SIENA. Di seguito, ed in aggiornamento, gli argomenti trattati durante il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta odierna ancora in corso
“Siena Jazz, nessuna incompatibilià o inconferibilità nella nomina”
L’assessore del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto a un’interrogazione urgente di Ferretti (Progetto Siena)
“L’amministrazione non ritiene che si configurino profili di incompatibilità o di inconferibilità nella nomina”. Così l’assessore alle partecipate del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto all’interrogazione urgente presentata e ammessa come tale questa mattina, venerdì 10 novembre, durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena dalla consigliere comunale Anna Ferretti (Progetto Siena) “in merito alle procedure di nomina degli enti partecipati”.
Tucci, durante la risposta, ha ripercorso la vicenda delle nomine richiamate nell’interrogazione. “L’amministrazione comunale – ha spiegato – a fronte delle dimissioni quasi contestuali dei componenti del Cda, ha attivato una procedura d’urgenza per affrontare senza soluzione di continuità alcune criticità gestionali dell’Associazione Siena Jazz di cui lo stesso Comune è uno dei soci fondatori, insieme a Provincia di Siena e Associazione Jazzistica Senese. Va ricordato, tra l’altro, che per il tramite delle organizzazioni sindacali in data 2 ottobre 2023 era stato proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente della stessa Associazione, con grave pregiudizio della funzionalità della stessa. La nuova individuazione/designazione e conseguente nomina di sei componenti di spettanza comunale su nove complessivi a seguito di raccolta curricula per avviso pubblico è avvenuta in tempi rapidi per consentire all’Associazione di presentare sulla piattaforma dedicata Cineca la richiesta al Mur per la partecipazione al D.D. n. 124 del 19/07/2023 Dd ‘avviso per la concessione di finanziamenti destinati all’internazionalizzazione degli Istituti di Istruzione Superiore Artistica e Culturale (Afam)” in scadenza il 31 ottobre 2023. Un progetto significativo presentato in partnership con altre due istituzioni Afam, ovvero il Conservatorio di Ferrara e Cpm Music Institute di Milano, con un piano economico complessivo pari a 2 milioni e 834mila di cui 2 milioni e 43mila euro allocate al capofila Siena Jazz. Progetto che per l’appunto, presupponeva la continuità della governance dell’associazione”.
“Stante i tempi ristretti – ha continuato Tucci – sono stati effettuati dei primi controlli limitatamente al riscontro delle dichiarazioni richieste dall’avviso e rese dai candidati. Il controllo delle dichiarazioni ha escluso, in prima facie, palesi casi di incompatibilità previsti. Sulla stampa, successivamente alla nomina, è apparsa la notizia di una possibile incompatibilità del Presidente ai sensi del Tuel, che nel caso non sussiste. L’ufficio preposto in sede di verifica delle dichiarazioni presentate dai candidati, che per ragioni di ristrettezza dei tempi a disposizione si era limitato ad un corretto e semplice controllo delle dichiarazioni presentate, anche per il principio di buon andamento e trasparenza e garanzia dell’integrità giuridica degli atti adottati, ha fatto un ulteriore approfondimento verificando anche la situazione del Presidente neo eletto, già consigliere nell’ultima legislatura e, valutando quindi una eventuale ipotesi di inconferibilità come prefigurata dal Decreto legislativo numero 39 del 2013. Tale ipotesi non veniva confermata dalla attività di controllo suppletiva”.
“Al fine di accertare la sussistenza di violazione del decreto – ha poi approfondito Tucci – , con riferimento al caso di specie, occorre procedere alla qualificazione degli incarichi ricoperti dal Presidente neoeletto. La norma in primis parla di incarico in provenienza: Consigliere del Comune di Siena cessato da meno di due anni. Ai sensi degli articoli 6 e 7 dello Statuto dell’Associazione Siena Jazz i componenti del CdA dell’Associazione sono nominati dall’Assemblea di cui numero sei membri su designazione del Comune e quindi non nominati direttamente dal Consiglio Comunale o dal Sindaco sulla base degli indirizzi del Consiglio stesso. Il Consiglio di amministrazione a sua volta, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto, nel proprio ambito nomina il Presidente su designazione del Sindaco del Comune di Siena. Non vi è, dunque ed in primo luogo, una perfetta identità, come richiesta dalla norma, per determinare la sussistenza dell’ipotesi d’inconferibilità, tra l’ente presso il quale svolge l’incarico politico e l’ente conferente, in quanto nel nostro caso non è il Consiglio o Sindaco a conferire ma gli organi Assemblea e Cda l’incarico (in quanto nominano) di amministratore in destinazione. Se poi passiamo all’incarico in destinazione a cui si riferisce sempre la norma, vale a dire il Presidente della Associazione Siena Jazz, per valutare se lo stesso sia rilevante quale incarico “in destinazione” tra quelli indicati dall’art. 7, comma 2, lettera d) del d.lgs. n. 39/2013, è necessario analizzare la natura sia dell’Associazione, sia dell’incarico di Presidente del CdA della stessa”. “Ciò che occorre valutare – ha proseguito l’assessore – è se l’ Associazione sia riconducibile alla categoria degli ‘enti di diritto privato in controllo pubblico’. Tale riconducibilità è subordinata dalla norma alla sussistenza concomitante di due requisiti, uno funzionale e uno di governance, di seguito riportati: esercizio di funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici soggezione a controllo ai sensi dell’articolo 2359 codice civile da parte di amministrazioni pubbliche oppure riconoscimento, alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, dei poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi. Se sul primo punto possiamo convenire che l’Associazione svolge per il Comune sicuramente attività di interesse pubblico, si palesa la questione della soggezione a controllo ex articolo 2359 codice civile. In base agli articoli 6 e 7 dello Statuto dell’Associazione, il CdA è composto da nove membri nominati dall’Assemblea, di cui sei di spettanza del Comune. Lo Statuto sul punto fa un po’ di confusione nella terminologia, ma i componenti sono sempre stati nominati dall’Assemblea. Lo stesso presidente poi è chiaramente nominato dal Consiglio di amministrazione su designazione del Sindaco ai sensi del successivo articolo 9 sempre dello Statuto. Il medesimo Statuto non prevede commissioni e nuclei di vigilanza e/o controllo del Comune quanto piuttosto per la gestione dell’Associazione in generale e le corrette funzioni di cui all’articolo 2403 sono affidati ad un Collegio dei Revisori dei Conti esterno costituito da persone di riconosciuta competenza amministrativa e nominati dall’Assemblea”.
“Pertanto – ha concluso Tucci -, non essendo riconosciuti al Comune di Siena poteri di nomina, ma solo di designazione/individuazione dei componenti degli organi (CdA e Presidente) e della struttura deputata al Controllo (Collegio dei Revisori) appare non sussistente il requisito della governance anche alla luce del fatto che la compartecipazione del Comune risulta ben sotto la soglia del 50 per cento che si assume come parametro per considerare effettivo il controllo economico di una pubblica amministrazione su un organismo partecipato. Inoltre, tenuto conto della non previsione statutaria del potere di nomina diretto del Comune di Siena del Presidente e del Cda e dell’assenza di organo di controllo del comune diverso dal Collegio dei Revisori si ritiene che tale previsione, in aggiunta alle considerazioni sopra espresse, possa essere un’ulteriore conferma che l’Associazione Siena Jazz sia riconducibile alla categoria degli “enti di diritto privato in controllo pubblico’. Rimane infine da analizzare la natura dell’incarico di Presidente della Fondazione. Ai sensi del decreto legislativo numero 39 del 2013, devono intendersi per ‘incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico’, ‘gli incarichi di Presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili, di altro organo di indirizzo delle attività dell’ente, comunque denominato, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico’. Tanto premesso, è necessario analizzare i poteri correlati all’incarico di Presidente del CdA dell’Associazione nominato dal Cda su designazione del Sindaco di Siena, al fine di valutare se lo stesso possa essere considerato provvisto di cosiddette deleghe gestionali. A questo proposito va evidenziato che lo Statuto prevede la figura di un Direttore Amministrativo, da cui discende che il Presidente dell’Associazione non rientra nella definizione di amministratore di ente privato in controllo pubblico”.
