SIENA. Di seguito (e in aggiornamento) i temi discussi durante la seduta odierna del Consiglio Comunale
DAL CONSIGLIO COMUNALE IL SALUTO ALL’ARCIVESCOVO LOJUDICE
Prima dell’apertura dei lavori del Consiglio Comunale il presidente Marco Falorni, a nome del consesso tutto, ha formulato gli “auguri per un fecondo ministero” ad Augusto Paolo Lojudice, da ieri, nuovo arcivescovo di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino.
LA RIORGANIZZAZIONE DELLA GUARDIA MEDICA AL CENTRO DI DUE INTERROGAZIONI URGENTI
La riorganizzazione del servizio medico di continuità assistenziale è stata al centro di due distinte interrogazioni urgenti discusse oggi nella seduta del Consiglio comunale.
A chiedere chiarimenti alla giunta sono stati sia i consiglieri del Gruppo Voltiamo Pagina Carlo Marsiglietti, Federico Minghi, Barbara Magi, Fabio Massimo Castellani e Tommaso Bartalini, Laura Sabatini del Gruppo misto sia Pietro Staderini del gruppo Siena Civitas.
Marsiglietti ha ricordato che “dal 1° giugno al 15 ottobre il servizio di continuità assistenziale nei notturni feriali sarà affidato a un unico sanitario”, evidenziando uno squilibrio rispetto alla copertura garantita per i territori di Arezzo e Grosseto. Da qui la richiesta di conoscere “quale sarà la linea che l’amministrazione vorrà seguire in questa spinosissima e assurda vicenda”.
Analoga questione è stata posta dall’interrogazione di Staderini che, dopo aver segnalato che la riorganizzazione oltre ai 54 mila abitanti del Comune di Siena e più di un milione di turisti, cade “nel pieno periodo estivo quando i flussi turistici evidenziano numeri importanti”, ha chiesto alla giunta “quali iniziative sono in corso da parte dell’amministrazione e dell’assessorato di riferimento per il ripristino di due guardie mediche nell’area senese”.
L’assessore alla Sanità, Francesca Appolloni, rispondendo alle interrogazioni, ha teso a circostanziare la “questione guardia medica” spiegando che “al momento i medici titolari che operano nel servizio di continuità assistenziale su Siena sono 7, due soli dei quali fanno un solo turno al mese”, dunque si tratta “non di un taglio ma di una riorganizzazione dei turni di lavoro”. Nello specifico il servizio “garantisce l’assistenza medica di base per i problemi di salute che si verificano nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi al di fuori degli orari di attività del medici di medicina generale”, e che “non ha funzione di emergenza, garantite dal servizio 118”. Per quanto riguarda il bacino di utenti, l’assessore ha anche chiarito che “si tratta di 70mila residenti poiché riguarda anche Monteriggioni a cui si aggiungono turisti, studenti e lavoratori fuori sede che non hanno mai effettuato la scelta del medico”.
Appolloni ha quindi chiarito che in una comunicazione ufficiale della direzione aziendale della Ausl Sud Est è stato affermato che “il modello organizzativo attuale è la riproposizione di quello delle scorse estati, adottato dal comitato aziendale in modo autonomo e previo confronto con le organizzazioni sindacali, senza sentire, invece, la Direzione”. L’assessore, dopo aver annunciato un incontro nei prossimi giorni con il Dg dell’Ausl, “per ragionare sui dati che hanno portato a riproporre il modello organizzativo delle estati scorse (non potenziare il servizio notturno infrasettimanale del periodo estivo nella fascia oraria 20-24 con il secondo medico, mantenendolo, invece, nei giorni festivi e prefestivi)”. Ha ribadito l’impegno della direzione dell’Ausl “di monitorare l’andamento del servizio e, se del caso, di incrementarlo con 4 ore per 5 giorni, da lunedì a venerdì garantendo, così, il ripristino dello status quo oltre, segnatamente, al rinforzo nei giorni di Palio”. Dato questo quadro, mi preme “chiedere contezza delle soluzioni che la direzione dell’Ausl intende prendere per sanare le discrepanze organizzative tra le tre province che la compongono, per cui i numeri dei territori di Arezzo e Grosseto che vedono in turno tre medici nel servizio notturno sono legati alla presenza di un’organizzazione (A.F.T.) e delle cosiddette case della salute attualmente non proponibile a Siena se non con una revisione degli ambiti territoriali”. Appolloni ha annunciato inoltre che chiederà chiarimenti “per sapere come l’organizzazione della continuità assistenziale impatta con l’attuale modello organizzativo di 118, sul quale ho avuto già un incontro e scritto al Dg dell’Ausl, allo scopo di garantire ai cittadini, almeno da parte di questa amministrazione, un approccio organico nell’analisi del funzionamento dei servizi di salute erogati dalle aziende sanitarie”. In questo senso è stato spiegato che ci sarà anche un potenziamento del 118 nei giorni di Palio e più in generale “essendo Siena una città a vocazione turistica, sempre in ordine alla necessità di cure, mi impegno – ha concluso – ad accogliere ed agevolare il servizio offerto ai turisti, anche quando eventualmente privato, allo scopo di rendere maggiormente attrattiva la città”.
