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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio comunale a Palazzo pubblico

Tra gli argomenti la scuola di Colleverde, il patrimonio culturale, Siena Casa...

SIENA. Di seguito il resoconto della seduta del Consiglio comunale di oggi (27 ottobre).

L’ASSESSORE MAZZINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI BRUTTINI SUI FONTANELLI COMUNALI

Il controllo delle acque e la manutenzione dei fontanelli al centro dell’interrogazione presentata, oggi in Consiglio comunale, da Massimiliano Bruttini (PD). Il consigliere, ha anche chiesto di conoscere “se esistono penali nel caso di ritardo per i  lavori; se l’Amministrazione stia valutando la possibilità di sostituire gli attuali impianti con altri tecnologicamente più affidabili, e se è in corso una valutazione per la riqualificazione e l’eventuale ridistribuzione di quelli presenti, anche in funzione dell’utilizzo rilevato nel tempo”.

“Con determinazione dirigenziale dello scorso gennaio – ha informato l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Mazzini – è stato affidata alla Società Istalnuova di Tavarnelle Val di pesa, la manutenzione triennale, 2014/16 dei distributori situati in: via Napoli, San Miniato, Isola d’Arbia, Colonna S. Marco e Taverne d’Arbia per una spesa complessiva di 37mila 636 euro. Il nostro servizio manutenzioni, ogni volta che ha riscontrato anomalie e malfunzionamenti, anche a seguito delle segnalazioni effettuate dagli utenti, ha tempestivamente avvertito la ditta affidataria del servizio che è intervenuta secondo le modalità previste. I frequenti  malfunzionamenti – ha precisato l’assessore – non risultano dovuti a tardivi interventi della ditta, bensì da comportamenti non consoni da parte di alcuni utenti e da atti vandalici veri e propri che, in alcuni casi, hanno pregiudicato per giorni, il funzionamento degli impianti, richiedendo interventi straordinari, o analisi aggiuntive delle acque, non compresi nell’appalto, e quindi con un maggior onere da parte del Comune. Allo stato attuale, inoltre, gli introiti dei fontanelli non sono sufficienti a coprire le spese necessarie per la manutenzione e i costi delle utenze”.

Il consigliere Bruttini, pur considerando esaustiva la risposta ottenuta dall’assessore, ha invitato l’amministrazione “affinché si adoperi con operazioni di sensibilizzazione che interessino la cittadinanza, così da evitare il protrarsi di questi atti vandalici”.

LA SEDE DELL’AREA VASTA TOSCANA SUD-EST NEL DIBATTITO CONSILIARE

Il processo di riordino dell’assetto istituzionale del servizio sanitario regionale, normato dalla legge regionale n° 28/2015, ha costituito il tema di un’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Gianni Guazzi e sottoscritta anche da Carolina Persi e Simone Vigni. Richiamando la prossima riduzione delle aziende USL territoriali, le quali passeranno dalle attuali 12 a soltanto 3, e come “per l’area vasta Toscana sud-est, che comprende anche le province di Arezzo e Grosseto, appaia ragionevole che la sede dell’AUSL venga individuata a Siena sia per motivi di natura geografica sia per la presenza dell’azienda ospedaliera universitaria”, Guazzi ha fatto riferimento a quanto riportato da alcuni organi di informazione “che insistono, invece, nel dichiarare che la sede sarà ad Arezzo”. Il consigliere, anche in funzione del ruolo di presidente della Conferenza dei sindaci svolto dal primo cittadino di Siena, ha chiesto”quali sono le informazioni in merito alla determinazione della sede legale della nuova azienda USL di area vasta e, più in generale, quali sono i criteri per la scelta delle sedi giuridiche”.

