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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio comunale a Siena: gli argomenti discussi

I temi affrontati dal consesso cittadino - in aggiornamento

SIENA. Si è riunito oggi (29 aprile) il Consiglio Comunale di Siena, nella sala del Capitano del Palazzo Pubblico.

Di seguito, e in aggiornamento, i temi trattati. 

Le interrogazioni

Piscina Amendola, Loré: “Avviata la progettazione Spesa stimata di tre milioni e mezzo di euro

L’assessore ha risposto all’interrogazione della consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico)

Lo stato di degrado della piscina di piazza Amendola ed eventuali interventi di riqualificazione dell’area sono stati oggetto, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile, di un’interrogazione da parte della consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato l’assessore all’edilizia sportiva, Lorenzo Loré.

“È del 3 aprile scorso – ha dichiarato Loré – la conferenza stampa con cui l’amministrazione ha confermato l’interesse di restituire alla città il secondo impianto natatorio, chiuso dall’8 marzo 2020 e dichiarato inagibile a ottobre 2024. Da allora abbiamo lavorato per creare le giuste condizioni amministrative che consentano di dar vita a un progetto di completa riqualificazione della struttura. Siena ha certamente bisogno di un secondo impianto natatorio, così da diversificare l’offerta sportiva e distribuire meglio gli spazi acqua tra cittadini, associazioni e attività agonistiche. Allo stato attuale è stata affidata la progettazione di fattibilità tecnico-economica della nuova struttura. L’importo complessivo dell’intervento è stimato, ad oggi, in circa tre milioni e mezzo milioni di euro, come riportato nel piano triennale delle opere pubbliche. Una cifra che sarà verosimilmente rivista al rialzo e che verrà reperita attraverso risorse proprie dell’ente, finanziamenti e mutui”.

“Confermo la volontà dell’amministrazione – ha proseguito l’assessore – di dare avvio, una volta conclusa la fase progettuale, a un percorso di condivisione con i fruitori dell’area, gli enti competenti e l’attuale gestore dell’impianto Uisp, già informato degli intendimenti del Comune, ferma restando la necessità di procedere in tempi brevi”.

Gli interventi previsti, come ha sottolineato Loré, “non si limiteranno alla sola piscina, ma riguarderanno l’intera area, in un’ottica di riqualificazione complessiva che migliori il decoro urbano e favorisca una più ampia fruizione da parte della popolazione. Contestualmente, il competente ufficio Aree verdi ha già provveduto a redigere ed inviare apposita pratica per l’abbattimento dei pini marittimi che insistono nell’area dei marciapiedi e per la loro sostituzione con altre piante non invasive, al fine di poter poi procedere alla sistemazione una volta per tutte degli stessi”.

La consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarata “Parzialmente soddisfatta della risposta. Le notizie sulla stampa hanno preceduto la discussione di questa interrogazione. Immagino che in questo senso abbiate sentito il peso del ritardo, la pressione di comunicare alla città qualcosa di più concreto, visto che la piscina è chiusa dal 2020. Lo stato di abbandono e di degrado negli ultimi due anni è peggiorato; lo scorso anno c’è stata anche un’importante raccolta di firme, un segnale che il disagio delle persone che abitano in questa zona è forte e un segnale che c’è una richiesta di maggiore partecipazione e trasparenza nei confronti della cittadinanza. Il documento di cui lei parla e che è stato presentato alla stampa, l’atto di indirizzo, è di fatto ancora un annuncio, che anche se messo per iscritto non cambia nulla rispetto alle dichiarazioni di ottobre scorso. Non c’è ancora un progetto di fattibilità tecnico-economica a oggi. Riconosco, comunque, che si tratti di un passo in avanti. Inoltre, in assenza di qualsiasi volontà da parte di questa amministrazione di includere, nonostante le numerose sollecitazioni, i cittadini o chiunque sia interessato nella pianificazione del Piano strutturale, stiamo forse perdendo un’ulteriore occasione per valutare se possa essere questa la giusta collocazione della piscina, visto che anche l’altra, quella dell’Acquacalda, è nella zona Nord della città. Infine, mi chiedo anche quale sia il piano per migliorare il degrado dell’area da qui alla fine del mandato, momento individuato come termine per l’eventuale consegna del nuovo impianto. Vorrei sapere quali sono le azioni intermedie che si possono mettere in atto per migliorare la sicurezza dell’area”.

Fonti di Pescaia, Bianchini: Al lavoro per valorizzare e rendere fruibile l’area anche per eventi

L’assessore ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia

La possibilità di effettuare lavori di ristrutturazione della conca davanti alle Fonti di Pescaia è stata oggetto, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile, di un’interrogazione dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Monica Crociani, Bernardo Maggiorelli, Enzo De Risi, Sarah Campani, Emanuela Anichini, Pierluigi De Angelis, Maria Antonietta Campolo, Marco Ballini e Francesca Borghi. A rispondere è stato l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena, Massimo Bianchini.

In ordine all’utilizzo delle Fonti di Pescaia e a possibili interventi di ristrutturazione della conca posta davanti alle fonti – ha spiegato Bianchini – ci tengo a precisare che l’amministrazione sta già lavorando in questa direzione. L’obiettivo è valorizzare lo spazio e renderlo più fruibile per iniziative destinate alla presenza del pubblico. In particolare, stiamo cercando di proporre una soluzione che consenta il posizionamento di sedute, fino ad una capienza massima di duecento unità, sempre nel rigoroso rispetto delle normative in materia di pubblico spettacolo. L’idea è quella di sfruttare anche il vicino parcheggio delle Fonti di Pescaia, recentemente inaugurato, per agevolare l’accesso all’area e rendere realmente utilizzabile questo suggestivo ‘teatro’ naturale per rappresentazioni o eventi, anche sulla scia del grande successo riscosso dalle iniziative della scorsa estate”.

