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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio Comunale a Siena: i temi discussi

SIENA. Si tiene in queste ore la seduta del Consiglio Comunale di Siena.

Di seguito (e in continuo aggiornamento) i temi discussi.

LE MODALITÀ DI PAGAMENTO TELEMATICO DEI SERVIZI PER L’ISTRUZIONE

 

Il sistema telematico adottato dall’Amministrazione comunale per i pagamenti dei servizi per l’istruzione ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta odierna da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). Il consigliere ha fatto riferimento “alle difficoltà dei cittadini sprovvisti di carta di credito o comunque in possesso di prepagate non accettate dalla piattaforma, e anche nelle procedure di creazione dell’account e di autenticazione al servizio, che risulta farraginoso e complicato”. Pinassi ha ricordato come “i cittadini abbiano la possibilità di beneficiare della carta di identità elettronica che può essere letta da dispositivi, lettori da tavolo commerciali e smartphone dotati di interfaccia Near Field Communication” e che “il microprocessore della carta offre due funzionalità: la verifica dell’identità del titolare e l’accesso al servizio”.

Il consigliere ha chiesto di conoscere “quanto costa il servizio all’Amministrazione e per quali motivi il sistema non sia stato implementato dal personale tecnico interno; quali sono i circuiti di pagamento accettati e se si prevede di integrarli con soluzioni tramite bonifico bancario o RID; infine, se saranno creati sistemi di autenticazione attraverso la carta di identità elettronica”.

L’assessora all’Istruzione, Tiziana Tarquini, ha specificato come “all’interno dell’ente non esistano professionalità per lo sviluppo degli applicativi informatici di una funzionalità così complessa, la quale viene declinata per tutti i servizi telematici. Per questo, ci si rivolge a software house specializzate in segmenti specifici del mercato, le quali hanno un vasto parco di installazioni dello stesso applicativo e, quindi, la possibilità di seguirne in maniera puntuale lo sviluppo, l’aggiornamento e l’assistenza”. Rispetto ai costi, Tarquini ha affermato che il servizio per i pagamenti on line ha un costo annuo di 5.500 euro: “Necessario precisare che tale costo attiene ai servizi ricevuti: attività di assistenza e manutenzione relative al più efficace ed efficiente utilizzo dell’applicativo”. Quanto alla compatibilità del sistema, “la piattaforma – ha proseguito – interagisce con i più comuni di sistemi di pagamento: attualmente sono consentiti pagamenti con carta di credito e carta prepagata”. Nel merito delle modalità tecniche di riconoscimento, la piattaforma prevede vari livelli di accesso: con username e password previa registrazione; oppure, con username e password con registrazione presso un ufficio comunale e consegna della busta riservata con credenziali; o ancora, con carta d’identità elettronica. I vari sistemi di riconoscimento vengono abilitati ai servizi a seconda del livello di sicurezza che si vuole applicare.

“Per i pagamenti – ha sottolineato – si è scelto il sistema più semplice. Il riconoscimento con carta d’identità elettronica risulta di estrema difficoltà per l’utenza: richiede infatti l’acquisto di un lettore della carta e l’installazione di un software”. L’assessora ha spiegato come Il sistema di riconoscimento adottato sia configurato nelle modalità standard delle piattaforme più in uso: “Una volta inseriti i dati, l’utente riceve per mail il nome utente e la password. I campi citati sono quelli minimi per consentire l’erogazione dei servizi in relazione alle funzioni dei vari applicativi e dei dati richiesti dagli stessi”. Tarquini ha evidenziato come tutti i dati riguardanti la carta di credito non siano inseriti nella piattaforma del Comune di Siena “ma vengono inseriti dall’utente solamente nel momento in cui accedono al sistema bancario. Il servizio, infatti, si limita a dialogare con il sistema bancario, inviando i dati relativi al pagamento e ad attendere il ritorno del buon fine dell’operazione”. Infine, sulle possibilità di accesso agli applicativi tramite carta di identità elettronica, l’assessora ha risposto che “questa può essere superata dal Sistema Pubblico di Identità Digitale, cosiddetto SPID: in tale prospettiva, il Comune ha affidato l’integrazione del proprio sistema di riconoscimento con SPID ed è da poco terminata l’installazione di tale integrazione in ambiente di test”. “In generale – ha concluso – tutto il sistema è in uso dall’ottobre 2012 e gli uffici competenti non sono a conoscenza di particolari criticità del servizio di riconoscimento che siano state riscontrate dagli oltre 2.200 utenti iscritti”.