Nella replica Marsiglietti si è detto “parzialmente soddisfatto”, non “per demeriti dell’assessore ma per come il territorio è ‘non’ considerato dall’Ausl”. Il consigliere ha ricordato che i rimedi indicati dall’assessore “sono venuti fuori solo dopo le proteste” e indicato le criticità su cui si trova ad operare il servizio che “ha solo un’ambulanza infermieristica, dove la guardia turistica non esiste, i medici di medicina generale demandano le lunghe certificazioni e il pronto soccorso non trascrive terapia e spesso non certifica prognosi, facendo ricadere le necessità sul servizio di continuità assistenziale. Una situazione su cui le quattro ore in più erano state proposte ma rifiutate dall’azienda sanitaria”, ha concluso Marsiglietti.
“Parzialmente soddisfatto” anche Staderini perché “sembra che la linea dell’amministrazione sia quella di assecondare la decisione di Asl Sud Est Toscana e Regione Toscana, assolutamente non condivisibile”. Il consigliere ha anche rimarcato che “questa situazione viene da lontano ma finora era stata volta volta rimandata” e che si tratta di un vero e proprio “depotenziamento, e non di una riorganizzazione, perché si passa da due medici a uno”. Staderini, in conclusione della replica, ha voluto ribadire che “la situazione desta grande preoccupazione anche in virtù del numero di cittadini serviti”, augurandosi che “il lavoro e l’incontro dell’assessore Appolloni con il Direttore generale dell’Asl portino risultati, anche se non vedo l’intento di ripristinare il medico tagliato”.
LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER IL PALIO
In Consiglio comunale, oggi, sono state approvate, all’unanimità, le modifiche al Regolamento per il Palio, “opportune – come ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi – in quanto il documento non era più rispondente all’attuale evoluzione della festa”.
La Commissione per la revisione del Regolamento, costituita lo scorso dicembre, è composta dal sindaco (Presidente), i consiglieri comunali Carlo Marsiglietti (Voltiamo Pagina), Maurizio Forzoni (Fratelli d’Italia), Luca Micheli (PD), Pierluigi Piccini (Per Siena), il segretario comunale Michele Pinzuti, come organo tecnico, Emiliano Muzzi, presidente del Comitato Amici del Palio, Claudio Rossi Rettore del Magistrato delle Contrade e, designati dallo stesso, Marco Fattorini e Massimo Castagnini.
“Il lavoro della Commissione di studio – ha informato il primo cittadino, che ha colto l’occasione per ringraziare più volte – ha portato alla revisione di diversi articoli del Regolamento, approvati all’unanimità dei componenti, che entreranno in vigore dal 1° dicembre 2019, eccetto gli articoli 37 e 38, che avranno efficacia, in via sperimentale e transitoria, dal prossimo Palio del 2 luglio, e saranno poi valutati dall’assemblea consiliare in una seduta successiva ai due Palli di quest’anno”.
Gli articoli 37 e 38 trattano, infatti, delle modalità di iscrizione dei cavalli da parte dei proprietari alle previsite, le disposizioni successive alla scelta, assegnazione e presentazione; nella nuova revisione, prevista una consultazione, non vincolante, dei Capitani nella fasi antecedenti le prove regolamentate che porteranno poi alla scelta dei dieci cavalli da assegnare.
Inoltre viene rinforzata la presentazione dei cavalli da parte dei proprietari che deve intendersi a loro totale rischio.
Oltre a questo le modifiche apportate riguardano anche i tempi della richiesta di effettuazione delle Carriere straordinarie; la deputazione che coadiuva il Comune nella sovrintendenza e la direzione dei Palii, i cui membri saranno da scegliere preferibilmente tra le Contrade non partecipanti; l’integrazione delle cause di ineleggibilità per la carica di Capitano, nonché alcune specifiche sui loro fiduciari.
Riguardo alle punizioni, l’assessore delegato continuerà a basarsi esclusivamente sulla relazione dei Deputati della Festa e notificherà alle Contrade gli addebiti, motivati con appositi atti, e con la relativa documentazione allegata. Le Contrade, poi, nei sette giorni successivi alla notifica, possono far pervenire documenti e memorie a difesa. L’assessore delegato, dopo aver preso visione degli eventuali documenti difensivi, valuterà se archiviare o proporre provvedimenti sanzionatori. Nei dieci giorni successivi alla notifica della proposta di sanzione, le Contrade possono far pervenire alla Giunta memorie con eventuali allegati ma, esclusivamente, di natura difensiva, altrimenti non saranno acquisiti.
Tra le punizioni a carico dei fantini viene inserita anche la diffida, precisando che verrà applicata nel caso in cui l’Amministrazione ritenga che il comportamento sia stato una scelta autonoma rispetto alle indicazioni del Capitano, dei suoi fiduciari o coadiutori.
VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2019/2021
L’assemblea consiliare ha approvato, oggi, alcune variazioni al bilancio di previsione 2019/2021, come ha illustrato l’assessore Luciano Fazzi “di carattere generale, al fine di raccogliere e fornire risposte, nei limiti delle risorse disponibili, alle richieste dei servizi e degli assessorati, emerse nei primi mesi di quest’anno”.