L’assessore alla Sanità, Anna Ferretti, ha ricordato come “l’Amministrazione, anche su mandato della Conferenza dei sindaci, abbia richiesto negli incontri di area vasta con la Regione, a più riprese, criteri oggettivi e omogenei sia per la nomina dei commissari sia per la determinazione delle sedi. Lo scorso 23 giugno, abbiamo espresso al neo assessore delegato, Stefania Saccardi, il nostro disappunto per quanto era stato dichiarato sulla stampa in merito a entrambi gli argomenti. C’è da capire – ha proseguito Ferretti – cosa sarà la USL di area vasta, quali funzioni gestirà e come saranno articolate le zone distretto per l’assistenza sanitaria territoriale. Il 21 ottobre scorso, insieme ai sindaci di Poggibonsi e Montepulciano, abbiamo reiterato la richiesta all’assessore regionale, la quale ci ha confermato che verranno individuati criteri validi per tutt’e tre le aree e, in base a quelli, individuate le sedi. Tengo comunque a precisare – ha concluso l’assessore – che la sede legale è una cosa, mentre l’organizzazione degli uffici è un’altra. Sarà nostro impegno seguire questa vicenda da vicino e solleciteremo su questo anche i nostri consiglieri regionali Simone Bezzini e, in particolare, Stefano Scaramelli, in qualità di presidente della Commissione Sanità, perché le scelte siano coerenti e funzionali al servizio sanitario di cui usufruiscono i cittadini, senza cadere in logiche di campanile bensì dettate da un approccio razionale”.

Guazzi si è dichiarato soddisfatto “per la sensibilità dimostrata dall’amministrazione nel processo di riordino delle USL: si tratta adesso di mantenere questa attenzione e vedere come saranno determinate le scelte in sede regionale”.

COME STANNO I NOSTRI CIPRESSI?

L’attenzione di Marco Falorni (Impegno per Siena) su una delle piante simbolo della Toscana: il cipresso. Falorni, durante la seduta del Consiglio comunale, preoccupato per il pericoloso afide che attacca mortalmente i cipressi “tra la totale inerzia degli enti locali della nostra regione”, ha chiesto di conoscere “la situazione di queste piante nel nostro territorio; quali gli interventi previsti, anche in collaborazione con altri soggetti competenti ,e quali le azioni di sensibilizzazione  verso le competenti autorità, a livello regionale e statale, così da conservare la qualità dell’ambiente toscano e senese”.

“Il cipresso – ha risposto l’assessore all’ambiente Paolo Mazzini – è una pianta tutelata, quindi ricade sotto la competenza dell’Amministrazione provinciale, e da quanto questa ci ha comunicato, numerosi sono stati gli interventi effettuati  dal 1995 al 2012 con finanziamenti regionali”. “Dal 2012 – ha evidenziato l’assessore – la provincia pur avendo presentato annualmente un progetto di risanamento del cipresso per l’intero territorio, compreso dunque il Comune di Siena, per carenza di fondi non ha ricevuto disponibilità economiche. La mancanza di interventi ha perciò permesso una recrudescenza della malattia che, con la chiusura delle Province, dovrà essere fronteggiata con la copertura economica di progetti tesi al risanamento all’abbattimento delle piante malate e loro sostituzione con essenze resistenti al cosiddetto cancro del cipresso” “Il Comune – ha proseguito – per fronteggiare l’attuale situazione, che comprende decine di migliaia di piante, da una parte impiega il sempre più carente personale addetto alle aree verdi in operazioni di monitoraggio delle zone a verde pubblico e dall’altra ha chiesto a una ditta specializzata di effettuare un monitoraggio  su una parte del cospicuo patrimonio arboreo. Controlli e interventi che verranno ampliati non appena avremo certezza sui finanziamenti”.

Completamente insoddisfatto della risposta il consigliere Falorni  che ha ribadito come “non venga e non possa essere fatto nulla per salvare i cipressi, un elemento caratteristico e protetto del nostro territorio”.

SULLA MANUTENZIONE DEL PORTONE DI VILLA RUBINI

Durante la seduta consiliare odierna, Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra), Marco Falorni (Impegno per Siena) e Massimo Bianchini (Nero su Bianco) hanno chiesto se “l’amministrazione è a conoscenza del degradato stato in cui si trova, da oltre tre anni, il portone che chiude l’accesso ai giardini di Villa Rubini, e se c’è l’intenzione di porvi rimedio”.

Corsi ha, infatti, rimarcato come “il decoro urbano sia una caratteristica necessaria ed essenziale per qualsiasi città che sia stata, o meno, candidata a Capitale europea della Cultura. Un decoro che dovrebbe essere osservato, e applicato al massimo grado, negli edifici di proprietà comunale”.

“L’attenzione al patrimonio di edifici e luoghi – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Mazzini – deve essere alta, come dice il consigliere, anche in questo particolare momento  economico. Per quanto riguarda il portone, questi dà accesso su una proprietà che risulta essere della Siena Parcheggi e dalla quale si sarebbe dovuti entrare in un parcheggio pertinenziale mai realizzato. La proprietà comunale inizia più a monte di detto ingresso, alla fine di una scarpata non accessibile”.