La consigliera comunale Anna Ferretti (Progetto Siena), nella sua risposta, ha dichiarato che l’assessore “ha giocato sulla parola designazione, invece che parlare di nomina, e sul discorso relativo alle competenze dell’assemblea. Condivido che su Siena Jazz c’era urgenza, sulla quale non discuto, così come non discuto la persona nominata. Quello che è da sottolineare è che era necessario nominare persone che non richiedessero questi giochi di parola da azzeccagarbugli pensandoci prima: c’è una norma conosciuta del 2012 che prevede che i Consiglieri Comunali non possano essere nominati. Il mio invito è dunque che per le prossime nomine si presti più attenzione e non si giochi sulle parole. A termine di legge l’amministrazione avrà anche ragione , invito per il futuro a una maggiore chiarezza”.
Approvata una variazione di bilancio
Il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta di oggi, venerdì 10 novembre, una variazione al bilancio di previsione 2023-2025 ai sensi dell’articolo 175 del Tuel. L’atto ha ricevuto ventidue voti favorevoli, otto contrari e due astenuti.
Ad illustrare il documento è stato l’assessore al bilancio Riccardo Pagni. “Occorre – ha spiegato l’assessore – iscrivere nella parte corrente del bilancio, in entrata e in uscita: il contributo regionale per la lotta al cyberbullismo, su richiesta del servizio Politiche Giovanili; il contributo regionale con fondi Pnrr per il finanziamento dei centri di facilitazione digitale, su richiesta del servizio Sociale e Terzo Settore; il contributo della Fondazione Mps per iniziative culturali, su richiesta del servizio Gestione Eventi e Sistemi Museali; il contributo dell’Unione Europea Cerv – progetto Ed.U.Co. per l’uguaglianza, la partecipazione e le prevenzione della violenza, su richiesta del servizio Progetti Internazionali e Ricerca Finanziamenti; il contributo Edu.Car.Si. dal Ministero e dalla Fondazione Mps su richiesta del servizio Progetti Internazionali e Ricerca Finanziamenti”.
Con la variazione si procede ad iscrivere, anche nella parte capitale, parte del contributo Edu.Car.Si., in quanto destinato alla manutenzione straordinaria della serra ubicata all’interno di Villa Rubini. Sono stati segnalati, da parte dei responsabili di uffici e servizi, alcuni storni fra gli stanziamenti di vari capitoli finalizzati al soddisfacimento di esigenze gestionali del Comune. Sono richiesti maggiori fondi, invece, per sostenere spese varie quali servizi di rilevanza statistica in ambito turistico, gestione e rimborso tributi, aumenti canoni di concessione demanio idrico, acquisto di beni per la manutenzione ordinaria, utenze acqua ed energia elettrica dei gabinetti pubblici, riscaldamento del condominio di via Tolomei (sede distaccata del Comune).
Con la variazione si procede all’applicazione del risultato di amministrazione dell’esercizio 2022 alla parte corrente e capitale del bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023, per l’importo totale di 33.842,04 euro. Alla parte corrente del bilancio viene applicato un totale di 63.842,04 euro: 25.842,04 euro è una quota di avanzo vincolato proveniente dal fondo ministeriale Mims (mobilità sostenibile) al fine di concedere un’agevolazione agli studenti universitari per gli abbonamenti del trasporto pubblico locale; 16 mila euro è una quota di avanzo vincolato da permessi a costruire che verrà utilizzata per l’acquisto di beni di consumo e materiali da fornire alla Scuola Edile per il restauro di Fonte Gaia:; 22 mila euro è una quota di avanzo vincolato da permessi a costruire che verrà utilizzata per l’acquisto di beni per la manutenzione ordinaria degli immobili appartenenti al patrimonio comunale. Alla parte capitale del bilancio viene disapplicato un totale di 30.000 euro, perché in origine le necessità del servizio Manutenzioni afferenti al restauro di Fonte Gaia erano state inquadrate come interventi di manutenzione straordinaria finanziati dall’applicazione dell’avanzo destinato; successivamente sono stati rappresentati come spese di parte corrente.
Prima di procedere alla variazione, è stato accertato l’equilibrio della gestione del bilancio di previsione 2023-2025 in contro competenza e in conto residui. Il fondo cassa previsto al 31/12/2023 resta positivo. Viene contestualmente variato il Dup (Documento Unico di Programmazione) 2023-2025 al fine di assicurare la necessaria coerenza con gli atti di programmazione.
Convenzione di Segreteria comunale: approvato lo scioglimento anticipato
Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, ha approvato lo scioglimento anticipato della convenzione di Segreteria comunale tra i Comuni di Siena, Monticiano e Murlo a far data dal 15 novembre 2023. Il documento è stato approvato dai consiglieri presenti con ventisei voti favorevoli e sei astenuti.
L’atto è stato illustrato dall’assessore al personale Enrico Tucci. “Dobbiamo rispondere – ha dichiarato Tucci – alla necessità di giungere ad una diversa soluzione organizzativa delle attività di Segreteria Comunale, che in un Comune come quello di Siena richiedono impegno e presenza costante da parte della figura del Segretario”.
Il Comune di Siena infatti, con apposite deliberazioni dei rispettivi consigli comunali (per Siena la n. 85 del 10/16/2022), aveva costituito la segreteria comunale convenzionata con Monticiano e Murlo; tale convenzione avrebbe avuto durata fino al termine della permanenza del Segretario titolare individuato, in questo caso quello del Comune di Siena, fatte salve le facoltà di scioglimento anticipato.
Le amministrazioni interessate hanno deciso di avvalersi di tale possibilità, ricorrendo allo “scioglimento consensuale mediante atti deliberativi consiliari adottati dalle Amministrazioni convenute” previsto dall’art.5 della Convenzione stessa, che cesserà quindi il 15 novembre prossimo.
Consulta per gli anziani: nuovi membri per la commissione consiliare
Il Consiglio Comunale ha nominato nella seduta di oggi, venerdì 10 novembre, i nuovi membri della Consulta Comunale per gli anziani. Nominati all’unanimità tra i consiglieri di maggioranza Franco Bossini, gruppo Movimento Civico Senese, e tra i consiglieri di minoranza Fabio Pacciani, gruppo Misto.
La Consulta è composta dall’assessore alla sanità, servizi sociali, politiche della casa o suo delegato (presidente), due consiglieri comunali nominati dal Consiglio Comunale (minoranza e maggioranza), sei rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pensionati, cinque rappresentanti dei Centri per anziani e quattro rappresentanti delle organizzazioni di volontariato.
Tra i compiti della Consulta consiliare, come ha specificato l’assessore ai servizi sociali Micaela Papi “quello di prevedere una serie di interventi e servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a tutela delle persone anziane. Requisito dei membri della Consulta è che siano membri della Commissione consiliare Sanità”.
Consulta per l’integrazione delle persone in situazione di disabilità Nominata la nuova commissione consiliare
Il Consiglio Comunale ha nominato nella seduta di oggi, venerdì 10 novembre, i nuovi membri della Consulta Comunale per l’integrazione delle persone in situazione di disabilità e delle loro famiglie.
Nominati all’unanimità Chiara Parri, gruppo Sena Civitas, tra i consiglieri di maggioranza, e Anna Ferretti, gruppo S.i.e.n.a, tra i consiglieri di minoranza.
La Consulta sarà composta da: Sindaco o suo delegato, Garante per la disabilità, due rappresentanti per ciascuna associazione della disabilità che farà richiesta di partecipazione, un consigliere di maggioranza e uno di minoranza.
Tra i compiti della Consulta consiliare, come spiegato dall’assessore ai servizi sociali Micaela Papi: “quello di prevedere una serie di interventi e servizi a sostegno di persone in situazione di disabilità e delle loro famiglie”.
Mensa scolastica: nominati i componenti consiliari
Nominati dal Consiglio Comunale, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, i componenti delle Commissioni Mensa degli Asili Nido, delle Scuole dell’Infanzia e delle Scuole Primarie.
Per quanto riguarda la Commissione Mensa Asili Nido, sono stati nominati all’unanimità tra i consiglieri di maggioranza Francesco Mastromartino, gruppo Lega Salvini Premier, e tra i consiglieri di minoranza Monica Casciaro, gruppo Siena Sostenibile.
Nominati all’unanimità, all’interno della Commisione Mensa Scuole dell’Infanzia e Scuole Primarie, il consigliere di maggioranza Sarah Campani, gruppo Fratelli d’Italia .e il consigliere di minoranza Giulia Mazzarelli, gruppo del Partito Democratico.
