SIENA. Dal Consiglio comunale di Siena del 12 maggio
SUI LAVORI STRADALI IN VIA VERDI, L’INTERROGAZIONE DI PIETRO STADERINI
Sui lavori stradali in via Verdi, per i quali da mesi c’è un restringimento di carreggiata, l’interrogazione di Pietro Staderini presentata nel consesso odierno.
Il consigliere ha ricordato che nella via in oggetto, dalla rotonda fino all’incrocio con via Rossini, sono stati installati dei jersey che hanno ridotto la corsia di marcia, ma che nessun sopraluogo o lavoro è stato mai iniziato; una situazione che comporta disagi ai residenti e a chi percorre la strada anche in senso ascendente, causando piccoli incidenti. Alla luce del fatto che a ciò si aggiunge l’impossibilità di accesso diretto da via Cesarini in viale Bracci, con ulteriori difficoltà per chi vive nella zona, Staderini ha chiesto di sapere quale tipo di lavori siano previsti e quando avranno inizio.
A rispondere il vicesindaco che ha informato l’aula sul fatto che a seguito del dissesto franoso verificatosi tra i numeri civici 15-19, probabilmente a causa di infiltrazioni di acqua, si sono resi necessari sopraluoghi e un’attenta indagine geologica, così da individuare la migliore soluzione progettuale per il ripristino viario. Il progetto, redatto internamente dagli uffici del servizio manutenzione dell’Ente, avrà un costo complessivo di 530mila euro. Inserito già nella programmazione triennale 2022-2024 sarà finanziato con fondi comunali. La soluzione che verrà adottata è di tipo strutturale e prevede il consolidamento tramite una paratia che si svilupperà per circa 65 metri nel versante più esterno a valle della carreggiata. Dopodiché sarà riconsolidato il pacchetto stradale costituito dal sottofondo e dagli strati di collegamento superiori, i due marciapiedi e spostate al centro della strada – una postazione meglio accessibile – la fognatura bianca e quella nera, attualmente poste sotto il marciapiede sul lato destro a salire. Per questo ultimo intervento sarà richiesto un apposito contributo all’acquedotto del Fiora. Un intervento, quindi, completo e complesso in grado di garantire, nel tempo, la tenuta della strada.
Staderini, nell’apprendere la gravità del problema, si è ritenuto soddisfatto per la risposta, e ha invitato l’amministrazione a velocizzare il più possibile in modo da risolvere le criticità presenti.
CON UN’INTERROGAZIONE URGENTE, MASI, PERICCIOLI, MICHELI E VALENTINI CHIEDONO INFORMAZION SU BUYFOOD TOSCANA 2022
Con un’interrogazione urgente Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini hanno chiesto informazioni su Buyfood Toscana 2022.
L’edizione di quest’anno, come illustrato dal consigliere Masi verrà fatta, a quanto letto, non più a Siena, città che l’ha vista nascere 3 anni fa per volontà della Regione come incontro tra produttori, consorzi, buyers nazionali e stranieri e aziende toscane di prodotti di qualità certificata (Dop, Igp e Agriqualità), ma a Firenze. Una manifestazione che è diventata l’occasione di racconto e promozione delle eccellenze del nostro territorio, che unisce agroalimentare, scienze della vita, ricerca e stili, valorizzando la rete di associazioni, consorzi e tradizioni locali nella nostra città, nel luogo simbolo della cultura della cura e della qualità, il Santa Maria della Scala.
Masi ha ricordato poi che Siena è stata disponibile anche nei tempi più difficili della pandemia ad accogliere questa iniziativa registrando molte presenze e soddisfazione da parte di operatori e categorie. Aggiungendo che il bando per l’adesione delle aziende all’edizione 2022, programmata per il prossimo ottobre, scade già questo mese di maggio ed è quindi urgente per la nostra città comprendere bene quali siano i motivi di questo annunciato spostamento e mobilitarsi per far sì che ciò non avvenga. Sulla vicenda anche il consigliere regionale Anna Paris sembra aver depositato un’interrogazione urgente per la Giunta.
Per questi motivi ha chiesto se nelle passate edizioni di BuyFood Toscana a Siena siano maturate difficoltà da parte del Comune nell’accoglienza di questa importante iniziativa e se l’amministrazione abbia rinnovato per tempo, anche per il 2022, la propria disponibilità alla Regione ad ospitarla, e se, comunque, adesso riconfermi detta disponibilità con l’impegno di riportarla a Siena.