“Abbiamo segnalato la cosa – ha proseguito – alla Siena Parcheggi. Con l’adozione del Regolamento per i beni comuni, la strada intrapresa sembra essere l’unica percorribile per il raggiungimento di obiettivi di interesse collettivo, che vedano il coinvolgimento collaborativo dei cittadini per il mantenimento del patrimonio della città”.

Andrea Corsi, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto, ha rimarcato “la necessità di affrontare i problemi in maniera concreta, visto che la Siena Parcheggi è una partecipata dello stesso Comune. Sono stati spesi 15mila euro per degli animaletti in plastica e non riusciamo a trovare qualche centinaio di euro per recuperare un portone che rischia di cadere addosso a persone e cose”.

PROTEZIONE CIVILE: ALLO STUDIO UN COORDINAMENTO TRA I VARI COMUNI CONTERMINI PER FRONTEGGIARE LE EMERGENZE METEOROLOGICHE

In considerazione delle sempre più frequenti situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica generate dai fenomeni atmosferici, con allagamenti e tracimazioni che interessano sia le infrastrutture viarie sia le proprietà private, Massimiliano Bruttini (PD), con un’interrogazione, ha chiesto all’amministrazione comunale “quali iniziative intenda porre in atto per monitorare il rischio e prevenire eventuali danni a cose e persone”.

Paolo Mazzini, assessore ai Lavori pubblici e Protezione civile, nel ringraziare il consigliere per l’interrogazione, così da illustrare quanto attualmente sta facendo il Comune, ha informato il consesso sull’aggiornamento in corso al Piano di Protezione civile. Adeguamenti sempre più necessari, visto che la tipologia delle precipitazioni che si sono registrate ultimamente rappresentano una costante in crescita alla quale non si può provvedere solo con una programmazione di interventi oramai datata, anche se supportata da azioni di aiuto solidale tra Comuni.

“Nell’impossibilità tecnica, economica e operativa – ha detto l’assessore – di realizzare un piano intercomunale, stiamo studiando l’attuazione di un coordinamento, affinché i singoli piani comunali che verranno realizzati abbiano dei punti in contatto e tengano presenti le interessenze e interconnessioni tra tutte le realtà territoriali. Un lavoro di coordinamento avviato con i Comuni contermini che vorremmo sostanziare con alcune convenzioni normate in maniera esatta, così che, in caso di emergenza, si possa procedere speditamente per un’operatività immediata. L’aggiornamento del Piano prevede la possibilità di dotare il Comune, e con lui tutti i cittadini che possiedono telefoni, di un’applicazione che consente di visualizzare gli elementi più importanti del piano di protezione civile, come ad esempio le aree di raccolta. E, in contemporanea, inviare messaggi di allerta, di preparazione o organizzazione”.

In parallelo gli uffici tecnici stanno effettuando un monitoraggio su aree di criticità: la strada di Terrensano e Belcaro, la SS 73 Levante e tutta l’area industriale di Cerchiaia. “Stiamo lavorando per redigere progetti per i quali richiedere finanziamenti”.

L’amministrazione, a giorni, approverà il progetto definitivo per la messa in sicurezza della strada di Terrensano. Costo complessivo 380mila euro, che anche se andrà diviso con la proprietà privata del terreno soprastante rappresenta, comunque, una cifra consistente, difficile da reperire nel bilancio comunale.

“Stiamo cercando – ha proseguito Mazzini – di avere il maggior numero possibile di progetti in modo da presentarli quando si riapriranno i termini per il bando del dissesto idrogeologico che la Regione, almeno fino a ora, ha annualmente fatto, e sulla base del quale è stata finanziata – ad esempio – la risistemazione della strada delle Grotte”.

Monitoraggio e progettazione sono in atto. Lo dimostra lo studio del funzionamento idraulico di tutto il versante soprastante l’area industriale e artigianale di Cerchiaia e il monitoraggio della Strada delle Ropole a Taverne d’Arbia, per la quale l’Ente ha sollecitato l’ANAS affinché regimi le acque  sul versante sopra la Siena-Bettolle. “Dopo l’ultimo evento dello scorso 24 agosto l’Anas ha effettuato degli interventi. Nel Piano triennale dei Lavori Pubblici è già presente la realizzazione di un braccio di fognatura  che possa accogliere, ancora meglio, un eventuale afflusso straordinario di acqua dalla Siena-Bettolle. Sempre in quell’area effettuata, anche, una consistente opera di pulizia sulle sponde del Tressa e dell’Arbia da parte del Consorzio di Bonifica SEI Toscana Sud”.

