Articolo in aggiornamento
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SIENA. Di seguito riportiamo le note stampa ufficiali relative alla seduta del Consiglio Comunale di Siena in via di svolgimento (in costante aggiornamento)
CONFERMATE LE ALIQUOTE IRPEF PER IL 2021
L’assemblea consiliare, oggi, ha confermato per il 2021 le aliquote dell’addizionale comunale IRPEF dell’anno precedente.
“In considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – e a una conseguente riduzione delle entrate di parte corrente, si ritiene opportuno confermare le aliquote nella stessa misura degli anni precedenti, ai fine di garantire la permanenza degli equilibri di bilancio”.
Prevista, quindi, l’esenzione per redditi imponibili fino a 11.999,99 euro; 0,735 l’aliquota per i redditi fino a 15mila; 0,78 per redditi da 15.000,01 a 28mila; 0,79 da 28.000,01 a 55mila; 0,795 da 55.000,01 a 75mila, e 0,8 per quelli oltre 75mila.
RSA, PELUSO (FORZA ITALIA) CHIEDE CHIARIMENTI SUI TAMPONI COVID GRATUITI PER I VISITATORI
I tamponi gratuiti per il Covid nelle Rsa sono stati al centro di un’interrogazione urgente, presentata dal consigliere comunale di Forza Italia, Orazio Peluso, e discussa questa mattina, 28 maggio. Dopo aver ricordato che lo scorso 19 maggio la Regione Toscana ha indicato le “modalità di accesso dei visitatori alle strutture della rete territoriale, tra cui la necessità di effettuare il tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti la visita”, il consigliere ha spiegato che “ad oggi non è stata ancora individuata la procedura per garantire i 2 tamponi gratuiti al mese per ciascun visitatore”. Da qui la richiesta di Peluso di conoscere “i tempi per poter garantire ai visitatori delle strutture i due test e se sarà previsto il rimborso del costo dei tamponi per i cittadini che lo hanno effettuato a proprie spese, in attesa della gratuità prevista dall’ordinanza”.
A rispondere l’assessore alla Sanità Francesca Appolloni la quale ha precisato che “l’Asp Città di Siena si è messa in moto da tempo su questo tema nonostante la mancanza di chiarezza sui tempi di attuazione del provvedimento”, tanto che “ho già scritto all’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini e spingerò ulteriormente per avere risposte dopo questa interrogazione, interessando anche le forze politiche di minoranza in consiglio regionale”. Appolloni ha poi indicato le procedure: “L’ordinanza regionale dispone che per poter accedere alle Strutture Residenziali, i visitatori devono essere in possesso della “green card” o comunque di attestazione di avvenuta vaccinazione completa o avvenuta guarigione da Covid-19, in alternativa avvenuta effettuazione di tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti alla visita”. Non solo, “è richiesta la stesura, da parte di tutte le strutture di un “Patto di condivisione del rischio” al fine dio garantire una regolare informazione ai familiari sulla situazione clinica degli ospiti e sulle regole di prevenzione e sicurezza Covid-19”. L’assessore ha dunque spiegato che “al fine di garantire ai visitatori l’accesso gratuito al tampone per un massimo di due volte al mese le Rsa dovranno comunicare alla Regione Toscana il riferimento del soggetto cui indirizzare i visitatori per ottenere un codice tampone previa presentazione di attestazione rilasciata dalla struttura e comprovante che un familiare è lì ospitato”. Inoltre “l’azienda è disponibile a supportare i familiari per la richiesta dei tamponi gratuiti, appena la Regione renderà note le relative modalità, non solo nella fase di acquisizione del c.d. “codice tampone”, ma anche per la prenotazione nelle sedi del Sistema Sanitario Regionale. Le strutture – ha proseguito – potranno rendersi disponibili a supportare i familiari per le richieste dei tamponi gratuiti non solo nella fase di acquisizione del cosiddetto codice tampone ma anche per la prenotazione nelle Strutture del Sistema Sanitario Regionale” e “nulla è previsto circa un eventuale rimborso per coloro che lo hanno già fatto per andare a visitare un familiare”. Infine Appolloni ha ricordato che “ l’Asp di Siena si è già attivata affinché i tamponi antigenici rapidi, necessari per poter accedere alle strutture, possano già essere effettuati alla Farmacia 3 di piazza Rosselli, al prezzo concordato di 22 euro, previa prenotazione telefonica. L’intento è quello di facilitare ulteriormente il fondamentale rapporto tra familiari e ospiti così come avvenuto con le cosiddette “Camere degli Abbracci”, di cui le nostre strutture sono state le prime a dotarsi”.
Nella replica Peluso si è detto “soddisfatto della risposta” e per quello che “è stato messo in campo dall’Asp”. Il consigliere, dopo aver annunciato “di far leva anche sugli esponenti del mio partito in Regione affinché i tamponi siano gratuiti”, ha invitato “i rappresentanti della Regione a non fare proclami o quanto meno a farli solo quando i provvedimenti sono già operativi”.
NUOVO COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI PER IL TRIENNIO 2021-2024
Il Consiglio comunale, nella seduta di oggi, ha deliberato la costituzione del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2021-2024.