Relativamente alla parte corrente, l’amministrazione procede “ad alcune integrazioni di entrate e spese correnti per il funzionamento dei servizi, nonché ad alcuni storni tra capitoli di spese di funzionamento; all’iscrizione di alcune partite di entrata e spesa a carattere vincolato; all’acquisizione di alcuni contributi dalla Regione Toscana e altri Enti per specifiche finalità; al potenziamento e rafforzamento di una serie di interventi nel settore sociale, turistico, di manutenzione del verde pubblico, e comunicazione istituzionale; a una rettifica tecnica dell’avanzo applicato relativa a fondi UNESCO; all’adeguamento in positivo del gettito previsto per l’imposta di soggiorno e proventi contravvenzionali con relativa quota FCDE (fondo crediti di dubbia esigibilità); al ridimensionamento degli stanziamenti di entrata e spesa TARI e alla gestione rifiuti a seguito dell’approvazione consiliare del relativo PEF”.
Per quanto riguarda gli investimenti, come ha sottolineato Fazzi “le novità ammontano a oltre 4 milioni di euro, relativi alla copertura finanziaria degli stessi, e vengono utilizzate quasi esclusivamente voci non ancora applicate dell’avanzo destinato e vincolato, riducendo nel contempo la programmazione di nuovo debito. Questa proposta è collegata a quella di modifica del programma triennale dei LL.PP., presentata dall’assessore Massimo Sportelli, che consente il sollecito finanziamento di quegli interventi che hanno tempistiche più prossime”.
Si tratta del finanziamento di nuove opere, in particolare la viabilità nella zona di viale Toselli, il teatro dei Rozzi e il consolidamento del ponte di Ravacciano; la definizione di finanziamenti, di rapida disponibilità, per gli interventi già previsti sul tetto dell’immobile DSU in via Mattioli, sulla frana di Terrensano-Belcaro, sulla bonifica del terreno ex Senapetroli; le integrazioni necessarie per i lavori al Santa Maria della Scala, alla scuola dell’infanzia di Costalpino, e alla Biblioteca degli Intronati; l’applicazione dell’avanzo vincolato per il percorso pedonale tra via san Marco e il parcheggio “Il Duomo”, per la riqualificazione dei cimiteri comunali; infine la rimodulazione di carattere tecnico di alcune poste relative a investimenti diversi.
Approvate anche ulteriori variazioni di bilancio, come spiegato da Fazzi “per appaltare i servizi ausiliari degli asili nido mentre il Comune procederà all’assunzione di 8 istruttori didattici a tempo indeterminato che andranno a potenziare le strutture comunali dedicate all’infanzia”.
FOCUS SULLA DROGA A SIENA E LIBERA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI CONTENENTI CANNABIS NELL’INTERROGAZIONE DI STADERINI
Nell’interrogazione di Pietro Staderini (Sena Civitas), la situazione dello spaccio e del consumo di droghe pesanti e la libera commercializzazione di prodotti alimentari contenenti cannabis a Siena.
“Nelle ultime settimane nella nostra città si sono registrati – ha ricordato il consigliere – diversi episodi che sembrano denotare una preoccupante diffusione di droghe anche nelle scuole e tra i giovani. Lo stesso Prefetto di Siena ha sottolineato che nell’ultimo triennio 2016-2018 le segnalazioni sono passate da 87 a 136. Un fenomeno in crescita che pone l’attenzione sulla sicurezza pubblica e la salute dei cittadini e che, in qualche modo, obbliga ad una riflessione anche sull’apertura, nella nostra città, di negozi specializzati alla vendita di prodotti a base di cannabis. Seppur le sostanze in gioco siano ben diverse anche il Consiglio Superiore della Sanità in un parere del 10 aprile 2018 ha lanciato l’allarme sul consumo e la pericolosità dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa e, soprattutto, in base a quanto stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione lo scorso 30 maggio”.
Staderini ha pertanto chiesto quale sia la situazione dell’ordine pubblico legata allo spaccio e al consumo di droghe pesanti, in particolare negli ambienti scolastici, e nei luoghi di aggregazione giovanili; quale siano le iniziative di prevenzione in corso o in calendario da parte dell’Amministrazione, e se ci siano programmi di altri soggetti operanti sul territorio con i quali attuare un piano di coordinamento. Di considerare quanto dichiarato dal Consiglio Superiore della Sanità sulla commercializzazione di prodotti a base di cannabis, e quali controlli sono o saranno effettuati nei confronti di questi esercizi commerciali.
Nel ricordare che il Consiglio Superiore di Sanità è un organo di consulenza tecnico scientifica del Ministro della Salute che esprime un parere, l’Assessore Appolloni ha risposto all’interrogazione precisando quindi che “il parere citato nell’interrogazione può trovare concreta applicazione solo se tradotto in ambito normativo.