Pinassi si è dichiarato insoddisfatto della risposta: “L’Amministrazione comunale dispone di un Centro servizi informatici il cui personale potrebbe essere formato in termini di know how e in una logica di investimento, piuttosto che spendere 5.500 euro annui per gli affidamenti esterni. Purtroppo, facendo così, l’amministrazione pubblica opera come mera stazione appaltante, rinunciando alla funzione di creare innovazione, incapace di valorizzare il personale interno”. Il consigliere ha aggiunto anche che “è meglio tralasciare considerazioni tecniche sui temi della qualità dei software e sulla sicurezza dei dati”.

LA PRESENZA DI UNGULATI NELL’AREA URBANA TEMA DELL’INTERROGAZIONE DI GIUSEPPE GIORDANO

 

Il tema della presenza degli ungulati nell’area urbana è tornato all’attenzione del Consiglio con l’interrogazione presentata, nella seduta odierna, da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e sottoscritta da Pietro Staderini (Sena Civitas) e dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi.

Riferendosi, in particolare, alle zone di Scacciapensieri, San Miniato, Petriccio e alle vie Piccolomini e delle Grondaie, e richiamando “i problemi che tali animali, sempre più numerosi, possono causare alla pubblica incolumità”, il consigliere ha chiesto all’assessore competente “quali iniziative siano state intraprese dall’Amministrazione comunale per contenere il fenomeno e garantire la sicurezza dei cittadini”.

L’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha riconosciuto che “l’interrogazione mette in evidenza una situazione oggettiva che presenta aspetti critici e delicati, sia per la sicurezza dei cittadini sia per la salute e la tutela degli animali stessi”.

Mazzini ha sostenuto come il fenomeno della presenza degli ungulati nell’area cittadina, di particolare rilievo negli ultimi anni, sia dovuto “al progressivo abbandono delle attività colturali e della manutenzione del paesaggio nelle aree periurbane, che ha facilitato l’insediamento e il ripopolamento della fauna venatoria e, in particolare, di ungulati. Tali aree sono limitrofe alle zone abitate ed è impossibile svolgervi attività di abbattimento ma solo di controllo per il contenimento delle specie faunistiche”.

L’assessore ha ricordato che “in materia faunistica le competenze delle amministrazioni comunali sono residuali e quelle che emergono dal problema sono soprattutto implicazioni di tipo sociale”. “Recentemente – ha proseguito – durante un incontro con l’ATC 18 (Ambito Territoriale di Caccia, ndr) che si occupa della gestione faunistica delle aree del Comune di Siena, è emerso che le numerose popolazioni di ungulati generalmente occupano i luoghi nei quali cui possono reperire cibo con maggiore facilità”.

Quanto agli interventi di contenimento, “a oggi sono stati effettuati tramite catture con

apposite gabbie il numero delle quali sarà aumentato con una maggiore distribuzione sul territorio. AI contempo, ove possibile, dovranno essere intraprese delle battute per il contenimento delle specie”.

L’assessore ha sottolineato come la migliore soluzione sarebbe quella di “rimuovere le condizioni vegetazionali che favoriscono la presenza degli ungulati: da questo punto di vista, sono necessarie una maggior manutenzione del territorio e la riduzione degli incolti abbandonati che favoriscono il loro insediamento. A tale scopo, l’Amministrazione intende confrontarsi con le associazioni di categoria degli agricoltori e la stessa ATC 18 per concordare e avviare modalità che possano favorire la rimessa a coltura dei terreni abbandonati, indirizzando anche incentivi che potrebbero rappresentare una spinta per questa operazione”.

“In tal senso – ha concluso – valuteremo la partecipazione direttamente come Amministrazione, o aderendo ad altre richieste di carattere istituzionale, al bando regionale sui progetti integrati per mantenere lo stato agricolo dei terreni periurbani a finalità sociali e paesaggistiche in un territorio antropizzato da secoli, la cui immagine è legata ad attività umane e bellezze naturali. L’amministrazione, comunque, insisterà ancora con la Regione Toscana affinché si possa rispondere in maniera adeguata per la risoluzione del problema”.

Non soddisfatto Giuseppe Giordano perché “pur consapevole del fatto che il Comune ha, in materia, competenze residuali”, ha ribadito come, però “le risultanze di questa emergenza ricadono sui cittadini. Ci auguriamo che la Regione possa rivedere l’attuale quadro normativo perché insufficiente; mentre invitiamo l’Amministrazione a una maggiore incisività per eliminare un problema urgente e di pericolosità crescente, facendo carico, anche mediante diffida, le autorità preposte ad intervenire sui danni e i problemi causati dalla crescente presenza degli ungulati in città”.

SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA: L’ASSESSORA FERRETTI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI GIUSEPPE GIORDANO

Facendo riferimento al decreto regionale approvato a fine 2016 in materia di somministrazione dei farmaci a scuola, Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) ha presentato un’interrogazione sul tema, nella seduta consiliare odierna, sottoscritta anche da Pietro Staderini (Sena Civitas) e dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi.

“Nel corso delle attività scolastiche – ha detto il consigliere – può rendersi necessaria la somministrazione di un farmaco, in forma tempestiva o regolare: un’attività che richiede particolare attenzione e perizia da parte del personale”. Citando l’intesa per regolamentare la somministrazione di farmaci a scuola, siglata nello scorso mese di gennaio tra l’Ufficio scolastico regionale e la Federazione regionale Toscana degli Ordini dei Medici, e richiamando la modulistica “che prevede la specifica richiesta dei genitori, la certificazione della necessità della terapia, il relativo piano terapeutico, l’indicazione delle modalità della stessa somministrazione e della conservazione del farmaco, nonché il verbale di consegna dello stesso al personale scolastico”, Giordano ha sostenuto come “quest’ultimo possa intervenire quanto l’attività non richiede cognizioni specialistiche di tipo sanitario, mentre spetta all’azienda USL competente garantire l’assistenza sanitaria qualificata”.

Il consigliere ha chiesto all’Amministrazione di conoscere “lo stato di applicazione del decreto regionale sul territorio senese e se le direzioni scolastiche e l’USL hanno previsto e concordato programmi di formazione per il personale scolastico disponibile alla somministrazione dei farmaci”, oltre a “che tipo di informazione è stata data alle famiglie e agli alunni con patologie che la richiedano”.

L’assessora alla Sanità, Anna Ferretti, in accordo con la collega Tiziana Tarquini, ha risposto che i dirigenti scolastici, già sulla base delle “Raccomandazioni del 2005 contenenti le Linee Guida predisposte dal MIUR d’intesa con il Ministero della Salute per gli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in ambito scolastico” hanno attuato delle prassi pressoché uniformi per garantire la sicurezza della salute nelle strutture. “Nella zona senese, ben prima dalla pubblicazione del decreto – ha sottolineato – l’USL ha sempre fornito il proprio supporto di personale infermieristico agli istituti quando non vi era la disponibilità degli insegnanti e degli altri operatori scolastici nel somministrare i farmaci. Nei casi, invece, nei quali il personale scolastico si sia reso disponibile, l’USL ha curato la parte formativa e l’affiancamento durante le prime somministrazioni. Nei casi di emergenza, gli istituti sono comunque tenuti a chiamare il 118”.

“Le Direzioni scolastiche – ha proseguito – hanno seguito quanto previsto dalla Regione Toscana, attivando anche programmi di specifica formazione a favore del personale docente e ausiliario nel momento in cui si è verificata l’iscrizione di alunni con patologie particolari. Rimane, invece, competenza diretta in materia dell’USL quando si tratta di somministrazione di farmaci che prevedono il possesso di cognizioni specialistiche o dove sia necessario esercitare una discrezionalità tecnica”.

Ferretti ha sostenuto che l’informazione è stata data con comunicazioni e-mail ai genitori e ai docenti da alcuni istituti, mentre altri l’hanno pubblicata sul sito web. Per il Comune di Siena la modulistica è scaricabile dal sito del Comune di Siena nel settore Istruzione.

Inoltre, riportando i contenuti di una nota del direttore sanitario dell’azienda USL Toscana sud-est, Simona Dei, l’assessora ha informato che presso l’USL è in corso una procedura aziendale per la somministrazione dei farmaci a scuola “che individua il referente aziendale, le modalità formative del personale scolastico disponibile alla somministrazione e le soluzioni organizzative nei casi di emergenza sanitaria. Il referente aziendale provinciale, dottoressa Paola Pedani, per l’educazione alla salute, in collaborazione con i medici del 118 e del territorio, ha già organizzato la formazione negli istituti che ne abbiano fatto richiesta”.

Riguardo alla zona senese i bambini presi in carico dal personale infermieristico sono stati 7 negli ultimi 2 anni, relativi prevalentemente alla somministrazione di insulina ma anche bambini affetti da spina bifida per cateterismo vescicale o con tracheotomia. Inoltre la formazione degli insegnanti è stata effettuata anche da personale medico del reparto di pediatria delle Scotte, in collaborazione con il personale medico e infermieristico della ASL.