“Non appena sarà pronta la soluzione progettuale – ha proseguito l’assessore – accompagnata dalla relativa stima dei costi, provvederemo a inoltrarla alla Soprintendenza per il necessario assenso preventivo. Questo passaggio è fondamentale per poter poi procedere con l’acquisto delle sedute e il loro posizionamento. Naturalmente, ogni intervento e ogni proposta di utilizzo dell’area dovranno tener conto della particolare collocazione del sito e delle sue caratteristiche geomorfologiche, che rappresentano una ricchezza da tutelare e valorizzare con attenzione”.

Il consigliere Monica Crociani (gruppo Fratelli d’Italia), che ha illustrato l’interrogazione, ha replicato dichiarandosi “soddisfatta della risposta, anche perché dimostra attenzione e sensibilità verso luoghi culturali meno centrali, ma altrettanto preziosi per la città. Ritengo importante valorizzare spazi che permettano attività culturali rivolte non solo ai senesi, attraverso la riscoperta di aree al di fuori dei circuiti più consueti, come Piazza del Campo o gli altri luoghi canonici, ma anche ai turisti e a chi visita Siena. In questo modo possiamo distribuire meglio le manifestazioni culturali sul territorio e offrire nuove opportunità per godere appieno delle bellezze che la città custodisce in ogni suo angolo”.

 

Contratti somministrazione, Tucci: “Flessibilità e qualità nei servizi, senza rinunciare alla stabilizzazione”

L’assessore ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Partito Democratico

La scelta dell’amministrazione comunale di ricorrere a contratti di somministrazione, tramite agenzia esterna, per l’assunzione di sette figure professionali, è stata oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Alessandro Masi, Anna Ferretti, Luca Micheli e Gabriella Piccinni, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile. A rispondere è stato l’assessore al personale del Comune di Siena, Enrico Tucci.

È importante leggere questa scelta – ha risposto Tucci – nel contesto più ampio della nostra politica del personale. L’amministrazione ha avviato un rilevante piano occupazionale che prevede l’assunzione di decine di unità a tempo indeterminato attraverso concorsi pubblici, accompagnato da un significativo programma di riqualificazione del personale interno mediante progressioni verticali. Entrando nel merito specifico della decisione, con atto dirigenziale 628 del 7 marzo 2025, abbiamo avviato in via sperimentale l’introduzione di sette nuovi operatori attraverso contratti di somministrazione a tempo determinato: cinque operatori esperti ausiliari del traffico da collocare presso il Comando di Polizia Locale e due operatori esperti tecnico manutentivi da destinare alla direzione Opere pubbliche ed opere Pnrr. Per quanto riguarda gli ausiliari del traffico, la scelta risponde a una precisa strategia: questi operatori permetteranno di liberare forza lavoro della polizia municipale, che potrà così essere impiegata in attività strategiche quali il decoro urbano, la sicurezza e i controlli sul commercio. La natura sperimentale di questo inserimento richiede inoltre una flessibilità gestionale che la somministrazione ci garantisce pienamente, in quanto strumento contrattuale dinamico volto a consentire la temporanea utilizzazione e sperimentazione di particolari professionalità che non possano essere soddisfatte con il personale in servizio. Relativamente agli operai è attualmente in corso una riflessione complessiva sulle necessità strutturali dell’ente che sarà completata entro aprile 2025. Anche in questo caso, la somministrazione ci permette di rispondere tempestivamente alle esigenze immediate mentre completiamo questa analisi strategica”.

Sul piano economico-finanziario, “l’importo complessivo previsto – ha proseguito l’assessore – è di 986.842,42 euro per tre anni: 970.664,68 euro per il costo della manodopera, non soggetto a ribasso, 73.535,20 euro per il mark-up dell’agenzia, soggetto a ribasso, e 16.177,74 euro più iva al ventidue percento sul mark-up. La percentuale indicata nel bando è cautelativa e sarà oggetto di ribassi in sede di gara, come storicamente verificato in procedure analoghe. La somministrazione di lavoro è uno strumento pienamente legittimo, previsto dalla normativa vigente e già utilizzato in passato dall’amministrazione, anche quella precedente. Ricordo, infatti, che vi è stato ricorso per l’assunzione di amministrativi e tecnici. L’intera procedura è stata attentamente strutturata nel pieno rispetto delle normative vigenti e delle esigenze dell’ente: è conforme al Piano integrato di attività ed organizzazione 2024/2026, al Piano triennale del fabbisogno del personale 2024/2026 e segue scrupolosamente le disposizioni del Codice dei contratti pubblici. Il contratto, della durata di tre anni senza possibilità di rinnovo, è stato concepito interamente ‘a misura’, ovvero l’importo potrà variare in base alle prestazioni effettivamente eseguite. Questo garantisce flessibilità e una gestione efficiente delle risorse pubbliche. Inoltre, qualora le condizioni normative e finanziarie lo permettano, sulla base dell’analisi che sarà condotta al termine del triennio previsto dal progetto sperimentale, sarà possibile valutare l’eventuale stabilizzazione”.

Vorrei ribadire con forza – ha concluso Tucci – che il Comune di Siena mantiene come politica principale l’utilizzo di rapporti a tempo indeterminato. Lo dimostrano i dati: abbiamo uno dei tassi di precariato più bassi d’Italia. Ne sono testimonianza concreta le recenti stabilizzazioni del personale scolastico e la procedura in corso per l’assunzione di tre tecnici. Questa scelta, lungi dall’indebolire la struttura pubblica comunale, rappresenta una risposta flessibile e tempestiva a esigenze concrete, che ci consente di garantire servizi essenziali ai cittadini, sperimentare nuove modalità operative nella gestione del traffico, rispondere alle esigenze immediate di manutenzione e proseguire parallelamente con il nostro più ampio piano di stabilizzazione e rafforzamento dell’organico comunale”.