La Commissione Mensa riguardante gli asili nido è composta da tre rappresentanti del servizio Asp (il responsabile, un dietista ed un coordinatore di cucina), due rappresentanti dell’amministrazione comunale (assessore o suo delegato e il responsabile dell’Istruzione), un genitore di ogni asilo nido, un cuoco di ogni asilo nido, un educatore e due consiglieri comunali.
La Commissione Mensa riguardante le scuole dell’infanzia e le scuole primarie è invece composta da tre rappresentanti del servizio Asp (il responsabile, un dietista ed un coordinatore di cucina), due rappresentanti dell’amministrazione comunale (assessore o suo delegato e il responsabile dell’Istruzione), un rappresentante del Dipartimento di Igiene, Alimenti e Nutrizione della Usl Toscana Sud Est, un insegnante e un genitore per ogni scuola dell’infanzia comunale, un insegnante e un genitore per ogni scuola dell’infanzia statale e privata, un insegnante e un genitore per ogni scuola primaria, un rappresentante dei custodi delle scuole dell’infanzia comunali, un rappresentante della ditta esterna aggiudicataria delle funzioni di sporzionamento dei pasti e due consiglieri comunali.
Ampliamento Scotte: possibilità di parcheggi provvisori nell’area di cantiere
Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, ha approvato la delibera relativa alla variante definitiva al Piano operativo per l’ampliamento del policlinico Santa Maria alle Scotte. L’adozione del documento, illustrato dall’assessore all’urbanistica Michele Capitani, ha ricevuto l’unanimità dei trenta consiglieri comunali presenti in aula.
“A seguito dell’approvazione delle controdeduzioni da parte del Consiglio dello scorso 28 settembre – ha spiegato il vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani – il 9 ottobre scorso si è svolta la Conferenza paesaggistica convocata dalla Regione, con la partecipazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo. La Conferenza ha espresso parere positivo e, vista la complessità e le tempistiche per la realizzazione dell’opera ed al fine di evitare un ulteriore aggravio delle criticità rilevate, ha consigliato di aggiungere la possibilità, in via temporanea e solo per la durata del cantiere, di poter realizzare parcheggi provvisori nelle aree destinate a verde complementare al complesso ospedaliero, presenti all’interno del perimetro della zona di intervento, anche con la realizzazione di opportune schermature e opere di mitigazione paesaggistica”.
“La variante – ha illustrato Capitani – prevede, come noto, la realizzazione di parcheggi in aggiunta agli attuali (almeno quattrocento posti ad uso esclusivo dei dipendenti), in modo da sopperire, in una certa misura, alla cronica carenza di posti auto della struttura ospedaliera e ridurre la sosta non regolata, spesso effettuata in zone non appropriate. L’area dove andranno ad insistere gli interventi è il terreno in pendio sul versante a nord del Fosso dell’Acquaviva, in corrispondenza della valle che divide il complesso ospedaliero dal quartiere di Scacciapensieri-Malizia. Proprio in questa zona, poiché l’area del cantiere occuperà spazio (e segnatamente spazio destinato al cantiere) per la costruzione della palazzina ambulatoriale, durante i lavori saranno disponibili parcheggi provvisori che potranno dare un primo sollievo alla carenza di posti auto. L’intervento per la realizzazione dei quattrocento nuovi spazi per la sosta, come da progetto, avrà un orizzonte temporale più lungo”.
Le opere programmate dall’Aou Senese sono state oggetto di uno specifico “Protocollo di intesa”, approvato dalla giunta comunale, riguardante la “Realizzazione degli interventi di riqualificazione strutturale e tecnologica del piano di riordino e sviluppo 2030 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese”, che ha visto come sottoscrittori anche Provincia di Siena, Regione Toscana e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, che sono state direttamente coinvolte anche nel procedimento urbanistico della variante al Piano Operativo. Il piano urbanistico comunale già prevede che gli interventi all’interno delle aree individuate come attrezzature di servizio pubbliche possano svilupparsi in relazione alle necessità. Più in particolare, le opere previste nelle aree oggetto della variante consistono in un nuovo edificio per ambulatori al quale sono direttamente relazionati una nuova viabilità e un nuovo parcheggio, utili anche a risolvere le criticità presenti per l’accessibilità al pronto soccorso e per assolvere alle vecchie e nuove necessità del presidio ospedaliero. In sintesi, gli obiettivi associati all’ampliamento dell’ospedale oggetto della variante sono: concentrare l’attività ambulatoriale in un’unica area facilmente raggiungibile dall’esterno, con l’obiettivo anche di migliorare sensibilmente l’accessibilità di tali servizi da parte degli utenti. Attualmente gli ambulatori sono infatti distribuiti nei vari lotti in modo assai dispersivo, tale da rendere difficile l’identificazione degli stessi itinerari di accesso e sono inoltre spesso privi di sale di attesa o comunque con sale di dimensioni inidonee e caratteristiche non più rispondenti alle ultime norme per l’accreditamento; realizzare un nuovo parcheggio di circa quattrocento posti auto; realizzare una nuova viabilità di accesso utile anche a razionalizzare il percorso e gli itinerari interni alla struttura ospedaliera.
Il procedimento di variante urbanistica al Piano Operativo è quello indicato dalla legge regionale 65 del 2014. Il Comune ha avviato il procedimento con un documento che ha illustrato gli obiettivi e l’oggetto specifico della variante stessa, trasmettendolo agli Enti territoriali interessati (Regione, Soprintendenza, Provincia, comuni contermini e altri soggetti aventi competenze nei diversi campi del governo del territorio e dell’ambiente). Oggi, con il voto del Consiglio, si è approvata la versione definitiva del documento.
Ex caserma Vigili del Fuoco: variante semplificata per il riutilizzo del complesso a favore di servizi scolastici
Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, ha adottato la variante semplificata al Piano Operativo in merito all’intervento diretto in viale Cavour e viale Mameli riguardante il riutilizzo del complesso dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Siena destinato ad accogliere alcune sezioni dell’indirizzo di biotecnologia dell’Istituto Monna Agnese, con specifici laboratori e aule didattiche. L’atto è stato approvato all’unanimità dai trenta consiglieri comunali.
L’attivazione di una specifica variante al Piano Operativo è stata richiesta nel marzo del 2023 dall’Amministrazione Provinciale di Siena ed è finalizzata al cambio d’uso del complesso edilizio ex caserma del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, posto tra viale Cavour e via Mameli. Poichè il Piano Operativo prevedeva per l’ex caserma un recupero a fini residenziali l’Amministrazione Provinciale ha richiesto l’eliminazione della destinazione residenziale a favore di servizi scolastici di livello superiore.
La riorganizzazione dell’area ex caserma era inclusa nell’accordo sottoscritto il 21 agosto 2023 tra Regione, Provincia, Comune e Asl riguardante lo sviluppo di progetti di assistenza sanitaria integrata e riqualificazione di edifici scolastici nella provincia di Siena.
“Il vecchio regolamento urbanistico del 2011 prevedeva per l’ex caserma una destinazione commerciale per il piano terra e residenziale per i piani superiori – aggiunge il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Michele Capitani – Il piano operativo del 2021 aveva invece tolto la destinazione commerciale lasciando quella residenziale per circa 30 appartamenti. A seguito della richiesta di variante e del protocollo sanitario integrato siglato con Ausl e Provincia l’amministrazione comunale ha accolto la nuova destinazione d’uso”.
Piano operativo: approvata la variante normativa
Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, ha approvato la variante normativa al Piano operativo ai sensi dell’articolo 19 della legge regionale 65 del 2014. Il documento è stato approvato dai ventinove consiglieri presenti con venticinque voti favorevoli e quattro astenuti.
L’atto è stato illustrato dal vicesindaco e assessore all’urbanistica ed edilizia Michele Capitani ed è stato emendato d’ufficio dalla commissione consiliare assetto del territorio, così come spiegato all’aula dalla presidente della commissione Francesca Borghi (Fratelli d’Italia). “A distanza di due anni dall’approvazione del vigente Piano operativo – ha dichiarato Capitani – dobbiamo rispondere alla necessità di un aggiornamento normativo del Piano, al fine di meglio chiarire alcune problematiche interpretative e quindi modificare alcuni articoli che necessitavano di un più corretto dettame”.
