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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio comunale a Siena: i temi del dibattito

SIENA. Di seguito (e in aggiornamento) i temi in discussione questa mattina, 7 novembre, in Consiglio Comunale a Siena

Il Consiglio Comunale approva il regolamento della Consulta anziani

Il Consiglio Comunale, nella seduta che si è tenuta oggi, giovedì 7 novembre, ha approvato il Regolamento della Consulta Comunale degli anziani. L’atto è stato approvato all’unanimità dai trenta consiglieri comunali presenti.

“Attraverso il rinnovo di questo regolamento – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Micaela Papi, che ha illustrato il regolamento – l’amministrazione afferma dunque il principio secondo cui la persona anziana debba essere considerata come reale soggetto di diritto e membro a tutti gli effetti della comunità. Sarà uno strumento utile anche per le attività di osservazione e analisi delle problematiche della popolazione anziana, anche per quanto riguarda invecchiamento, funzionamento dei servizi sanitari e sociali pubblici e privati e le prospettive di miglioramento o di modifica degli interventi per proposte e pareri sui provvedimenti di competenza di Comune, servizio sociale della Società della Salute Senese, Azienda Usl Sud Est, Regione Toscana e eventuali soggetti privati. Il costante invecchiamento della popolazione, l’aumento dei bisogni, la richiesta di assistenza rendono necessario adottare strumenti di partecipazione attiva come la consulta, che può contribuire alla creazione, al funzionamento e al consolidamento di una rete solida ed efficiente tra tutti i soggetti operanti a favore di questa particolare fascia di popolazione”.

Il regolamento è stato emendato con un atto approvato dalla Commissione Servizi Sanitari e Sociali, come dichiarato dalla presidente Francesca Cesareo (gruppo Nicoletta Fabio Sindaco). “Il parere della Commissione – ha spiegato – era obbligatorio, ma non vincolante. L’organismo si è riunito due volte, congiuntamente alla Commissione Statuto e Regolamenti. Dalla discussione e dal confronto è emersa la proposta di emendamento a cui è stato dato parere unanime”. Il Consiglio Comunale ha approvato l’emendamento con ventiquattro voti favorevoli e sei contrari dei trenta consiglieri comunali presenti.

Come si legge nel regolamento approvato, l’articolo tre (emendato), la Consulta è composta dall’assessore ai servizi sociali o da un suo delegato nella funzione di presidente; da un consigliere comunale di maggioranza e da un consigliere comunale di minoranza; da un rappresentate dei Centri per gli Anziani, designato di volta in volta dagli stessi Centri; da cinque rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pensionati, di cui tre in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil e due in rappresentanza del Cupla; da cinque rappresentanti degli enti del terzo settore, individuati tra organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali, diversi dai Centri Anziani; un medico geriatra nominato dal Sindaco. E’ il Sindaco a provvedere alle nomine, i membri durano in carica per tutta la durata del Consiglio Comunale a cui ha fatto riferimento la nomina. “Le funzioni della Consulta – si legge – sono favorire e promuovere un rapporto permanente con le istituzioni e gli enti presenti sul territorio del Comune di Siena al fine di migliorare la qualità della vita delle persone anziane e delle loro famiglie, anche collaborando, se possibile, in alcune situazioni di emergenza; promuovere la diffusione di una cultura attiva dell’integrazione e di promozione dell’autonomia delle persone anziane; esprimere pareri sulle proposte avanzate dall’amministrazione comunale sulle politiche sociali rivolte alle persone anziane; formulare proposte e iniziative sulle tematiche riguardanti gli anziani e le loro famiglie, da proporre alle istituzioni”. La Consulta si riunisce in tre sessioni ordinarie annuali, nei locali messi a disposizione dell’amministrazione comunale.

Alberi nei parcheggi, Magi: “All’ex campino di San Prospero previsti quaranta olmi”

La messa a dimora di essenze arboree presso i parcheggi cittadini è stata oggetto dell’interrogazione presentata durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, dalla consigliera Monica Casciaro del gruppo Siena Sostenibile. A rispondere è stato l’assessore all’ambiente e alla manutenzione delle aree verdi, Barbara Magi.

All’interno del progetto ‘lavori di riqualificazione del parcheggio dell’ex campino di San Prospero’ – ha spiegato Magi – è prevista la messa a dimora di quaranta nuovi alberi adulti del tipo Ulmus (olmo). Questa disposizione è frutto, in primis, della volontà dell’amministrazione di migliorare, anche dal punto di vista ambientale e paesaggistico, la percezione dei luoghi e delle grandi aree pubbliche a oggi prive di alberi. In secondo luogo, il progetto risponde a una serie di disposizioni normative, quali ad esempio la superficie minima permeabile e la presenza di alberi di alto fusto. Preciso anche che nella ri-progettazione di aree esistenti, quali ad esempio quella dell’ex campino, la presenza di alberi incide fortemente sul numero di parcheggi perché è opportuno, per la loro salvaguardia e per l’arieggiamento del terreno, realizzare delle ‘formelle’ rialzate di adeguate dimensioni. In tal senso il progetto ha cercato di bilanciare il rapporto tra nuovi alberi e numero di parcheggi realizzati”.

In merito agli alberi nei parcheggi pubblici – ha aggiunto l’assessore Magi – si precisa che nelle zone indicate (Massetana Romana, viale Toselli, Acquacalda), è già presente una componente verde verticale, utile a bilanciare gli svantaggi dovuti al consumo di suolo, e la piantumazione di nuove essenze potrà sicuramente essere valutata in fase di riqualificazione delle aree pubbliche adibite a parcheggio. L’amministrazione è fortemente impegnata nella realizzazione del ‘Piano del verde’, che, fra gli altri e numerosi aspetti, dovrà prevedere un’adeguata collocazione degli alberi”.

La consigliera Monica Casciaro del gruppo Siena Sostenibile si è dichiarata “abbastanza soddisfatta della risposta. Per quanto riguarda il ‘Piano del verde’ è una tematica molto cara a Siena Sostenibile, per la quale dunque presteremo particolare attenzione. Come sottolineato dall’assessore, nessuno ha la bacchetta magica e ci saranno da rispettare i tempi burocratici, ma seguiremo da vicino la questione”.