Si tratta dell’organo di revisione economico-finanziaria con funzioni di collaborazione con l’assemblea consiliare nell’attività di indirizzo e controllo, esercitando la vigilanza sulla regolarità della gestione.
Il mandato dell’attuale Collegio è scaduto lo scorso 9 maggio e la Prefettura di Siena ha proceduto all’estrazione a sorte, tramite il sistema informatico del Ministero dell’Interno, di 6 nominativi.
Dopo aver verificato il permanere dei requisiti e dei dati dei professionisti, si procede alla nomina dei primi due: Franco Degl’Innocenti e Gian Luca Ruglioni.
In base alle recenti disposizioni legislative che hanno introdotto alcune modifiche sulla nomina del Presidente, lo stesso viene individuato, a maggioranza assoluta, direttamente dall’assemblea consiliare, a maggioranza assoluta, e a tal fine il Comune ha approvato un avviso pubblico di selezione, scaduto lo scorso 10 maggio, al quale hanno partecipato 64 candidati.
Il nuovo collegio risulta così composto: Franco Degl’Innocenti e Gian Luca Ruglioni e Roberto Boninsegni, in qualità di presidente.
IL CONSIGLIO COMUNALE NOMINA IL TEAM DI COORDINAMENTO PER LA RIPRESA DELLA CITTA’
L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha nominato il team di coordinamento, previsto dal documento per la ripartenza della città, approvato dal consesso lo scorso 10 maggio.
“La delibera – come ha introdotto il sindaco Luigi De Mossi – che raccoglie e veicola le diverse proposte verso uno o più piani strategici, definisce il ruolo centrale dell’Amministrazione e le alleanze sul territorio, ponendo le basi delle scelte da assumere avendo come obiettivo la crescita e lo sviluppo occupazionale, il rapporto pubblico/privato e la sinergia dei sistemi famiglia e imprese”.
Vista la complessità e la varietà degli interventi, il team, di supporto agli organi dell’Ente e, in particolare, della Giunta, avrà il compito di assicurare l’attuazione del documento programmatico attraverso incontri e intese con soggetti qualificati del contesto cittadino; occuparsi della gradualità degli interventi proposti, la ponderazione delle spese, la relazionalità delle soluzioni e il rispetto degli equilibri economico-finanziari di bilancio.
Il team di coordinamento, scelto tra i consiglieri firmatari del documento, risulta così composto: il sindaco Luigi De Mossi, o suo delegato, in qualità di presidente, e da Bernardo Maggiorelli, Davide Dore, Davide Ciacci e Maria Concetta Raponi.
IL PIANO ATTUATIVO DELLA ZONA DI COSTALPINO NELL’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA
Nella seduta consiliare odierna, il Gruppo Per Siena (Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini) ha interrogato il Sindaco e l’assessore competente sul Piano Attuativo della zona di Costalpino.
L’intervento per l’edificazione di nuove strutture abitative e commerciali definito nel piano in oggetto e previsto dal nuovo Piano Operativo del Comune, <<comporta – ha illustrato il consigliere Vanni Griccioli – l’obbligo da parte del costruttore di provvedere allo spostamento della circolazione degli automezzi in area esterna al centro abitativo con l’obiettivo di mettere in sicurezza il passaggio pedonale e ridurre il numero di incidenti che coinvolgono spesso la zona>>.
Alla luce di quanto illustrato Griccioli ha quindi chiesto se <<l’intervento è ritenuto fattibile e sostenibile considerata la diminuzione volumetrica che ha subito il progetto, se sono stati avviati contatti preliminari con la Regione e se sussiste un’eventuale compartecipazione pubblica alla realizzazione, e conoscere le tempistiche per la realizzazione>>.
L’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti nel rispondere all’interrogazione ha ribadito che <<l’Amministrazione ritiene un obiettivo strategico e fondamentale, per la qualità della vita di Costalpino, la realizzazione della variante stradale: la piccola bretella che impedirà ai veicoli, soprattutto pesanti, di transitare all’interno della frazione.
E’ un intervento di cui si parla da anni, ma che per alterne vicende non è stato possibile realizzare>>. Ha poi proseguito specificando che <<in merito all’opera, le volumetrie previste dal Piano Operativo non devono unicamente compensare gli oneri per la realizzazione della strada, ma devono corrispondere efficacemente agli obiettivi di qualità paesaggistica, spesso dimenticati dalle precedenti amministrazioni, per la verifica dei quali sono già cominciati gli incontri con la Regione Toscana e la competente Soprintendenza>>. Spiegando che <<nel quadro della pianificazione regionale, rappresentato dalla nuova Legge 65 del 2014 e il PIT (Piano di indirizzo territoriale) avente valore di Piano Paesaggistico Regionale (PPR), un progetto è fattibile e sostenibile solo se coerente con gli assetti paesaggistici e se assume pienamente gli obiettivi, le direttive e le prescrizioni del PIT/PPR e della scheda di vincolo>>.
Considerando il chiaro interesse pubblico che riveste la variante stradale, come chiaramente descritto nel Piano Operativo adottato, il privato proprietario dell’area dovrà quindi cederla, mentre la realizzazione delle opere sarà a carico del Comune di Siena.