La variante presentata oggi in Consiglio Comunale si compone di due parti: la prima riguarda la modifica di trentadue articoli (su un totale di centosettantacinque) delle Norme Tecniche di Attuazione (Nta); la seconda è relativa alla modifica della disciplina di intervento su taluni immobili censiti come ubicati sia all’esterno che all’interno del territorio urbanizzato, a seguito dell’avvenuto aggiornamento delle relative schede normative.
Quest’ultima comporterà la variazione della disciplina d’intervento di numero venti edifici, di cui quattordici facenti parte dei complessi immobiliari di matrice storica (Bsa) compresi nel territorio rurale, quattro ubicati all’interno del territorio urbanizzato e due di costruzione recente, ricompresi nel territorio aperto. Le discipline d’intervento interessate dalla variante sono quelle ricomprese nelle Nta del Piano operativo agli articoli 29, 30, 31 e 32 e nello specifico per le tipologie di intervento (t2), (t3), (t4) e (t5). All’interno della parte normativa hanno maggior rilievo alcuni aggiornamenti, tra cui l’articolo 12, riguardante il commercio al dettaglio: viene inserita una nuova categoria di media superficie di vendita del settore non alimentare (c2*) in modo che l’amministrazione abbia la possibilità di indicare, nell’ambito della propria programmazione urbanistica, questa particolare categoria ed evitare il proliferare di c2 generico , quindi di ogni settore compreso quello alimentare.
L’articolo 35 relativo ad “Interventi per la riduzione dei consumi e l’impiego delle Fer ad eccezione degli edifici del centro storico e dei beni storico-architettonici” viene modificato prevedendo che sia consentita fuori dalle mura l’installazione dei pannelli fotovoltaici in tutti gli edifici e complessi edilizi del territorio comunale senza particolari prescrizioni, fatta eccezione per le propaggini del centro storico, dove dovranno essere previsti ed utilizzati sistemi inseriti in con questo particolare tessuto urbano, con adeguato inserimento nel contesto architettonico e paesaggistico. Riguardo all’articolo 54, “Edifici e resede di matrice storica”, viene consentito anche agli edifici di matrice storica ubicati all’interno dei filamenti agricoli il cambio di destinazione uso a residenziale, eliminando una incongruenza con le possibilità concesse dall’articolo 94 di tale edificio collocato nei filamenti ma non rientrante all’interno di complessi di edifici e resedi di matrice storica. “Nella redazione della seconda parte della variante – ha spiegato Capitani – siamo ripartiti dalle osservazioni al Piano Operativo che non furono accolte per carenza di adeguata documentazione. Adesso, sfruttando la documentazione integrativa pervenuta agli uffici in merito alla reale consistenza dell’edificato, compreso l’aggiornamento della schedatura del patrimonio edilizio esistente, ultimato nelle scorse settimane e presentato alla cittadinanza in data 8 novembre 2023 e che sarà utilizzato come quadro conoscitivo per la formazione del nuovo piano strutturale, è stato possibile quindi apportare le modifiche alle discipline di intervento degli edifici che sono state oggi adottate”.
Capitani: “‘Lotto zero’: attendiamo risposte da Anas sul progetto”
Il vicesindaco ha risposto all’interrogazione del consigliere del gruppo Partito Democratico Luca Micheli
Lo stato di progettazione della tratta di collegamento tra la Siena – Bettolle e la Siena – Grosseto (il cosiddetto ‘Lotto zero’) è stato oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, venerdì 10 novembre. A presentarla, il consigliere del gruppo Partito Democratico Luca Micheli.
A rispondere il vicesindaco Michele Capitani, che ha affermato che “la ricostruzione fatta dal consigliere Micheli è corretta. In particolare, in data 4 gennaio 2022 la Direzione Urbanistica, coadiuvata dagli uffici dell’area tecnica dei lavori pubblici, ha inoltrato al Ministero della Transizione Ecologica, e per conoscenza all’Anas, una nota contenente le osservazioni in merito al progetto definitivo e Valutazione di Impatto Ambientale (Via) del Lotto Zero, nel tratto tra l’area di Cerchiaia e Ruffolo”.
Le osservazioni in merito al progetto stradale, ha spiegato Capitani “hanno valutato più aspetti: riguardo alla galleria S. Lazzero, sottostante la strada regionale 2 Cassia, i lavori per la sua realizzazione potrebbero causare danni e interferenze alla Cassia stessa e all’edificio residenziale posto a distanza di pochi metri; riguardo alla galleria Bucciano, sottostante la strada comunale di Certosa, i lavori per la sua realizzazione potrebbero causare danni e interferenze alla strada comunale e agli edifici residenziali posti a distanza di pochi metri; riguardo allo svincolo di Cerchiaia, i nuovi viadotti di progetto previsti in prossimità della zona artigianale commerciale di Cerchiaia, in sovrappasso alla Strada Massetana Romana, rendono di fatto non realizzabile la rotatoria prevista negli strumenti urbanistici e di programmazione delle opere pubbliche del Comune; l’opera è inserita nel Piano Operativo Comunale approvato con una delibera del Consiglio Comunale del novembre 2021 che ha confermato la previsione del precedente Regolamento Urbanistico”.
“Riguardo alla soluzione progettuale prescelta per lo svincolo di Ruffolo – ha proseguito il vicesindaco – si segnala la configurazione del medesimo in modo completamente nuovo rispetto a quanto pianificato dal Comune. Preme rilevare come alcuni aspetti ci sembrano peggiorativi in termini ambientali, in senso lato: o l’eccessivo avvicinamento della rampa di immissione dei veicoli provenienti da Siena in direzione Grosseto al fosso Riluogo e all’edificio adiacente; o l’incremento complessivo della lunghezza del tombamento del fosso Riluogo, in contrasto con la normativa regionale; o la riduzione del diametro, rispetto all’esistente, della rotatoria di connessione delle nuove rampe di svincolo con la viabilità locale, con relativa diminuzione della capacità di smaltimento veicolare della stessa; o la notevole distanza interposta tra i due nuovi viadotti delle carreggiate principali”.
“In merito alla cantieristica – ha proseguito Capitani – il Campo Base 1 ‘Cerchiaia’ è stato previsto nella zona adiacente agli impianti sportivi di Cerchiaia, in corrispondenza della previsione del Piano Operativo Comunale, rendendo la stessa di fatto non attuabile. Quanto allo studio trasportistico, che ha la funzione di valutare i benefici della soluzione in termini di capacità di smaltimento dei veicoli e quindi anche ambientali “si segnala l’assenza di verifiche nell’ora di punta mattutina di un giorno feriale, ora in cui i flussi di traffico potrebbero essere maggiori rispetto al venerdì pomeriggio (momento nel quale sono stati fatti i rilievi) determinando criticità diverse soprattutto in corrispondenza delle rampe degli svincoli e delle loro connessioni alla viabilità locale”.
Sul secondo quesito posto dal Consigliere Micheli, Capitani spiega che “non ci sono state interlocuzioni con Anas successive all’invio delle osservazioni da parte del Comune di Siena, né incontri a livello istituzionale sul tema in argomento malgrado i numerosi solleciti”.
L’iter autorizzativo del progetto da parte di Anas, aggiunge l’Assessore “è andato avanti. Nei giorni scorsi Anas ha comunicato che la procedura di Vas è ultimata ed il decreto di compatibilità ambientale, ossia il decreto che conclude la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è già stato emanato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica congiuntamente al Ministero della Cultura. In tal senso la firma del Ministero della Cultura vale anche come rilascio dell’autorizzazione paesaggistica al progetto definitivo ossia il progetto definitivo è quello già visionato nel 2022 e non può cambiare, ad eccezione di eventuali modifiche da considerarsi ‘non sostanziali’.”
Capitani conclude sottolineando che “nell’attività di redazione del nuovo Piano Strutturale è previsto di interagire con gli uffici ministeriali competenti in materia e con Anas per verificare lo stato dell’arte della progettazione e soprattutto delle risultanze circa la valutazione d’impatto ambientale in essere. Fin dalla campagna elettorale, e passando con questo inizio di mandato alla maggioranza, abbiamo tentanto di sollecitare risposte da Anas alle nostre osservazioni, ed è mio personale impegno riattivare il dialogo anche alla luce dei nostri rilievi su questa importante opera”.