L’assessore al Turismo ha risposto spiegando che a seguito di corrispondenza e comunicazioni intercorse tra l’assessorato e la Regione, nei primi mesi del 2019, è stata fatta richiesta, con nota dell’11 marzo dello stesso anno, da parte del dottor Gennaro Giliberti, dirigente della direzione agricoltura e sviluppo rurale della Toscana, per la concessione gratuita di alcuni spazi, e il Comune ha così ospitato, per la prima volta, l’evento nella sala Italo Calvino al Santa Maria della Scala. Occasione nella quale è stato offerto anche un aperitivo light ai partecipanti (delibera di Giunta n.160 del 18 aprile 2019).
Proseguendo nel ricordare che, visto il successo di questa prima edizione, il 28 novembre 2019 è stata rinnovata (delibera di giunta n 20 del 23 gennaio 2020) la richiesta per un nuovo appuntamento sempre con la concessione gratuita della Sala Italo Calvino e alcuni spazi del complesso museale, e che, a causa della pandemia, si è dovuto però posticiparlo al 29 e 30 settembre (delibera n. 309 del 22 settembre 2020).
A seguito delle parziali riaperture dopo la fase più critica dell’emergenza sanitaria, il 14 settembre 2021, la Regione ha fatto nuovamente richiesta. Ad essa sono seguiti una serie di incontri che hanno portato alla deliberazione dell’evento il 19 agosto 2021e al suo svolgimento dal 18 al 21 ottobre 2021 nel rispetto delle normative per la prevenzione da Covid 19.
L’assessore ha poi concluso che per quest’anno il Comune non ha ancora ricevuto nessuna istanza in tal senso e che, tuttavia, vi è piena disponibilità nel proseguire la collaborazione iniziata negli anni precedenti, ribadendo la volontà di ospitare nuovamente questo importante appuntamento, e di farsi parte diligente con la Regione per mantenere i contatti in modo che BuyFood torni a Siena. Nonché un dialogo, sempre con la Regione, affinché venga data la possibilità alla nostra città di organizzare un evento enogastronomico che richiami pubblico di operatori del settore e non solo al quale Siena si era abituata in questo periodo. Ha poi informato l’aula che il Sindaco ha scritto al vicepresidente regionale, Stefania Saccardi. Lettera con la quale spiega ufficialmente che l’Amministrazione ha appreso dagli organi di stampa la notizia dello spostamento di Buyfood a Firenze senza una comunicazione ufficiale del perché di questa scelta, augurandosi che non sia una decisione meramente politica, ha chiesto quindi spiegazioni. Nella stessa, il primo cittadino ha fatto presente che il territorio senese è ricco di numerosi eccellenze e prodotti enogastronomici riconfermando comunque la disponibilità e la volontà di ospitare la manifestazione.
Masi si è dichiarato parzialmente soddisfatto. Bene la notizia della lettera del Sindaco, e che oggi con la presente interrogazione ci sia questa consapevolezza in Consiglio sulla questione. Ma il Comune deve fare di più, mobilitandosi insieme alla Provincia, alla Camera di commercio, agli enti e associazioni interessati, non solo per mantenere Buyfood Toscana 2022 nella nostra città, ma, anche, perché Siena e il suo territorio siano coinvolti puntualmente dalla Regione nella programmazione degli eventi che riguardano l’agroalimentare, dal momento che le nostre eccellenze ne rappresentano un riferimento nazionale e internazionale.
L’ASSENZA DEI CASSONETTI IN VIA MANETTI AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE DI DAVIDE CIACCI
L’assenza dei cassonetti in via R. Manetti è stata al centro di un’interrogazione di Davide Ciacci presentata oggi in Consiglio.
Nel ricordare la recente riorganizzazione della raccolta da parte dell’Amministrazione e in accordo con Sei Toscana, il consigliere ha sottolineato che nella zona in questione, non coperta dal “porta a porta”, mancano appositi cassonetti e che i residenti tra cui gli anziani dei civici più lontani sono costretti a recarsi in via S. Martini o in via Mazzini.
Per questi motivi, Ciacci ha chiesto se sia stata valutata la possibilità di un posizionamento di cassonetti di nuova generazione nella via per evitare accumuli di rifiuti in strada e degrado e come si intenda comunicare ai cittadini, soprattutto a quelli meno propensi ad una comunicazione digitale, la nuova modalità di conferimento e il posizionamento delle isole di raccolta.
Il vicesindaco ha ripercorso la situazione prima della riorganizzazione dei rifiuti spiegando che erano presenti due bidoni da 240 tl per indifferenziato non ad accesso controllato come purtroppo in molte altre zone della città, dove non si è mai cercato di trovare soluzioni per fare la differenziata, ma si è optato per scelte mirate alla semplificazione senza mai pensare alle tematiche ambientali.