Atti contrari al decoro, l’assessore Tucci: Regolamento di Polizia Urbana analogo ad altre città toscane”

Il Regolamento di Polizia Urbana di Siena si applica a tutti gli spazi e aree pubbliche, nonché in quelle private ad uso pubblico salvo diversa disposizione. Questo, del resto, accade anche in altre città, come ad esempio Grosseto e Lucca in Toscana, che si sono dotate di un Regolamento analogo al nostro”. Così l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico, Gabriella Piccinni, sull’articolo 5, titolo II, del nuovo Regolamento di Polizia Urbana, inerente agli atti contrari al decoro e alla decenza in spazi e aree pubblici.

“Il Regolamento di Polizia Urbana – ha spiegato l’assessore – si applica a tutti gli spazi e aree pubbliche, nonché in quelle private a uso pubblico salvo diversa disposizione. Tale concetto, ormai consolidato nella giurisprudenza, ribadisce che, a prescindere dalla mera proprietà, ciò che determina la qualificazione dell’area in privata o privata a uso pubblico (e le conseguenze giuridiche che da ciò ne derivano quali l’applicazione delle norme) è l’uso che ne viene fatto. L’area privata a uso pubblico è un’area che è aperta al passaggio indiscriminato di terzi, a cui quindi viene applicata la regolamentazione per evidenti ragioni di ordine pubblico e sicurezza collettiva. La volontà di destinare un’area a uso pubblico è ravvisabile ogni qualvolta il comportamento del proprietario, pur se non intenzionalmente diretto a dar vita al diritto di uso pubblico, ponga volontariamente, con carattere di continuità, un proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un’esigenza comune ai membri di tale collettività”.

Il Regolamento di Polizia Urbana di Siena – ha concluso Tucci – è quindi applicabile a tutto quello che rientra nelle tipologie che ho elencato. Questo, del resto, accade anche in altre città, come ad esempio Grosseto e Lucca in Toscana, che si sono dotate di un Regolamento analogo al nostro”.

La consigliera Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico si è riservata di analizzare meglio gli aspetti giuridici forniti dall’assessore: “Ci sono dei dettagli non del tutto percepibili solamente dall’ascolto. Un regolamento dettagliato sui profili e sugli spazi permette di tutelare fino in fondo i diritti dei residenti e l’efficienza delle operazioni della Polizia Municipale, evitando appunto i conflitti, eventuali incomprensioni, chiarendo le responsabilità. E’ necessario, a mio parere, un documento un po’ più preciso che miri a eliminare o quantomeno limitare le zone grigie, in cui potrebbero verificarsi da una parte l’abuso di potere e dall’altra invece un’infrazione da parte dei residenti. Il Regolamento ne guadagnerebbe in trasparenza e contribuirebbe al rapporto di fiducia tra l’amministrazione pubblica e la popolazione. Per questo, invito, se possibile, l’assessore a rendere palesi anche alla cittadinanza questi elementi che ha spiegato in termini giuridici nella risposta alla mia interrogazione”.

Countdown al semaforo. Tucci: “Contrari per non incentivare comportamenti imprudenti”

Con il countdown semaforico suggerito dal consigliere Masi l’amministrazione incentiverebbe comportamenti imprudenti da parte dei conducenti, per questo siamo contrari. Al momento non esiste alcun altro dispositivo tecnico per preavvertire del passaggio dal verde al giallo in un semaforo”. Così l’assessore alla mobilità e trasporti del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico, Alessandro Masi, sulla possibilità di segnalare il passaggio dei semafori dal verde al giallo.

Va specificato – ha spiegato Tucci – che il sistema di rilevazione delle infrazioni accerta esclusivamente i passaggi con il semaforo rosso in funzione, ovvero quando il veicolo supera la linea di arresto posta in corrispondenza dell’intersezione. Questo significa che l’infrazione viene rilevata solo nel momento in cui il conducente ha chiaramente violato la norma. Per quanto riguarda invece le normative del Codice della Strada, l’articolo 141, comma 1, stabilisce che il conducente ha l’obbligo di regolare la velocità del veicolo in modo tale da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone e dei beni, nonché qualsiasi situazione di disordine per la circolazione. Inoltre, l’articolo 149 precisa che durante la marcia i veicoli devono mantenere una distanza di sicurezza adeguata, tale da garantire l’arresto tempestivo ed evitare collisioni con i veicoli che precedono”.

“La premessa a tutti i ragionamenti – ha proseguito l’assessore alla mobilità – sta in quanto correttamente riportato dal consigliere Masi quando scrive che ‘in particolare l’art. 41, comma 10, del Codice della Strada sancisce che tutti i veicoli sono obbligati a fermarsi in corrispondenza dei punti di arresto semaforici durante il periodo di accensione della luce gialla. L’unica eccezione è fatta per i veicoli che, durante il passaggio tra la luce verde e la luce gialla, si trovano così vicini alla barra di arresto da non potersi più fermare in condizioni di sicurezza. In questo caso, sono tenuti a proseguire e sgombrare l’incrocio con prudenza e nel minor tempo possibile’. In una nota del luglio 2007 del Ministero dei Trasporti si legge inoltre, a proposito della luce gialla dei semafori, che ‘nella pratica, ai fini della massima uniformità applicativa, si adottano in generale tempi fissi di quattro e cinque secondi, rispettivamente su strade urbane ed extraurbane, ferma restando la durata minima di tre secondi. Questi sono pertanto anche i tempi adottati negli impianti semaforici presenti nel Comune di Siena”.