<<Per i tempi è utile precisare che essi dipendono in primo luogo dalla verifica, in corso da parte della Conferenza paesaggistica, da svolgere ai sensi dell’art. 21 della Disciplina di Piano del PIT/PPR, che può portare ad un progetto del tutto o in parte diverso da quanto adottato; e solo successivamente l’intervento di realizzazione della viabilità rientrerà nel programma delle opere pubbliche>>.
Ha infine colto l’occasione per comunicare <<che l’inizio della conferenza paesaggistica con la Regione Toscana è stata fissata da quest’ultima il prossimo 22 giugno>>. E proprio considerando l’importanza che questa opera rappresenta <<per risolvere un problema quotidiano rispetto al quale abbiamo giuste sollecitazioni dai residenti, abbiamo espresso alla Regione già nel tavolo tecnico, la nostra volontà di non rinunciarci, e di essere disposti a riesaminarne gli assetti senza però espungerla dal Piano, essendo di primario interesse per la frazione di Costalpino, perché può veramente cambiare la qualità della vita ai residenti>>.
Griccioli nel dichiararsi <<soddisfatto per la risposta ricevuta>>, ha comunque informato <<che il suo gruppo vigilerà per verificare che quanto detto sia poi realizzato concretamente>>.
I PRESIDI SANITARI E LA SANITA’ REGIONALE AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE DI SALVINI (LEGA)
Paolo Salvini (Lega) ha presentato, oggi in Consiglio, un’interrogazione sui presidi sanitari e la sanità regionale.
Salvini nella sua illustrazione ha ripercorso lo stato dell’arte dei servizi alla salute nel nostro territorio che hanno visto, tra l’altro <<una delibera, del 17 dicembre 2019, tra l’Azienda ospedaliera Toscana Sud Est e quella ospedaliera universitaria senese, sull’attività specialistica ambulatoriale nella zona senese e i tempi di attesa per l’accesso. Un accordo che lascia perplessi anche alla luce del fatto che il poliambulatorio di Siena, dove si può effettuare tutta la diagnostica di primo livello con migliaia di prestazioni ogni anno debba essere ridotta a un servizio di secondo ordine con solo visite di controllo e poco altro. Il periodo pandemico ha determinato la percezione e poi la conferma, sia a livello nazionale sia regionale, dell’importanza dell’attività del territorio e della non più procrastinabile necessità di un loro potenziamento. Una necessità, quello di trasferire al di fuori dell’ospedale, l’erogazione di tutte quelle prestazioni che possono essere effettuate in ambito territoriale, periferico e di prossimità, che non trova risposta nell’accordo tra le due aziende avvenuto a maggio e dicembre 2020 e miopicamente prorogato a marzo 2021. In questo, infatti, si ha l’eliminazione di tutte le prestazioni di primo accesso al poliambulatorio di Pian d’ovile e, al tempo stesso, un mancato e contestuale potenziamento del personale alle Scotte>>.
Salvini ha poi ricordato che <<a marzo 2021 è stato stilato un Protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Comune, Azienda ospedaliera universitaria senese e Usl Toscana Sud Est che pone le basi per un progetto di “servizi sanitari a risposta integrata” collegato all’utilizzo dell’immobile di viale Sardegna. Un piano che ha lo scopo di dare risposta ai crescenti bisogni di spazi sanitari e ambulatoriali nel territorio senese, e, che in un prossimo futuro, servirà all’AOUS per ambulatori di diabetologia, riabilitazione, medicina del lavoro, dermatologia e reumatologia. Ma anche di oculistica e otorinolaringoiatra nonché per l’Asl Toscana Sud Est per le attività distrettuali dei consultori, della Casa della Salute e per altre di supporto alle stesse>>.
Per tutto ciò premesso, il consigliere ha quindi chiesto di sapere <<quale sia la “reale” composizione del futuro distretto sanitario integrato, quale la prospettiva dell’attività specialistica del poliambulatorio e se si intende promuovere una sanità territoriale capillare, efficiente e vicina ai bisogni di salute del cittadino>>.
Nella risposta l’assessore alla Sanità, Francesca Appolloni, facendo riferimento a quanto comunicato dall’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, dopo aver ricordato il piano regionale per l’abbattimento delle liste d’attesa, ha spiegato che <<l’Azienda Ospedaliera ha proposto all’Ausl TSE un accordo per la gestione dell’offerta per i cittadini residenti nei Comuni della zona senese e i conseguenti tempi d’attesa sono garantiti, in via esclusiva, dall’Aous che ne ha la responsabilità in ordine al rispetto dei tempi di attesa>>. Le Scotte, dunque, <<ospedale di secondo livello e alta specializzazione è da considerare erogatore di prestazioni di primo livello per i cittadini della città di Siena e immediata periferia>>, dando attuazione al progetto <<Ospedale senza tempi d’attesa>>.