Massimiliano Bruttini ha accolto con piacere  la dettagliata risposta: “significa che il tema è all’attenzione dell’Amministrazione e su questo si è attivata nei limiti del bilancio, delle possibilità e delle risposte, avviando percorsi tesi a fronteggiare situazioni di emergenza”.

IL CONSIGLIO ADEGUA I COMPENSI DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha deliberato l’integrazione del 10% dei compensi al Collegio dei Revisori dei Conti, nominato con atto del Consiglio nello scorso marzo in seguito a una procedura di estrazione a sorte dall’albo regionale, curata dalla Prefettura di Siena. L’aumento dei compensi è stato disposto in quanto i revisori esercitano le loro funzioni anche a favore della Biblioteca comunale degli Intronati, conformemente a quanto previsto dalla legge in materia.

INTEGRATA LA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI IN MATERIA PREVIDENZIALE

Deliberata dal Consiglio comunale, nella seduta odierna, l’adesione del Comune di Asciano alla convenzione per la gestione coordinata e unitaria di funzioni e servizi previdenziali tramite l’utilizzo dell’ufficio “Gestione pratiche previdenziali” del Comune di Siena.

Con l’adesione di Asciano, che si affianca a Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Radda in Chianti, San Gimignano, Casole d’Elsa e Sovicille, salgono a nove i Comuni della provincia che si avvalgono della gestione associata dei servizi di previdenza, consentendo l’armonizzazione e l’unificazione di strumenti applicativi e procedurali verso una semplificazione della complessa materia previdenziale.

APPROVATO LO SCHEMA DI CONVENZIONE DEL SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE

Il Consiglio comunale, nella seduta di oggi, ha approvato lo schema di convenzione per il servizio di tesoreria del Comune dal 2016 al 2020, poiché il prossimo 31 dicembre scadrà l’affidamento del servizio alla banca MPS. La scelta dell’istituto incaricato di gestire il servizio avverrà con procedura di gara aperta e l’appalto verrà aggiudicato al soggetto che avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il servizio di tesoreria comprende il complesso delle operazioni inerenti la gestione finanziaria dell’ente e, in particolare, la riscossione delle entrate e il pagamento delle spese ordinate dal Comune; comprende, altresì, l’amministrazione di titoli e valori. Dalla convenzione rimane, invece, esclusa la riscossione delle entrate patrimoniali e assimilate, nonché dei contributi di spettanza comunale, e la riscossione delle entrate tributarie. La banca incaricata dovrà comunque impegnarsi, su richiesta del Comune, a predisporre gli strumenti di pagamento relativi alla riscossione della TARI, inclusa la relativa rendicontazione degli incassi, alle condizioni che saranno specificate nell’offerta.

APPROVATO IL REGOLAMENTO COMUNALE DELL’ISEE

Il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta odierna, il regolamento dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), che recepisce la nuova normativa statale e regionale, e disciplina l’applicazione dell’indicatore in relazione alle prestazioni sociali agevolate erogate dal Comune per i cittadini residenti.

Il documento, elencando i procedimenti interessati dalle nuove disposizioni, si riferisce ai contributi e alle agevolazioni tariffarie relative a frequenza e servizi di assistenza scolastica ed educativi per la prima infanzia (fino a 3 anni di età); fruizione di servizi socio assistenziali, quali, ad esempio, servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali; contributi economici finalizzati; tributi comunali; affitti e altre agevolazioni. Nel testo si definiscono anche le procedure per l’accertamento amministrativo dell’ “estraneità in termini di rapporti affettivi ed economici” del figlio e del genitore; le competenze della Giunta per definire la compartecipazione alle spese del cittadino; le modalità dei controlli sulle dichiarazioni presentate. Prevista, inoltre, la costituzione, a livello comunale, di una banca dati ISEE, così da procedere, una sola volta, al controllo di un’attestazione presentata per avere più prestazioni.