Il servizio veniva svolto con un mezzo apposito che dal centro storico veniva a svuotare i bidoni, visto che quelli più grandi non riuscivano a fare le dovute manovre. Facendo notare che non è possibile pensare a una gita specifica che prevedeva un porta a porta in un contesto così urbanizzato, perché risulterebbe slegata da tutta la raccolta stradale a grande volumetria. Ricordando che questi bidoni sono stati tolti in fase di riorganizzazione e successivamente è stato fatto un sopralluogo congiunto con il Gestore e i tecnici comunali, dal quale è emersa l’impossibilità di installare postazioni di prossimità data la strettezza della via, che può essere percorsa solamente da camion tipo porter. Per ovviare alla situazione sarà potenziata la postazione stradale di viale Mazzini riducendo il disagio dei residenti, e mettendoli in condizione di fare una differenziata senza gettare indiscriminatamente i rifiuti in un unico contenitore come è avvenuto per 20 anni.
Ciacci ha ringraziato dichiarandosi parzialmente soddisfatto per quanto fatto fino adesso, sottolineando, però, che oltre ai parametri seguiti da 6Toscana andrebbero fatte altre considerazioni nella riorganizzazione della raccolta, come l’età anagrafica delle persone che vivono in quella zona della città e nelle altre della periferia.
PRESENTATA, DA GRICCIOLI, MAZZINI E PICCINI, UN’INTERROGAZIONE SULLA RACCOLTA DELL’ORGANICO NEL CENTRO STORICO E LE PROBLEMATICHE DEL NUOVO METODO NELLE PERIFERIE
Oggi in Aula, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini hanno presentato un’interrogazione sulla raccolta dell’organico porta a porta nel centro storico e le problematiche generate dal nuovo metodo nelle periferie.
Un ritiro, come stigmatizzato da Griccioli, che nel centro cittadino si è palesato poco efficace e coerente con i quantitativi di scarto prodotti dalle abitazioni che, per il 95%, sono costituiti da generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa, e solo una piccola parte, se si effettua correttamente la differenziata, andrebbe nei sacchetti dell’organico. La riorganizzazione della raccolta porta a porta finalmente, ha detto il consigliere, prevede il conferimento dell’organico diminuendo i costi della separazione e il riutilizzo di questo materiale, ma non si capisce perché l’indifferenziato viene ritirato due volte alla settimana quando in altri Comuni, tra i quali Asciano, Colle Val d’Elsa, Chianciano, Chiusi, Cortona, Follonica, Grosseto, Monte S. Savino, Montepulciano,
S. Gimignano, solo una volta. Griccioli ha quindi chiesto di conoscerne il motivo; se non si ritenga questo doppio ritiro controproducente per la sensibilizzazione dei cittadini alla corretta differenziazione; se ciò viene fatto perché non si considera la popolazione ancora pronta per questo step; se al contrario si procede come avviene in altri Comuni italiani per alimentare gli inceneritori per produzione energetica (Siena Ambiente gestisce il termovalorizzatore in località Foci); se si ritiene utile sensibilizzare i cittadini sul fatto che basse percentuali di raccolta differenziata determinino maggiori costi di gestione che di riflesso ricadono sulle famiglie e se, in virtù dei maggiori scarti prodotti dalle famiglie, è possibile aumentare il ritiro del multimateriale, della carta e dell’organico. Ma anche di conoscere le cause della presenza nel centro storico, a qualsiasi ora, di sacchetti dell’immondizia; se, vista la forte vocazione turistica della città, l’amministrazione intenda ubicare dei cassonetti privi di automazione all’interno dei parcheggi; se è stato fatto un Piano per la raccolta dei rifiuti prodotti dalle attività ristorative del centro storico almeno nel periodo di maggior flusso turistico. Ed inoltre: di promuovere la possibilità di riduzione sulla parte variabile del 30% per quelle utenze domestiche che provvedono in proprio al compostaggio, come previsto dal relativo Regolamento; se è stata verificata la tipologia dei rifiuti nei sacchetti abbandonati nelle isole ecologiche della periferia e se questo è conseguenza della rottura dell’automazione o perché i cassonetti risultano colmi; se è stata redatta un’analisi sulle problematiche dettate dai conferimenti con automazione. A seguire la richiesta di un resoconto dei verbali mensilmente redatti per i contravventori con numero, importo, causale e luogo; la motivazione per la quale l’apertura dei cassonetti per l’indifferenziata relativa alle attività produttive è molto più grande rispetto a quella dei cassonetti adibiti ai privati. Infine conoscere, con appropriata documentazione, i numeri in percentuale della raccolta differenziata e della parte di questa che concretamente viene riciclata.