A questo punto l’assessore ha snocciolato i dati: <<Nel secondo semestre 2020 si registra un aumento di circa il 40% delle prestazioni complessivamente erogate al Poliambulatorio di Pian d’Ovile rispetto al pari periodo del 2019 mentre le ore totali assegnate alla Specialistica ambulatoriale sono state incrementate dell’8% sul 2019. I tempi di attesa garantiti ai residenti della zona senese da parte dell’Aous registrano performance del 100% di rispetto dei tempi massimi di attesa. L’Asl Toscana sud est, nell’anno 2020, ha utilizzato il 92% dei fondi regionali ad essa destinata per il recupero ed il Governo delle liste d’attesa, superando di gran lunga le medie fatte registrare dalle altre Asl toscane>>. In merito <<ai reali servizi da prevedere nel distretto integrato di viale Sardegna, si sta provvedendo alla redazione dello studio di fattibilità in accordo con la Direzione dell’Aous la cui definizione è prevista per luglio 2021. L’obiettivo – ha detto ancora l’Assessore – è quello di implementare in maniera ottimale il nuovo modello di Casa della Salute ponendo la massima attenzione allo sviluppo dei percorsi di presa in carico della cronicità e complessità e di integrazione socio-sanitaria>>. Appolloni ha poi annunciato che <<l’Azienda Sanitaria ha ribadito l’intenzione di venire incontro alle esigenze dei cittadini, offrendo una sanità di alta qualità e specializzazione, che garantisca una reale equità di accesso alle strutture, si pensi l’assenza di parcheggi per le auto al Poliambulatorio di Pian d’Ovile, nel totale rispetto e garanzia dei tempi d’attesa previsti dalle norme nazionali e regionali. Una necessità di equità che è stata sottolineata anche dal Tribunale del Malato – Cittadinanza Attiva in un articolo uscito sulla stampa proprio oggi. Da parte mia ci sarà la massima attenzione nel seguire la vicenda per garantire un recupero delle prestazioni che sono slittate a causa della pandemia>>.
Nella replica Salvini si è detto <<soddisfatto della risposta>> e si è augurato che <<l’intervento in viale Sardegna si concretizzi in tempi brevi vista l’importanza della sanità territoriale come abbiamo visto anche in questo ultimo periodo>>.
DA ORAZIO PELUSO (FI) UN’INTERROGAZIONE SUL DEGRADO DEL PARCHEGGIO IN STRADA DELLE ROPOLE A TAVERNE D’ARB
Dal consigliere Orazio Peluso del gruppo Forza Italia un’interrogazione sullo stato di degrado del parcheggio in Strada delle Ropole a Taverne d’Arbia.
Dopo aver illustrato <<le condizioni di abbandono in cui versa il posteggio su due piani, l’accesso pedonale con una scalinata non più fruibile dai cittadini in quanto pericolosa, l’impianto di illuminazione quasi staccato dalla sede stradale e lo stato fatiscente dei muri perimetrali>>, Peluso ha chiesto <<quando verrà, a breve, risolta questa situazione che perdura ormai da tempo>>.
L’assessore ai Lavori Pubblici Sara Pugliese ha risposto all’interrogazione ricordando che <<l’impianto edilizio del parcheggio di Taverne è stato realizzato intorno ai primi anni ’90, con materiale probabilmente scadente, pertanto si è sempre riscontrato un precoce invecchiamento delle strutture non portanti, e delle opere di finitura, e arrivato ormai a un livello tale per cui l’unica soluzione perseguibile, in termini di efficacia ed efficienza, resta la sostituzione completa di tutti i paramenti murari e delle strutture degradate>>.
<<Considerando quindi la situazione fortemente compromessa – ha proseguito l’assessore – gli sforzi manutentivi approntati fino ad oggi non appaiono visibili. L’intervento per trovare adeguata copertura economica, dovrà essere progettato a livello di fattibilità tecnica ed economica e ci impegniamo a inserirlo nella programmazione triennale dell’Ente alla prima variazione utile. La complessità e l’importanza dei lavori da realizzare, inteso come estensione superficiale e molteplicità di interventi, non può essere gestito al momento con le squadre comunali>>.
Nel concludere ha precisato che <<i problemi riscontrati sono più che altro sui paramenti murari che si sfaldano, mentre per le strutture portanti non si rilevano a prima vista cedimenti o lesioni importanti>>.
Il consigliere Peluso ha replicato dicendosi <<soddisfatto>> della risposta.
INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PD SULLA VIOLENZA DI GENERE IN MATERIA DI AUTONOMIA ABITATIVA
A seguito dell’approvazione all’unanimità della mozione sulla violenza di genere dello scorso 19 marzo, il gruppo Pd: Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini ha presentato un’interrogazione sull’applicazione di tale atto e, in particolare, sull’adeguamento del regolamento ERP del Comune al limite regionale del 40% per destinare abitazioni a finalità sociali.
<<Un approccio pratico alla delicata problematica condiviso nella passata seduta consiliare e che ha portato alla votazione del testo nel quale – ha ricordato Alessandro Masi – veniva proposta in aiuto alle donne e ai loro figli usciti dalle case rifugio presso i Centri Antiviolenza, la possibilità di avvalersi anche della percentuale del patrimonio abitativo ERP che la legge regionale fissa sino al 40% per finalità sociali. Una percentuale – ha continuato Masi – che, però, è stata rivista al ribasso con il nuovo regolamento ERP approvato dal Comune nel 2019 che fissa al 30% l’assegnazione per emergenza abitativa, al 20% per utilizzo provvisorio e al 10% per disagio psico-fisico sempre l’utilizzo provvisorio. Un ricalcolo che, come sottolineato in quell’occasione dal gruppo PD, non teneva conto dello spirito di flessibilità della nuova normativa regionale nei confronti di una dinamica sociale con fragilità in rapida evoluzione>>.