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER L’ASSEGNAZIONE E LA GESTIONE DEGLI ALLOGGI ERP

Il Consiglio comunale, nella seduta di oggi, ha approvato il nuovo regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi ERP (edilizia residenziale pubblica), nel rispetto della nuova normativa regionale in materia e come proposto dall’ambito territoriale di riferimento (LODE) lo scorso settembre.

Il nuovo testo regolamentare, che ha comportato anche la revoca del regolamento comunale di emergenza abitativa in quanto le disposizioni sono di fatto già comprese nel nuovo documento, disciplina i criteri, le attività e i procedimenti relativi all’assegnazione e alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), la mobilità degli assegnatari e i criteri per l’assegnazione in emergenza abitativa, in deroga alla graduatoria.

Le novità del provvedimento riguardano: l’istituzione della commissione Erp, mobilità e utilizzo autorizzato degli alloggi; le modalità di pubblicazione e i criteri di predisposizione dei bandi di concorso e delle relative domande; il procedimento di formazione e pubblicazione delle graduatorie, tempi e modalità di ricorso e l’aggiornamento delle stesse; le modalità di assegnazione ordinaria degli alloggi, quelle di utilizzo autorizzato; la gestione della mobilità, la variazione del nucleo familiare e ospitalità temporanea all’interno degli alloggi.

AREA EX DEPOSITO DI CARBURANTI IN VIA ESTERNA FONTEBRANDA: NEL 2017 I LAVORI DI BONIFICA

Le condizioni di via Esterna Fontebranda sono state trattate nell’interrogazione di Michele Pinassi (Siena 5 Stelle), il quale ha sottolineato come “questa rappresenti una delle principali porte di accesso alla città, un vero e proprio biglietto da visita per i visitatori”. “In questa zona – come ha detto Pinassi – esiste, da anni, in stato di abbandono, il complesso dell’ex azienda Sena Petroli, il quale richiede un intervento di bonifica che, se opportunamente riconvertito, potrebbe fornire anche risposte all’annoso problema dei parcheggi e delle aree di salita e discesa dei passeggeri”. Per questo la sua richiesta “di conoscere lo stato attuale  e quali azioni intenda intraprendere l’amministrazione”.

Come ha informato l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Mazzini, “l’Amministrazione comunale, proprietaria del terreno, al fine di accertare la possibilità di riqualificazione, ha  un piano di caratterizzazione per accertare la tipologia di inquinanti, che dopo il parere espresso dalla Conferenza dei Servizi è stato approvato con determina dirigenziale nel febbraio 2008. Nel successivo settembre, l’Arpat ha richiesto un progetto per la messa in sicurezza di emergenza per rimuovere le sorgenti di contaminazione primaria presenti. Progetto approvato dalla Conferenza dei servizi tenutasi l’8.9.2009”.

“Purtroppo – ha proseguito l’assessore – nonostante aver partecipato a due bandi regionali, non abbiamo ottenuto i finanziamenti necessari per l’intervento, così abbiamo inserito il progetto, per una spesa complessiva di un milione e 285mila euro, nel Piano comunale dei lavori pubblici 2015/17 approvato lo scorso aprile dal Consiglio Comunale, con finanziamento previsto per il 2017. Il progetto sarà, quindi, ripresentato. Nel frattempo, l’area in oggetto è stata dotata di un marciapiede che ha messo in sicurezza un largo tratto pedonale”.

Michele Pinassi, nel condividere l’onerosità dell’intervento, ha chiesto la “possibilità, da parte dell’Ente, di provvedere almeno all’eliminazione dei rovi che infestano la zona, così da evitare il proliferare di ratti o altri animali nocivi alla salute e rendere il tutto più decoroso”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE MAGGI ALL’INTERROGAZIONE DI PINASSI RELATIVA A CARAVAN E AUTOCARAVAN

Il turismo itinerante al centro dell’interrogazione di Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). In particolare, lo scarico dei reflui: acque chiare e nere. Il consigliere, dopo aver riportato la normativa relativa a caravan e autocaravan, ha chiesto ” se l’amministrazione comunale ha predisposto adeguato impianto per lo smaltimento dei reflui, a quale tariffa e quali altri servizi sono disponibili per questo particolare turismo”. Ma, anche, “se vi sono ordinanze limitative alla circolazione di questi veicoli, quali motivazioni sono state adottate in merito e se gli stalli di sosta presenti nel nostro territorio comunale sono adeguati a tutte le tipologie di mezzi, come previsto dalla norma ministeriale del 2009”.