Il consigliere Luca Micheli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato: “Per quanto possa comprendere la difficoltà dell’interrogazione è difficile ritenersi soddisfatti, resta il fatto che questo tipo di infrastruttura è certamente fondamentale per la città e in grado di migliorare la viabilità cittadina se usata come tangenziale rispetto al sovraccarico quotidiano del traffico in viale Toselli. Mi aspettavo un’interlocuzione più pressante anche se capisco la difficoltà della realizzazione. Alcune previsioni di tipo viario progettate dal Comune dovranno essere cancellate per far posto alla nuova viabilità. Invito l’amministrazione comunale a trovare delle soluzioni rispetto a quelle già progettate e a sollecitare maggiormente Anas, visto che come cittadini abbiamo bisogno di questa opera”.
Videosorveglianza dei cimiteri, Giordano: “Nessuna situazione di particolare allarme”
L’assessore ai servizi digitali ha risposto all’interrogazione della consigliera Giulia Mazzarelli (Pd). “Al momento non sono previsti ulteriori interventi rispetto a quelli già effettuati”
“Considerato che allo stato attuale non vi è una casistica di atti vandalici e furti nei cimiteri tale da creare una situazione di allarme, la previsione di un sistema generalizzato di videosorveglianza cimiteriale non rientra attualmente tra le priorità di questa amministrazione”. Così l’assessore ai servizi informatici e allo sviluppo digitale Giuseppe Giordano ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 10 novembre, all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli in merito al sistema di videosorveglianza dei cimiteri comunali.
“Il Comune – ha evidenziato l’assessore – ha potenziato il sistema di videosorveglianza urbana integrata, tramite un upgrade significativo della piattaforma di gestione, basata sul nuovo prodotto HikCentral Pro di Hikvision, per la realizzazione di nuove aree di ripresa rispondenti alle esigenze di pubblica sicurezza e controllo del territorio. In particolare, gli obiettivi sono: monitorare la viabilità urbana nei punti principali di acceso al Capoluogo e le sue frazioni, per eventuali interventi in caso di necessità ai fini della sicurezza; monitorare aree di pubblico interesse per la sicurezza; costituire un deterrente per azioni vandaliche contro il patrimonio pubblico e privato; ridurre e prevenire gli atti criminosi nelle aree sotto il controllo delle telecamere; fornire un contributo documentale nell’eventualità di atti criminosi; facilitare le operazioni ed i servizi di vigilanza delle forze dell’ordine; ottimizzare e coordinare interventi in funzione di una gestione razionale delle risorse; incrementare nella cittadinanza la percezione di prossimità delle istituzioni; monitorare stazioni ecologiche, scoraggiare ed eventualmente sanzionare il deposito abusivo di rifiuti; controllare in real-time tutto ciò che accade avendo una panoramica istantanea e immediata delle aree sotto analisi ed archiviare, per una successiva consultazione, le sequenze acquisite da tutte le telecamere per un tempo limitato alle finalità dell’amministrazione e nel rispetto degli attuali vincoli posti dalla legge; interoperabilità del sistema con altre Forze di Polizia”.
“In base alle richieste pervenute all’Amministrazione – ha proseguito Giordano – nell’ambito nel progetto “Siena Sicura 2022”, sono state completate le seguenti aree di ripresa: via Cittadini – via Fiorentina; via Mazzini – via Don Minzoni; viale XXV aprile – viale V. Veneto); rotatoria viale Sclavo; rotatoria viale Bandinelli; via Diaz – viale Montluc; località Sant’Andrea a Montecchio – Vignali; via S.Martini – Sardegna – Maitani; strada di Pescaia – Fontebranda. Ulteriori aree saranno completate entro la fine del 2023 come previsto dal progetto. Mi riferisco a quelle di viale Maccari, viale Curtatone – viale dei Mille, la Lizza – piazza Gramsci, via Tozzi – Stadio, Ruffolo (Senese Aretina – T.Romana), Isola d’Arbia (Nuova rotatoria – SR2); vicolo di Tone, via Goito – via Mentana, via Calzoleria – vicolo del Viscione. Credo sia importante segnalare che complessivamente le telecamere rientranti nel servizio di videosorveglianza comunale sono attualmente 339. A fine progetto, che si concluderà a dicembre prossimo, saranno 348”.
“In merito al quesito sulla competenza della videosorveglianza nei cimiteri – ha spiegato l’assessore – allo stato attuale esiste un impianto di videosorveglianza di proprietà comunale risalente all’anno 2011 collocato nell’area di ingresso del cimitero del Laterino. Nella zona di Casciano delle Masse sono in funzione due telecamere che consentono di monitorare la viabilità (nello specifico una di queste è telecamera di contesto, mentre l’altra consente di effettuare il controllo con “lettura targa veicolo”) nell’incrocio che conduce alla Chiesa di Casciano. Per quanto attiene l’impianto a servizio del cimitero di Casciano alle Masse e segnalato nell’interrogazione, lo stesso è stato installato e viene gestito dalla società che cura i servizi cimiteriali (Cimiteri di Siena srl) a seguito di aggiudicazione della procedura di project financing. Evidenzio che la fornitura e l’installazione di telecamere di videosorveglianza per ogni cimitero rurale sono state previste dal project financing sopra richiamato e che tale opere sono state eseguite fra l’anno 2019 e l’anno 2020”.
“Per quanto concerne l’ultimo quesito, in cui si chiede di precisare se ‘la Sindaca e l’Assessore competente intendono fare un monitoraggio di tutte le strutture e prevedere un sistema di video sorveglianza generalizzato’, ho interpellato il Comando della Polizia Municipale il quale mi ha riferito di non aver ricevuto segnalazioni formali per furti o atti vandalici all’interno o nelle immediate adiacenze dei cimiteri comunali. Talvolta il Comando ha ricevuto notizie informali o frammentarie circa fiori, vasi o contenitori che verrebbero spostati e collocati in luoghi diversi (sempre all’interno del cimitero)” ha evidenziato Giordano.
“Considerato che allo stato attuale non esistono altri finanziamenti attivabili per l’implementazione del servizio di videosorveglianza e che non vi è una casistica di atti vandalici e furti nei cimiteri tale da creare una situazione di allarme, la previsione di un sistema generalizzato di videosorveglianza cimiteriale non rientra attualmente tra le priorità di questa amministrazione. E’ di tutta evidenza che al mutare della situazione, che ovviamente non ci auguriamo accada, l’amministrazione procederà a nuove valutazioni ed alle conseguenti azioni che dovessero rendersi necessarie” ha concluso l’assessore.
La consigliera Giulia Mazzarelli (Pd) si è dichiarata parzialmente soddisfatta: “Ringrazio l’assessore per le informazioni che ci ha fornito. Potrebbe essere interessante, in un secondo momento, avere il dettaglio del posizionamento delle nuove videocamere e della loro finalità, visto che il conferimento dei rifiuti è un tema sensibile per i cittadini e avere la certezza di un sistema di videosorveglianza nei pressi dei cassonetti può rappresentare un efficace deterrente. Prendo atto del fatto che la Polizia Municipale non è stata allertata con denunce formali, ma confermo che nei cimiteri comunali sono avvenuti diversi episodi che non sono stati formalizzati in denuncia, e dunque un’attenzione in più potrebbe comunque avere risvolti positivi. Il fatto che la videocamera oggetto dell’interrogazione sia stata oggetto di un atto vandalico e sia attualmente danneggiata dimostra l’attenzione che necessitano i cimiteri. Nei comuni limitrofi, purtroppo, i casi denunciati ci sono stati e di grave entità; questo testimonia che, anche se non hanno interessato il nostro Comune, potrebbero accadere da un momento all’altro”.
Pollicino in via Fontebranda: l’assessore Tucci: “Questione delicata ed importante, obiettivo è migliorare la sicurezza”
L’interrogazione dei gruppi Le Biccherne e Forza Italia-Udc-Nuovo Psi
Il transito della linea Pollicino S54 in via Fontebranda per raggiungere il capolinea di piazza Indipendenza a Siena è stato il tema di un’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Le Biccherne (Silvia Armini, Michele Cortonesi, Francesca Cesareo e Leonardo Pucci), Forza Italia – Udc – Nuovo Psi (Lorenza Bondi e Marco Falorni) durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 10 novembre. Al quesito ha risposto l’assessore alla mobilità del Comune di Siena Enrico Tucci.
