Si è parlato del sistema scout street e degli strumenti urbanistici del Comune
SIENA. Di seguito il resoconto di alcuni argomenti dibattuti durante il Consiglio Comunale tenutosi ieri in Palazzo Pubblico
IN CONSIGLIO UN’INTERROGAZIONE SUL SISTEMA SCOUT STREET
Il funzionamento del Sistema Scout Street è stato oggetto di un’interrogazione presentata ieri in consiglio comunale da Pietro Staderini (Sena Civitas–Mcs/Spqs) e Laura Sabatini (Gruppo Misto). “Dal 2016 il corpo di Polizia Municipale ha in dotazione un’apparecchiatura elettronica che permette di verificare in tempo reale, poiché collegato online con la banca dati della motorizzazione civile, tramite acquisizione automatica delle targhe, se un veicolo ha delle inadempienze amministrative e se risulta essere rubato”, ha spiegato Sabatini. Il sistema Scout Street consente dunque “di aumentare la capacità di controllo stradale e la sua efficacia” eppure non risulta “montato in alcuna auto in dotazione al Corpo di Polizia Municipale”, ha aggiunto la consigliera, che ha chiesto anche “quanti e quali veicoli possono essere abilitati all’installazione di tale sistema; a quanto è ammontato il costo per l’acquisto e se è previsto un abbonamento per la sua manutenzione; quanti controlli sono stati effettuati e quante e quali infrazioni contestate con lo Scout Street”.
All’interrogazione ha risposto il vicesindaco e assessore alla Polizia Municipale, Andrea Corsi: “Il Sistema Scout Street era installato su un’auto civetta ma lo scorso 23 agosto è stato dato mandato di montare l’apparecchiatura su un veicolo con i colori del Corpo, una delle tre Alfa Romeo Giulietta, così da creare deterrente, comunicando l’attività di controllo ed evitando gli ‘appostamenti-trappola’ deontologicamente non corretti”. Per quanto riguarda “l’uso richiamato per controllare assicurazione e revisione è obsoleto, complicato e soprattutto comporta l’impiego di due auto: quella con il dispositivo e quella a monte con la pattuglia per fermare l’eventuale trasgressore, con almeno tre unità di personale sempre impiegate. Mentre la maggior parte dei comuni d’Italia per questi controlli utilizzano telecamere di lettura targa fisse su pali”, ha proseguito Corsi, spiegando anche che “lo strumento è costato alle casse comunali 20mila euro mentre al momento non è possibile avere un numero certo sul numero di controlli effettuati con questa strumentazione”.
Nella replica la consigliera Sabatini ha ringraziato Corsi per la risposta “molto chiara”, invitando all’utilizzo dello strumento “di ausilio ai controlli per individuare chi non paga l’assicurazione per evitare così conseguenze più gravi”.
INTERROGAZIONE DI MAGGIORELLI SUGLI STRUMENTI URBANISTICI DEL COMUNE
Durante la seduta consiliare di ieri Bernardo Maggiorelli (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione sugli strumenti urbanistici del Comune e sull’adozione del nuovo piano operativo.
Il consigliere ha ricordato che “il piano operativo rappresenta lo strumento urbanistico essenziale per lo sviluppo della città, per permettere la nuova edificazione e dare certezze al settore” e che “la prolungata assenza ha comportato incertezze, problemi e vuoti normativi”. Maggiorelli ha inoltre aggiunto che “il regolamento urbanistico è scaduto ormai da oltre due anni” e che “parallelamente sorge l’esigenza di rivedere il Piano Strutturale”. Da qui la richiesta alla giunta di conoscere “la responsabilità e le cause della scadenza del regolamento urbanistico e della mancata adozione e approvazione del nuovo piano operativo nei termini assegnati; gli eventuali danni erariali, costi e problemi che tale ritardo ha comportato; le intenzioni dell’amministrazione comunale circa l’elaborazione sia del piano operativo e del piano strutturale; le strategie e i tempi per l’adozione e l’approvazione dei due strumenti urbanistici”.
“La scadenza del Regolamento Urbanistico e il perdurare dell’assenza di questo strumento vitale per il Comune ha creato uno stallo evidente, paralizzando ogni iniziativa, ogni investimento di natura edilizia e infrastrutturale”, ha esordito l’assessore all’Urbanistica, Francesco Michelotti ricordando che a settembre 2016 “sono state avviate le procedure di evidenza pubblica per la redazione della variante al Piano strutturale” che è stata affidata a marzo 2017. “La vecchia amministrazione, che per affidare l’incarico ha impiegato quasi un anno, ha deliberato ad agosto 2017 l’avvio del procedimento di formazione del Piano Operativo e della variante per l’aggiornamento del Piano Strutturale. Sorrido, dunque, quando sento in Consiglio Comunale l’ex Sindaco Valentini dettare i tempi per l’adozione e l’approvazione del piano operativo; proprio lui che aveva annunciato l’adozione in Consiglio prima della fine del suo mandato e che invece non è stato capace neanche di stabilire il perimetro del territorio urbanizzato. E oggi scontiamo i ritardi e le incertezze della sua amministrazione”, ha aggiunto l’assessore. Michelotti ha poi annunciato che “il prossimo 13 settembre ci sarà un nuovo incontro per portare avanti il lavoro sul Piano Operativo mentre per il nuovo Piano Strutturale l’Amministrazione dovrà provvedere a dare avvio al procedimento entro novembre 2019 e si ipotizza l’approvazione del nuovo Piano Strutturale entro 2021 e quindi ampiamente entro i termini di tre anni previsti dalla legge”. Michelotti ha spiegato che “l’approvazione dei citati strumenti urbanistici dipende molto dal numero e dalla caratteristica delle osservazioni che perverranno” anche se “è nostra intenzione velocizzare questo percorso e a tale scopo abbiamo già contatti con Regione e Soprintendenza che ringrazio per la disponibilità mostrata nell’incontro dello scorso 7 settembre”. In conclusione l’assessore ha chiarito che “nell’attività di formazione degli strumenti urbanistici comunali non si ravvisa alcun danno erariale o problematiche particolari” anche se “la privazione dello strumento urbanistico per molto tempo e il rallentamento nell’iter ha causato un grave stallo”.
Il consigliere Maggiorelli si è detto “molto soddisfatto” della risposta.