La consigliera Giulia Mazzarelli (Gruppo Partito Democratico) che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “non soddisfatta. E’ meritevole l’obiettivo comunicato di liberare il tempo degli operatori della Polizia Locale, ma da mettere in discussione è la modalità con cui si effettua questa scelta. La nostra perplessità è utilizzare un contratto di tre anni che, come tempistica, non rientra nel carattere di eccezionalità ed emergenza prevista dalle normative. Abbiamo parlato a più riprese di un piano di organizzazione del lavoro del Comune, ad esempio ne abbiamo parlato per quanto riguarda la manutenzione del verde, dove nonostante l’appalto, persistono delle criticità; ne abbiamo parlato in occasione dell’alluvione di ottobre, quando si è capito meglio quanto sarebbe importante avere più personale assunto dal Comune per garantire maggiore manutenzione; ne abbiamo parlato anche per quanto riguarda il presidio del territorio attraverso l’utilizzo dei vigili di quartiere, figura con ruolo di presidio sociale diverso rispetto a chi si occupa, sostanzialmente, di fare le multe. C’è poi il tema della qualità dei servizi. E’ necessario a nostro avviso ripensare dunque il piano di organizzazione del lavoro del Comune di Siena, puntando su una maggiore efficienza. Contestiamo poi il fatto che in questo modo si crea un precedente pericolo, il Comune promuove in qualche modo una forma di lavoro precario, che dovrebbe essere evitata proprio in virtù del tasso di precariato basso di cui ha parlato l’assessore”.

Videosorveglianza, Tucci: “Sistema capillare e in evoluzione Sicurezza è priorità per l’amministrazione”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi

Il potenziamento dei dispositivi di videosorveglianza presenti sul territorio comunale è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi Lorenza Bondi e Marco Falorni, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile. A rispondere, per conto dell’assessore ai servizi informatici e sviluppo digitale del Comune di Siena, Giuseppe Giordano, è stato l’assessore alla sicurezza Enrico Tucci.

Lo stato attuale del sistema di videosorveglianza comunale – ha dichiarato Tucci , che costituisce un pilastro fondamentale per il monitoraggio del territorio e la prevenzione dei reati, registra che il nostro Comune dispone a oggi di un numero significativo di dispositivi operativi, ben trecentosettantasei telecamere, di cui trecentoquarantotto sono telecamere contestuali e ventotto lettori targa, dislocate in punti strategici dell’intero territorio comunale. Questo patrimonio tecnologico consente una sorveglianza diffusa e continua, in sinergia con le attività delle forze dell’ordine, a garanzia della sicurezza urbana”.

“Nel corso del 2024 – ha precisato l’assessore – grazie a un atto dirigenziale denominato ‘Integrazioni Videosorveglianza 2023’, sono state realizzate quattro nuove aree di ripresa nelle zone di Sant’Andrea a Montecchio, Piscine Amendola, Piazza del Sale e via Tolomei (Auser). A queste si sono aggiunte nel corso del 2024 ulteriori quattro nuove postazioni: Ecosito in via del Poggio, vicolo degli Umiliati, piazza Santo Spirito e via Aldo Moro. Abbiamo inoltre sviluppato un nuovo progetto di potenziamento denominato ‘Siena Sicura 2024’, redatto e approvato dalla Giunta comunale sempre nell’anno in corso. Tale progetto prevedeva la realizzazione di venti nuove aree di ripresa per un totale di cinquanta telecamere, ed è stato presentato al Ministero dell’Interno per l’ottenimento di un finanziamento pubblico. Tuttavia, pur avendo superato positivamente la fase di valutazione tecnica, il progetto non è stato ammesso a finanziamento sulla base della graduatoria prevista dal decreto del 6 agosto 2024, poiché il Comune di Siena risulta già dotato, in proporzione alla sua dimensione, di un numero di telecamere superiore alla media di città analoghe. Questo non impedisce che il progetto resti valido e pronto per essere riproposto non appena si apriranno nuovi canali di finanziamento. Parallelamente, è in corso un processo strutturato di ammodernamento del parco esistente. A partire dal 2025, si prevede la sostituzione di circa il venti percento delle telecamere ogni anno, con l’obiettivo di completare la sostituzione di tutti i dispositivi obsoleti entro i prossimi cinque anni. Entro il primo semestre del 2025, quindi, circa settanta telecamere saranno rinnovate, con priorità a quelle più datate o indicate come prioritarie dal Comando della Polizia Locale”.

L’assessore ha poi sottolineato che “in attuazione del ‘Patto per la sicurezza’, sottoscritto tra il Sindaco e il Prefetto, i centri di osservazione dei principali organi di pubblica sicurezza risultano interconnessi con il nostro sistema comunale di videosorveglianza. Tra questi vi sono il Comando provinciale dei Carabinieri di Siena, la Guardia di Finanza, la Questura, la Polizia Stradale, la sede della Protezione Civile presso i Vigili del Fuoco al Ruffolo e la sede della Protezione Civile comunale in strada di Cerchiaia. Questo garantisce un presidio condiviso ed efficace. Inoltre, nel settembre 2024 è stata presentata una proposta progettuale per ottenere un finanziamento di 45.247,88 euro destinato al potenziamento funzionale di sette telecamere già esistenti, tramite l’introduzione di software in grado di generare un’allerta in presenza di potenziali situazioni di pericolo. Il progetto ha ricevuto il parere favorevole del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in data 2 ottobre 2024 e l’approvazione definitiva della Prefettura di Siena il giorno successivo, con comunicazione inviata anche al Ministero dell’Interno. Stiamo inoltre lavorando a un’ulteriore modalità di sviluppo degli impianti attraverso la cosiddetta videosorveglianza partecipata. Questo modello prevede la possibilità per soggetti privati (esercizi commerciali, associazioni, banche, imprese) di mettere a disposizione impianti di videosorveglianza compatibili con la rete comunale, mediante la sottoscrizione di contratti di comodato d’uso. La loro attivazione sarà subordinata al necessario interesse e approvazione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”.

