2015, attraverso la quale “la società Siena Est si impegnava anche a presentare, agli uffici preposti, le pratiche necessarie all’ottenimento degli atti abilitativi all’esecuzione delle opere”.
Vigni ha quindi chiesto al sindaco “se Siena Est abbia presentato richiesta degli atti abilitativi all’esecuzione delle opere nei tempi previsti; se tali atti siano stati concessi e, in caso affermativo, stante il perdurante stato di criticità dell’area di via Vivaldi, quali provvedimenti intenda prendere per sollecitare l’inizio dei lavori; infine, in caso di inadempienza da parte della società, come intenda muoversi l’Amministrazione comunale per il compimento di un intervento fortemente voluto dalla cittadinanza”.
Il sindaco ha informato che la società Siena Est ha provveduto a consegnare il progetto per la realizzazione della nuova viabilità nell’area lo scorso 9 dicembre. Valentini ha quindi ripercorso l’iter della vicenda: “Lo scorso 20 gennaio è stato comunicato l’avvio del procedimento e, contestualmente, sono state richieste integrazioni ritenute essenziali. In attesa di queste, è stata comunque avviata l’istruttoria e sono stati richiesti i pareri agli organismi competenti: ovvero, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e, sul fronte interno all’Amministrazione, il Servizio Manutenzioni per la progettazione della strada e il Servizio Urbanistica per gli aspetti geologici”.
“La pratica – ha aggiunto – è stata esaminata anche nella conferenza dei servizi convocata il 28 gennaio, riportando parere favorevole. Pareri favorevoli sono poi pervenuti dal Servizio Manutenzioni, il 9 febbraio; dalla Soprintendenza il successivo 17 febbraio; congiuntamente da parte del Servizio Traffico, Mobilità e Trasporti e della Polizia Municipale il 16 marzo. Il 22 marzo il Servizio Urbanistica ha sospeso l’istruttoria richiedendo integrazioni. Tale parere è stato trasmesso al richiedente che, il 6 aprile, ne ha presentate alcune, ritenute sufficienti solo per proseguire il subprocedimento di autorizzazione paesaggistica, ottenuta il 3 maggio”.
Il sindaco ha informato che “a oggi non sono ancora pervenute tutte le integrazioni richieste, necessarie per il rilascio del permesso di costruire ma che, a garanzia degli impegni assunti, la società Siena Est si è impegnata alla stipula di una polizza fidejussoria che sarà completamente estinta al momento in cui saranno adempiuti tutti gli obblighi convenzionali, ivi compreso il trasferimento delle aree destinazione pubblica”. “La Società Siena Est – ha concluso – si impegna comunque a reintegrare la fideiussione medesima, qualora essa venisse utilizzata, in tutto o in parte, a seguito di inadempienza. A riguardo, la società riconosce al Comune, in caso di propria inadempienza, ampia facoltà di sostituirsi a se stessa nell’esecuzione delle opere, avvalendosi della garanzia fideiussoria sopra prestata e salvo recupero di eventuali maggiori spese. L’istituto fideiubente si impegna, inoltre, al pagamento dell’importo garantito indipendentemente dalla corresponsione dei premi pattuiti. Il soggetto attuatore si impegna al mantenimento delle polizze fino alla comunicazione scritta da parte del Comune dell’avvenuto svincolo della stessa. Le fideiussioni sono operative e soggette a escussione, a semplice richiesta del Comune, senza necessità di preventiva diffida o messa in mora, col solo rilievo dell’inadempimento”.
Vigni ha apprezzato l’esposizione del sindaco Valentini “che è servita a chiarire le difficoltà di natura burocratica” ma ha espresso la necessità di “trovare comunque il modo di risolvere lo stallo e far partire quanto prima i lavori, nell’interesse dei cittadini”. Il consigliere ha concluso sostenendo che “il Codice degli appalti, di fatto, nella sua complessità e difficoltà di attuazione, favorisce tali comportamenti da parte delle imprese e che, quindi, è necessaria una maggiore solerzia da parte degli uffici tecnici preposti”.
L’ASSESSORE MAZZINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE SULLA SITUAZIONE DI DEGRADO DAVANTI ALLA SCUOLA TOZZI
Presentata, questa mattina, un’interrogazione consiliare sullo stato di degrado e sporcizia presente davanti agli ingressi della scuola primaria F. Tozzi in Strada Petriccio Belriguardo. Con il documento, a firma di Pietro Staderini (Siena Civitas), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi (dell’omonimo gruppo), e Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), i consiglieri hanno riportato le lamentale di alcuni genitori per la situazione al “limite dei rischi per la salute dei piccoli”, così come la risposta dell’assessore all’Istruzione Tiziana Tarquini all’interrogazione che aveva precedentemente presentato Giordano, affinché fosse interdetto l’ingresso alla resede antistante la struttura nei periodi di chiusura delle attività scolastiche.