L’Amministrazione, però, prende atto dell’ultima sentenza del 30 maggio 2019 della Corte di Cassazione che, a sezioni unite penali, si è pronunciata su un aspetto della legge 242/2016 che disciplina la coltivazione della canapa ovvero la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa, ma ne vieta la cessione al dettaglio seppure entro il limiti dello 0,6 di THC (tetraidrocannabinolo, il più importante principio attivo contenuto nella cannabis o canapa ), stabilendo che la vendita di foglie, infiorescenze, olio e resina non rientra nelle finalità commerciali della legge 242/2016. Conseguenza naturale è che, se la commercializzazione risulterà essere un illecito, la vendita al pubblico si configurerebbe, da sé, come reato”. In attesa delle motivazioni alla base della sentenza, che detteranno una linea ancor più chiara in merito, ” questa Amministrazione ha inviato un quesito al Ministero dell’Interno teso a capire come ci si debba regolare con le attività commerciali presenti sul territorio”.
Per quanto riguarda, invece, le iniziative di prevenzione alla tossicodipendenza e alle dipendenze in genere portate avanti in sinergia con altri soggetti che operano nel territorio, l’assessore ha citato diversi percorsi già in atto e in programma. In primis, con la SDS (Società della Salute Senese), con un progetto Auser sulla dipendenza patologica chiamato “Dalle sostanze a internet: incontri di prevenzione alle dipendenze, promozione del benessere tra gli adolescenti senesi e conseguenze legali”.
Un altro progetto, ancora in fase di definizione e sempre di SDS, sulla creazione di una cabina di regia per i vari gruppi di auto-mutuo-aiuto in relazione alle varie dipendenze. E ancora “Outsiders”, disegno focalizzato sulla mappatura, conclusasi nel 2017, dei luoghi chiave per i giovani consumatori e non, con un focus particolare su Siena che rappresenta, per il target evidenziato, un approdo naturale come meta di svago; un successivo avvicinamento ai singoli o gruppi individuati coinvolgendo le realtà e servizi del territorio come il Ser.D. (Servizi per le Dipendenze patologiche), le Contrade, il laboratorio a San Miniato, il Comitato Siena 2, il Centro di Aggregazione Giovanile di Isola d’Arbia con laboratorio teatrale, e una parte di informazione e prevenzione con questionari dati ai ragazzi per un costante monitoraggio sulle modalità e stili di consumo.
“La situazione di ordine pubblico – ha concluso l’assessore – riferisce che il fenomeno esiste, ma è sotto controllo, grazie all’ottimo lavoro della Questura. Si è letto nella cronaca relativamente recente, per altro, di importanti arresti. Esiste, poi, un tavolo tecnico presso la Prefettura, che vede la partecipazione anche del Comune, il cui scopo è mirato a sviluppare una campagna informativa presso gli istituti scolastici nella materia delle tossicodipendenze. Mi preme anche condividere che, oltre ai succitati progetti, ho già avuto un primo apposito incontro di approfondimento sull’argomento con i medici del SERT dell’AUSL, per avviare una collaborazione futura, da condividere anche con altri assessorati tesa a fare informazione e, quindi, prevenzione. L’amministrazione comunale è unitamente contraria a qualsivoglia via di diffusione di droghe”.
“Totalmente soddisfatto” l’assessore Pietro Staderini “sia per le varie iniziative attivate sia per l’interesse dimostrato”. Il consigliere ha chiesto di poter conoscere la risposta che arriverà all’Amministrazione da parte del Ministero dell’Interno.
APPROVATA LA VARIAZIONE AL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 2019-2021 E L’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI 2019
L’assemblea consiliare ha approvato, nella seduta odierna, la variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021 e l’elenco annuale 2019.
L’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Sportelli ha spiegato come “l’Amministrazione ha ritenuto necessario inserire nel documento alcuni interventi che rientrano nei propri obiettivi strategici, aggiornandolo nel rispetto degli indirizzi programmatici”.
Si tratta, per il 2019, dei lavori di restauro e consolidamento strutturale del ponte di Ravacciano (300mila euro); interventi di stamponatura della Quadreria di Palazzo Pubblico per la valorizzazione del Museo Civico (impianti, restauro e ricollocazione delle opere) per un importo di 76mila euro.
Nel 2020 sono in programma il restauro delle facciate e la riqualificazione degli impianti di climatizzazione del Complesso museale Santa Maria della Scala per una spesa di 2milioni di euro. Mentre per il 2021 è stata inserita la realizzazione delle infrastrutture viarie nell’area intercomunale Siena nord, con il collegamento della strada Fiume-Fontebecci per un importo di 2 milioni e 700mila euro. Sempre in agenda per il 2021 gli interventi di edilizia residenziale sperimentale, servizi e opere di urbanizzazione inseriti nel recupero urbano dei Contratti di quartiere di San Miniato, che riguardano la deviazione di via Berlinguer e la conseguente trasformazione di piazza della Costituzione. Costo 1 milione di euro.
Il recupero e restauro della strada interna e di nuovi spazi espositivi al Santa Maria della Scala mantiene l’importo complessivo di 5 milioni e 60mila euro, ma con una maggiore spesa di 400mila euro a carico del Comune, anziché della Regione Toscana.