La raccolta della frazione secca residua, nel centro, ha illustrato il vicesindaco viene effettuata due volte a settimana per agevolare le utenze che si trovano in un contesto urbano delicato come quello della parte storica della città. Il passaggio ad una volta sarà funzionale a maggiore propensione alla raccolta differenziata in relazione allo stabilizzarsi del servizio. La sua riorganizzazione ha visto estendere a tutta la zona murata la raccolta differenziata dell’organico che, in peso, assieme al vetro, rappresenta la percentuale predominante della composizione dei rifiuti prodotti. L’obiettivo, infatti, è incrementare la differenziata per un effettivo recupero dei materiali riducendo fortemente la quantità da smaltire. Ma, come ha evidenziato il vicesindaco, non sempre la riduzione dei rifiuti da smaltire, di porta a porta con orari ridotti di esposizione, e servizi dedicati corrisponde a un minor impegno di risorse. Anzi.
Correttamente dimensionate le frequenze per la raccolta di carta e cartone, multimateriale e frazione organica. Chiaramente il non rispetto delle regole di esposizione producono la presenza di rifiuti anche dopo gli orari di raccolta che, di norma, si concludono intorno alle ore 10,30. Per questo sono state previste attività di presidio anche nel pomeriggio, mappate le zone dove si registrano maggiori non conformità e applicate sanzioni come già avvenuto. Previste nuove azioni di comunicazione e, nel frattempo, sono iniziati una serie di appuntamenti di ascolto e contatto con la cittadinanza, in modo da avere un confronto sulla reale situazione ed i risultati sull’andamento del servizio. Per quanto concerne i rifiuti prodotti dai turisti questi vengono gestiti dai cestini dislocati in varie parti del centro; mentre per le strutture ricettive e gli affitti stagionali vi sono specifici servizi per i primi e per i secondi porta a porta e tessera dedicata per l’esterno. Le attività non domestiche del centro storico sono servite quotidianamente in base a quanto da loro richiesto per le varie esigenze, e il gestore è disponibile a prendere in carico ed analizzare anche eventuali specificità.
Sulla riduzione del 30% della parte variabile della tariffa per le utenze domestiche che fanno il compostaggio l’assessore ha informato che sono necessari altri passaggi con gli uffici di competenza. Mentre la verifica sui rifiuti abbandonati, per lo più non differenziati, è effettuata dagli ispettori ambientali che inviano alla Polizia Municipale le risultanze delle ispezioni. Mentre le operazioni di ripulitura delle postazioni prevedono la verifica della funzionalità di accesso e apertura dei cassonetti elettronici.
L’assessore infine ha fatto presente che l’apertura più ampia dei cassonetti dedicati alle attività produttive è in risposta alla maggior produzione di rifiuti rispetto alle utenze domestiche. E che per verificare il quantitativo dei rifiuti riciclati è necessario uno studio più approfondito che deve essere effettuato non dal gestore, bensì da chi gestisce gli impianti, ed essendoci oltre 50 codici CER è necessario sapere su quale frazione sono richieste le informazioni.
Questi i dati relativi al differenziato del Comune di Siena nei primi tre mesi di quest’anno: in gennaio la percentuale è stata pari al 61,16%; in febbraio al 63%; nel mese di marzo al 61,32 per un totale di 61,79.
Griccioli ha ricordato che il suo gruppo ha portato più volte all’attenzione i temi ambientali sollevando la necessità di parlarne approfonditamente in una commissione o in un Consiglio ad hoc, senza, però, ricevere alcuna risposta. Aggiungendo che tutto ciò denota una certa autoreferenzialità del Comune, che ha fatto cadere dall’alto la riorganizzazione della raccolta rifiuti in una città ancora indietro su questo argomento. Anche se c’è stata una parziale comunicazione in merito – ha proseguito – serve maggiore sensibilizzazione in materia di salvaguardia dell’ambiente. Aspetti necessari visti i precedenti dove Siena non ha mai brillato per la raccolta differenziata a causa di una latente cultura ambientale nella popolazione. E per questo, come sottolineato dal consigliere, era necessario creare sistema anche con le scuole e le contrade per sensibilizzare tutti, dai piccoli ai grandi. Concludendo che non è solo colpa dell’autoreferenzialità dell’Ente, ma anche di tutti i cittadini che non capiscono l’importanza di fare la propria parte per lasciare alle generazioni future un pianeta vivibile.
INTERROGAZIONE DI TOMMASO BARTALINI SULLA CONCESSIONE DEGLI SPAZI DELLA FORTEZZA MEDICEA PER L’ESTATE
In Consiglio, l’interrogazione di Tommaso Bartalini sulla concessione degli spazi della Fortezza Medicea per l’estate di quest’anno.