L’assessore ha inoltre precisato che “l’unico dispositivo tecnico di cui l’amministrazione comunale è a conoscenza, e che potrebbe eventualmente essere applicato ai semafori per segnalare il passaggio da una fase all’altra, è il ‘countdown’, introdotto con la legge numero 120 del 29 luglio 2010 e successivamente regolamentato dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile numero 265 del 5 settembre 2022. Il decreto ha definito le caratteristiche e i requisiti per l’installazione dei dispositivi ‘countdown’, che visualizzano il tempo residuo di accensione delle luci semaforiche. Tuttavia, l’articolo 3, comma 4, dello stesso decreto vieta espressamente l’utilizzo del ‘countdown’ in abbinamento con la luce verde del semaforo. Pertanto, al momento non esiste alcun dispositivo tecnico che possa essere applicato ai semafori per preavvertire il passaggio dal verde al giallo”.

“Alla luce di queste considerazioni – ha concluso l’assessore – non si comprende perché l’amministrazione dovrebbe in qualche modo incentivare comportamenti imprudenti da parte dei conducenti. Va inoltre segnalato che attualmente il tasso di incidentalità nelle intersezioni regolate da semaforo è estremamente basso, mentre le violazioni per il passaggio con il semaforo rosso sono in costante diminuzione”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “soddisfatto della risposta, non avendo competenza tecnica specifica per controbattere. Spero però che sia stato colto dall’Amministrazione e dall’opinione pubblica il senso dell’interrogazione, che non voleva insegnare nulla sul punto particolare al Comune, ma soltanto rappresentare una preoccupazione dei cittadini, anche a seguito di alcune esperienze all’incrocio semaforico di Santa Petronilla, nel passaggio dal giallo al rosso. L’interrogazione non era dunque uno strumento di polemica politica, ma un’occasione utile per una corretta comunicazione nei confronti dei cittadini, per meglio spiegare e far comprendere come potersi districare al cambio di colore del semaforo dal giallo al rosso”.

Galoppatoio Pian delle Fornaci, Loré: “Sigerico deciderà investimento per manutenzione”

“Il galoppatoio di Pian delle Fornaci è stato consegnato il 30 agosto, Sigerico Spa deciderà l’investimento economico corretto finalizzato a garantire la manutenzione ordinaria nonché il regolare funzionamento del servizio e degli impianti a esso strumentali”. Così l’assessore all’edilizia sportiva del Comune di Siena Lorenzo Loré ha risposto oggi, giovedì 7 novembre, durante la seduta del Consiglio Comunale all’interrogazione presentata dalla consigliera Anna Ferretti (Pd) che aveva per oggetto la linea di indirizzo inviata il 17 giugno a Sigerico dal Sindaco Nicoletta Fabio”.

“La nota indicata – ha riferito l’assessore – nulla aggiunge rispetto alle linee di indirizzo già approvate con deliberazione di giunta comunale del 16 febbraio 2023, che sono state rese note con la regolare pubblicazione all’albo pretorio dell’ente, e va in continuità con quanto contenuto all’articolo 4 dello Statuto di Sigerico, che ricomprende nell’oggetto societario anche la gestione di strutture e impianti sportivi anche per il pubblico spettacolo”.

“Nelle citate linee individuate nella deliberazione del 2023 – ha spiegato ancora Loré -, tra gli obiettivi specifici per il triennio 2023-2025, si ribadiva la necessità di un ‘corrispettivo a garanzia della totale copertura dei costi di esercizio in caso di un nuovo contratto di servizio’. Nel caso di specie l’affidamento sperimentale in house a Sigerico Spa del galoppatoio prevede che il ‘corrispettivo’ sia rappresentato dall’incasso delle tariffe, mentre gli oneri richiesti sono quelli della manutenzione ordinaria dell’impianto. Nessun canone è stato richiesto per la gestione dell’impianto. I corrispettivi per i servizi resi, contenuti nel disciplinare d’uso approvato dalla Giunta Comunale, sono pressoché gli stessi applicati dal precedente gestore”.

“Nell’esercizio della propria discrezionalità amministrativa e gestionale – ha concluso l’assessore – Sigerco Spa deciderà l’investimento economico corretto finalizzato a garantire la manutenzione ordinaria nonché il regolare funzionamento del servizio e degli impianti ad esso strumentali. Infine, quando e se potenziali nuovi e ulteriori sviluppi in ambito di impiantistica sportiva (ad oggi non all’ordine del giorno) troveranno un effettiva concretezza e fattibilità tecnico-economica, la Giunta Comunale procederà, come per il galoppatoio, con apposito atto di deliberativo di indirizzo regolarmente pubblicizzato nelle forme di legge, dandone adeguata comunicazione istituzionale”.

La consigliera Anna Ferretti, del gruppo Partito Democratico, si è dichiarata “totalmente insoddisfatta delle risposte avute. Concordo che non cambi niente rispetto all’atto di indirizzo, ma con l’atto citato bisognava fare una delibera di giunta, in modo da farlo conoscere senza tenere nascosto niente. Sarebbe stato un atto di trasparenza. Con un documento di indirizzo molto vago, di fatto, si è scaricato il problema del galoppatoio, per il quale tanti sono stati gli interessamenti, ma nessuno poi se ne è preso carico, a Sigerico. Le risorse di questa partecipata al cento per cento dal Comune però sono risorse di tutti e le sue attività devono essere a conoscenza di tutti, come i limiti e le strategie. Si dà a Sigerico anche lo sviluppo degli altri impianti, di fatto diminuendo le capacità e le competenze di assessorato e Commissione Sport. Si insabbia tutto all’interno di questa partecipata che dovrebbe invece essere a servizio del Comune e che non dovrebbe avere la capacità anche di progettare il futuro. Non si capisce dove sia il problema, forse sarà il palazzetto dello sport. Da tutto questo deriva la mia totale insoddisfazione”.

Servizio mensa, Loré: “Qualità e sostenibilità al centro del nostro impegno”

Abbiamo già messo in campo interventi concreti per migliorare il servizio mensa, consapevoli che questo rappresenta un pilastro fondamentale per la salute e l’educazione alimentare dei nostri ragazzi. Un servizio mensa efficiente e di qualità, che promuove la sostenibilità ambientale e il benessere degli studenti, è al centro delle azioni del mio assessorato e dell’amministrazione comunale”. Questa la risposta dell’assessore all’istruzione Lorenzo Loré durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione della consigliera Anna Ferretti del Gruppo Partito Democratico sul tema della mensa scolastica gestita dall’Asp Città di Siena.