Come ha chiesto Staderini “visto che l’attuale situazione non può essere più tollerata il Comune deve attuare la soluzione individuata entro la fine del corrente anno scolastico come paventato dall’assessore Tarquini, in modo che gli utenti, alla riapertura della scuola, non si trovino ad affrontare le stesse condizioni di disagio”.
L’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mazzini, riportando quanto già risposto dall’assessore all’Istruzione, ha informato che “per migliorare la sicurezza è già stato avviato un progetto, a cura del servizio manutenzioni, per ricavare un’area dedicata alla sosta dei mezzi di traporto scolastico e un’area a verde dedicata esclusivamente alla scuola”. Gli elaborati hanno già ottenuto le autorizzazioni richieste “adesso il Comune sta cercando la copertura finanziaria per poter realizzare i lavori prima dell’apertura del nuovo anno scolastico”.
Il consigliere Staderini, nel condividere la progettazione effettuata, e nell’auspicarne il completamento nei tempi richiesti, ha ribadito “la necessità di rispondere in maniera più puntuale al problema evidenziato, impegnandosi con maggior fermezza a terminare i lavori prima dell’inizio del nuova anno scolastico. Se il problema temporale è dato dal reperimento delle risorse economiche, è il caso di individuare delle priorità nella programmazione dei lavori pubblici e favorire quelli scolastici a quelli, per esempio, del marciapiede di via Fiorentina”.
IL SINDACO VALENTINI RISPONDE A PINASSI IN MERITO ALL’INFORMAZIONE AI CITTADINI SULLE MODIFICHE ALLA VIABILITA’
Le modalità con le quali vengono rese consultabili le modifiche temporanee alla viabilità disposte dalla Polizia Municipale sono state oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle).
Il consigliere ha sostenuto che “tali variazioni risultano visibili soltanto tramite gli appositi segnali in loco e le relative ordinanze pubblicate all’Albo pretorio, uno strumento che non risulta di immediata comprensione”. Sottolineando come “l’Amministrazione abbia compiuto un ulteriore passo nella direzione dell’innovazione tecnologica e della progressiva qualificazione delle azioni smart city – Pinassi ha chiesto – se e dove sono consultabili per l’utenza i dati relativi alle modifiche temporanee alla viabilità”.
“I provvedimenti riguardanti la regolamentazione della circolazione, temporanei o definitivi, indipendentemente dai motivi che ne sono all’origine – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – vengono portati a conoscenza della cittadinanza attraverso l’apposizione di adeguata segnaletica stradale, gli stessi vengono inoltre pubblicati sull’albo pretorio on line, liberamente consultabile sul portale del Comune di Siena senza alcuna formalità”.
Nel caso le ordinanze riguardino variazioni nella circolazione tali da modificare gli itinerari veicolari, quali ad esempio chiusura di strade, istituzioni di sensi unici o variazioni di sensi dei marcia, sebbene non previsto da specifica disposizione di legge, sono comunque trasmesse via e-mail ai soggetti interessati, fra i quali Polizia di stato, Carabinieri, Questura, Vigili del Fuoco, i servizi di trasporto pubblico, la A.U.S.L., le aziende esercenti servizi pubblici, la Misericordia, la Pubblica Assistenza, l’Ospedale, il 118, l’Università e così via. Le informazioni relative a modifiche della viabilità di particolare rilevanza vengono diffuse anche attraverso i media locali, con appositi comunicati stampa”.
“Da circa un mese – ha evidenziato il primo cittadino – è attivo il nuovo portale “Siena Comunica” nel quale è prevista una sezione dedicata alla mobilità dove sarà possibile inserire le notizie relative alle modifiche temporanee della viabilità; sarà possibile inserire le comunicazioni inerenti le modifiche alla viabilità anche sul portale “opendata” trasformando la notizia in formato grafico, considerando la prevalenza di quest’ultimo”.
Michele Pinassi, nel ringraziare per la condivisione delle azioni intraprese dall’Ente, si è dichiarato parzialmente soddisfatto, auspicando “una comunicazione più capillare, anche attraverso le attuali tecnologie in grado di arrivare tempestivamente all’attenzione dei cittadini interessati”.
RESPINTA LA MOZIONE DI PINASSI SUI LAVORI DEL CONSORZIO DI BONIFICA N° 6 TOSCANA SUD
Approvato l’ordine del giorno integrativo di Simone Vigni (PD) comunque decaduto senza la deliberazione del documento originario
Non è stata approvata dall’assise la mozione sulle modalità di esecuzione degli interventi di manutenzione a fiumi, torrenti e fossi presentata da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle).