Ripercorrendo i passaggi che hanno portato, con deliberazione della Giunta del 19 marzo 2020 n. 92, all’approvazione del calendario presentato dall’Associazione di promozione sociale Propositivo (Pro+) in quanto rispondente alle esigenze dell’Amministrazione per la valorizzazione della struttura con un adeguato programma di iniziative estive, che la stessa associazione ha gestito e organizzato, per due estati (2020 e 2021), il consigliere ha chiesto notizie su come, eventualmente, il Comune intenda utilizzare la Fortezza, per la prossima stagione estiva.
L’assessore al Turismo ha ripercorso i passaggi chiave della programmazione estiva nella Fortezza ricordando che, con deliberazione di Giunta n. 69 del 28 febbraio 2019, è stato avviato, in via sperimentale, un primo calendario di eventi, finalizzati alla valorizzazione dell’area, realizzato dall’Associazione di promozione sociale Propositivo Pro+. Successivamente, è stato approvato (deliberazione di G. C. n. 31 del 30 gennaio 2020) un progetto per l’organizzazione di iniziative estive di intrattenimento musicale, culturale, sportivo ed enogastronomico, dal 2 giugno all’11 ottobre 2020 e per lo stesso periodo dell’Estate 2021, con possibilità di proroga di un ulteriore anno, se nessuna delle due parti esprima formalmente, entro gennaio 2022, volontà diversa.
Ha poi spiegato che la commissione giudicatrice ha dato 14 punti all’Associazione di promozione sociale Propositivo (Pro+) e 6 punti alla società (Enfasi), le sole che hanno presentato domanda, e che la Giunta ha quindi approvato il progetto presentato da Pro+ e lo schema di convenzione con la stessa.
Nel ribadire che, come previsto negli atti citati, il progetto era di tipo sperimentale, ha spiegato che l’Amministrazione si è quindi riservata di valutare i vari aspetti emersi durante i periodi di svolgimento. Da qui, la decisione, di concerto con la Camera di Commercio di Arezzo-Siena e le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, di realizzare un nuovo piano tenendo conto degli aspetti più rilevanti emersi. Fra questi la necessità di costruire un calendario capace di attrarre non solo cittadini, ma soprattutto un turismo attento a questo tipo di iniziative che produce numeri importanti in termini di flussi e permanenza nel territorio.
L’Amministrazione (deliberazione di Giunta n. 484 del 25 novembre 2021) ha quindi espresso la volontà di realizzare un nuovo progetto per promuovere lo sviluppo economico del territorio e valorizzare lo spazio pubblico della Fortezza Medicea con l’ideazione, l’organizzazione e la promozione di un cartellone estivo, dal 10 giugno al 30 settembre 2022, a carattere culturale e sportivo, in convenzione con la Camera di Commercio.
Sottolineando che con questa, il Comune condivide, nell’ambito delle proprie strategie, la finalità di promuovere lo sviluppo del sistema economico di riferimento, con una serie di interventi integrati di sostegno a favore del territorio. E aggiungendo che la convenzione è in corso di sottoscrizione. Mentre l’ufficio Gare insieme alla Direzione Turismo, Comunicazione e Commercio e la CCIA sta lavorando al bando.
Come evidenziato poi dall’assessore, l’Amministrazione, con la delibera del 25 novembre scorso, ha deciso di procedere a un nuovo progetto senza prorogare di un altro anno la convenzione con l’associazione Pro+. Puntualizzando che il progetto è stato sperimentale proprio perché dalla valutazione delle attività svolte fosse possibile trarre feedback utili sui quali costruire il futuro. Tuttavia il protrarsi dei tempi tecnici per mettere a bilancio le risorse da parte dei due enti, lo studio del nuovo bando, e soprattutto le incertezze causate dalla pandemia, hanno rallentato il processo non rendendo possibile la sua pubblicazione per l’estate 2022. Commentando che una rassegna di eventi importante necessita, infatti, di una promozione idonea, realizzata con diversi mesi di anticipo, perché sia possibile avere un ritorno in termini economici e di partecipazione.
Informando l’aula che il nuovo bando, attualmente in via di definizione, consentirà l’avvio dell’iter amministrativo alla fine dell’estate per essere pronti con il calendario degli eventi per il 2023, ha concluso ribadendo che per il 2022 la volontà dell’Amministrazione è quella di animare la Fortezza con iniziative proposte e organizzate da soggetti del territorio, alcune già deliberate, tra le quali nei mesi di giugno e luglio, “Palio a Canestro”, “Saranno famosi nel vino”; altre promosse dall’Associazione Carbon Neutrality e il multi evento di sport da combattimento e arti marziali, nonché il Cinema in Fortezza. E dichiarando che con l’assessore alla cultura sta già lavorando per definire al più presto molti altri appuntamenti di qualità.