“L’adesione al progetto della Fondazione Mps ‘Sostenibilmense’ nel settembre 2023 – ha spiegato Loré – nasce dalla consapevolezza che la gestione della mensa scolastica rappresenta un aspetto di fondamentale importanza per l’amministrazione comunale, in quanto incide direttamente sulla salute e il benessere degli studenti. Un servizio mensa efficiente e di qualità contribuisce non solo all’educazione alimentare, ma anche al miglioramento delle condizioni di apprendimento. La collaborazione con le associazioni che forniscono suggerimenti sulla gestione del servizio offre, infatti, un punto di vista esterno che permette di individuare criticità e proporre soluzioni che rispondano alle esigenze della comunità. Dopo una fase di monitoraggio effettuata nelle scuole dell’infanzia comunali e primarie statali, nonché nei locali della mensa centralizzata, i tecnici di Sostenibilmense hanno elaborato un documento in cui hanno evidenziato peculiarità, pregi e criticità del servizio offerto. A sua volta l’amministrazione comunale, dopo aver analizzato attentamente gli obiettivi proposti, ha riconosciuto che il servizio mensa scolastica è già di alto livello, grazie alle competenze dei professionisti coinvolti. Tuttavia, essendo un servizio pubblico, richiede continui investimenti e una costante collaborazione con tutte le parti interessate. Per questo motivo, ci siamo impegnati a realizzare nel tempo una serie di migliorie strutturali e a potenziare le attrezzature della mensa centralizzata. Questo impegno è già stato comunicato durante la conferenza stampa e nell’incontro informale tenutosi lo scorso 15 ottobre con dirigenti scolastici, rappresentanti dei genitori, insegnanti delle scuole statali e comunali, insieme a rappresentanti dell’Asp, della Fondazione Mps e del progetto Sostenibilmense, in attesa della nomina della nuova commissione mensa”.

“Nello specifico – ha sottolineato l’assessore – nel mese scorso sono stati acquisiti centoventi gastronorm in acciaio di varie misure per il trasporto e la somministrazione dei pasti in sostituzione delle vaschette in polipropilene (su questo progetto verrà avviata una fase sperimentale su un plesso scolastico di centottanta bambini); entro la fine di dicembre è previsto l’acquisto di un nuovo cuoci pasta per i primi piatti da centonovanta litri, di un armadio caldo e di un cuoci pasta da quaranta litri per le diete speciali. Nel 2025 sono stati messi in programma ulteriori investimenti per l’acquisto di un secondo armadio caldo e il completamento dell’acquisto dei gastronorm per l’eliminazione totale dei contenitori in plastica. Inoltre, prendendo spunto dai suggerimenti contenuti nel report di Sostenibilmense su input dell’amministrazione comunale, Asp ha introdotto lo studio, la sperimentazione e la preparazione dei nuovi menu con impostazione stagionale: autunnale, invernale e primavera-estate arricchiti da una nuova veste grafica. I nuovi prodotti alimentari, selezionati, verificati, scelti, sostenibili e di alta qualità seguono la filiera toscana e la filiera corta, così da sostenere l’economia locale ma anche ridurre l’impatto ambientale, promuovendo una cultura del cibo sano e consapevole fra i giovani. Infine, è in programma un nuovo percorso di comunicazione dal nome ‘menu parlante”’ ed eventi di degustazione”.

“Tutto ciò – ha concluso Loré – viene realizzato grazie alla creazione di un nuovo team, composto da un medico dietologo specialista in scienze dell’alimentazione, una dietista ed una laureanda in dietistica, figura che è stato possibile introdurre grazie a una nuova convenzione stipulata con il dipartimento di Dietistica dell’Università degli studi di Siena. Contestualmente proseguiranno i monitoraggi periodici del gradimento dei pasti e analisi degli sprechi, già iniziati alla fine dello scorso anno scolastico”.

La consigliera del gruppo Partito Democratico Anna Ferretti si è dichiarata “parzialmente soddisfatta. Sono contenta per le azioni messe in campo dall’amministrazione, per l’adesione a Sostenibilmense e per la sperimentazione dei nuovi menu, ma la mia perplessità rimane quella relativa alla questione strutturale della mensa comunale, ovvero se i metri quadrati disponibili siano sufficienti o no a garantire la continuità del servizio e il volume dei pasti necessari. Se, come apprendo, l’Asl ha dato l’autorizzazione, dal punto di vista legislativo siamo a posto. Rimane però il problema che solleva anche Sostenibilmense quando afferma che con spazi ridotti alcune lavorazioni di prodotti freschi non sono fattibili: il problema quindi, a mio avviso, deve comunque essere attenzionato da parte dell’amministrazione. Altra questione è quella degli investimenti, che Asp fa attraverso proprie risorse, senza che il Comune collabori in alcun modo: questo mi preoccupa, perché il bilancio dell’azienda mi sembra in sofferenza, ed è evidente che invece investimenti sulla mensa siano necessari e occorre capire chi ci metterà i soldi”.

Trasporto scolastico, Loré: “Segnalazioni degli utenti prezioso riscontro per l’amministrazione”

Il servizio di trasporto scolastico è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, dal consigliere Chiara Parri del gruppo Sena Civitas. A rispondere è stato l’assessore all’istruzione e ai servizi all’infanzia, Lorenzo Loré.

Il servizio di trasporto scolastico per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – ha spiegato Loré – viene effettuato in misura prevalente mediante affidamento a ditta esterna e, per alcune linee (per l’esattezza nove), in economia con personale e mezzi comunali, attrezzati anche per il trasporto di alunni disabili. Per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, a seguito di procedura di gara aperta, il trasporto scolastico è stato affidato a Tiemme Spa, idoneamente qualificata per lo svolgimento del servizio”.