“Siamo ben consapevoli – ha concluso Tucci – dell’importanza della videosorveglianza per la sicurezza urbana, e continueremo a lavorare per garantire, per quanto di nostra competenza, un ambiente sicuro e vivibile per tutti i cittadini. Ciò senza dimenticare che problematiche come quelle relative ai fatti criminosi che stiamo vivendo nell’ultimo periodo, e che sono il prodotto di anni di politiche di accoglienza e integrazione inefficaci, richiedono interventi a più livelli e fondamentalmente una collaborazione istituzionale (enti pubblici territoriali, scuola, forze dell’ordine, servizi sociali, enti del terzo settore) che si ponga il problema non solo di come contrastare l’emergenza attuale, ma anche e soprattutto di come intervenire in prospettiva futura per arginare fenomeni a cui non siamo abituati e a cui non vogliamo abituarci”.

Il consigliere Lorenza Bondi (gruppo Gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi), che ha esposto l’interrogazione, si è dichiarata “soddisfatta per l’excursus fatto e per avere illustrato con completezza tutta la fase relativa al riammodernamento dei dispositivi, in modo da ottimizzare la videosorveglianza cittadina. Come ha sottolineato l’assessore, siamo di fronte ad anni e anni di politiche errate sulla gestione dell’accoglienza. Siena è una città con una vocazione storica su questo tema. Con un sostegno che poggia su una collaudata rete sociale. Ma per una corretta integrazione ci vuole la volontà di integrarsi da parte di chi arriva da un diverso contesto. Rivendico e ribadisco il mio sdegno per l’episodio che ha visto centinaia di persone fronteggiarsi a piazza Gramsci: la richiesta di aggiornamento sul sistema di videosorveglianza, che è servito per individuare gli autori di reati va in questo senso. Da quanto abbiamo visto non si trattava di baby gang. Si è trattato di vera e propria delinquenza e non di disagio giovanile, per cui è necessario intraprendere azioni, come quello della videosorveglianza, per tutelare il diritto alla sicurezza dei cittadini e dei commercianti. Siena, da parte di chi viene accolto, merita di essere rispettata, manifestando gratitudine, e non violenza, per l’opportunità di poter venire a vivere in questa comunità. Certe forme di violenza hanno dimostrato che è mancato il lessico di base della volontà di integrarsi”.

Manto stradale piazza AmendolaBianchini: “Prima la rimozione dei pini Quindi sistemazione definitiva degli spazi

L’assessore ai lavori pubblici ha risposto all’interrogazione del consigliere Chiara Parri (Sena Civitas)

Il rifacimento del manto stradale della zona denominata “piazza d’Armi” è stato oggetto dell’interrogazione presentata dal consigliere Chiara Parri (Sena Civitas) durante la seduta odierna, martedì 29 aprile, del Consiglio comunale. A rispondere è stato l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini.

“Allo stato attuale – ha detto Bianchini – non esiste una programmazione puntuale degli interventi di rifacimento del manto stradale dell’area. Il competente ufficio aree verdi ha provveduto ad oggi a redigere ed inviare apposita pratica per l’abbattimento dei pini marittimi che insistono nell’area dei marciapiedi al fine di poter poi procedere alla sistemazione dei marciapiedi stessi e della sede stradale senza inutile dispendio di risorse per interventi non risolutivi. I pini marittimi saranno sostituiti da altre essenze senza interferire con la vegetazione esistente. Non appena sarà stato possibile procedere alla rimozione dei pini, intervento per cui esiste la copertura economica, sarà possibile prevedere con sollecitudine a programmare gli interventi di rifacimento del manto stradale ad oggi pesantemente segnato dalla presenza delle radici”.

Il consigliere del gruppo Sena Civitas, Chiara Parri, ha replicato dichiarandosi “soddisfatta della risposta, e colgo l’occasione per sottolineare l’importanza di quest’area, vista la sua posizione strategica tra il centro storico e il parco, oltre alla presenza della piscina che presto tornerà in funzione. Si tratta di uno spazio significativo sia per gli utenti che frequentano l’impianto sportivo sia per i residenti della zona. Spesso, infatti, si vedono persone anziane in difficoltà a causa delle condizioni del manto stradale. Per questo motivo considero molto positivamente gli interventi annunciati: contribuiranno a migliorare la qualità della vita e la fruibilità dell’area, che merita attenzione e cura anche per la sua rilevanza sociale oltre che urbanistica”.

Via Aretina, Tucci: “Attraversamenti rialzati non realizzabili. Al vaglio soluzioni alternative per la sicurezza pedonale”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere Luca Micheli (gruppo Partito Democratico).

Eventuali interventi per moderare la velocità e migliorare la sicurezza degli attraversamenti pedonali di via Aretina a Siena in sono stati oggetto dell’interrogazione presentata dal consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile. A rispondere è stato l’assessore alla mobilità e ai trasporti, Enrico Tucci.

A distanza di pochi mesi – ha esordito Tucci – il consigliere Micheli torna a interrogarmi su via Aretina e io, a distanza di pochi mesi, non posso che ribadire quanto già risposto in precedenza. Non si possono ‘rivedere’ posizioni assunte quando le stesse sono dettate dalla normativa attualmente in vigore. In particolare, la reiterata richiesta di rialzare gli attraversamenti pedonali nel tratto compreso tra viale Toselli e le curve del Tondo determinerebbe un’eccessiva pendenza assoluta della rampa in discesa, non conforme alle disposizioni previste per la sicurezza delle strade. Interventi di questo tipo sarebbero controproducenti e rischierebbero di creare situazioni di pericolo, soprattutto per i veicoli che transitano nel senso di marcia in discesa verso viale Toselli”.