“L’interrogazione è dello scorso 6 ottobre – ha spiegato Tucci – quindi rispondo per quanto richiesto. Si tratta di una questione delicata, già all’attenzione dell’amministrazione ancor prima degli ultimi sinistri ed oggetto di interlocuzione con Autolinee Toscane proprio per vagliare alcune ipotesi, nell’ottica di ricercare una soluzione che vada a mediare i vari aspetti e contenga il più possibile i disagi all’utenza, data la posizione estremamente strategica dell’attuale capolinea”.
“Il ripristino del capolinea della linea S54 alla fermata degli ex macelli – ha evidenziato Tucci – risulta di fatto la soluzione più immediata e risolutiva, ma non è esente da controindicazioni. Dalla rilevazione saliti/discesi delle linee di trasporto pubblico urbane, la fermata di piazza Indipendenza è al dodicesimo posto come totale di passeggeri movimentati nella giornata (complessivamente sono 741) su 1139 fermate urbane e movimenta il 20 per cento dei passeggeri della linea S54, per la quale risultano nella giornata 1859 saliti e 1894 discesi, di cui 393 saliti e 348 discesi in piazza Indipendenza”.
“A fronte di questi dati, che verificheremo nuovamente nei prossimi mesi – ha dichiarato l’assessore – quindi una eventuale soppressione della fermata è da valutare con molta attenzione. Ricordiamo che anche la precedente amministrazione si era occupata del problema, tanto è vero che da marzo 2023 tre dei sei mezzi utilizzati per la linea sono già stati sostituiti con una tipologia di dimensioni ridotte che ad oggi sono risultati esenti da sinistri. Pertanto una prima soluzione potrebbe essere la sostituzione dei restanti tre mezzi standard, ma al momento vi sono grandi difficoltà di approvvigionamento di questa tipologia di veicoli. E’ stata messa in campo con Autolinee Toscane anche altri tipi di soluzioni temporanee e sperimentali: attestazione in Fontebranda solo nei giorni festivi, oppure attestazione anche gli altri giorni per fasce orarie per ridurre il rischio, inteso come il prodotto tra la probabilità e l’entità del danno”.
“Riteniamo comunque il tema sollevato molto importante – ha concluso Tucci – e sono previsti nuovi incontri con Autolinee Toscane per esaminare nuove possibilità”.
Il consigliere Michele Cortonesi (Le Biccherne), che ha illustrato l’interrogazione, ha ringraziato “l’amministrazione per l’impegno profuso nel valutare e sperimentare soluzioni alternative, sia nel percorso del pollicino che nel cambiamento dei mezzi al fine di evitare ulteriori incidenti. Fino ad oggi il tratto di strada oggetto dell’interrogazione, ovvero l’intersezione fra via Fontebranda e via di Città, ha visto oltre venti incidenti più o meno gravi, in particolar modo non più di quindici giorni fa un mezzo ha intaccato un tubo del gas, con problemi per l’incolumità pubblica e privata. Speriamo che la sperimentazione attuale sia definitiva per risolvere le criticità, in modo da evitare danneggiamenti e migliorare il decoro urbano. Riteniamo soprattutto che la sicurezza delle persone sia prioritaria, pur comprendendo i disagi causati a chi deve scendere dal mezzo per utilizzare la risalta meccanizzata. Su questa struttura, a nostro avviso, l’amministrazione deve puntare. Mi ritengo soddisfatto del fatto che l’amministrazione abbia cominciato ad affrontare il problema, ma sono parzialmente soddisfatto perché alcune criticità rimangono, per cui rimarremo vigili affinché la questione sia portata avanti”.
Tucci: “Piazze e “slarghi” di pregio occupati da auto: aumentare i posti a disposizione dei residenti nei parcheggi in struttura”
L’interrogazione dei consiglieri del gruppo Pd Gabriella Piccinni e Luca Micheli
L’occupazione di piazze e “slarghi” di pregio da parte delle auto in sosta è stata oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Gabriella Piccinni e Luca Micheli durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 10 novembre. Al quesito ha risposto l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci.
“E’ vero che i residenti Ztl hanno difficoltà a trovare un parcheggio – ha dichiarato l’assessore – un fenomeno che è tale da molti anni a causa di una sproporzione tra permessi di parcheggio e spazi disponibili, che viene da lontano e fa piacere che la forza politica che ha amministrato la città per tantissimi anni, contribuendo a creare il problema, oggi lo denunci”.
“Riteniamo effettivamente opportuno – ha evidenziato Tucci – aumentare il numero dei posti a disposizione dei residenti nei parcheggi in struttura. Non intendiamo al momento prendere in considerazione abbonamenti scontati nei parcheggi in struttura per le seconde auto dei residenti, in quanto non riteniamo opportuno incentivare il numero di automobili per residenti (al 2021, 902 veicoli ogni 1000 abitanti), già tra i più elevati della Toscana e d’Italia. I controlli effettuati sulla sosta abusiva sono discretamente efficaci, ma è nostra intenzione migliorarli introducendo nel 2024 gli Ausiliari del Traffico, col duplice scopo di un aumento dei controlli sulla sosta e di permettere alla Polizia Municipale di svolgere con maggiore attenzione tutti gli altri innumerevoli compiti a lei affidati”.
“Riteniamo – ha proseguito l’assessore – che effettivamente alcune nostre bellissime piazze ed alcuni ‘slarghi’ di gran pregio siano ‘mortificati’ dalle auto in sosta ovunque. Con la Polizia Municipale siamo arrivati alla conclusione che la situazione in alcune aree possa essere migliorata, anche in tempi brevi. Per quanto riguarda Piazza Jacopo della Quercia, dove, oltre che dei residenti, insistono anche auto dei dipendenti della Polizia di Stato nonché auto di servizio, il mese scorso abbiamo incontrato il Questore chiedendogli di sensibilizzare i suoi dipendenti al rispetto delle regole, e nei prossimi giorni sarà quantomeno eliminata la doppia fila di auto al centro della piazza, caratterizzata da sosta in massima parte irregolare. Per San Domenico dobbiamo rilevare che oggi vi possono sostare, con regolare permesso, circa 20 residenti, mentre in media dai rilievi effettuati le soste effettive sono 15/16. Riteniamo di poter liberare San Domenico dalle auto consentendo la sosta dei residenti nel parcheggio Stadio-Fortezza, capienza 700 posti, senza particolari problemi. In piazza Provenzano abbiamo sosta consentita per 9 auto, di cui due stalli per disabili, mentre mediamente vengono rilevati in sosta dai 12 ai 18 veicoli in più. Incontreremo Sigerico Spa nei prossimi giorni per concordare l’assegnazione dei posti necessari ai residenti della zona di San Domenico nel parcheggio Stadio – Fortezza e per valutare la possibilità di riservare ulteriori posti auto per residenti nel parcheggio San Francesco (capienza totale 284 posti), oltre a quelli già assegnati, per decongestionare piazza Provenzano.
La consigliera Piccinni, del gruppo Partito Democratico, che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato: “Certamente ci fa piacere che ci sia un lavoro in corso su questa problematica, nonostante ciò questa risposta non mi consente di dire che sono completamente soddisfatta. Soprattutto, non è stato esplicitato un chiaro impegno alla revisione degli elenchi dei permessi in deroga, che però ci aspettiamo. Vorrei fossero chiari alcuni caratteri che possono sottolineare la mortificazione di questi spazi di gran pregio, luoghi pieni di capolavori ma anche identitari per i cittadini: caratteri che dovremmo cominciare a raccontarci, con l’obiettivo di trovare soluzioni strutturali sotto tutti i profili”.
Parco giochi Petriccio, l’assessore Magi: “Area soggetta a manutenzione e verifiche periodiche”
L’interrogazione della consigliera Mazzarelli del gruppo Partito Democratico
Lo stato di manutenzione del parco giochi in via Guido da Siena, nel quartiere del Petriccio, è stato oggetto di un’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Mazzarelli (Partito Democratico) durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, venerdì 10 novembre 2023. All’interrogazione ha risposto l’assessore alla manutenzione aree verdi Barbara Magi.
“Il parco giochi posto in via Guido da Siena – ha detto Magi – e i giochi in esso ubicati sono in normale stato di cura: vengono verificati periodicamente, a cadenza trimestrale, e sono oggetto di manutenzione in rispondenza alla normativa vigente. L‘ultimo controllo è stato effettuato il giorno 11 settembre”.