Il consigliere Giordano, nel dichiararsi soddisfatto per la risposta ricevuta dall’assessora ha auspicato che “la procedura attivata possa portare ad un incontro con gli uffici scolastici, così che il prossima anno di studi inizi nel migliore dei modi”. Ed ha suggerito a Ferretti di estendere a tutto il personale docente, e non solo a quello dei plessi che ne fanno richiesta, percorsi di formazione mirati alla tematica”.

APPROVATO IL NUOVO STATUTO DEL SIENA JAZZ 

Il consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato il nuovo statuto dell’associazione Siena Jazz. Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato all’assemblea che “dopo il parere negativo del Consiglio di Stato alla trasformazione dell’Associazione in Fondazione, con atto consiliare era stata confermata la sua natura giuridica di associazione con personalità giuridica e, conseguentemente, lo statuto originario necessitava di una completa rivisitazione alla luce del mutato contesto normativo e istituzionale. Il consiglio dell’Associazione ha, quindi, trasmesso al Comune, socio fondatore, il nuovo testo dello statuto”.

“Nel  documento la principale novità – come ha informato il sindaco Bruno Valentini – è la diminuzione dei membri del CDA: da 11 a 9, di cui 5 nominati dal Comune, 3 direttamente dall’Associazione e uno dalla Provincia”. Oltre

all’elenco degli scopi e finalità del Siena Jazz, tra i quali la promozione del coordinamento e dello sviluppo della didattica, della ricerca e della produzione musicale nel campo del jazz, con particolare riferimento a quello italiano ed europeo; lo svolgimento di corsi intensivi nazionali e internazionali sulla musica jazz, di perfezionamento, alta formazione e specializzazione post-diploma, nonché corsi permanenti per la formazione professionale di musicisti, insegnanti e operatori; promozione e produzione di concerti, audizioni, convegni, seminari e corsi; attività produttive e di pubblicazione, discografia ed edizione musicale; la diffusione dell’educazione musicale di base nel territorio senese e anche regionale; l’attivazione di iniziative musicali e culturali nella sfera dell’aggregazione sociale e del tempo libero, per la promozione della persona e della qualità della vita; l’organizzazione di manifestazioni e corsi musicali per le scuole, anziani e associazioni di volontariato che operano nell’ambito dell’emarginazione, disadattamento e handicap.

“Il Siena jazz – ha evidenziato il primo cittadino – rappresenta un’eccellenza nazionale e internazionale del nostro territorio nel campo musicale, culturale e sociale. Quest’anno, in occasione del 40° anniversario della sua istituzione porterà Siena ad essere luogo d’incontro, a livello mondiale, delle scuole di Jazz, confermandosi una realtà tra le più prestigiose e importanti su scala internazionale. Una realtà che l’Amministrazione è riuscita a mantenere viva e vivace mantenendo il proprio contributo finanziario e che, con il ruolo decisivo della Regione, ha potuto realizzare progetti di rilievo con positive ricadute sulla città, come la creazione di un Polo musicale insieme all’Accademia Chigiana e all’Istituto “R. Franci”“.

Lo Statuto contiene anche norme sui soci e loro prerogative, sugli organi (assemblea generale dei soci, consiglio direttivo, direttore artistico, direttore amministrativo, presidente e collegio dei sindaci revisori), sul patrimonio, esercizio sociale e scioglimento.

VIABILITÀ E SOSTA DEGLI AUTOBUS IN VIALE TOSELLI: L’ASSESSORE MAGGI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI

La situazione della viabilità in viale Toselli è stata discussa nella seduta odierna di Consiglio con l’interrogazione presentata da Massimiliano Bruttini (PD).

Il consigliere, facendo riferimento al “traffico estremamente sostenuto che interessa la strada e alle numerose attività commerciali che vi insistono”, ha rilevato come “soltanto in una parte di essa siano state realizzate opere di segnaletica orizzontale che impediscono di svoltare a sinistra, con effetti insufficienti nell’intento di agevolare la fluidità del traffico”.

Bruttini, dopo aver sottolineato anche che “in prossimità dei Due Ponti c’è una fermata del trasporto pubblico che insiste sulla carreggiata con una frequenza di sosta particolarmente rilevante”, ha chiesto all’Amministrazione “le modalità e i tempi di posa in opera di barriere che impediscano la svolta a sinistra nel tratto che va dalla rotonda della strada di Busseto fino a quella dei Due Ponti”, e “se non si ritenga necessario rivedere la localizzazione della pensilina degli autobus, realizzando un’area di sosta e scarico passeggeri dedicata e in condizioni di massima sicurezza”.