Per dovere di cronaca – ha aggiunto l’assessore – ricordo che nel 2024 si sono registrati dodici incidenti lungo via Aretina, mentre nel 2025, fino ad oggi, uno soltanto. È chiaro che la sicurezza dei pedoni resta una priorità. Per questo, tra le ipotesi allo studio c’è l’eliminazione di quindici spazi di sosta attualmente presenti sul marciapiede, con l’obiettivo di restituire piena fruibilità dello stesso ai pedoni. A questo si potrebbe accompagnare la soppressione di tre attraversamenti pedonali, riducendo così i punti di conflitto tra utenti deboli e forti della strada. Un approccio di questo tipo renderebbe via Aretina, come la dottrina insegna, più sicura. Inoltre è possibile valutare l’applicazione della segnaletica prevista dall’articolo 145 del Codice della Strada, ovvero l’introduzione di strisce gialle a zig zag nel senso e lato di marcia di ogni attraversamento pedonale, per migliorare la visibilità reciproca tra pedoni e conducenti dei veicoli. Anche questo tipo di intervento, tuttavia, comporterebbe una sensibile riduzione degli spazi di sosta disponibili. Considerata la cronica carenza di posti auto in zona e il basso tasso di incidentalità, ritengo sia necessario individuare un punto di equilibrio che consenta di tutelare la sicurezza senza penalizzare i residenti”.

Il consigliere Luca Micheli (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato “ancora una volta non soddisfatto dalla risposta. Non mi aspettavo molto di più dopo l’ultima interrogazione, ma il problema resta e anzi richiede un allargamento del punto di vista. La situazione in via Aretina continua a presentare criticità, che si ripercuotono anche sulle strade vicine. Le persone ci chiedono di intervenire, ed è evidente che esiste un disagio reale. Poiché esiste la possibilità di introdurre misure sperimentali per rallentare il traffico, credo sia il caso di attivarle almeno in forma provvisoria, proprio su questo tratto che presenta problematiche superiori rispetto ad altri, come dimostrano anche gli ultimi due incidenti. Il fondo stradale è in buone condizioni, ma la forte pendenza crea difficoltà, soprattutto nelle ore notturne, rendendo la curva particolarmente pericolosa e a rischio di nuovi incidenti. Capisco che ci siano alcune complessità, ma almeno una sperimentazione, come ad esempio quella dei cosiddetti ‘cuscini berlinesi’, potrebbe rappresentare una soluzione efficace. Questi dispositivi consentono infatti anche il passaggio dei mezzi più ingombranti o di emergenza come le ambulanze. Un sistema per regolare e rallentare il traffico va trovato: potrebbe anche essere semplicemente un restringimento della carreggiata. Non possiamo aspettare che accada un incidente grave per decidere di intervenire”.

 

Durante la seduta del Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprileBiblioteca comunale degli Intronati, approvato il rendiconto di gestioneIl Consiglio comunale di Siena, durante la seduta di oggi, martedì 29 aprile, ha approvato il rendiconto della gestione relativo all’esercizio finanziario 2024 dell’istituzione Biblioteca comunale degli Intronati. Il documento, per cui il collegio dei revisori ha espresso parere favorevole, è stato illustrato dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni e ha ricevuto diciassette voti favorevoli e otto contrari da parte dei venticinque consiglieri comunali presenti.La gestione contabile dell’Istituzione relativa all’esercizio 2024 evidenzia queste risultanze: il fondo cassa al 31 dicembre 2024 è di 598.947,76 euro; i residui attivi sono 4.234,21 euro, mentre i residui passivi sono 322.774,12 euro; il Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale è di 138.689,24 euro; il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 è di 141.718,61 euro, il totale della parte vincolata è di 50.300,00 euro; l’avanzo libero è di 91.418,61 euro.

“L’attività della Biblioteca è rilevante – ha sottolineato l’assessore Pagni -, come dimostra il risultato dell’avanzo libero. Tra le attività di maggior rilievo svolte nel 2024 dalla Biblioteca comunale degli Intronati, come precisato anche della relazione della direttrice, sono da evidenziare: l’area di pubblica lettura, che garantisce tutti i servizi all’utenza, prestiti/restituzioni e consultazione, ma anche reference di base, document delivery, prestito interbibliotecario e supporto alle biblioteche della rete Redos per la rendicontazioni sul portale della Regione Toscana “Simonlib”; la realizzazione della tradizionale campagna di primavera “Il Maggio dei libri”; il rinnovo della convenzione tra la Biblioteca e l’Istituto penitenziario senese di Santo Spirito, al fine di facilitare l’accesso dei detenuti alle risorse della biblioteca interna all’istituto e delle biblioteche del territorio, nel rispetto delle esigenze organizzative e di sicurezza della struttura penitenziaria. Tra le spese di investimento sono da evidenziare le acquisizioni bibliografiche di monografie e periodici e di materiale librario, necessario per l’ampliamento e l’aggiornamento sia del patrimonio della sezione di pubblica lettura, sia di quello a supporto della sezione di conservazione”.

Giunti: “Nel nuovo regolamento del centro storico obblighi di decoro per i locali sfitti e incentivi per la rivitalizzazione”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco

La possibilità di introdurre misure integrate di decoro urbano e informazione rapida per cittadini e visitatori della città è stato il tema dell’interrogazione che hanno presentato, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile, i consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi, Leonardo Pucci e Francesca Cesareo del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco. A rispondere, anche per conto dell’assessore al decoro urbano del Comune di Siena, Barbara Magi, è stato l’assessore al commercio e al turismo Vanna Giunti.