Tutte le segnalazioni che arrivano al Comune di Siena – ha proseguito l’assessore – vengono gestite dall’ufficio trasporto scolastico, dislocato presso l’autoparco comunale, che allo scopo ha attivato, oltre alla mail e al numero fisso dell’ufficio, anche un recapito telefonico cellulare dedicato. In particolare, per le problematiche relative ai ritardi che si sono verificati all’inizio dell’anno scolastico, l’ufficio si è attivato fin da subito per una loro rapida risoluzione, provvedendo in prima istanza a un immediato confronto con la ditta affidataria al fine di individuare le cause dei disservizi. In molti casi i ritardi si sono limitati ai primissimi giorni di scuola, dovuti prevalentemente alla maggiore congestione del traffico che si riscontra tipicamente all’inizio delle attività scolastiche, soprattutto in prossimità degli istituti scolastici. Altre problematiche di natura più strutturale sono, invece, state affrontate in maniera più approfondita, con verifiche dei percorsi, aggiustamenti delle linee e soprattutto sopralluoghi sul posto da parte del personale comunale, che hanno permesso di individuare in maniera puntuale le criticità, difficilmente prevedibili in fase di pianificazione dei servizi, e apportare le necessarie correzioni”.

Le segnalazioni degli utenti – ha concluso l’assessore Loré – rappresentano un prezioso riscontro per l’amministrazione, sia per individuare fin da subito il problema e risolverlo nei minori tempi tecnici, sia per la necessaria azione di verifica che il Comune deve svolgere sul rispetto degli adempimenti contrattuali da parte della ditta appaltatrice”.

La consigliera del gruppo Sena Civitas Chiara Parri si è dichiarata “soddisfatta della risposta e anche del lavoro degli uffici comunali, che ringrazio. In queste settimane ho avuto modo di constatare di persona l’efficienza sul campo degli stessi uffici, in quanto sono stati sistemati in modo tempestivo i disservizi che si sono verificati nelle prime settimane di scuola. Mi preme raccomandare alla ditta affidataria una maggiore puntualità nei suoi adempimenti, perché una maggiore collaborazione permette anche di ridurre i disservizi che naturalmente possono avvenire”.

Traumatologia pediatrica, Giordano: “Attenzione alta, presto la costituzione di un gruppo di lavoro”

Si sono verificate alcune inappropriatezze di invio di piccoli pazienti al Meyer di Firenze, che si verificano anche in altre aziende toscane: per questo è in via di costituzione un gruppo di lavoro della rete pediatrica regionale per definire in maniera puntuale i criteri di un’eventuale centralizzazione delle casistiche di trauma minore. A tale gruppo di lavoro parteciperà anche l’Azienda ospedaliero-universitaria senese”. Così l’assessore alla sanità del Comune di Siena, Giuseppe Giordano, ha risposto all’interrogazione presentata durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, dalla consigliera del gruppo Siena Sostenibile, Monica Casciaro.

Facendo un focus sul servizio di Traumatologia pediatrica presente all’interno del Policlinico Santa Maria alle Scotte – ha detto Giordano –, è importante evidenziare subito che la rete clinica del trauma maggiore è disciplinata da una delibera della Giunta Regionale toscana del 2016 che dà indicazioni per la centralizzazione del trauma pediatrico (età uguale o minore di 14 anni) all’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer. Ciò detto, i traumi minori vengono invece usualmente gestiti all’interno delle singole aziende sanitarie sede di accesso del trauma, e così avviene anche all’interno della Aous di Siena dove ci sono tutte le competenze professionali e tecnologie per la gestione di queste casistiche. Il focus che facciamo riguarda il periodo gennaio – settembre 2024 dei traumi minori di competenza ortopedica e la casistica ‘traumi arti superiori e inferiori’ nella cui categoria sono ricomprese frattura di segmenti ossei agli arti inferiori o superiori, lussazioni, contusioni, distorsioni, distrazioni, altri e non specificati traumatismi. Nel periodo richiamato ci sono stati 1333 accessi di trauma pediatrico agli arti superiori o inferiori presso il Pronto Soccorso delle Scotte. Di questi, sessanta pazienti (il 4,5 per cento) sono stati indirizzati al Meyer con le seguenti modalità: ventotto (46,7 per cento) trattati in sala gessi e poi inviati al Meyer per rivalutazione; ventuno (35 per cento) indirizzati al Meyer in coerenza con le indicazioni della delibera di Giunta Regionale; sei (10 per cento) con rivalutazione al Meyer solo in caso di persistenza di sintomi; cinque (8,3 per cento) in cui i genitori hanno chiesto di essere indirizzati al Meyer. Nei 28 pazienti inviati al Meyer (2,1 per cento dell’intera casistica di traumi agli arti), seppure si tratti di una casistica molto contenuta, è possibile si siano verificate alcune inappropriatezze di invio. Poiché queste inappropriatezze di invio si verificano anche in altre aziende toscane, è in via di costituzione un gruppo di lavoro della rete pediatrica regionale per definire in maniera puntuale i criteri di una eventuale centralizzazione delle casistiche di trauma minore. A tale gruppo di lavoro parteciperà anche la Aous”.

“E’, quindi, a mio parere opportuno – ha concluso Giordano – mantenere attivo tra l’interrogante e il sottoscritto un canale di comunicazione, in modo tale da poter chiedere tra qualche mese alla Direzione aziendale dell’Aous un aggiornamento, verificando i correttivi posti in essere e i miglioramenti raggiunti. In questo modo dimostriamo l’attenzione verso la cittadinanza rispetto a quegli interventi sanitari che possono svolgersi all’interno delle nostre strutture assistenziali e che, a volte, possono essere mortificati (anche con dispiacere di nostri validi professionisti) da scelte organizzative regionali non sempre comprensibili e condivisibili. Da qui la necessità di un impegno comune nel monitorare determinate situazioni”.