Bartalini ha preso atto del nuovo progetto che l’Amministrazione sta portando avanti in collaborazione con la Camera di commercio. Non rimane che aspettare i prossimi sviluppi.
APPROVATO IN CONSIGLIO IL RENDICONTO DELLA BIBLIOTECA DEGLI INTRONATI
L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha approvato il rendiconto 2021 dell’Istituzione Biblioteca comunale degli Intronati, che ha registrato un avanzo di amministrazione di circa 25mila euro, dovuto sostanzialmente a piccole economie in vari capitoli.
Prima di entrare nel dettaglio l’assessore al Bilancio ha evidenziato che le attività svolte durante lo scorso anno, pur essendo state ancora condizionate dall’emergenza sanitaria da Covid, hanno registrato un notevole incremento soprattutto nel settore del restauro del patrimonio, della riorganizzazione del lavoro, digitalizzazione e programmazione.
Ed ha informato su due importanti progetti in capo alla Direzione Generale Apicale che, pur non gravando sul bilancio dell’Istituzione, hanno per obiettivo il primo il recupero, la rifunzionalizzazione e l’allestimento di spazi attualmente non accessibili agli utenti, con lo scopo di creare una nuova sala lettura e aree idonee a ospitare mostre e iniziative fruibili da ampi e diversificati pubblici; mentre l’altro riguarda interventi di restauro della facciata, rimodulazione dell’ingresso e degli spazi di prima accoglienza, ma anche digitalizzazione e multimedialità. Presentati entrambi dalla Biblioteca, il primo ha ricevuto il finanziamento massimo di 320mila euro previsto dal relativo Bando della Regione Toscana, e il secondo, finanziato dal Ministero della cultura, l’intero importo richiesto: 900mila euro. Per quanto riguarda invece la sede dell’Archivio storico all’interno dell’ex complesso S. Marco nel corso dello scorso anno è stato predisposto, dalla Direzione Nuove Opere, il progetto esecutivo per il recupero e la riqualificazione di diversi spazi, compresa un’area da aprire al pubblico.
Per quanto riguarda le entrate del Bilancio dell’Istituzione, come ha illustrato l’assessore, il Comune ha erogato un contributo, per la parte corrente, inizialmente previsto in 500mila euro, che è stato poi integrato di 20mila euro per il funzionamento dell’Archivio storico comunale e di un trasferimento straordinario di 43.752 euro per poter partecipare all’asta con la quale la Biblioteca si è aggiudicata la preziosa edizione giuntina del 1568 de Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti di Giorgio Vasari, annotata da Federico Zuccari; è stata acquisita inoltre la collezione, quasi completa, de “L’Eroica” (308 numeri su 310), la rivista diretta da Ettore Cozzani, uno dei più importanti periodici di arte e letteratura del Novecento.
Il finanziamento regionale, stimato nella previsione di 100mila euro, è stato poco più di 88mila euro. Sostanzialmente mantenuti i trasferimenti dai Comuni e Unione dei Comuni aderenti alla Rete documentaria e bibliotecaria senese (Redos). La Biblioteca è risultata, inoltre, beneficiaria da parte del Ministero della Cultura del “Contributo alle biblioteche per acquisto libri. Sostegno all’editoria libraria” di circa 9mila euro e, sempre dal Ministero, ha ricevuto per la rete Redos un contributo di circa 4.800 euro, a seguito della partecipazione a un bando per assegnazione di risorse nell’ambito della promozione della lettura.
Si sono conclusi i progetti vasti e articolati per la tutela e conservazione del patrimonio, che hanno interessato circa 28mila volumi e, parallelamente, è stato completato il restauro delle librerie antiche del deposito dei manoscritti e degli incunaboli e rari.
Lo scorso 21 luglio è stato presentato, dopo un attento restauro, l’allestimento permanente della libreria che Agostino Fantastici disegnò per lo “studiolo” del nobile Giulio del Taja all’interno del palazzo di famiglia in via Montanini. Si tratta di una raffinata e originale opera di ebanisteria realizzata tra il 1824 e il 1825, di proprietà della Fondazione Monte dei Paschi, che l’ha concessa in comodato d’uso alla Biblioteca ed è destinata a ospitare parte dei “Duplicati”, e essere inserito in un percorso di visita e valorizzazione dei depositi dei fondi antichi, in corso di progettazione.
Grazie agli investimenti, è stato dato ulteriore impulso all’attività del laboratorio di digitalizzazione che, nel 2021, ha visto il compimento delle operazioni necessarie alla prossima pubblicazione della Biblioteca digitale, un progetto pluriennale finanziato grazie al contributo di Ales. La piattaforma è stata notevolmente arricchita e ad oggi sono presenti 1748 documenti integralmente digitalizzati: 854 disegni, 511 manoscritti, 245 stampe, 133 testi a stampa per un totale di oltre 120mila immagini.