Il tema del decoro urbano dei locali sfitti – ha dichiarato l’assessore Giunti – è stato oggetto di importanti novità. Nella proposta del nuovo Regolamento di salvaguardia del centro storico, per il quale si è conclusa la fase di concertazione il 15 aprile scorso, è stato introdotto l’obbligo per i proprietari dei fondi sfitti situati nel centro storico di mantenere il decoro attraverso la pulizia costante delle vetrine e delle saracinesche, l’oscuramento delle vetrine con materiali decorosi e il divieto di affissione di volantini e materiali non autorizzati. Inoltre, è prevista la possibilità per il Comune di invitare i proprietari ad aderire a progetti di valorizzazione e immagine coordinata della città, nell’ottica di migliorare la percezione di decoro e sicurezza urbana. Sempre all’interno dello stesso Regolamento sono state inserite specifiche forme di incentivazione per le attività che si insedieranno nel centro storico, e una misura particolare per i locali sfitti da oltre dodici mesi e siti in zona 2, per contrastare alla radice il fenomeno delle chiusure”.

Come correttamente ricordato nella vostra interrogazione – ha proseguito l’assessore – già nel 2023 abbiamo lanciato l’iniziativa ‘Vetrine in festa’ per abbellire i locali sfitti, ma purtroppo l’adesione fu scarsa a causa della mancata disponibilità dei proprietari, nonostante il sostegno economico offerto dal Comune. Da allora abbiamo continuato a lavorare su più livelli: rafforzando la collaborazione con le associazioni di categoria, che tuttavia possono agire solo a supporto delle attività commerciali e artigiane, ma non direttamente sui proprietari dei fondi; e prevedendo un sistema di controllo e sanzione per chi non rispetta gli obblighi minimi di decoro. Riguardo l’idea di integrare arredi urbani informativi, la nostra amministrazione continua a implementare e utilizzare le proprie banche dati per fornire servizi e informazioni ai cittadini e ai turisti, e stiamo valutando anche l’uso di nuove tecnologie per arricchire la promozione dei luoghi più suggestivi della città”.

Il nostro obiettivo – ha concluso Giunti – è duplice: da un lato migliorare il decoro visivo, dall’altro ridurre concretamente il numero dei locali sfitti, incentivando la ripresa economica del nostro centro storico che è, e deve restare, motivo di orgoglio per tutta la città”.

Il consigliere Silvia Armini del gruppo Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco, che ha esposto l’interrogazione, ha replicato che “sono state fatte alcuni interventi tesi a invitare i proprietari dei fondi a migliorare l’estetica delle strutture anche se sfitte. ‘Vetrine in festa’ è stata un’iniziativa lodevole, anche se si chiedeva ai proprietari di riallacciare contratti, ad esempio per la luce, sospesi: una soluzione quindi non conveniente. L’interrogazione contiene di fatto anche una proposta, quella cioè di realizzare cartonati che rappresentino arti e mestieri, elementi museali, prodotti locali senesi e un sistema di Qr code che consenta di catturare la curiosità del cittadino e del turista. Avere una bella immagine con la possibilità di implementare le informazioni con il Qr code potrebbe essere un’iniziativa da studiare assieme alle associazioni di categoria, che rimangono il trade d’union con i privati. Il proprietario non può essere obbligato, ma può essere invitato ad accettare queste iniziative. Le sanzioni non portano ad azioni propositive, servono soluzioni comuni, come realizzato in alcune amministrazioni locali come ad esempio Padova”.

Villa Rubini Manenti, Papi: “Massima attenzione alla sicurezza e impegno a ripristinare il servizio residenziale”

L’assessore ha risposto all’interrogazione della consigliera Anna Ferretti (gruppo Partito Democratico)

I lavori e la futura riapertura della Residenza assistita Villa Rubini Manenti sono stati l’oggetto dell’interrogazione della consigliera del gruppo Partito Democratico, Anna Ferretti, durante la seduta di oggi, martedì 29 aprile, del Consiglio comunale di Siena. A rispondere è stato l’assessore ai servizi sociali, al volontariato e al terzo settore, Micaela Papi.

“Confermo innanzitutto – ha dichiarato l’assessore – che l’amministrazione comunale ha come obiettivo il ripristino della funzione residenziale di Villa Rubini Manenti, nel pieno rispetto della volontà testamentaria della donatrice Giuseppina Rubini vedova Manenti e delle normative regionali vigenti. Siamo impegnati affinché, al termine dei lavori di messa in sicurezza, si possa restituire alla comunità una struttura pienamente operativa, adeguata agli standard richiesti e capace di rispondere ai bisogni delle persone più fragili”.

È fondamentale – ha proseguito Papi – ripercorrere le tappe che hanno portato alla situazione attuale. Il percorso di verifica e valutazione della vulnerabilità sismica della villa è stato avviato nel 2019, con incarico affidato, tramite procedura negoziata, a un Raggruppamento temporaneo di professionisti. Il complesso processo di analisi strutturale si è intensificato nel tempo ed è stato ulteriormente confermato dal verbale della Commissione multidisciplinare del 17 ottobre 2023, che ha subordinato il mantenimento dell’autorizzazione della struttura al completamento delle verifiche sismiche. A seguito delle risultanze tecniche, formalizzate nel novembre 2024, è emersa la necessità urgente di interventi strutturali significativi, incompatibili con la permanenza delle ospiti. Pertanto, in accordo con la Società della salute senese e l’Asp Città di Siena, abbiamo provveduto al trasferimento temporaneo delle quindici ospiti, garantendo per ciascuna la migliore collocazione possibile sulla base delle valutazioni multidisciplinari. Abbiamo anche deciso, come amministrazione, di sostenere la differenza di compartecipazione delle rette per un anno, fino al 27 marzo 2026, per non gravare economicamente sulle famiglie. Sul fronte dei lavori, siamo in fase avanzata di completamento dell’iter per l’affidamento dell’incarico di progettazione e direzione lavori. Pur non potendo indicare una data precisa per l’avvio del cantiere, assicuro che sarà nostra cura comunicare tempestivamente ogni aggiornamento”.

Voglio inoltre rassicurare – ha concluso Papi – che il Centro diurno, che accoglie fino a trentasei anziani autosufficienti e non autosufficienti, prosegue la propria attività in sicurezza, senza interruzioni. La convenzione con la Società della salute senese è stata prorogata fino al 30 giugno 2025 proprio per garantire la piena continuità del servizio. L’amministrazione sta operando con la massima attenzione alla sicurezza e con l’impegno costante di rispettare la storia e la funzione sociale di Villa Rubini Manenti, consapevoli del suo valore per tutta la nostra comunità”.