“Già dal 1996, limitatamente al Campino di S. Prospero  – ha risposto l’assessore alla viabilità Stefano Maggi –l’amministrazione comunale ha posto attenzione al transito di autocaravan così da garantire maggiore sicurezza e migliore fruizione dei percorsi stradali. E’ di quell’anno, infatti, l’ordinanza con la quale, a seguito della sistemazione del parcheggio “Campino” a S Prospero, si destinavano a questi mezzi apposite aree quali il “Fagiolone” in via di Pescaia e l’area al Palazzetto dello Sport, in quest’ultimo, dal 2006, la sosta divenne a pagamento. Sempre con ordinanza, nel 2007, venne istituito il divieto di transito  in via Monte Grappa. Tre anni dopo, nel 2010, entrò in vigore  il divieto di transito in Strada Massetana, dei Tufi, Esterna Fontebranda e S. Carlo”.

“Cinque sono le aree adibite alla sosta – ha proseguito l’assessore – due affidate alla gestione di Siena Parcheggi (via A. Sclavo e Fagiolone dotate di servizi al costo di 20 euro al giorno, senza tassa di soggiorno), una al Campeggio Colleverde (gestore privato), collocata in Strada di Scacciapensieri, e due non a tariffa, e prive di servizi di accoglienza, di fronte agli impianti sportivi dell’Acquacalda e  in strada dei Tufi, all’incrocio con strada Massetana Romana. Tutte le zone sono collegate al servizio di trasporto pubblico urbano”.

Michele Pinassi, nel richiamare la necessità di rendere Siena sempre più una città accogliente anche verso questo tipo di turismo, ha evidenziato il “costo troppo  elevato soprattutto in aree come quella di Pescaia dove i turisti devono sostare e dormire  in mezzo a due direttrici di traffico”. Ed ha suggerito all’Amministrazione di emulare realtà del nord Italia dove le aree di sosta  a parcometro, con un costo di 50 centesimi all’ora sono provviste anche di colonnette di ricarica”.

ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO-CULTURALE

L’interrogazione presentata oggi in Consiglio Comunale da Marco Falorni (Impegno per Siena) ha posto all’attenzione del consesso l’importanza della tutela del patrimonio artistico-culturale. In particolare, il consigliere ha chiesto informazioni relative “ai tempi di restauro del merlo danneggiato su Porta Romana, delle colonne con le Lupe collocate in Piazza Tolomei e al Ponte di Romana; a quanto ammonti il finanziamento ottenuto dal Comune per il progetto “Parco delle Mura” e aggiornamenti sulla richiesta, presentata nel 2014, di finanziamento europeo per il restauro completo della cinta muraria”.

“Relativamente al merlo di Porta Romana – ha informato l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Mazzini – per il preventivo ricevuto, di 10mila euro, la Soprintendenza aveva autorizzato l’utilizzo dei residui della Legge speciale per Siena che sono destinati, però, anche per altre situazioni di emergenza. Da aggiungere che, al problema del merlo, si deve aggiungere un lieve spostamento della muratura di Porta Tufi che, anche se non desta  preoccupazioni, deve essere risolto, con una spesa prevista di 8mila euro. Gli uffici stanno, quindi, ricalibrando i residui della Legge Speciale”.

“Per le due colonne – ha proseguito l’assessore – secondo accordi presi con la Soprintendenza che richiedeva la sorveglianza dello smontaggio da parte di un direttore tecnico restauratore, abbiamo inviato il nominativo e il curriculum di Marco Bracci, il quale opera all’interno della ditta “Civitas Pietra sas” di Berrettini Mauro, individuata come esecutrice di alcune operazioni di restauro”. “Dopo aver ricevuto, dalla stessa Soprintendenza, parere favorevole – ha aggiunto Mazzini – è stata tolta la Lupa dalla colonna di Piazza Tolomei, mentre per la rimozione del capitello si sono riscontrate difficoltà tecniche. Per l’intervento che interessa la colonna del Ponte di Romana, che sarà sostenuto direttamente dalla Contrada del Nicchio, come sottoscritto in un’apposita convenzione, l’amministrazione è interessata solo alla rimozione della Lupa, mentre il restauro della stessa ed eventualmente della colonna sono a carico della Contrada”.