L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, ha spiegato che “ la posa in opera di una barriera continua dalla rotatoria di Busseto a quella dei Due Ponti, per circa 500 metri lineari, non ha avuto l’approvazione di nessun titolare delle molteplici attività commerciali e artigianali della zona, poiché costituirebbe un impedimento all’accesso di autocarri e autoarticolati a molte di queste e una discriminante per alcuni soggetti nei confronti di altri”.

L’assessore ha spiegato che “la barriera posta sul primo tratto di viale Toselli fu, invece, richiesta dal Consorzio delle attività presenti in quel tratto”, mentre “la barriera provvisoria costituita dai new jersey, posizionata in occasione della chiusura di via Baldassarre Peruzzi, è stata oggetto di diverse rimodulazioni proprio per non impedire l’accesso di mezzi di considerevole lunghezza alle attività commerciali/artigianali, nelle operazioni di consegna e prelievo delle merci”. Maggi ha aggiunto che alla riapertura integrale di via Peruzzi, è stata completamente rimossa la suddetta barriera, “nel rispetto di quanto convenuto con i proprietari delle attività presenti nel tratto viario”.

Nel merito della fermata autobus richiamata dall’interrogazione, ha affermato che “è strategicamente a servizio del parcheggio scambiatore dei Due Ponti, nel rispetto dei requisiti di sicurezza per i passeggeri. Fermo restando che l’attuale tessuto urbanistico e viario comunale impone spesso l’organizzazione delle fermate dei mezzi di trasporto pubblico sulla carreggiata viaria, il tempo limitato e necessario alla sola fermata per consentire la discesa e la salita dei passeggeri va letto come elemento di moderazione della velocità di percorrenza veicolare. Le fermate da realizzare saranno tutte sporgenti e non rientranti, al fine di tutelare i pedoni”.

L’assessore ha concluso sostenendo che “la doppia striscia continua presente al centro della sede stradale di Viale Toselli, ai sensi del Codice della Strada, ha lo stesso valore di una barriera fisica”.

Massimiliano Bruttini ha dichiarato “di non condividere in pieno il concetto di utilizzazione delle fermate con tipologia “sporgente”, in quanto andrebbe valutato anche l’impatto che tale tipologia di fermata può avere sul normale deflusso del traffico”.

PROGETTI E FINANZIAMENTI COMUNITARI: IL SINDACO VALENTINI ILLUSTRA IL LAVORO DEL PROFESSOR PIER LUIGI SACCO

La progettualità legata ai programmi comunitari Horizon 2020Creative Europe e Cosme è stata tema di dibattito consiliare con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Stefania Bufalini (PD) e sottoscritta anche da Ivano da Frassini, Federico Nesi e Gianni Porcellotti. In particolare, la consigliera ha chiesto di essere informata “sui progetti presentati, i risultati conseguiti e i finanziamenti ottenuti con il lavoro di un anno di Pier Luigi Sacco in qualità di consulente del Comune di Siena”.

Il sindaco Bruno Valentini ha risposto che “la progettazione europea è un’attività molto complessa, i cui tempi sono dettati essenzialmente dalle scadenze dei vari bandi e dalle loro tematiche. L’incarico affidato al professor Sacco per sviluppare nuovi progetti europei in ambito culturale, che valorizzassero il lavoro condotto a suo tempo per la candidatura a Capitale Europea della Cultura, ci ha permesso, in questo anno, di costruire alcuni partenariati a livello europeo di notevole valore, che si sono tradotti in due progetti presentati su due bandi scaduti nel mese di marzo”.

Valentini li ha illustrati: “Il primo riguarda il tema del rapporto tra patrimonio storico-artistico e tecnologie digitali e ha un importo complessivo di 2 milioni di euro, di cui 500mila per il Comune di Siena per un progetto di digitalizzazione del patrimonio dei bottini storici. Siamo orgogliosi di essere il soggetto capofila di questo progetto, presentato all’interno del programma Interreg B MED che si rivolge alle regioni europee affacciate sul Mediterraneo e che permetterà di utilizzare tecniche digitali di ultima generazione per la valorizzazione turistica del patrimonio”. Il sindaco ha elencato le città partner: Cefalonia (Grecia), Berat (Albania), Siviglia (Spagna), Paola (Malta), Sibenik (Croazia), Idrija (Slovenia), Cipro, la società Pin (spin off dell’Università di Firenze) e l’Università di Siena.

“Il secondo – ha proseguito – riguarda il tema delle risorse naturali come elemento per lo sviluppo di soluzioni innovative sui temi della conservazione e riconversione urbana. Il progetto è stato presentato nell’ambito del programma Horizon 2020 e prevede dei partenariati prestigiosi, il capofila dei quali è la città portoghese di Oporto”.