Il consigliere, nel ribadire <<l’apprezzamento della proposta contenuta nella mozione in oggetto venuta dalla Maggioranza>>, ha concluso chiedendo di sapere se <<è già in corso la redazione dello schema di adeguamento del Regolamento ERP dell’Ente al limite regionale del 40% per abitazioni a finalità sociale, anche per garantire in questo modo l’autonomia abitativa nei percorsi di recupero e prevenzione di fatti di violenza di genere>>. Ed infine <<in quale data tale modifica verrà nuovamente sottoposta al Consiglio secondo l’impegno votato all’unanimità lo scorso 19 marzo>>.
Nel rispondere a quanto richiesto dal gruppo consiliare PD, l’assessore ai Servizi Sociali Francesca Appolloni ha ricordato che <<fermo restando che la problematica delle donne che hanno subito violenza di genere è all’attenzione della maggioranza, tanto da essere stata oggetto di specifica mozione, stiamo valutando le modalità più opportune per affrontarla>>.
Per quanto riguarda, l’opzione operativa di un aumento della quota delle case di edilizia residenziale pubblica (ERP) riservate all’emergenza abitativa per l’utilizzo autorizzato, Appolloni ha dichiarato che <<dall’attuale 30% previsto dal regolamento comunale al 40% consentito per legge, percentuale da detrarsi al numero annuale di appartamenti destinati alla graduatoria ordinaria per l’assegnazione ERP, quest’ultima deve essere armonizzata e ponderata alla luce di altre esigenze parimenti degne di tutela e di scelte politico-amministrative a suo tempo effettuate>>. Ricordato che il nuovo Regolamento approvato nel 2019 assegna <<annualmente alloggi ERP a nuclei familiari in emergenza abitativa per utilizzo autorizzato al fine di non penalizzare eccessivamente i concorrenti in graduatoria per l’assegnazione a seguito di bando di concorso che avrebbero meno case a disposizione e si trovano in lista di attesa da anni e quindi hanno legittime aspettative. Ma anche per evitare la situazione createsi nella vigenza della normativa anteriore alla LRT 2 del 2019 che aveva determinato, nel tempo, un numero enorme di assegnazioni temporanee per un massimo di tre anni (circa 200 alloggi) causando enormi problematiche per l’Amministrazione Comunale, sia dal punto di vista gestionale sia sociale. Un’ingente quantità di decadenze e sfratti che si sarebbero dovuti attuare per regolarizzare la situazione risoltasi poi con una sanatoria legislativa grazie all’entrata in vigore della Legge Regionale 41 del 2015>>.
Ha poi specificato che <<sempre la normativa regionale 2 del 2019 detta all’art. 14 comma 2 in maniera tassativa quali siano le categorie di soggetti destinatari degli alloggi ad utilizzo autorizzato e solo al comma 6 prevede una fattispecie (casi sociali) nella quale potrebbe essere ricondotta l’ipotesi in esame. Inoltre la suddetta legge e il regolamento comunale attuativo stabiliscono dei requisiti specifici ed inderogabili per l’accesso alla tipologia di alloggi in questione, che potrebbero non collimare con quelli posseduti dalla categoria di utenti che si intende tutelare>>.
<<Alla luce di quanto espresso – ha concluso l’assessore – appare più opportuno optare, per risolvere le problematiche delle donne che hanno subito violenza di genere, mettere a loro disposizione una tipologia di alloggio sociale che non sia vincolata alle stringenti e rigide regole che connotano la normativa degli alloggi ERP>>. Informando poi l’aula che
<<è aperto un tavolo di lavoro convocato dall’assessore regionale alla casa che coinvolge gli assessorati dei comuni capoluogo di provincia che ha tra gli obiettivi di proporre modifiche alla normativa regionale vigente e che, in detta sede, potrà essere analizzata ed affrontata la problematica oggetto di interrogazione>>.
<<Non posso che dichiararmi insoddisfatto>>, ha replicato Masi <<soprattutto dopo che il Consiglio Comunale si era espresso all’unanimità, lo scorso 19 marzo, sulla mozione presentata dalla stessa maggioranza>>. Evidenziando come <<l’argomento, per l’importanza che riveste, necessiti di risposte certe e dirette, come poteva essere fatto tramite il bando ASP o la casa di Montalbuccio, e non astratte come è accaduto adesso. Il contrasto alla violenza di genere merita fatti e azioni concrete, non annunci>>.
STADERINI (SENA CIVITAS) HA CHIESTO INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA DELL’INFRASTRUTTURA INFORMATICA DEL COMUN
La sicurezza informatica al centro dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Pietro Staderini (Sena Civitas).
Partendo dai recenti articoli stampa che denunciano diversi attacchi hacker ai siti informatici di enti pubblici come il Comune di Brescia, USL Umbria 2, Agenzia territoriale per la casa di Torino, Axios la piattaforma che ospita il Registro elettronico del 40% delle scuole italiane), ha fatto presente che <<il tema della sicurezza sulla mole di informazioni sensibili contenute negli archivi delle Pubbliche amministrazioni, deve essere una priorità da seguire visto che non sappiamo che fine possano fare questi dati>>.