La consigliera Monica Casciaro del gruppo Siena Sostenibile ha così replicato: “Ringrazio l’assessore Giordano per la chiarezza, anche numerica, con la quale ha risposto all’interrogazione, basata sulle tante richieste che ci arrivano dalla cittadinanza. I genitori sono molto sensibili su questo tema, e rimarremo in contatto per verificare l’evolversi della questione, anche a fronte di questo nuovo gruppo di lavoro che verrà instaurato con la partecipazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese”.

Raddoppio tratta ferrovia, Tucci: “Attenzione e impegno massimi Oltre sessanta anni di ritardi da recuperare”

L’attenzione e l’impegno del Comune sul raddoppio della tratta da Siena a Poggibonsi sono massimi, serve un sostegno congiunto anche per recuperare ritardi di sessanta anni”. Così l’assessore a mobilità e trasporti del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione del gruppo Partito Democratico (Luca Micheli, Anna Ferretti, Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli e Gabriella Piccinni) in merito all’ammodernamento strutturale della tratta ferroviaria Siena-Firenze con il progetto di raddoppio della linea Siena-Poggibonsi.

La nostra amministrazione – ha spiegato Tucci -, fin dall’inizio del mandato, ha posto particolare attenzione al miglioramento delle infrastrutture di mobilità, riconoscendo che un efficiente collegamento tra Siena, Firenze e altre aree strategiche della Toscana rappresenta un obiettivo prioritario per favorire lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio dopo che per oltre sessanta anni le precedenti amministrazioni di sinistra hanno sempre sottovalutato l’importanza strategica dei collegamenti di Siena, immaginandone una sua autarchia dorata perenne”.

Abbiamo sollecitato e instaurato un dialogo con le forze politiche della maggioranza nazionale – ha proseguito l’assessore -, prova ne sia l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Francesco Michelotti e approvato dall’aula il 29 luglio 2024 con parere favorevole del Governo, nel quale non solo si richiama l’atavico isolamento infrastrutturale della nostra città e il ritardo nei collegamenti sia su ferro che su gomma a causa dei decennali ritardi dei governi precedenti, ma si richiama l’attenzione alle criticità legate alla Siena-Firenze, Siena Grosseto. Nel medesimo ordine del giorno si impegna il governo impegna il Governo a valutare l’opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di adottare tutte le iniziative di propria competenza per avviare la progettazione del raddoppio del tratto Siena-Poggibonsi per procedere, qualora ne ricorrano le condizioni, al finanziamento di lotti raddoppiati al fine di rendere ancora più agevole lo scambio dei treni”.

In particolare – ha detto ancora Tucci – , abbiamo continuato a sostenere la necessità di ammodernare e potenziare la linea Siena-Poggibonsi e la linea Siena-Firenze, così come stabilito dal Consiglio Comunale con una mozione del 2023. Ritengo che non ci sia forza politica che non sia informata della centralità di queste infrastrutture per l’intero territorio senese e toscano, affinché possano valutare e sostenere future proposte di finanziamento e investimenti in queste aree. Occorre però essere consapevoli della situazione economica generale e che il ritardo di sessanta anni non potrà essere recuperato in ventiquattro o trentasei mesi. Sarebbe una posizione del tutto strumentale e molto poco credibile, come certe iniziative emendative puramente propagandistiche realizzate in assenza di progetti esecutivi condivisi fra i comuni, la Regione, Rfi e il governo nazionale. L’amministrazione di Siena dialoga con le forze sociali e produttive della città, che hanno manifestato grande interesse per il progetto della stazione Medioetruria e per il potenziamento delle linee ferroviarie regionali”.

L’amministrazione comunale – ha concluso – intende intensificare i propri sforzi per garantire che i prossimi progetti infrastrutturali rispondano adeguatamente alle esigenze del territorio. Condividiamo pienamente l’obiettivo di superare l’isolamento infrastrutturale e continueremo a lavorare per includere il nostro territorio nei futuri piani di investimento regionale e nazionale. È nostro impegno portare avanti questo obiettivo attraverso il coinvolgimento attivo di tutti i livelli istituzionali e degli attori locali, esplorando ogni possibile fonte di finanziamento che possa essere destinata all’ammodernamento e al potenziamento delle infrastrutture di trasporto. Concludo ribadendo che la nostra amministrazione ha accolto favorevolmente il recente via libera del Ministero delle Infrastrutture alla stazione Medioetruria, ma continueremo a vigilare e a operare affinché anche la linea Siena-Poggibonsi, così come altre infrastrutture chiave, ricevano la meritata attenzione per garantire una connessione rapida ed efficiente con il resto della Toscana e del Paese. Rimaniamo disponibili per ulteriori aggiornamenti e per collaborare attivamente su ogni iniziativa, che non sia la mera speculazione e propaganda politica, che possa rafforzare il nostro sistema infrastrutturale dopo decenni di immobilismo.

Il consigliere del gruppo Partito Democratico, Luca Micheli, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “assolutamente insoddisfatto, ma è stimolante parlare con l’assessore Tucci. Si scarica l’attuale assenza di azione sul passato, in modo da scaricarsi dalle responsabilità di governo. Faccio presente che quando la politica prende un’iniziativa non si deve guardare per forza al colore, perché altrimenti sulle infrastrutture non si farebbe niente. Ad Arezzo si sono messe insieme destra e sinistra per la realizzazione di una stazione ad alta velocità: servono anche qui quelle che io chiamo ‘normali intese’ per raggiungere un obiettivo comune per il territorio. L’amministrazione non deve pensare alla finanza pubblica della nazione, non è suo compito: è un problema dei ministeri preposti. Deve invece cercare di avere progetti e far sentire la propria voce per risolvere i problemi, seppur in mancanza di risorse. Non si possono portare avanti progetti solo per appartenenza politica”.

Cinema Nuovo Pendola, Giunti: “Fine dei lavori il 15 novembre”

Allo stato attuale dei lavori, considerate le lavorazioni rimaste da completare e la volontà dell’impresa affidataria di concludere anticipatamente i lavori, è possibile prevederne l’ultimazione in data 15 novembre 2024”. Così l’assessore al turismo e commercio del Comune di Siena, Vanna Giunti, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione dalla consigliera Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico sui lavori di adeguamento dell’uscita di sicurezza del cinema Nuovo Pendola.