La consigliera Anna Ferretti (gruppo Partito Democratico) ha replicato: “Ringrazio l’assessore per la risposta, molto esauriente per tutta la prima parte. Di certo, una valutazione sismica cominciata nel 2019 e finita nel 2025 si è prolungata veramente tanto; da questo punto di vista invito ad accelerare i tempi. Devo dire che è stata gestita bene la questione del trasferimento delle persone, e di questo faccio i complimenti all’assessore, che so essersi impegnata molto in prima persona. Quello che mi lascia perplessa è la parte relativa ai costi e alle tempistiche dell’intervento: quando si lavora su strutture di quel tempo e di quel periodo tutto diventa più lungo, più difficile e più costoso. La ristrutturazione andrebbe fatta pensando a come si vuole che villa Rubini diventiDi pari passo a quella che è la parte tecnica, che deve essere fatta e studiata, credo che vada già iniziato un ragionamento su che cosa e come ce lo vogliamo fare dentro. Questo l’amministrazione lo deve fare utilizzando anche tutti gli strumenti che ha a disposizione: non solo la Società della salute, ma anche SiSienasociale, la consulta degli anziani e gli altri strumenti partecipativi in essere, perché è anche dal confronto, dal recepimento dei bisogni e delle richieste, che possono venire proposte nuove. La invito caldamente a fare questa riflessione con le realtà che ha intorno, affinché la ristrutturazione di villa Rubini sia la creazione di uno spazio nuovo per Siena. Quando è nata, villa Rubini fu una conquista e una novità per la città di quel tempo, auspico che la sua nuova veste ripercorra quelle intenzioniL’altra raccomandazione riguarda il centro diurno per non autosufficienti: è un servizio prezioso, quindi auspico che sia fatto coesistere con i lavori e non sia interrotto, perché questa eventualità metterebbe veramente in grossa difficoltà tante famiglie”.

Dichiarazione sulla Fraternità Umana, il Consiglio Comunale approva una mozione

Atto presentato dai consiglieri comunali dei gruppi Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco Movimento Civico Senese

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, martedì 29 aprile, ha approvato una mozione sull’adesione alla Dichiarazione sulla Fraternità Umana e alle iniziative promosse in collaborazione tra Anci e Fondazione Fratelli Tutti. L’atto, presentato dai consiglieri comunali Silvia Armini, Michele Cortonesi, Leonardo Pucci e Francesca Cesareo (Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco) e dal consigliere comunale Franco Bossini (Movimento Civico Senese) ha ottenuto venticinque voti favorevoli e uno contrario dei ventisei consiglieri comunali presenti.

L’atto impegna il Sindaco e la Giunta “ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili a promuovere i principi e i valori enunciati nel presente documento, a sottoscrivere la Dichiarazione sulla Fratenirtà Umana e di trasmettere, a tal fine, la presente deliberazione all’Anci nazionale e alla Fondazione Fratelli Tutti”.

“Il primo incontro mondiale sulla Fraternità Umana (World Meeting on Human Fraternity #notalone) – si legge nelle premesse dell’atto –, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti, si è svolto il 10 giugno 2023, in piazza San Pietro. Durante il meeting è stata scritta la Dichiarazione sulla Fraternità Umana, firmata da Premi Nobel e rappresentanti delle organizzazioni internazionali insignite del Nobel per la Pace e dalla Santa Sede. La Dichiarazione afferma l’urgenza di adottare il principio della Fraternità Universale come nuovo paradigma antropologico”.

Nella mozione si prende poi atto che “l’11 maggio 2024 ha avuto luogo il secondo incontro mondiale sulla Fraternità Umana, World Meeting on Human Fraternity #behuman, che per la prima volta ha visto la presenza di numerosi giovani amministratori locali, grazie alla collaborazione tra Anci e Fondazione Fratelli Tutti che ha dato vita al tavolo di lavoro degli amministratori locali (tavolo amministratori locali)”. Inoltre la mozione approvata. Che prende spunto anche da alcune riflessioni di Anci, considera che “per garantire che la dichiarazione sulla fraternità umana determini azioni concrete è essenziale intraprendere un percorso di approfondimento riguardo alle sue implicazioni nella sfera politica, istituzionale e amministrativa. A tal fine, la Fondazione vaticana Fratelli Tutti ha messo a disposizione un luogo di riflessione e di pensiero, di scambio di idee e di incontro, di ascolto e di condivisione per privilegiare l’unità sulle divisioni politiche, la difesa della dignità umana sulle scelte che la umiliano. Questo impegno, aiuterà a tradurre i principi di fraternità nella quotidianità dell’azione amministrativa, sociale e politica, affinché la fraternità possa alimentare le comunità, sia nel metodo, sia nei contenuti e nelle scelte del governo”. “Intendiamo fondare – si legge nel documento – la nostra azione sui seguenti principi: collaborazione interistituzionale, sussidiarietà e solidarietà, partecipazione giovanile, metodo”.

Regime di salvaguardia per il commercio, Fabio: “Confronto aperto per il nuovo Regolamento”

Il Sindaco ha risposto all’interrogazione del gruppo Pd

Una richiesta di chiarimenti sulla delibera di Giunta numero 78 del 2025 relativa al regime di salvaguardia per il commercio nella città murata. È l’interrogazione che hanno presentato, durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 29 aprile, i consiglieri Giulia Mazzarelli, Alessandro Masi, Anna Ferretti, Gabriella Piccinni e Luca Micheli del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato il Sindaco, Nicoletta Fabio.