Il sindaco ha proseguito informando che il professor Sacco sta lavorando a ulteriori progetti che potranno essere oggetto di finanziamento non appena verrà pubblicato un bando consono: “Il suo lavoro, in questo ultimo anno, è stato costante e la sua assidua presenza come key note speaker in alcune delle maggiori conferenze di politica culturale europea gli ha permesso di rafforzare ulteriormente la rete delle relazioni internazionali della nostra città mirate alla costruzione di partenariati europei. Soprattutto in vista dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale2018, ci sarà modo di far fruttare il lavoro condotto finora nella creazione di nuove proposte progettuali e, quindi,  di nuove opportunità per attrarre risorse europee per la nostra città”.

La consigliera Bufalini ha affermato di “aver sentito troppi tempi futuri e condizionali nella risposta del sindaco. A oggi, non ci sono risultati concreti portati a casa e quindi, al momento, non posso dichiararmi né soddisfatta né insoddisfatta”.

SICUREZZA PEDONALE IN VIALE MAMELI: L’ASSESSORE MAGGI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI PIETRO STADERINI

Recuperando i contenuti dell’analoga interrogazione presentata nel settembre 2014 e della relativa risposta ricevuta, Pietro Staderini (Sena Civitas) ha rivolto alcuni quesiti all’Amministrazione comunale nel merito della sicurezza stradale in viale Mameli. Il consigliere ha ricordato “i frequenti incidenti stradali registrati in viale Mameli, specialmente nelle ore notturne, generalmente all’altezza dei civici 25 e 33, come quello dello scorso 19 gennaio nel quale una vettura ne ha urtate quattro regolarmente in sosta”. “Questa strada ad alto flusso veicolare – ha proseguito – presenta un lungo rettilineo che invita le auto a sostenere un’alta velocità e, inoltre, la scarsa illuminazione pubblica costituisce un ulteriore elemento di forte criticità”. Staderini ha ricordato come l’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, avesse risposto alla precedente interrogazione riconoscendo l’alto volume di traffico di viale Mameli e affermando “la volontà di installarvi degli attraversamenti pedonali rialzati, per quanto il bilancio del 2014 non lo consentisse”. Poi, ha fatto riferimento al piano di interventi impostati sulla cosiddetta “priorità pedonale” che prevedono lavori di miglioramento per la sicurezza degli attraversamenti in otto aree della città, ma non in viale Mameli: “Negli atti del progetto non è stato inserito viale Mameli e ciò smentisce le dichiarazioni di volontà fatte a suo tempo dall’assessore Maggi”.

Rimarcando come “un intervento di moderazione del traffico in viale Mameli non sia più derogabile e che la motivazione della mancanza di risorse non è più sostenibile”, Staderini ha chiesto “quando verranno installati dossi, attraversamenti pedonali rialzati o altre soluzioni tecniche in grado di risolvere i gravi problemi esposti”.

L’assessore Maggi ha risposto che “al fine di scoraggiare velocità di marcia non commisurate alle caratteristiche della strada, dal dicembre 2014 in viale Mameli è stata istituita un’ordinanza che impone il limite massimo a 30 km orari”. Maggi ha inoltre citato gli interventi di ripasso sulle strisce pedonali “che vengono effettuati ogni anno al fine di garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza ai sensi del Codice della Strada” e la revisione complessiva di tutta la segnaletica di viale Mameli: “In prossimità degli attraversamenti più utilizzati sono stati realizzati degli spazi per ciclomotori che, per la loro sagoma, risultano meno ingombranti di autovetture e furgoni, così da aumentare il campo visivo reciproco tra pedone, conducente e veicolo e incrementare ulteriormente le condizioni di sicurezza della strada”.

In prospettiva, l’assessore ha affermato che in viale Mameli, così come in viale Curtatone, saranno installati degli attraversamenti pedonali rialzati per tutelare ulteriormente la pedonalità e favorire basse velocità di marcia: “L’intervento partirà da viale Cavour e via Pisacane, che registrano alti tassi di incidentalità, e interesserà anche i viali Mameli e Curtatone, in modo da comprendere le quattro principali arterie di ingresso in città, da nord, con maggiori volumi di transito”. In conclusione, l’assessore ha fatto riferimento al Piano Urbano della Mobilità, attualmente in fase di elaborazione, “che certamente contemplerà anche questo tipo di tematiche nella ricerca delle soluzioni più efficaci per la mobilità urbana e la sicurezza pedonale”.

