SIENA. L’assemblea consiliare, nella seduta di ieri, 31 marzo, ha approvato il regolamento del complesso museale Santa Maria della Scala, in attesa di definirne il futuro assetto secondo quanto previsto dall’atto di indirizzo del Consiglio comunale, del Museo Civico e del Museo dell’Acqua.
Tutti e tre gli atti sono stati interessati da un emendamento presentato da Carolina Persi (PD) per i gruppi di maggioranza con il quale è stata rafforzata la figura del Direttore del Polo museale e, in parallelo, la futura programmazione e direzione scientifica, prevedendo forme di condivisione tra le varie figure professionali dei tre musei comunali.
Nei testi che disciplinano l’organizzazione e il funzionamento dei singoli musei sono stati definiti finalità e funzioni, principi di gestione, funzioni della direzione delle tre strutture museali, conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale, servizi educativi e didattici, sorveglianza, custodia e accoglienza, funzioni amministrative e tecniche, risorse umane. Presentato dalla consigliera Rita Petti (gruppo PD) un sub-emendamento con la proposta di concordare, entro un anno, la revisione dei regolamenti e la piena attuazione degli stessi, consentendo la gestione della fase transitoria in modo sostenibile <<considerando il regolamento come uno strumento migliorativo di programmazione a medio e lungo termine che risponde al contingente senza stravolgerlo concedendo opportuni tempi di adeguamento stabilendo però obiettivi chiari>>.
<<Tre atti fondamentali – ha informato l’assessore alla Cultura, Massimo Vedovelli – perché ci permetteranno, per il Santa Maria della Scala, il Museo Civico e il Museo dell’Acqua, di presentare alla Regione Toscana l’istanza per il riconoscimento della qualifica di museo ed ecomuseo di rilevanza regionale per il 2016 e poter così attingere ai finanziamenti>>. <<I rispettivi regolamenti costituiscono un passaggio rilevante per poterci mettere in sintonia con un modello gestionale più generale per il nostro grande e inestimabile patrimonio culturale e identitario>>.
I tre regolamenti sono stati elaborati sulla base del modello predisposto dalla stessa Regione Toscana e saranno sottoposti a una verifica, fra un anno, per valutarne la piena capacità di risposta alle esigenze gestionali dei musei comunali.