Le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria per garantire il decoro e la sicurezza dei vari locali dell’edificio hanno inciso per 77.432 euro; utenze e canoni si sono attestati a 94.674 euro. Proseguito il processo di riorganizzazione con l’adozione della piattaforma CiviliaNext, acquisita nel corso dello scorso anno, che ha consentito di superare la oramai obsoleta gestione separata dei servizi finanziari e degli affari generali, e provveduto ad avviare le procedure per l’adozione della piattaforma PagoPA.
I servizi di Biblioteca pubblica (prestito, consultazione a scaffale aperto, Biblioteca per bambini e ragazzi) sono stati, a causa dell’emergenza sanitaria, rivisti e riorganizzati. Proseguita con successo l’iniziativa “La Biblioteca va in libreria”, che da sperimentale, per il gradimento ricevuto, è tuttora in essere.
ALL’UNANIMITA’ LO SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA SEGRETERIA COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA
L’assemblea consiliare, oggi, ha deliberato all’unanimità, di procedere allo scioglimento anticipato della convenzione tra i Comuni di Siena, Piancastagnaio e Sarteano per la gestione in forma associata della Segreteria comunale.
La richiesta, da parte di Piancastagnaio e Sarteano, è stata inviata all’amministrazione senese, poiché il segretario comunale, titolare della convenzione, dallo scorso 8 aprile è stato collocato a riposo e la sede risulta, quindi, vacante.
BRUNO VALENTINI CHIEDE INFORMAZIONI SULL’INCARICO A DANIELE TACCONI
La determina per l’incarico a Daniele Tacconi di supporto alle relazioni pubbliche e politiche su scala cittadina, regionale e nazionale del Comune di Siena è stata, oggi, oggetto di un’interrogazione consiliare da parte di Bruno Valentini.
Il consigliere ha, infatti, avanzato una serie di critiche. Nello specifico: il fatto di non aver proceduto con una selezione ad evidenza pubblica; confusione fra i contratti d’opera (ex art. 2222 CC come citato nella determina) e il tipo di collaborazione attivata che dura fino al mandato del sindaco con possibilità di rinnovo; il fatto che sia un dirigente ad attribuire un incarico di natura politica senza un atto di indirizzo strategico da parte della Giunta e del Consiglio comunale; l’aver giustificato l’affidamento citando il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi che però riguarda casi totalmente diversi; la mancata preventiva dimostrazione dell’assenza di professionalità interne come previsto dalla Corte dei Conti; la gratuità della prestazione che, seppure prevista dalla normativa, non legittima il lavorare senza compenso viste le implicazioni che comporterebbe l’adozione di una simile pratica e, al contempo, nessun stanziamento preventivo in bilancio per le coperture assicurative e il rimborso spese. Infine l’ampiezza del campo di attività paragonabile solo a quella del Sindaco. Per questi motivi ha chiesto al sindaco se non rileva le gravi anomalie legali contenute nella determina; per quale motivo non ha voluto condividere questa scelta, così forte e caratterizzante l’intera attività del Comune, con la sua maggioranza e, infine, se non si è reso conto del diffuso malcontento anche nell’elettorato che lo ha sostenuto per una evidente cessione di sovranità politica e di potere reale a personaggi che non sono stati votati e scelti direttamente dai cittadini.
Puntuali le risposte date dal sindaco: il contratto di collaborazione è un contratto in cui prevale la prestazione lavorativa resa in maniera molto prevalente in via personale, questo lo distingue da un affidamento di un servizio. Relativamente alla scadenza legata al mandato del Sindaco, ha specificato che in questo tipo di contratto non è previsto un tempo minimo o massimo di durata dell’atto, che può essere rinnovato più volte. E questo lo dice la legge. Non si tratta di un incarico di natura politica, bensì di attività consulenziale svolta in staff al sindaco, ma a supporto di tutta la struttura comunale. Questa è un’amministrazione, ha evidenziato il primo cittadino che amministra, la politica la fanno i partiti. Ribadendo di essere civico e rimanere tale.