Il cinema Nuovo Pendola – ha spiegato Giunti – sta a cuore a questa amministrazione, e per tale motivo numerose sono state le interlocuzioni con Asp, proprietario dell’immobile, e con lo stesso gestore del cinema, al fine di rispettare i tempi di esecuzione dei lavori già esplicitati nella precedente interrogazione della consigliera Piccinni. L’Asp, nel percorso di affidamento dei lavori come da cronoprogramma e come specificato in una nota riassuntiva trasmessa dalla stessa a questa Amministrazione, in data 25 luglio 2024 ha potuto autorizzare la sola consegna parziale dei lavori, in attesa che il gestore del cinema liberasse le aree attrezzate di sua competenza che impedivano la consegna definitiva dei lavori. Solo in data 11 settembre 2024 i lavori venivano consegnati definitivamente, con un tempo contrattualmente definito di ottantaquattro giorni, quindi con ultimazione prevista per il giorno 4 dicembre 2024. I lavori sono quindi iniziati e non sono state richieste proroghe per la durata complessiva dei giorni di lavoro pattuiti”.

L’esecuzione delle opere necessarie in attuazione delle normative vigenti e delle relative prescrizioni pervenute dai Vigili del Fuoco – ha proseguito l’assessore – è iniziata dalla struttura interna, dove gli interventi sono stati finalizzati a rimuovere gli ostacoli strutturali e il dislivello del percorso interno per raggiungere la nuova uscita di sicurezza. Tutto ciò ha evitato inutili disagi agli abitanti della zona che, solo il 4 novembre scorso hanno visto il cantiere esterno per l’intervento definitivo, ovvero l’apertura del varco esterno. Asp ci ha comunicato che l’esecuzione delle opere si sta svolgendo con regolarità, senza incidenti di sorta o situazioni di impedimento tecnico tali da costituire elemento di rilievo al fine delle lavorazioni in corso. Tutto ciò a seguito di regolari sopralluoghi dello stato di avanzamento lavori a partire, come sopra specificato, dall’11 settembre 2024”.

Allo stato attuale dei lavori, ha concluso Giunti, “considerate le lavorazioni rimaste da completare e la volontà dell’impresa affidataria di concludere anticipatamente i lavori, è possibile prevederne l’ultimazione in data 15 novembre 2024”.

La consigliera del gruppo Partito Democratico Gabriella Piccinni ha replicato che “dopo tre interrogazioni sull’argomento non potrò dichiararmi soddisfatta finchè il cinema non riprenderà la sua attività. E mi fa piacere che varie volte le risposte alle mie interrogazioni vengano anticipate sulla stampa, insisterò dunque per il bene della città a sollecitare l’amministrazione. Per una serie di motivi si è cercato di scaricare sul gestore il cronoprogramma dei lavori non rispettato, non rispettato in realtà dall’amministrazione comunale, visto che la riapertura, prevista per metà ottobre, è slittata: dunque l’amministrazione non è riuscita a rispettare gli impegni presi. Oggi ci si impegna per la riapertura il 15 novembre e questo significa per il cinema dover rinunciare ad una parte della programmazione invernale. Inoltre in questi giorni si fa filtrare sulla stampa l’idea di una possibile nuova sede per il cinema Pendola, che ricordo essere una sala storica. Vorrei a questo punto capire il perché di questa ipotesi. E poi si sta parlando di una soluzione in centro o di periferia? In strutture private o pubbliche? Con quali costi? Ma soprattutto vorrei chiedere dove sia la programmazione dei luoghi dello spettacolo di questa città? Abbiamo intorno a noi multisale attive come quella di Poggibonsi e di Sinalunga, da noi sembra essere tutto in stallo, non si muove nulla, sappiamo per esempio dei problemi al loggione del cinema Alessandro VII, del blocco dall’ipotesi di multisala alla Esselunga, forse di una nuova sala nell’ex Moderno…. Ebbene è evidente che il cinema Pendola sia l’evidenziatore di quanta poca attenzione ci sia sulle strutture dello spettacolo e del cinema di questa città, problema di cui si parla molto ma che non viene mai risolto”.

Piano di protezione civile, Magi: “Possibile adozione entro l’anno”

L’aggiornamento del Piano è stato avviato e sono in fase di completamento gli ultimi allegati necessari. L’adozione da parte della Giunta Comunale potrebbe avvenire entro la fine dell’anno, o al più tardi nei primi mesi del 2025”. Così l’assessore alla protezione civile del Comune di Siena, Barbara Magi ha risposto, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico, Giulia Mazzarelli, in merito allo stato di aggiornamento del piano di protezione civile del Comune.

“In merito ai soggetti coinvolti – ha proseguito Magi – oltre all’ufficio di Protezione civile, partecipano attivamente i servizi e gli uffici della direzione Opere pubbliche e opere Pnrr, manutenzioni, il servizio Urbanistica, il servizio Mobilità e trasporti, l’ufficio Statistica, l’ufficio Anagrafe, e altre unità interne per la raccolta dei dati necessari. Un incarico esterno è stato affidato al gruppo dei tecnici di Anci Toscana, che sta collaborando alla stesura del piano, ma non sono stati assegnati altri incarichi esterni”.

“Durante le fasi di aggiornamento non sono emerse criticità particolari – ha sottolineato l’assessore – anche se i tempi si sono dilatati a causa della gestione del lavoro ordinario. L’ufficio Protezione civile non ha personale assegnato in via esclusiva, il che ha reso più lenta la programmazione degli incontri tra uffici e il reperimento dei dati. Un altro fattore che ha influito sui tempi è stata la necessità di sopralluoghi per aggiornare le aree sicure per la popolazione, in seguito alle nuove cartografie di rischio idraulico a livello regionale”.