L’adeguamento sismico alla scuola dell’infanzia di Costalpino, di proprietà comunale, passa a un totale di 190mila euro (aumentato di 50mila euro); mentre gli interventi servizi e opere a San Miniato, in particolare la riqualificazione funzionale di piazza della Costituzione passa a 150mila euro. Mentre la realizzazione di un marciapiede/percorso pedonale dalle curve de “Il Tondo” fino ai Due Ponti l’importo totale si assesta su 150mila euro.
I lavori di ripristino in sicurezza pedonale e veicolare di un tratto di strada di Scacciapensieri e la razionalizzazione della fruibilità all’istituto “B. Ricasoli” ammontano a 500mila euro. Per la connessione della viabilità tra piazza Maestri del Lavoro e via B. Marzi, a completamento delle opere di urbanizzazione per la mobilità interna lungo viale Toselli, l’importo è di 600mila euro. Infine la sistemazione e l’adeguamento per accessibilità del percorso pedonale del parcheggio “Il Duomo” in S. Marco con un investimento è previsto un investimento di 50mila euro.
INSTALLAZIONI SEMAFORICHE NELLA ZONA DI PORTA CAMOLLIA NELL’INTERROGAZIONE DI BARTALINI
Nell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Tommaso Bartalini del gruppo Voltiamo Pagina, la richiesta di effettuare una verifica sulle installazioni semaforiche nella zona di Porta Camollia che, come dichiara, lo stesso consigliere: “hanno determinato non poche criticità e disagi sia per i pedoni che per le auto in fase di attraversamento”. Ad oggi, i semafori presenti sono: uno in piazza Guido Chigi Saracini che regola il traffico in uscita da Porta Camollia; sette, fuori dalla Porta, che coordinano la viabilità veicolare e pedonale fra viale Vittorio Emanuele II, viale Don Giovanni Minzoni e via Biagio di Montluc, e quello, lato viale Minzoni, con attraversamento pedonale in concomitanza con quello veicolare.
“Una situazione alquanto complessa soprattutto in viale Vittorio Emanuele II dove sono presenti anche due asili comunali” come ha sottolineato.
Per questo il consigliere ha chiesto alla giunta una verifica sulla viabilità della zona di Porta Camollia “per trovare una soluzione che contempli le esigenze del traffico veicolare e pedonale”.
Il vicesindaco dopo aver rimarcato la situazione complessa in cui si trova la zona, e soprattutto della sovrapposizione temporale di alcuni attraversamenti ha risposto che “sono state apportate delle soluzioni per il miglioramento e l’efficientamento sia pedonale sia veicolare soprattutto per quanto riguarda la zona esterna Camollia e via Don Minzoni. A tal proposito, dentro la Porta è stata aggiunta una lanterna semaforica ulteriore con lo scopo di avvertire dell’attraversamento pedonale”. “Oltre a questa soluzione che non ritengo definitiva – ha continuato Corsi- l’amministrazione sta vagliando la possibilità, insieme all’azienda di trasporti pubblici, di spostare fuori dalla Porta due delle tre linee di bus urbani che provengono della zona a traffico limitato”. Il vicesindaco ha poi ricordato che “una gran parte delle lanterne semaforiche presenti sono state sostituite da nuovi semafori intelligenti che permettono una gestione dinamica del traffico. Inoltre i semafori esterni sostituiti sono tutti certificati secondo il codice della strada che non regola la luce verde ma disciplina la gialla che deve garantire il completo attraversamento da parte dei pedoni”. Soffermandosi sui singoli casi, oltre all’attraversamento in via Don Minzoni, ha spiegato che quello “in via Montluc ha il verde pedonale senza interferire sul traffico veicolare, mentre gli impianti via Nazario Sauro/via Ricasoli e via Cesare Battisti/via Ricasoli sono sincronizzati con inversione a seconda dell’orario. Gli attraversamenti via Diaz/via Ricasoli sono a chiamata”. Infine ha annunciato che “il semaforo di Via Cavour/via Caduti di Vicobello sarà presto sostituito e con la nuova sfasatura non ci saranno più situazioni di conflitto tra pedoni e veicoli”.
Il consigliere Bartalini si è dichiarato “soddisfatto” della risposta, osservando quanto sia necessario “mantenere un’elevata attenzione su una zona molto importante per la città, punto di accesso principale per chi arriva da Nord e particolarmente delicata considerando anche la presenza di due asili comunali”.
FOCUS SUL BIKE SHARING
I numeri del servizio comunale di bike sharing sono stati discussi nella seduta consiliare odierna attraverso un’interrogazione presentata dal consigliere Lorenzo Lorè (Forza Italia), in cui, dopo aver ricordato l’istituzione di “SiPedala”, è stato chiesto “quali siano le tariffe attualmente in vigore, il numero degli abbonamenti, dei fruitori e dei chilometri percorsi dal servizio di bike sharing nell’ultimo anno”.
Attraverso l’interrogazione è stato inoltre chiesto quale sia “l’intendimento dell’Amministrazione per il futuro di questo servizio”.