Da questa premessa ha chiesto al sindaco <<lo stato di aggiornamento dell’infrastruttura informatica del Comune di Siena; chi ha la gestione degli asset di difesa o mitigazioni di eventuali attacchi hacker al sistema informatico dell’Ente e quali i livelli di difesa previsti; se sono stati eseguiti dei test di vulnerabilità e i loro risultati, e se esiste un piano di aggiornamento dei nostri sistemi informatici e l’ammontare degli investimenti previsti>>.
La Pirateria Informatica è un fenomeno in costante crescita per cui <<il tema della sicurezza – ha risposto l’assessore ai Servizi Informatici Clio Biondi Santi – è sempre stato una priorità dell’Amministrazione comunale con continui investimenti per aggiornare i sistemi informatici e telematici dell’ente>>.
L’AGID, Agenzia per l’Italia Digitale che promuove la trasformazione digitale del Paese e della PA, attraverso il Piano triennale dell’informatica 2020/22 e il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) ha infatti elaborato un programma di abilitazione al Cloud che definisce l’insieme di attività e risorse necessarie per rendere un’amministrazione capace di creare, operare e mantenere le proprie infrastrutture IT utilizzando tecnologie e servizi Cloud. A decorrere dal 1º aprile 2019, le Amministrazioni Pubbliche possono acquisire esclusivamente servizi IaaS, PaaS e SaaS qualificati da AgID e pubblicati nel Catalogo dei servizi Cloud per la PA qualificati.
A seguito del censimento del patrimonio ICT della P.A. svolto da AGID, gli enti sono stati invitati ad avviare il percorso di migrazione verso il Cloud come definito dal programma nazionale.
<<Il Comune di Siena ha quindi ritenuto opportuno – ha proseguito Biondi Santi – iniziare il percorso di migrazione delle infrastrutture informatiche verso il Cloud a partire dal Servizio di Disaster Recovery, già funzionante da molti anni, e ospitato presso i locali dell’ex Centro Servizi nel vicolo di San Girolamo. Si tratta di un servizio adottato per ripristinare l’accesso e la funzionalità della propria infrastruttura IT in seguito a eventi disastrosi naturali o causati dall’uomo, ed è, sicuramente, il mezzo più importante per scongiurare incidenti di tipo informatico>>.
Il Servizio Reti, Infrastrutture Tecnologiche, che ha la gestione della Sicurezza Informatica dell’Ente, ha attivato la fornitura della IaaS, Infrastructure as a Service IBM Cloud Bare Metal Server con Vmware 6.5 U3 su Cloud dove è stato installato il Disaster Recovery ed è già funzionante dallo scorso 1° gennaio.
Per agevolare la Pubblica Amministrazione nella stesura dei propri piani AGID ha pubblicato delle Linee Guida “LINEE GUIDA PER IL DISASTER RECOVERY DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ai sensi del comma 3, lettera b) dell’art. 50bis del Codice dell’Amministrazione Digitale”, che sono state seguite nella realizzazione del progetto di Disaster Recovery comunale.
<<Obiettivo del progetto – ha evidenziato l’assessore – è stato quello di creare un sito di Disaster Recovery per l’infrastruttura VMware in Cloud che abbia un RPO (Recovery Point Objective e cioè quanto spesso viene salvata l’immagine dei dati) variabile tra i 5 minuti e le 24 ore.
Le difese perimetrali sono assicurate da un sistema di Next Generation Firewall con 2 apparati Check Point 5400. Sono inoltre state acquistate 200 licenze per client VPN in modo da permettere lo smart working in sicurezza.
Molte volte i danni di attacchi informatici dipendono da un anello debole che è il fattore umano. Quindi per contrastare agli attacchi informatici non servono solo mezzi tecnologici, ma la formazione del personale è sicuramente altrettanto importante>>.
La Giunta comunale ha approvato il “Disciplinare sulle politiche di sicurezza informatica del Comune di Siena” con delibera n. 315 dell’8/8/2019 (consultabile nel portale interno dedicato alla Sicurezza informatica), che disciplina le modalità di accesso ed utilizzo degli strumenti informatici, della rete informatica e telematica ai fini di un corretto utilizzo degli strumenti stessi da parte dei dipendenti, collaboratori ed operatori a qualunque titolo del Comune di Siena. Per questo sono stati effettuati corsi di formazione a tutto il personale sulla Sicurezza informatica, sull’uso della posta elettronica e sul GDPR, volti a creare una cultura della sicurezza informatica e la tutela dei dati trattati.
<<La vulnerabilità – ha concluso – è costantemente monitorata tramite log e alert che vengono attivati in caso di situazioni di pericolo. Come già detto i sistemi informatici sono costantemente aggiornati e con uno sguardo agli sviluppi futuri. Gli investimenti per il funzionamento dei servizi informatici ammontano ad un totale di circa 450.000 euro per il 2021, di questi, in particolare, 20.000 euro riguardano il sistema Firewall, 16.945,80 euro per il Cloud IBM e 6.222 per il sistema di backup Spectrum Storage Suite. Riguardo alla formazione sulla sicurezza informatica non ci sono state spese in quanto i corsi sono stati svolti dal personale del Servizio Reti>>.