Riguardo alle criticità riportate e a eventuali interventi da effettuare, l’assessore ha precisato che “le restanti piastre di gomma della pavimentazione saranno sostituite con una pavimentazione in ghiaino entro l’anno in corso, mentre per quanto riguarda i camminamenti e le scale occorre l’intervento di un ditta edile per i il ripristino, pertanto il lavoro dovrà essere affidato esternamente”.
“Va certamente considerato – aggiunge Magi – che qualsiasi intervento sostitutivo deve tenere conto della presenza delle radici degli alberi. Non sarà infatti possibile una riorganizzazione che preveda scavi e realizzazione di nuove opere vicino ai colletti dei pini per non comprometterne la stabilità. Nell’area sono infatti presenti alberi alberi, di cui undici pini domestici, un tiglio e un ippocastano. Al momento non è prevista una loro sostituzione, ma eventualmente dovrà essere oggetto di progettazione e parere da parte degli organi competenti. Necessariamente dovrà essere fatta una revisione generale, che prenderà in considerazione anche l’ipotesi di sostituire i pini con specie arboree più adatte al contesto. Azione questa che potrà realizzarsi solamente in tempi medio-lunghi, anche in funzione delle risorse umane disponibili e degli interventi che saranno ritenuti prioritari dall’amministrazione”.
“In merito alla chiusura dell’area e dell’esempio riportato dalla consigliera relativo al parco Norma Cossetto, la questione deve essere inquadrata in una diversa ottica – ha chiarito l’assessore – Il Parco Norma Cossetto è stato chiuso alcuni mesi a seguito di intensi fenomeni meteo, con pioggia e forte vento, su disposizione dei Vigili del Fuoco, intervenuti su segnalazione di un cittadino. L’area è posta sotto vincolo paesaggistico, e l’amministrazione ha dovuto intraprendere un lungo iter amministrativo e progettuale, avviato con la preventiva chiusura del parco a tutela della pubblica incolumità, e non a causa dell’effettuazione dei lavori. L’intervento è poi proseguito con interventi di potatura su circa settantaquattro pini e abbattimento di undici piante giudicate a rischio di cedimento elevato”. “Normalmente – ha precisato infine Magi – operando in ordinaria manutenzione, non è necessario interdire l’uso di un parco per lungo tempo e nel caso si debba abbattere una pianta, la chiusura può essere disposta, ravvisandone la necessità, per poche ore o al massimo alcuni giorni. L’intervallo temporale è strettamente correlato al numero di piante su cui si deve intervenire, alle caratteristiche tassonomiche, quali altezza e circonferenza del tronco, e al grado di difficoltà di accesso dell’area di intervento. Per riportare un esempio concreto e attuale, per l’abbattimento dei trentadue pini di viale Bracci sono stati necessari due giorni di lavoro”
La consigliera del Partito Democratico Giulia Mazzarelli si è dichiarata “parzialmente soddisfatta. Mi interessa capire come e quando verranno effettuati i lavori che riguardano la pavimentazione e le radici del parco oggetto dell’interrogazione. Non c’è stata infatti una risposta chiara per quanto riguarda i tempi di intervento. Pongo in ogni caso come punto da attenzionare una progettazione che riguardi complessivamente lo stato delle nostre aree verdi, che, ribadisco, a mio avviso sono al limite della sufficienza. Le criticità oggetto dell’interrogazione sono state riscontrate personalmente, ma è una problematica su cui molte persone e famiglie che frequentano il parco hanno mostrato sensibilità”.
Tucci: “Microcriminalità: non c’è allarme sociale”
“La sicurezza del cittadino è una priorità per l’amministrazione comunale, in quanto il ripetersi di certe tipologie di reati può creare allarme sociale, situazione che a nostro parere, al di là di qualche tono sporadicamente esasperato sulla stampa, non stiamo vivendo”. Così l’assessore a sicurezza e Polizia Municipale Enrico Tucci ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 10 novembre, all’interrogazione presentata dalla consigliera del gruppo Progetto Siena Anna Ferretti in merito ai reati di microcriminalità registrati ultimamente a Siena.
“I dati disponibili – ha spiegato Tucci – non indicano una particolare incidenza di reati contro il patrimonio o la persona nella nostra città. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, a cui il Comune partecipa, in questo momento è incentrato su altre tematiche, come la gestione della immigrazione e l’antiterrorismo”.
“L’amministrazione – ha evidenziato l’assessore – si sta muovendo in più direzioni per contrastare la microcriminalità. A livello giovanile non sono da sottovalutare le ripercussioni della pandemia: l’emergenza ha tenuto i ragazzi lontani dalla scuola e da quei luoghi che per molti rappresentano l’unica alternativa alla strada o a situazioni familiari difficili, andando così ad alimentare la carenza del senso di comunità, il rispetto di sé e dell’altro. A contrasto di questa situazione, che può innescare fenomeni come il bullismo e la comparsa di baby-gang, dal primo di ottobre nel quartiere dell’Acquacalda – Petriccio (in via Tolomei) è stato aperto in via sperimentale un nuovo Centro di aggregazione giovanile, al momento attivo per tre giorni alla settimana, che da gennaio diventeranno cinque, con orario 17-20, a disposizione degli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. La struttura si va ad aggiungere ai tre Cag già presenti nel nostro territorio: Isola d’Arbia e San Miniato (aperti cinque giorni alla settimana con orario 17-20) e Ravacciano (aperto tre giorni alla settimana con orario 17-19.30 e operativo soprattutto come doposcuola). L’amministrazione con il nuovo Cag di via Tolomei ha inteso estendere l’offerta di occasioni di socializzazioni ‘protette’: luoghi, cioè, di aggregazione, dove i giovani possono incontrarsi ed integrarsi sotto la guida e la supervisione degli educatori”.
“Prosegue – ha aggiunto Tucci – la realizzazione del progetto di potenziamento della videosorveglianza urbana ‘Siena Sicura 2022’, cofinanziato dalla Regione Toscana, che prevedeva quindici nuove postazioni. Al momento ne sono state completate sei. Altre sono in corso di istallazione anche se non presenti nel progetto originario: una a Sant’Andrea a Montecchio, una nel parco della piscina di Piazza Amendola e una nella rotatoria del Ruffolo, di fronte alla caserma dei Vigili del Fuoco. Nel territorio comunale sono presenti oltre trecentotrenta videocamere di sorveglianza”.
“E’ chiaro – ha concluso l’assessore – che rimane difficile presidiare capillarmente tutto il territorio. La Polizia Municipale, una volta terminati in dicembre i corsi regionali di aggiornamento professionale obbligatorio di cinque elementi recentemente entrati in servizio, potrà impegnare una pattuglia nei quartieri il pomeriggio, in maniera non continuativa e a rotazione, associandola a quella degli agenti che la mattina sono in servizio nei mercati rionali: lunedì al Petriccio, martedì a Taverne d’Arbia, giovedì a Costalpino e sabato a San Miniato. I cittadini avranno una rassicurazione dalla presenza della Polizia Municipale e la possibilità di rappresentare direttamente le proprie impressioni, suggerimenti e criticità rilevate sul proprio territorio”.
La consigliera Anna Ferretti (Progetto Siena), nella sua replica, ha detto che“ credo sia importante intervenire sulle politiche giovanili, mi trovo d’accordo sulla creazione dei centri di aggregazione citati dall’assessore. Qualche difficoltà la riscontro per la mancanza di contatto diretto sul territorio,e per per una migliore co-progettazione, anche attraverso cooperative del territorio, che potrebbe incidere di più sul contesto sociale. Sul Vigile del quartiere esprimo perplessità, come ribadisco nell’interrogazione: servono persone di riferimento per il cittadino, che vivono cioè a contatto e imparano a conoscere il territorio. Un servizio possibile attraverso l’utilizzo di personale adeguato e preparato, da effettuare con continuità. Auspico che sia messo in campo qualcosa in questo senso, per dimostrare attenzione alle perplessità che il cittadino può avere, sia in centro che in periferia. Ci sono poi tutta una serie di accorgimenti da prendere in considerazione, come l’illuminazione, anche in alcune zone del centro storico”.
Bianchini: “Tratto fognario a Taverne d’Arbia: in corso la sostituzione delle condotte”
Lo stato del tratto fognario nel quartiere di Taverne d’Arbia, nella zona a valle del campo sportivo, è stato oggetto di un’interrogazione durante la seduta del consiglio comunale di oggi, venerdì 10 novembre, da parte del consigliere del gruppo Partito Democratico Luca Micheli. All’interrogazione ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Massimo Bianchini.