Facendo riferimento ai lavori realizzati di recente dal Consorzio di bonifica n° 6 – Toscana sud, del quale fa parte anche il Comune di Siena, la mozione ha evidenziato come gli stessi “abbiano diminuito le funzionalità ecologiche del reticolo idrografico, reso i territori a valle maggiormente esposti a fenomeni di allagamento e i terreni molto più fragili dal punto di vista idrogeologico: nel complesso, tutto ciò ha ridotto drasticamente la qualità ambientale e paesaggistica del territorio circostante”.
La mozione chiedeva, pertanto, al sindaco e alla giunta un impegno affinché “venga immediatamente interrotto il taglio della vegetazione riparia con particolare riguardo al corso dell’Arbia e del reticolo affluente; si ricorra a un commissariamento tecnico del Consorzio fintanto che non sia redatto un Piano di manutenzione in collaborazione con i soggetti competenti del mondo accademico e dell’associazionismo ambientalista; ogni azione di ripristino ambientale sia vincolata ai contenuti delle “Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d’acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica” della Regione Toscana; nei lotti dove è stato effettuato il taglio totale abbia inizio la realizzazione dei Parchi fluviali/Greenway previsti nelle stesse Linee guida, anche tramite una parziale piantumazione a carico del Consorzio”.
Il documento di Pinassi chiedeva, infine, la sospensione delle emissioni dei contributi di bonifica da parte dei Comuni del territorio senese nei confronti del Consorzio e che questo riemetta le relative cartelle solo dopo la realizzazione dei parchi fluviali e vincolando i proventi alla definitiva implementazione e gestione a regime del piano.
Durante la discussione Simone Vigni ha presentato un ordine del giorno alla mozione, sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Carolina Persi, Massimiliano Bruttini, Federico Nesi, Ivano Da Frassini, Giulia Periccioli, Rita Petti e Katia Leolini. L’ordine del giorno, che auspicava invece una collaborazione fattiva tra le amministrazioni pubbliche, il tessuto associativo ambientalista e il Consorzio anche per avere maggiori garanzie sui futuri lavori di taglio e manutenzione, è stato approvato, ma la sua validità è decaduta in considerazione della mancata deliberazione della mozione originaria.
IN CONSIGLIO COMUNALE SI E’ PARLATO DELLA SICUREZZA DELL’ANFITEATRO DELLA FORTEZZA MEDICEA
Durante la seduta consiliare di oggi i consiglieri Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) e Massimo Bianchini (L’Alternativa) hanno chiesto, a seguito della riunione della Commissione Fortezza di cui fanno parte e svoltasi lo scorso 29 aprile, informazioni relative alla sicurezza dell’Anfiteatro.
Nello specifico Campanini, rilevate “evidenti percolazioni nel bastione della Madonna e in quello di S. Domenico; lo stato di abbandono in cui versano molti locali sottostanti l’anfiteatro (per visionarli, è stato necessario l’intervento di un fabbro per aprire le porte di accesso), tra pessime condizioni igieniche e crepe sui soffitti, con la presenza di calcinacci a terra, nonché evidenti avvallamenti nella gradinata dell’anfiteatro stesso”, ha chiesto “se e quando è stata verificata e certificata la sicurezza di quest’ultimo, e in caso negativo come si intende procedere”.
L’assessore ai lavori pubblici Paolo Mazzini ha informato come i locali posti sotto l’anfiteatro siano stati oggetto, a più riprese di atti vandalici, tanto da dover richiedere chiusure più resistenti. “Sono spazi non utilizzati da anni, per questo non sono stati interessati da interventi. Recentemente su richiesta della Commissione provinciale vigilanza sui locali pubblici si è provveduto a installare opere provvisorie come il parapetto sul perimetro dell’anfiteatro. Per quanto riguarda le verifiche in occasione di ogni evento, è stato provveduto con verifiche a vista”. “Per i servizi igienici – ha proseguito l’assessore – non c’è bisogno di ricorrere a quelli posti sotto il cosiddetto anfiteatro, in quanto la dotazione della Fortezza è garantita da quelli al di sotto della scalinata. Mentre per le infiltrazioni nei bastioni, queste sono di piccole porzioni nel bastione della Madonna, in passato oggetto di consistenti interventi, anche se gli ambienti sono stati fino ad oggi inutilizzati, ma per i quali, attualmente, l’assessorato alla Cultura sta predisponendo una possibile esposizione sulle Fortezze storiche. Differente la situazione del bastione di S. Domenico dove sono presenti fenomeni più estesi che necessitano di lavori strutturali molto consistenti in locali a oggi allo stato grezzo”.
Ernesto Campanini, nel dichiararsi insoddisfatto, ha rimarcato le condizioni in cui versano i servizi igienici: “quelli adiacenti al Siena Jazz non accessibili a causa del cedimento della pavimentazione, e quelli chiusi collocati vicino alle fontane”, ed ha puntato l’attenzione sul fatto che le certificazione di agibilità vengono rilasciate “con una semplice verifica a vista su una struttura, sulla quale si siede il pubblico e che è stata rinforzata con elementi metallici nel lontano 1936”.