Staderini si è detto <<soddisfatto>> della risposta che <<in modo approfondito e tecnico ha chiarito le mie richieste e soprattutto mi sento tranquillo, non tanto io quanto tutta la collettività, circa la sicurezza informatica dell’Ente per quanto esposto dall’assessore>>.
SALVINI (LEGA) CHIEDE INFORMAZIONI SULL’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI SUPPORTO ALLA GESTIONE DELLA LIBERA PROFESSIONE PER L’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA E USL SENESE
La convenzione per l’affidamento del servizio di supporto alla gestione della libera professione da destinare alle aziende sanitarie della Regione Toscana, nello specifico per quella ospedaliera universitaria e per l’Usl senese è stata al centro dell’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Paolo Salvini (Lega), il quale ha premesso che <<il 9 dicembre 2019, nella sede ESTAR (Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale), si è tenuta una consultazione preliminare di mercato alla quale hanno partecipato gli operatori economici interessati e dalla quale è emerso, con chiarezza, la bassa remuneratività per l’aggiudicatario in riferimento alle caratteristiche richieste e al personale che doveva essere riassorbito>>.
<<A ciò – ha detto il consigliere – è seguita una gara che, per come è stata impostata senza considerare i vincoli delle ore previste dai contratti vigenti con le AUSL e l’elenco del personale impiegato, non dà certezze sul mantenimento dei livelli occupazionali e sulle garanzie economiche delle lavoratrici che, già da anni, vivono una situazione di precarietà senza una prospettiva di stabilizzazione>>. Aggiungendo poi che <<generare profitti gravando sulla parte debole della catena, le lavoratrici delle cooperative, causa perdita di credibilità nel servizio sanitario pubblico della libera professione che offre una risposta importante alle richieste dei cittadini senza la quale sarebbero costretti a rivolgersi al privato>>.
Per tutte queste motivazioni, Salvini ha interrogato il Sindaco e la Giunta <<anche in riferimento al comunicato dello scorso 6 maggio uscito sulla stampa locale>>, per sapere se <<l’Amministrazione è a conoscenza della questione e quali azioni abbia intrapreso per aiutare le lavoratrici>>.
Nella risposta l’assessore alla Sanità, Francesca Appolloni, ha fatto riferimento a quanto appreso dall’Usl Toscana Sud Est e da Estar, specificando che <<le ore previste in gara sono quelle trasmesse alle Aziende Sanitarie per la redazione del capitolato della gara dove è stata inserita la clausola di salvaguardia occupazionale. Nella suddetta gara è stato inserito anche un punteggio aggiuntivo per la salvaguardia dei lavoratori già impiegati attraverso un elenco che prevede 168 occupati con il contratto nazionale Multiservizi>>. Su queste basi, l’Asl Toscana Sud Est ha comunicato che <<l’operatore economico che si è aggiudicato la gara ha garantito questo impegno al momento dell’offerta>>, spiegando he <<per quanto riguarda il personale attualmente impiegato nell’appalto, si precisa che è stato verificato che il valore economico a base d’asta, consentisse il pieno riassorbimento di tutto il personale e relativo monte orario. E la verifica è stata fatta non solo in rapporto al costo del contratto collettivo nazionale di lavoro applicato dal fornitore uscente ma anche in rapporto al costo di altro contratto più oneroso per il datore di lavoro>>. Appolloni ha dunque concluso ribadendo che <<c’è un impegno preso in sede di contrattazione sindacale su cui confermo la volontà da parte di questo assessorato di vigilare e monitorare con la massima attenzione per garantire queste lavoratrici>>.
Salvini si è detto <<soddisfatto>> della risposta <<puntuale>> in cui è stato evidenziata anche <<l’attenzione dell’assessore su questo tema. Sono sicuro che saprà vigilare per garantire i diritti delle lavoratrici>>.
CERRETANI (IN CAMPO) CHIEDE INFORMAZIONI SUI LAVORI PER LA SISTEMAZIONE DI UN TRATTO DI STRADA DI SCACCIAPENSIERI
Con un’interrogazione, presentata nel consesso odierno, Claudio Cerretani (gruppo In Campo) ha chiesto informazioni sui lavori per la sistemazione di un tratto della strada di Scacciapensieri.
Cerretani ha illustrato lo stato dell’arte della parte di via interessata, compresa fra la strada di Colledoro e l’ingresso dell’Istituto Tecnico Agrario Bettino Ricasoli, a seguito di una frana verificatasi nel 2017 e degli atti che si sono susseguiti. <<L’ultimo, in ordine di tempo, – ha ricordato il consigliere – riguarda la delibera 161, approvata lo scorso 28 dicembre, che rientra nel D.U.P. 2021-2023 per “opere di urbanizzazione primaria di un tratto di Strada di Scacciapensieri, abbattimento delle barriere architettoniche e razionalizzazione degli ingressi all’Istituto per un importo di 500.000 euro>>.
In relazione a questo ultimo atto, Cerretani ha quindi chiesto di <<conoscere i tempi di realizzazione dell’intervento, non più procrastinabile, per ripristinare la corretta transitabilità della strada e la rimozione di tutti gli elementi di pericolo, per veicoli e pedoni, causati dalla frana>>.