“Il tema evidenziato nell’interrogazione è certamente noto ed attenzionato dall’amministrazione comunale – ha spiegato Bianchini – continue le interlocuzioni con il gestore della rete di fognatura nera Acquedotto del Fiora Spa. Nel corso del 2022 di concerto con il gestore sono state avviate approfondite analisi sulla rete fognaria che interessa l’abitato di Taverne d’Arbia nella zona indicata, e nel corso del 2023 sono stati messi in campo importanti interventi per la regolarizzazione della condotta a monte del tratto interessato nell’ottica di una più corretta e funzionale gestione delle condotte, che di fatto insistevano, fin dalla realizzazione dei fabbricati, in resede privati”.
In merito all’attività di sostituzione delle condotte l’assessore Bianchini specifica che: “L’attività di sostituzione è tutt’ora in corso ed in via di completamento ed è propedeutica alla realizzazione dell’intervento strutturale sulla fognatura che interessa l’area evidenziata nella interrogazione. Allo stato attuale viene attuato costante monitoraggio e pronto intervento in caso di malfunzionamento”:
“L’intervento di completamento della rete fognaria è stato segnalato come prioritario al gestore – conclude Bianchini – Solo ad interventi ultimati sarà possibile valutare la eventuale necessità di interventi di bonifica sui terreni circostanti la attuale condotta fognaria”.
Il consigliere Micheli (Pd) si è dichiarato soddisfatto della risposta dell’assessore: “Invito l’amministrazione a controllare che ciò che è stato promesso per il 2024 venga mantenuto. E’ necessario giungere alla soluzione di questo problema che si protrae, ormai, da troppi anni. La società competente deve intervenire, è sua spettanza effettuare questi lavori non più differibili”.
Papi: “Alloggi Erp: al lavoro su soluzioni abitative più immediate, in corso interlocuzioni con la Regione”
Lo stato di finanziamento Regionale di 33 alloggi Erp in Viale Bracci è stato oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, venerdì 20 ottobre. A presentarla, il consigliere del gruppo Forza Italia, Udc, Nuovo PSI Lorenza Bondi. A rispondere, l’assessore a servizi sociali, famiglia e politiche della casa Micaela Papi, affermando che “stiamo lavorando alla realizzazione di un progetto unico straordinario, in collaborazione con Siena Casa, per la manutenzione del patrimonio Erp”.
Papi ha spiegato che “il lungo iter per la costruzione di 33 alloggi Erp in Viale Bracci da parte della società partecipata dal Comune Siena Casa spa, è stato avviato nel corso del 2013 con l’approvazione dello schema di protocollo di intesa tra la medesima società, il Comune di Siena e la Regione Toscana. Il percorso, finalizzato appunto all’incremento degli alloggi Erp, è stato però interrotto nel corso del 2021 a causa della non congruità dei costi del progetto con il nuovo prezzario regionale in vigore dal 1 gennaio 2021 e successivamente modificato a maggio dello stesso anno.”
L’assessore ha aggiunto che “non è parimenti andato a buon fine il tentativo di Siena Casa di stornare i fondi destinati alla realizzazione degli alloggi in Viale Bracci, pari a circa 5 milioni di euro, di cui 1,9 milioni finanziati dalla Regione, destinandoli all’acquisto sul mercato di un immobile da adibire ad Erp, a causa della dubbia fattibilità giuridica dell’operazione”.
Al momento, evidenzia Papi, “la situazione socioeconomica è molto mutata rispetto al 2013. Il lungo periodo di emergenza sanitaria epidemiologica da Covid-19 e la recente impennata dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia sta causando anche a Siena preoccupanti difficoltà economiche alle famiglie ed incide in misura significativa sul tema del disagio abitativo che coinvolge, tra gli altri, singoli privati ovvero nuclei familiari, sempre più in difficoltà nel far fronte autonomamente al pagamento dei canoni per le locazioni abitative”.
L’assessore ha poi spiegato che “il mutato contesto e la situazione emergenziale suggeriscono di trovare soluzioni alle problematiche abitative più immediate rispetto alla realizzazione ex novo di alloggi, che potranno essere disponibili e destinati ai nuclei familiari in difficoltà solo dopo anni dall’avvio della procedura per la loro realizzazione. Pertanto ho già avviato delle interlocuzioni con i competenti organi regionali per ottenere il nulla osta per l’utilizzo delle risorse accantonate per l’edificazione del nuovo edificio in viale Bracci da dirottare per la manutenzione dei circa cento alloggi del patrimonio Erp comunale non ancora ristrutturati dall’ente gestore per mancanza di fondi in bilancio. e quindi non assegnabili alle famiglie in difficoltà”.
Al momento in cui la Regione acconsentirà alla richiesta, ha concluso l’assessore, “procederemo alla realizzazione di un progetto unico straordinario, in collaborazione con Siena Casa, per la manutenzione del patrimonio Erp”.
Il consigliere Lorenza Bondi (gruppo Forza Italia, Udc, Nuovo Psi), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata soddisfatta della risposta: “Ringrazio l’assessore per le informazioni e i dettagli che ha fornito. Trovo, però, abbastanza surreale la posizione della Regione: ricordo che quando, nel 2015, fu approvata la delibera di stanziamento dei cinque milioni, fu realizzata un’importantissima presentazione in cui furono evidenziate le grosse difficoltà abitative presenti a Siena, intesa come territorio comunale e non come provincia. Dal 2015 ad oggi la situazione economica non è certamente migliorata, per cui mi chiedo il perché allora il Comune di Siena aveva bisogno dei cinque milioni per alloggi Erp, mentre adesso si ragiona su tutto il territorio provinciale. Delle due l’una: o nel 2015 fu fatta una valutazione errata delle esigenze della città, oppure la cifra è corretta e allora è necessario che la Regione renda di nuovo disponibile il finanziamento. Concordo con l’assessore sul realizzare nuovi alloggi Erp andando a recuperare strutture esistenti, invece che andando a costruire nuovi immobili”.
Una via o una piazza da intitolare a Mauro Barni: mozione approvata
Una via o una piazza della città di Siena da intitolare al compianto professor Mauro Barni. E’ l’oggetto di una mozione approvata all’unanimità (venticinque votanti) dal Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre. Il documento è stato presentato dai consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia (Bernardo Maggiorelli, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Monica Crociani, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Alessia Pannone e Sarah Campani) ed è stato firmato anche dai consiglieri dei gruppi Forza Italia-Udc-Nuovo Psi (Marco Falorni e Lorenza Bondi), Sena Civitas (Chiara Parri), Movimento Civico Senese (Franco Bossini), Le Biccherne (Silvia Armini, Michele Cortonesi, Francesca Cesareo e Leonardo Pucci). La mozione, presentata dal consigliere Pierluigi De Angelis, impegna il Sindaco e la giunta comunale a “ad attivarsi con il massimo impegno affinché venga individuata una via, una piazza da intitolare al professor Mauro Barni e a inviare la relativa domanda alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo al fine di ottenere la conseguente autorizzazione”. Il documento impegna inoltre “ad informare il Consiglio Comunale all’esito della procedura”.
Nelle premesse della mozione si sottolinea che “il professor Mauro Barni con la sua vita e le sue opere ha dato lustro alla città di Siena” e che “il curriculum vitae del professor Barni è ben più che meritevole della concessione all’autorizzazione alla intitolazione di una strada o piazza cittadina da parte del Prefetto di Siena”. Sempre nella premessa, si elencano i punti salienti della vita e della carriera di Barni. Fra gli altri è stato Rettore dell’Università di Siena dal 1970 al 1979 e Sindaco di Siena dal 1979 al 1984, si deve a lui l’istituzione a Siena dell’Università per Stranieri, della quale è stato anche il primo Rettore dal 1992 al 1996. Nel documento si evidenzia anche che “ad oggi né l’Università degli Studi di Siena, né tanto meno l’Università per Stranieri di Siena hanno intitolato un’aula o una sala alla figura del loro accademico ed ex Rettore” e che “l’attuale Rettore ha invece preferito intitolare l’aula magna dell’Università alla scrittrice Virginia Woolf”. Il professor Mauro Barni, ordinario di medicina legale e studioso di temi legati alla bioetica, è scomparso il 21 luglio 2017