A fotografare la situazione è stato il vicesindaco Andrea Corsi: “Ad alcuni anni dall’attivazione, questo servizio ha bisogno di una revisione e di alcuni aggiustamenti per migliorare sia la qualità del bike sharing sia l’impatto che ha sui conti del Comune, dove incide per circa 200.000 euro all’anno”, ha detto rispondendo all’interrogazione. Corsi è poi passato a illustrare le tariffe: “Esiste l’abbonamento annuale a 30 euro, comprensivo di 5 euro di credito, che permette l’uso gratuito della bicicletta per la prima mezzora che è il lasso di tempo più utilizzato dagli utenti: l’effettiva utilità del bike sharing sta infatti negli spostamenti per quello che si può definire l’ultimo miglio o comunque per arrivare al centro storico. Dopo i primi trenta minuti il costo passa gradualmente a 50 centesimi, 1 euro e 2 euro, ogni mezzora”. Un’altra formula è collegata al trasporto pubblico locale: “Stiamo lavorando – ha detto Corsi – all’inserimento di questo tipo di abbonamento direttamente all’interno di quello del trasporto pubblico locale per gli studenti”. Esiste infine la formula per i giovani 16-20 anni al costo di 20 euro all’anno. “Per quanto riguarda i fruitori occasionali, il costo giornaliero è di 10 euro, comprensivo di 5 ore di utilizzo, mentre i 2 giorni costano 15 euro e comprendono 10 ore di utilizzo”.
Il vicesindaco ha poi fornito i dati 2018 sull’utilizzo delle bici, “molto utili per ricalibrare e rendere più efficace il servizio visto che i numeri delle singole stazioni sono molto variabili: in via Curtatone si sono registrati 19.959 prelievi annui, mentre Taverne d’Arbia appena 17, segno che la stazione non è utilizzata e poco utile. Gli abbonamenti attivi invece sono stati circa 700, in lieve calo a causa delle difficoltà di manutenzione dei mezzi”. Obiettivo dell’amministrazione, ha proseguito Corsi, è “migliorare l’efficienza e la sostenibilità economica del bike sharing facendo in modo che incida meno sulle casse del Comune, magari attingendo a fondi europei, ministeriali e regionali, e riorganizzando le stazioni nei luoghi dove nasceranno i parcheggi scambiatori. In questo modo si aumenterà l’utilizzo e, al tempo stesso, si alleggerirà il traffico veicolare in arrivo nel centro storico”. Per quanto riguarda il parco biciclette, il vicesindaco ha spiegato che “la società che gestisce il servizio per il Comune di Siena, scelta dalla precedente amministrazione, ha forti ritardi sulla manutenzione dei mezzi e dei pezzi di ricambio, peggiorando sensibilmente la funzionalità servizio. Proprio per questa ragione stiamo lavorando per superare questo pesante contratto che lega il Comune alla società”.
Nella replica Lorè si è detto “soddisfatto” perché il tema è “all’attenzione dell’amministrazione”, e per la chiarezza con cui “sono state spiegate le difficoltà della manutenzione, per cui spesso vediamo le biciclette rovinate”. Lorè ha poi evidenziato che “200 mila euro all’anno” sono una cifra importante e dunque “accolgo positivamente la volontà del Comune di ripensare la distribuzione delle stazioni anche in base ai criteri di sostenibilità economica e finanziaria. E in questo senso si potrebbe ipotizzare anche un ritocco delle tariffe”.
MASI HA CHIESTO INFORMAZIONI SULLO STATO DEI PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO PER I COLLEGAMENTI FERROVIARI CON SIENA
La viabilità su ferro e la relativa manutenzione dei collegamenti ferroviari con Siena sono stati oggetto di discussione nell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Alessandro Masi (Pd).
Il consigliere, dopo aver sottolineato la situazione obsoleta in cui versano i collegamenti ferroviari con la nostra città, e le criticità dovute ad un “-binario unico per la gran parte non elettrico, itinerari tortuosi con numerosi passaggi a livello, e il relativo parco carrozze in circolazione che conta metà dei mezzi diesel e un’età media superiore ai treni in Toscana”, ha ricordato “la necessità, ribadita anche nel “protocollo per interventi a favore della Città di Siena e del suo Territorio” siglato nel 2017 e nel “Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità” del 2012, di lavori di raddoppio ed elettrificazione di tutta la ferrovia centrale che collega Poggibonsi, Siena e Chiusi, e l’utilizzo di nuove tecnologie consentendo così una riduzione dei tempi di percorrenza, soluzioni tempestive per eventuali guasti e un miglior collegamento anche con l’alta velocità”.
Masi ha quindi chiesto quali siano le intenzioni e i passaggi che l’amministrazione intende compiere per un miglioramento della circolazione dei treni a Siena, se si è già attivata presso i Ministeri, le funzioni competenti e la Regione per verificare la salvaguardia delle risorse destinate a tale intervento, e se sono state fatte valutazioni in merito all’ipotesi della metropolitana di superficie.