Il fondamento giuridico sul quale poggia l’atto adottato dalla Giunta comunale – ha spiegato il Sindaco – sta nella necessità di valutare il rischio di comportamenti speculativi, anche a livello immobiliare, a danno degli esercenti. Questi comportamenti, oltre che indesiderati, potrebbero infatti pregiudicare la corretta valutazione delle disposizioni che si vorranno introdurre col nuovo Regolamento, anche in ordine a eventuali operazioni finanziarie sospette; sono state dunque adottate misure preventive. Il regime di salvaguardia non ha lo scopo di mortificare il ruolo del Consiglio, tutt’altro. La salvaguardia desidera allineare la nuova norma, quella che sia, con la situazione reale della città. In altre parole, il rischio che si correva era, altrimenti, quello di assistere a operazioni speculative e soprattutto incoerenti con le ipotesi di modifiche, e quindi di penalizzare, appunto, la decisione del Consiglio presentando un testo in qualche modo superato ed eluso proprio nel periodo precedente alla sua approvazione”.

Già lo scorso 25 marzo – ha proseguito il primo cittadino –, a seguito del primo incontro di concertazione sul regolamento tenutosi solo il giorno precedente, l’amministrazione ha immediatamente recepito le indicazioni delle associazioni di categoria presenti circa la possibilità che la Giunta comunale, nelle more dell’eventuale approvazione del Regolamento, potesse rivedere il regime di salvaguardia, con particolare riferimento ai subingressi e ai trasferimenti nelle medesime zone della città. Deliberazione che è stata proprio adottata martedì 8 aprile, riducendo di fatto la salvaguardia a rare circostanze. Anche nei pochi giorni di piena salvaguardia, comunque, il punto della delibera che disponeva ‘di specificare che il regime di salvaguardia riguarda solo istanze e segnalazioni di parte presentate successivamente alla data di eseguibilità della presente deliberazione’ ha consentito di evitare criticità a coloro che avessero iniziato o già sottoscritto accordi prima dell’esecutività della deliberazione”.

In merito alle misure che l’amministrazione intende avviare – ha evidenziato Fabio – sono contenta di poter elencare alcune proposte che sono in agenda per la concertazione, precisando che la salvaguardia e la promozione delle aree di particolare interesse del centro storico patrimonio Unesco sono state da subito obiettivi strategici del programma di questa amministrazione: introduzione di limitazioni e incentivi per favorire l’insediamento delle attività economiche operanti in sede fissa e su suolo pubblico, con l’obiettivo di promuovere gli elementi caratterizzanti e identitari della comunità, assicurando al tempo stesso un miglior presidio del territorio e una più uniforme e diffusa localizzazione degli esercizi commerciali e artigianali; individuazione di aree di particolare interesse per le quali fosse necessario prevedere una maggiore tutela, cioè limitare nelle stesse l’insediamento a prestabilite tipologie di attività; promozione di iniziative per la valorizzazione dei locali destinati ad attività commerciali sfitti da oltre dodici mesi; introduzione di disposizioni da osservare per il decoro, in particolare per i proprietari dei locali sfitti; previsione di una disciplina per le botteghe storiche. Ma è soprattutto in termini di concessione di finanziamenti e benefici per le nuove attività che l’amministrazione ha proposto una batteria di interventi senza precedenti: agevolazioni tributarie, contributi una tantum, contributi in conto abbattimento interesse, oltre alla possibilità di intervenire con ulteriori iniziative finalizzate”.

L’amministrazione – ha poi specificato il Sindaco – intende confrontarsi con tutti coloro che possono dare un contributo fattivo in materia, e il gran numero di soggetti invitati nella fase di concertazione, conclusasi lo scorso 15 aprile, è lì a testimoniarlo. Inoltre, nella già citata delibera la Giunta comunale ha dato anche mandato alla Polizia Municipale di attuare un’attività di monitoraggio circa eventuali situazioni di degrado e di sicurezza urbana dell’intero centro storico, auspicando una collaborazione con le altre autorità preposte che, nell’ovvia e piena loro autonomia funzionale, rappresentano un elemento essenziale per presidiare alcuni aspetti non marginali di tutela del nostro centro storico e dell’intera comunità cittadina”.

Posso anticipare – ha concluso il Sindaco Fabio – che nei primi giorni di maggio sarà presentato un nuovo strumento informatico di analisi di tutte le attività produttive del Comune, al quale la direzione Commercio e statistica, la direzione Transizione digitale e la direzione Territorio hanno lavorato insieme fin dal luglio scorso. Altre progettualità sono attualmente in fase di definizione per consolidare ulteriormente questa fondamentale linea di intervento sul centro storico”.

Il consigliere Masi del gruppo Partito Democratico, che ha esposto l’interrogazione, si è dichiarato: “insoddisfatto perché, se si richiama la Legge 231 per disapplicare il regolamento comunale sul commercio, o c’è una necessità ed urgenza, e allora può provvedere il segretario generale, oppure la giunta fa una proposta specifica al Consiglio comunale. Qui, invece, prima la Giunta ha arrestato l’applicazione di un regolamento deliberato dal consiglio e poi detta sospensione è stata rivista con una delibera successiva, sempre della Giunta, per precisare che la sospensione riguarda le istanze di licenza successive e non coinvolge i trasferimenti delle licenze medesime dal centro ai quartieri. Quindi, la concertazione con le categorie e le parti sociali compete alla Giunta, ma il regolamento vecchio e nuovo è del consiglio comunale. Nella risposta, la Sindaco fa riferimento anche ad una serie di agevolazioni e misure economiche a favore del commercio. Non so se siano già ricomprese nella manovra di bilancio preventivo approvata stamattina in questa seduta consiliare, visto che non ci sono state illustrate nel dettaglio, ma ricordo che anche le decisioni dove si impegnano risorse comunali spettano, anche quelle, al consiglio comunale. Quindi, bene che il Comune sia attivo per migliorare le regole del commercio, ma coinvolgendo anche il consiglio comunale non solo a valle delle decisioni, ma anche a monte e in maniera informata e consapevole”.

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