Sull’assenza di una selezione ad evidenza pubblica ha ricordato che l’art. 214 del Regolamento, in vigore, per l’organizzazione degli Uffici e dei Servizi approvato dalla Giunta comunale nel 1997 prevede il conferimento di incarichi da parte del dirigente competente ad esperti esterni in via diretta, senza esperimento di selezione per attività che comportano prestazioni di natura culturale, scientifica o di consulenza legale non comparabili in quanto strettamente connesse all’abilità del prestatore d’opera o alle sue particolari interpretazioni o elaborazioni. Per questo è stato scelto il dottor Daniele Tacconi. Il primo cittadino ha proseguito evidenziando che non è corretto quanto scritto nell’interrogazione e cioè: “affidamento senza previa verifica professionalità interne”, perché l’atto dirigenziale la contiene. Vi si legge, infatti, che ‘(…) l’assenza, nell’ambito delle diverse strutture dell’Ente, di una professionalità in grado di rendere le suindicate prestazioni qualificate, in quanto trattasi di attività ad alto contenuto di complessità, eccedenti le competenze ordinarie riferibili alle funzioni istituzionali, si rende necessario ricorrere ad un soggetto esterno in possesso di specifica e peculiare alta professionalità’.
Infine, relativamente all’art. 5 del Dlgs 165, ha specificato che la legge prevede la possibilità di utilizzare tale tipologia di contratti per alcuni lavoratori come ad esempio i pensionati. E che sulla gratuità dell’incarico e assenza di impegno di spesa non potendo ad oggi dire a quanto ammonteranno le spese, ha sottolineato il fatto che dai bilanci precedenti è possibile constatare che di spese questa amministrazione ne fa pochissime.
Valentini si è dichiarato soddisfatto perché il sindaco ci ha messo la faccia, con totale assunzione di responsabilità per questo incarico. Ha poi fatto presente di non ritenere convincenti le risposte ricevute, fra le quali l’incongruenza fra il periodo in cui Tacconi ha ricevuto un compenso pur essendo pensionato ed il regime attuale di gratuità dell’incarico, ma con costi impliciti legati ai rimborsi spese illimitati e che trasmetterà gli atti agli organi competenti visti i suoi dubbi sulla legittimità dell’incarico. Rimane incomprensibile un incarico così politicamente ampio ed invasivo ad una persona non eletta dai cittadini.
APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE DI DAVIDE CIACCI SULLA GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME CIVILI DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI NEL MONDO
Approvata all’unanimità dall’assemblea consiliare, nella seduta odierna, la mozione sulla Giornata Nazionale delle Vittime Civili e dei Conflitti nel Mondo.
Nel documento, presentato da Davide Ciacci, viene spiegato che questa giornata, che si celebra il 1° febbraio di ogni anno, è stata istituita grazie all’approvazione all’unanimità del Parlamento con la legge n. 9 del 25 gennaio 2017. L’art. 2 esorta gli enti locali a celebrarla promuovendola con eventi e incontri sull’impatto dei conflitti sulle popolazioni civili di tutto il mondo. Mentre l’art. 4.2 incarica espressamente l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), quale “istituzione” morale preposta per legge in Italia alla rappresentanza e tutale delle vittime civili di guerra, nonché il suo Osservatorio, centro di ricerca, insieme al Ministero dell’Istruzione, di stabilire le direttive e fornire gli indirizzi tematici di ogni giornata con particolare attenzione alle scuole di ogni ordine e grado. In occasione dello scorso 1° febbraio, infatti, l’ANVCG ha proposto ai Comuni di celebrarla esponendo uno striscione con lo slogan “Stop alle bombe sui civili”, campagna nata dall’iniziativa internazionale della rete INEW per proteggere i civili dall’impiego delle armi esplosive nei conflitti in aree urbane o ad alta densità di popolazione.
Come aggiunto poi da Ciacci, da L’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo – ed. 2021, sul nostro pianeta ne sono presenti ancora oggi più di 30, alcuni dei quali in corso da molti anni, e che sono un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 (Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile).
Il consigliere ha poi informato il Consesso che sono in corso dei negoziati, non ancora riconosciuti come percorso diplomatico ufficiale, per una Dichiarazione politica internazionale sulle armi esplosive volta a proteggere i civili che, se sottoscritta dal nostro Paese, contribuirebbe a migliorare la protezione e l’assistenza degli stessi.
Infine, ribadendo, come obiettivo comune da perseguire, l’importanza di assicurare protezione e assistenza umanitaria, Ciacci ha chiesto l’impegno del Sindaco ad aderire alla Campagna “Stop alle bombe sui civili”, promossa e coordinata dall’ANVCG, in rete con Campagna Italiana contro le mine e Rete italiana Pace e Disarmo; partecipare dal 1° febbraio 2023 alle celebrazioni della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo; e a indirizzare alle Commissioni Esteri e gruppi per i diritti umani di Camera e Senato, l’invito a sostenere, con idonee iniziative di indirizzo parlamentare, il percorso diplomatico per l’adozione della Dichiarazione politica internazionale sulle armi esplosive.