Staderini si è dichiarato “assolutamente insoddisfatto, in quanto il primo stralcio degli interventi di installazione degli attraversamenti pedonali rialzati, come già illustrato dall’assessore Mazzini in questa stessa sede, non interesserà viale Mameli. Né mi pare che si siano rivelati efficaci le azioni fin qui compiute dall’Amministrazione comunale, come l’istituzione del limite di velocità a 30 km orari o il ripasso della segnaletica: una strada come questa, per le problematiche esposte, merita un approccio ben più risoluto e per questo inizierò una raccolta di firme per aprire le orecchie a un’Amministrazione sorda”.

IN CONSIGLIO COMUNALE UN APPROFONDIMENTO SUI PROBLEMI VIARI DELLA S.S. 73 LEVANTE

 

L’intensità di traffico sulla S.S. 73 Levante è stata oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Massimiliano Bruttini (PD). Il consigliere ha spiegato come “il volume di traffico nel tratto Due Ponti-Palace Hotel Due Ponti sia causa di code in entrata e in uscita dalla città e di turbativa al normale flusso viario per la presenza di numerosi esercizi presenti nella zona”. Poi, ha fatto presente che, ai fini dell’ottimizzazione del traffico, si “ravvisa la necessità che i soggetti privati interessati portino a compimento la realizzazione dei marciapiedi, al fine della messa in sicurezza anche del passaggio pedonale; nonché l’utilità di una rotatoria da posizionare a una delle intersezioni con viale Europa e il divieto, con apposite barriere, di svolta a sinistra”.

“La viabilità in ingresso e in uscita lungo l’asse viale Toselli-S.S. 73 Levante – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini – si è normalizzata con la riapertura di via Peruzzi. Il volume di traffico è conseguentemente diminuito su viale Toselli e, quindi, ne ha beneficiato, soprattutto in ingresso, il traffico proveniente dalla S.S. 73 Levante, con una visibile diminuzione delle code in entrata alla città dal lato sud-est”.

L’assessore, che ha condiviso l’analisi sui motivi che causano il rallentamento del traffico, individuati nelle svolte per l’accesso e l’uscita dagli esercizi commerciali presenti sulla S.S. 73 Levante, ha dichiarato che “la rotatoria rientra nei lavori previsti sia negli strumenti urbanistici sia nel Piano triennale delle Opere pubbliche 2017/2019, per un importo di circa 400mila euro”.

“Non sono invece previste – ha concluso Mazzini – le barriere per impedire le manovre di attraversamento perché queste sono già vietate, come espressamente indicato dalla segnaletica presente, orizzontale sia verticale. Nel complesso, l’Amministrazione Comunale ha messo in cantiere una serie di opere per risolvere o mitigare i problemi della viabilità nella zona Ruffolo – Due Ponti, che vanno lette come un’operazione unitaria, suddivisa in più interventi: con il completamento del nuovo incrocio di Fangonero, i cui lavori sono in corso, la realizzazione della rotatoria, il cui progetto preliminare è in fase di definizione da parte dei nostri uffici comunali, e il divieto di attraversamento a sinistra, si arriverà sicuramente a un miglioramento della viabilità”.

Il consigliere Bruttini ha espresso “compiacimento per la sensibilità dimostrata dall’Amministrazione nel prendere in carico la risoluzione dei problemi che aveva evidenziato” e ha auspicato di “realizzare al più presto quanto comunicato dall’assessore in modo da poter eliminare, quanto prima, le criticità attualmente presenti”.

IL SINDACO VALENTINI ILLUSTRA IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI IN VIA MONTANINI

Facendo riferimento all’eco suscitato anche sui mezzi di informazione locali, Simone Lorenzetti (Riformisti) ha presentato un’interrogazione urgente, sottoscritta anche da Mauro Marzucchi (Siena Futura), chiedendo chiarimenti sullo stato dei lavori che stanno interessando via Montanini.

Sottolineando come “l’intervento di rifacimento delle tubazioni idriche e del gas siano utili e necessari, al pari della corretta manutenzione delle lastre”, il consigliere ha affermato che “gli uffici comunali hanno giustamente programmato un cantiere modulabile in più fasi, che tiene conto dei flussi turistici e dell’attività degli esercenti della via”. “Sappiamo che l’Amministrazione comunale – ha aggiunto – ha sentito il parere delle associazioni di categoria, le quali si sono espresse favorevolmente, ma non si riesce a capire il motivo per il quale non si sia riusciti a rendere partecipi i commercianti della zona, né i motivi per i quali l’avvio del cantiere sia avvenuto prima dell’incontro programmato con l’associazione di strada di via Montanini che, come si apprende dalla loro coordinatrice, non hanno potuto rappresentare le proprie istanze”.