Articolata la risposta del vicesindaco Corsi che ha evidenziato come “la fermata della linea Alta Velocità a Chiusi è destinata a non essere sostenibile se non all’interno di un ragionamento comune di tutte le amministrazioni interessate e senza il coinvolgimento della stazione di Siena. Proprio per questa ragione – ha detto Corsi – ho scritto una lettera alla Regione Toscana per chiedere un impegno a diminuire i tempi di percorrenza per collegare su ferro Siena e Chiusi, almeno in coincidenza con gli orari dei treni ad Alta Velocità”. Sul fronte degli investimenti, il vicesindaco ha ricordato “il miglioramento previsto il prossimo anno per la stazione di Siena, per quanto riguarda l’elettrificazione del Ramo Nord dobbiamo ragionare su tutta la linea che passa da Siena, ovvero la Chiusi-Empoli: tutte le amministrazioni devono essere unite perché la svolta ci sarà soltanto con un intervento che riguardi anche il Ramo Sud. L’elettrificazione è essenziale e propedeutica per il raddoppio dei binari e l’utilizzo di materiale rotabile di qualità”. In questo senso ha però aggiunto che “la linea Siena-Chiusi è complicata a causa dei passaggi a livello privati che impongono una riduzione della velocità. Su questo però abbiamo avuto l’impegno a investire per migliorare gli attraversamenti e quindi i tempi di percorrenza. Il nostro obiettivo è arrivare entro un’ora a Chiusi in concomitanza con i treni Alta Velocità che rappresenterebbe una vittoria per Siena e per gli altri territori”. Sulla metropolitana di superficie, ha spiegato che “è stato recuperato un vecchio progetto realizzato alcuni anni fa dall’ufficio tecnico del Comune, cercando di stralciarne una parte per capirne la sostenibilità e su questo è iniziata la fase di coinvolgimento di altre amministrazioni dell’area sud”. Non solo “abbiamo riscontrato l’attenzione anche da parte di società private che gestiscono il trasporto pubblico su rotaia e che hanno manifestato interesse a mettere in piedi un progetto di project financing”.
Nella replica Masi ha detto di “non essere soddisfatto della risposta poiché sul binario unico la sola certezza è la parte Empoli-Granaiolo, per il resto si tratta di enunciazioni di principio: c’è una disponibilità ma non uno studio, nemmeno di massima. Sulla Siena-Chiusi non si garantisce di recuperare i tempi di percorrenza con un intervento serio di progettazione, necessario al raddoppio, ma si prospettano solo interventi tampone”, concludendo che “sulla metropolitana leggera infine si parla di generici interessi, ma non si dice se si è parlato con la Regione o con Rfi: così facendo – ha concluso – si generano aspettative nei cittadini ma l’impressione è che non ci sia alcunché di concreto’.
STATALIZZAZIONE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA ED ESTERNALIZZAZIONE DEGLI ASILI NIDO NELL’INTERROGAZIONE DI MASI E PERICCIOLI
Il trasferimento allo Stato delle scuole dell’infanzia comunali e l’esternalizzazione progressiva degli asili nido sono stati al centro di un’interrogazione presentata da Alessandro Masi e Giulia Periccioli (Pd).
Periccioli nel ribadire che “l’attuale gestione diretta dei servizi scolastici è un’eccellenza di Siena, importante componente di un sistema educativo e culturale volto a tutelare l’inclusione formativa e sociale dei bambini, aspetto tenuto in considerazione anche dallo stesso piano welfare familiare dell’attuale Governo che prevede un sostegno ai servizi di asilo nido”, ha ricordato che la qualità non può essere valutata solo in termini di costi soprattutto perché “più che una spesa, questo è un investimento per il futuro della comunità”. Ed ha chiesto se l’amministrazione “per ripristinare un clima più sereno intenda accordare un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali visto lo stato di agitazione proclamato dal personale scolastico, e il mancato dialogo tra i soggetti. Di sapere se c’è la volontà di escludere, per tutto il mandato, il trasferimento delle scuole dell’infanzia allo Stato; se la gestione rimarrà al personale dipendente del Comune procedendo tempestivamente all’integrazione dei relativi organici, gravemente carenti e finora sistemati col ricorso a figure precarie considerando anche il piano occupazionale varato dalla Giunta che prevede 48 assunzioni di cui nessuna prevista per le scuole”.
Nel rispondere all’interrogazione, l’assessore Biondi Santi ha precisato che “l’impegno a un continuo dialogo con le rappresentanze sindacali non è mai venuto meno. Da quando questa tematica ha preso piede nel dibattito cittadino, l’amministrazione si è subito messa a disposizione ad aprire un confronto con tutte le parti interessate. A tal proposito, mi permetto di precisare che chi, in queste settimane, ha colto la buona fede delle nostre idee e ha compreso la volontà conciliativa ed inclusiva delle nostre azioni, ha modificato il proprio pensiero sulle ipotesi che stiamo ancora vagliando. Un aspetto, quello del dialogo e confronto che – ha ricordato l’assessore – è stato ribadito anche dallo stesso sindaco una settimana fa all’incontro con le organizzazione sindacali nel quale il primo cittadino ha sottolineato quanto l’amministrazione sia disposta a confrontarsi con i sindacati prima di prendere una qualsiasi decisione in merito, e che non sia mai stata negata alcuna richiesta di incontro o istanze, ricordando che nessun clima conciliante può ottenere un risultato positivo se tutte le parti non hanno intenzione di comprendere le ragioni dell’altro nel comune obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile”. Ecco perché “la critica costruttiva – ha precisato Biondi Santi – è attesa e sempre ben accetta mentre la polemica fine a se stessa non può che essere registrata come tale, ma certamente impoverisce il percorso che porterà questa giunta alla decisione della questione nei mesi prossimi”.