Per quanto riguarda il coinvolgimento degli Ordini professionali, l’assessore ha precisato che questi non sono stati ancora coinvolti, ma lo saranno successivamente, dopo l’adozione del piano. “Il loro contributo potrà essere richiesto soprattutto nella fase informativa e divulgativa rivolta al personale comunale e alla cittadinanza” ha concluso Magi.

La consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico ha così replicato: “Il Comune di Siena è in ritardo di più di un anno nell’aggiornamento del piano di protezione civile. Negli scorsi anni erano emerse delle eventuali criticità, ad esempio nell’individuazione delle aree coperte. Per esempio, in caso di emergenza i palazzetti dello sport sono idonei a contenere un grande numero di persone? Questo era uno degli esempi a cui mi riferivo quando chiedevo di eventuali criticità emerse. E’ un dato di fatto che gli eventi atmosferici eccezionali sono purtroppo, per vari ragioni, sempre di più all’ordine del giorno e sono imprevedibili come i fatti di cronaca recenti italiani, ma anche europei dimostrano. Questo mi permette di sottolineare l’importanza dell’aggiornamento del piano di protezione civile e di inoltrare all’amministrazione la richiesta di farsi carico di questo ritardo e di rispondere nella maniera più celere possibile. Anche la questione della divulgazione è un punto molto importante di cui si dovrà far carico il Comune stesso, perché se i cittadini non conoscono in profondità le disposizioni del piano di protezione civile non sapranno poi cosa fare nei momenti di criticità. Credo che gli ordini professionali potrebbero essere coinvolti sia nell’aggiornamento che nella divulgazione del nuovo piano. Mi dichiaro, quindi, parzialmente soddisfatta della risposta”.

Mozioni

Approvata una mozione sull’armamento della Polizia Municipale

Il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, ha approvato una mozione presentata dai consiglieri Leonardo Pucci, Silvia Armini e Michele Cortonesi del gruppo Le Biccherne in merito all’armamento del Corpo di Polizia Municipale. Il documento ha ricevuto diciotto voti favorevoli, cinque voti contrari dei ventitré consiglieri presenti.

La mozione è stato emendata da un documento presentato dal gruppo Fratelli d’Italia (con le firme di Bernardo Maggiorelli, Francesca Borghi, Pierluigi De Angelis, Sarah Campani, Maria Antonietta Campolo, Enzo De Risi, Emanuela Anichini, Alessia Pannone), che è stato approvato con diciotto voti favorevoli e cinque voti contrari dei ventitré consiglieri presenti.

Il testo dell’atto impegna il Sindaco e la Giunta a “modificare il Regolamento del Corpo di Polizia Municipale, prevedendo la possibilità di dotare gli agenti di armamenti leggeri, riformulando, quindi, il testo dell’articolo 52 del citato Regolamento, nel rispetto delle normative nazionali vigenti”. Il documento impegna inoltre a “elaborare e approvare un regolamento ad hoc ‘Regolamento comunale per l’armamento di Polizia Locale’ che recepisca la normativa vigente in materia”.

Con la mozione si chiede inoltre di “introdurre una specifica disposizione che escluda I’uso delle armi nei giorni del Palio in piazza del Campo e nelle adiacenze, come già previsto per altri strumenti tattici di difesa in dotazione al Corpo, riconoscendo la necessita di mantenere quello che è sempre stato il ruolo della Polizia Municipale, nel rispetto della tradizione della festa della città”, oltre che di “valutare, in fase di reclutamento del personale per il Corpo di Polizia Municipale, il grado di attitudine al maneggio di armi, così da identificare candidati potenzialmente più idonei per gli specifici servizi di sicurezza”. La mozione, inoltre, impegna a “introdurre disposizioni chiare per I’esercizio dell’obiezione di coscienza, consentendo agli operatori che scelgono di non portare armi di svolgere altre mansioni, nel rispetto della normativa vigente e della tutela dei diritti individuali, evitando discriminazioni e garantendo la piena funzionalità del Corpo di Polizia”. Si legge inoltre l’impegno a “promuovere iniziative di formazione continua per il personale di Polizia Municipale, al fine di garantire che l’uso degli armamenti sia sempre svolto in modo responsabile, proporzionato e nel rispetto delle normative di sicurezza” e “prevedere forme di supporto psicologico a disposizione del Corpo di Polizia Municipale, come già avviene per altre forze dell’ordine armate, allo scopo di rafforzare la capacità degli agenti di affrontare situazioni di emergenza e rischio per l’ordine pubblico”.

Nelle premesse del documento si sottolinea che “è necessario, da un lato, non rimanere indifferenti di fronte a uomini e donne che fuggono da situazioni di conflitto e disagio estremo; dall’altro, parimenti, far sì che i nostri concittadini non rinuncino alla loro percezione di sicurezza e non siano costretti a cambiare radicalmente le loro abitudini, perché questo minerebbe la coesione sociale e la fiducia reciproca che è sempre stata presente e che ha da sempre caratterizzato il tessuto della nostra comunità. In questo contesto, si rende ancor più necessario riorganizzare il Corpo della Polizia Municipale, dotandolo di strumenti adeguati a rispondere alle nuove esigenze, e permettergli di garantire che la città rimanga un luogo sicuro e accogliente”.

Le premesse evidenziano anche che “molti capoluoghi di provincia della Toscana hanno già dotato la loro Polizia Municipale di armamento, riconoscendo l’importanza di un presidio di sicurezza efficace e pronto a rispondere alle esigenze del territorio, e che, pertanto, il nostro Comune si trova in una posizione di svantaggio in termini di sicurezza e capacita di intervento rispetto ad altre realtà territoriali”, che “negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di episodi di criminalità e microcriminalità anche nelle aree urbane più piccole, non rimanendo esclusa la città di Siena” e che “la dotazione di armamenti per il Corpo di Polizia Municipale, opportunamente regolamentata e limitata a specifiche circostanze e contesti operativi, potrebbe contribuire a migliorare la capacità di intervento e di risposta degli agenti di fronte a situazioni di pericolo imminente, tutelando non solo la sicurezza dei cittadini ma anche quella degli operatori di polizia stessa”.

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