Il sindaco Bruno Valentini ha risposto che nel programma delle opere pubbliche “assumono particolare rilevanza gli interventi per il rifacimento della pavimentazione, che siano per le strade a maggiore scorrimento veicolare o per la lastricatura in pietra serena all’interno del centro storico. Il rifacimento delle lastre è lavoro complesso, che comporta lunghi tempi di assestamento, e quindi deve essere effettuato in modo organico. Le toppe temporanee di asfalto si rendono necessarie in attesa di interventi più sistematici, che stiamo pianificando ove necessario. Via Montanini è una strada di grande importanza, anche commerciale. Purtroppo le lastre sono sconnesse e creano un pericolo oggettivo cui rimediare prima possibile”. Il sindaco ha aggiunto che in quella zona c’è anche una situazione complessa di sottoservizi che riguarda le tubature del gas e soprattutto del servizio idrico, le quali risultano vetuste, e ha affermato che “siamo particolarmente soddisfatti di essere riusciti a coordinare e razionalizzare queste tre tipologie di interventi tra l’azienda che dovrà sostituire le tubazioni dell’acquedotto, quella che dovrà lavorare alle tubazioni del gas e la ditta appaltatrice per la lastricatura. A guadagnarci saranno soprattutto i residenti e i commercianti perché avranno una strada sulla quale abbiamo investito 400mila euro, oltre i soldi degli altri cantieri, a conferma che per noi via Montanini è una priorità”.

Valentini ha sostenuto che le informazioni su questi lavori e sul loro cronoprogramma “sono state fornite ai cittadini, alla stampa e alle associazioni di categoria già alla fine del 2016, quindi era noto che l’intervento sarebbe avvenuto all’inizio del 2017. Inizialmente, l’ipotesi era che cominciasse a febbraio, ma poi l’ufficio ha fatto precedere l’affidamento a una manifestazione di interesse per selezionare le ditte specializzate ed essere più sicuri di affidarlo a una che risultasse idonea per un lavoro così specialistico”. Nel merito del cantiere richiamato nell’interrogazione, il primo cittadino ha detto che riguarda un intervento urgente sulla rete idrica, che è obsoleta, come si è visto con la perdita di acqua in via Diaz, e che si è concretizzato in un’operazione di preparazione per i lavori successivi, evitando di interferire con i giorni topici di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio. “Nei prossimi giorni partirà quello più importante che riguarda il rifacimento della lastricatura. Abbiamo fatto diversi incontri con le associazioni di categoria e oggi la mia segreteria ha ricevuto una telefonata da parte di una rappresentante dei commercianti locali. In settimana ci recheremo in via Montanini insieme agli assessori competenti e ai nostri tecnici per ascoltare e precisare nel dettaglio ciò che abbiamo già spiegato alle associazioni di categoria anche negli ultimi incontri, come quello del 10 aprile, in occasione del quale abbiamo illustrato il progetto con la relativa planimetria”. “Un progetto che si divide in sette fasi – ha proseguito – allo scopo di attenuare i disagi, garantire la regolare raccolta di rifiuti e tutelare l’attività di recapito delle merci, in modo che rimangano comunque aperte delle strade laterali che consentono, di volta in volta, di rifornire i negozi”. Il sindaco ha affermato che i cantieri saranno organizzati in modo tale da permettere sempre e comunque il passaggio pedonale e che “nei giorni di Palio, sia a luglio sia ad agosto, la strada rimarrà aperta per consentirne l’utilizzo alle Contrade”. Inoltre, Valentini ha fatto riferimento a un accordo con la ditta allo scopo di ridurre al minimo l’inattività del cantiere dovuta alle ferie estive. Un ulteriore accorgimento ha riguardato il periodo delle festività natalizie: “Nel caso in cui, alla fine di novembre, i lavori non fossero terminati, si interromperanno e riprenderanno dopo la Befana, al fine di non incidere negativamente sui saldi natalizi”.

“All’inizio del 2018 – ha concluso – via Montanini sarà una strada ancora più bella e confortevole nella quale vivere, camminare e lavorare. Sono certo che alfine sarà apprezzato anche dai commercianti interessati. Stiamo lavorando per loro e per i cittadini e spero che ci spiegheremo in modo esauriente”.

Lorenzetti ha ribadito “l’utilità delle tre diverse tipologie di intervento che interessano la via” ma ha posto la questione dal punto di vista formale: “Resta da capire perché i commercianti interessati e l’associazione di via non abbiano ricevuto le dovute informazioni sulla tempistica dei lavori, nonostante l’incontro preventivo tra il Comune e le loro associazioni di categoria”.

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