A rispondere l’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Pugliese: <<Il semaforo è stato a suo tempo apposto per motivazioni che riguardano meramente una problematica sulle geometrie della via risultata in alcuni tratti troppo stretta e quindi non in linea con il Codice della Strada, piuttosto che per problematiche legate ad una eventuale frana>>. Pugliese ha dunque fatto il punto sui lavori: <<I professionisti incaricati hanno consegnato la prima bozza del progetto definitivo e lo stesso è stato esaminato, per le eventuali modifiche, dal Servizio Manutenzione Infrastrutture, Verde, Strade e Sottosuolo. Sulla base delle osservazioni fatte, riguardanti l’approfondimento di alcuni aspetti ritenuti fondamentali, quali un maggior dettaglio delle opere strutturali previste, uno studio più approfondito in merito al corretto smaltimento delle acque piovane, la necessità di inserire delle barriere stradali bordo ponte a protezione dei veicoli, l’esecuzione del piano particellare, i professionisti hanno prodotto una seconda versione del progetto che ha recepito le indicazioni fornite. Nel contempo sono stati attivati i rapporti con i gestori dei sotto-servizi e sono stati svolti i primi incontri con la competente Soprintendenza>>. Pugliese ha infine annunciato che <<il progetto definitivo è stato approvato con atto della G.C. n. 190 dello scorso 21 maggio. Nei prossimi giorni saranno richieste le autorizzazioni paesaggistiche necessarie per l’esecuzione dei lavori>>.
Nella replica Cerretani ha affermato che la risposta <<apre una prospettiva completamente nuova su questo intervento>> che <<mi auguro sia portato a termine nei tempi più brevi possibili>>.
IL CONSIGLIO APPROVA LA MOZIONE DI PELUSO, LORE’, RAPONI (FORZA ITALIA), BIANCHINI E SALVINI (LEGA) PER L’ISTITUZIONE DI UNA CARTA DEL DECORO URBANO
Durante la seduta di oggi il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Orazio Peluso (Forza Italia) e Massimo Bianchini (Lega) e firmata anche da Lorenzo Loré e Maria Concetta Raponi (Forza Italia) Paolo Salvini (Lega) per l’istituzione di una Carta del Decoro Urbano.
<<Il decoro urbano – ha detto Peluso durante l’illustrazione del documento – è una cultura civica che si costruisce gradualmente e dove l’amministrazione comunale deve essere protagonista. Un elemento che aiuta a dare una percezione positiva della città, dei suoi amministratori e, soprattutto, dei cittadini. La res publica rafforza il concetto per il quale tutto ciò che è pubblico è nostro e va salvaguardato per l’oggi e per il futuro. Per questo il decoro urbano può essere il risultato di un impegno collettivo per una città più pulita e civile, dove i cittadini si impegnano a contribuire a renderla migliore con comportamenti individuali tesi anche a far maturare una forte cultura civica>>.
Per questi motivi la richiesta <<dell’impegno del sindaco e della giunta comunale affinché venga istituita un’apposita Carta del Decoro Urbano nella quale elencare gli atteggiamenti virtuosi che ogni cittadino dovrebbe seguire così che ordine, pulizia, decoro e anche risparmio regnino e caratterizzino Siena, rendendola ancora più bella e ospitale. Un elenco dettagliato sottolineando i comportamenti da adottare e quelli da evitare anche in funzione di relative sanzioni; provvedere successivamente a utilizzare tutti i canali a disposizione dell’Ente per pubblicizzare e rendere fruibile la Carta e promuoverne la sua conoscenza con incontri ad hoc negli Istituti scolastici del territorio per un adeguato coinvolgimento degli studenti>>.
IL CONSIGLIO APPROVA LA MOZIONE DI SALVINI (LEGA), LORE’, RAPONI, PELUSO E CASTELLANI (FORZA ITALIA) PER LA NOMINA DI UN GARANTE PER GLI ANIMAL
Durante l’odierna seduta consiliare è stata approvata all’unanimità la mozione tesa alla nomina di un Garante per gli animali presentata da Paolo Salvini (Lega) e dai colleghi di Forza Italia Lorenzo Loré, Maria Concetta Raponi, Orazio Peluso e Fabio Massimo Castellani.
Salvini ha ricordato al consesso che il Comune di Siena si è già dotato di un Regolamento per la tutela degli animali, attraverso il quale promuove e disciplina la tutela degli animali da affezione condannando atti di crudeltà verso di essi, maltrattamenti e abbandoni, oltre a campagne di sensibilizzazione sul tema indirizzate alla cittadinanza. Ravvisata, quindi, l’importanza di <<una maggiore collaborazione tra il canile municipale, le associazioni di volontariato del territorio e l’amministrazione comunale al fine di velocizzare gli interventi adottati su segnalazione dei cittadini>>, ha chiesto l’impegno del sindaco affinché venga <<istituito un Garante per la tutela degli animali i cui compiti, funzioni e prerogative saranno descritti in un apposito Regolamento che, prima di essere presentato in consiglio comunale, sarà sottoposto all’attenzione delle competenti commissioni consiliari>>.