In merito alla richiesta di escludere per tutta la durata del mandato trasferimento delle scuole dell’infanzia allo Stato, l’assessore, dopo aver espresso una certa perplessità sulla proposta, ha replicato che “il ruolo del buon amministratore è quello di valutare costantemente le migliori opportunità prendendo una decisione solo dopo un confronto con i vari attori coinvolti e un’attenta riflessione interna. Ecco che se viene tolta la possibilità di vagliare le diverse opzioni, l’amministrazione locale non diventa che una statica figurina, passacarte di decisioni prese da altri. Il nostro compito è quello di avere un atteggiamento estremamente dinamico e pronto a confrontarsi con le nuove sfide del futuro scevro di ogni esclusione pregiudiziale. L’arroccarsi su vecchi schemi ideologici porta con il tempo alla dissoluzione degli stessi e al declino della città”.
L’assessore ha poi concluso che “il nostro obiettivo è migliorare dove possibile e nelle forme più convenienti i servizi che questo comune, talvolta già con buon risultati, sta offrendo alla propria cittadinanza, come dimostra la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato di otto educatori per il prossimo anno. Quindi il nostro ragionamento non sarà e non è mai stato, meramente economico. Valuteremo solo quello che non disattenderà i nostri obiettivi nel preservare il benessere dei genitori, dei bambini e del personale scolastico”.
Nella replica Periccioli si è detta”completamente insoddisfatta, perché l’assessore non ha risposto ai quesiti posti. E’ stato detto che gli uffici stanno vagliando alcuni ipotesi ma non viene detto quali e non si rende partecipe il consiglio comunale. L’amministrazione – ha proseguito – deve avere un contatto costante con sindacati e le parti sociali, e non è giusto dire che ci sono preconcetti”. Infine sull’impegno a non statalizzare le scuole dell’infanzia “non significa limitare le azioni della Giunta ma chiedere una programmazione”. Per questo Periccioli ha ribadito di essere insoddisfatta dalla risposta e si è detta “dispiaciuta perché poteva essere un’occasione per far partire una discussione e un approfondimento su un tema così importante, ma così non è stato”.
NON E’ PASSATA LA MOZIONE DI GRICCIOLI MAZZINI, PICCINI E CERRETANI SULL’ESTERNALIZZAZIONE DEGLI ASILI NIDO E SCUOLE DELL’INFANZIA ALLO STATO
L’assemblea consiliare, durante la seduta odierna, non ha approvato la mozione, sottoscritta da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini, Pierluigi Piccini (Per Siena), e Claudio Cerretani (In Campo), per impegnare il sindaco e la Giunta a confermare la gestione comunale degli asili nido e scuole dell’infanzia, rinunciando a qualsiasi forma di affidamento allo Stato o ad altri soggetti privati, potenziando il settore anche con nuove assunzioni.
Cerretani, partendo da notizie di stampa nelle quali si leggeva l’intenzione dell’Amministrazione di esternalizzare il servizio scolastico allo Stato, soprattutto per ragioni di natura contabile, ha posto l’accento “sui rischi di tale gestione a livello qualitativo, nonché un peggioramento, a suo parere, dei livelli pedagogici e delle disponibilità orarie”.
Dai banchi della maggioranza i vari interventi hanno motivato il non accoglimento dell’atto perché non c’è nessun progetto di statalizzazione in essere. Notizie partite dalla stampa, ma che non trovano riscontro concreto, vista la decisione dell’Ente di assumere a tempo indeterminato 8 educatori da destinare alle strutture dedicate all’infanzia.
Come ha detto il sindaco Luigi De Mossi “è impensabile chiedere di “ingessare” l’attività dell’Amministrazione senza che questa abbia prima analizzato le possibili opzioni. Quando avremo valutato faremo tutti i passaggi: dalla Commissione consiliare ad un incontro con le rappresentanze sindacali”.
RESPINTA LA MOZIONE DI CERRETANI SULLA FONDAZIONE BIANCA PICCOLOMINI CLEMENTINI
Il Consiglio, durante la seduta di oggi, non ha approvato la mozione, firmata da Claudio Cerretani (In Campo) sul futuro della Fondazione Bianca Piccolomini Clementini “da sempre a servizio delle persone in difficoltà, e che ora può essere messo a rischio a causa di scelte discutibili, o elargizioni a iniziative come il concerto di fine anno in piazza del Campo, poco associabili, a giudizio del consigliere, alle sue finalità solidali”.
La richiesta di impegno, avanzata al sindaco e alla Giunta, “a vigilare sulla Fondazione per non disperderne il patrimonio materiale e immateriale, e continuare a garantire, così, un sostegno ai concittadini bisognosi” non ha trovato l’appoggio della maggioranza perché, come è stato spiegato, oltre ad essere una mozione che ha perso di attualità, l’argomento è incentrato su una fondazione privata, che rende impotente ogni azione da parte del Comune.