“Per quanto concerne, invece, il progetto “Parco delle Mura” – ha continuato l’assessore – l’Amministrazione, ai sensi della Legge 77/2006, negli anni ha ottenuto diversi finanziamenti per un totale di 160mila euro. La legge prevede, però, l’utilizzo di queste risorse solo per studi e ricerche e non per la realizzazione di opere, quindi i fondi sono stati utilizzati per l’affidamento di analisi specialistiche e dei rilievi di dettaglio necessari a fornire una panoramica conoscitiva, che aiuterà gli uffici nella redazione del progetto di recupero. Preventivamente alle analisi si è ovviamente proceduto alla pulizia dei tratti di coltre verde che da decenni ricoprivano le mura. Il finanziamento ministeriale per il restauro di tutto il perimetro delle mura è stato, invece, richiesto dalla Soprintendenza, tenutaria del bene e quindi soggetto titolato a farlo, in collaborazione con il nostro Servizio Urbanistica-Sito Unesco. I tecnici comunali hanno predisposto il progetto preliminare per un importo complessivo di 8 milioni di euro ma, ad oggi e nonostante interventi anche in sede politica da parte del sindaco, non abbiamo ancora notizie né sull’esito della richiesta, né sulle intenzioni del Ministero”.

“A tal proposito – ha proseguito Mazzini – l’incontro tenutosi ieri pomeriggio nella Sala delle Lupe faceva seguito a quello di diversi mesi fa relativo al tratto tra Porta Ovile e Porta Pispini. Due incontri nei quali abbiamo avuto modo di confrontarci con le esperienza fatte a Ferrara e Lucca, città che a differenza di noi hanno la proprietà delle loro fortificazioni e che hanno investito, tra fondi propri e fondi di varie derivazioni, cifre ben più rilevanti. Ferrara, negli anni ’90, anche se per una cinta muraria più lunga, ha investito circa 54 miliardi di lire, Lucca sta spendendo 15 milioni di euro per un perimetro poco più superiore al nostro”.

“Comprensibile, dunque – ha concluso l’assessore – che la cifra richiesta alla Soprintendenza sia il minimo per poter far fronte alla pulizia, al restauro e al recupero”.

Il consigliere Falorni si è dichiarato insoddisfatto “sia perché il problema del merlo di Porta Romana mi sembra un po’ sottovalutato, nel caso si dovesse ripetere una scossa sismica di 4,2 punti della scala Richter come avvenuto pochi mesi fa; sia perché non si sa che fine abbiano fatto le due lupe di Porta Romana. Inoltre quando saranno riposizionate quelle di Piazza Tolomei e del Ponte di Romana?”. “Stessa insoddisfazione anche per i finanziamenti non arrivati e per il fatto che, sugli stessi, il Comune non sia riuscito a ottenere neppure una risposta”.

QUATTRO INTERROGAZIONI URGENTI SUL DESTINO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI COLLEVERDE

Durante la seduta consiliare odierna sono state presentate quattro interrogazioni urgenti sul trasferimento della scuola primaria di Colleverde, attualmente ospitata nei locali di proprietà della Basilica dell’Osservanza e frequentata da circa 120 bambini, in spazi di pertinenza dell’istituto Pascoli. In particolare, i documenti hanno fatto riferimento alla delibera di giunta dello scorso 24 settembre con la quale è stato approvato il progetto preliminare dei lavori per il trasferimento della scuola primaria di Colleverde all’Osservanza nei locali della Pascoli che, attualmente, ospitano l’asilo nido “Balù” e dello spostamento di quest’ultimo in altri spazi precedentemente destinati all’abitazione del custode.

La prima, a firma di Rita Petti, Simone Vigni e Katia Leolini (PD) ha chiesto “se siano state valutate attentamente alternative più soddisfacenti per l’utenza di riferimento e se tale decisione sia stata presa coinvolgendo i genitori e il dirigente scolastico”; nella seconda, Marco Falorni (Impegno per Siena), Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e Massimo Bianchini (Nero su Bianco) hanno domandato “se sia ancora possibile riprendere la trattiva con i frati dell’Osservanza per evitare il trasferimento o, in alternativa, individuare un locale ubicato in uno dei quartieri di Scacciapensieri, Vico Alto o San Miniato”; con la terza, anche Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) ha fatto riferimento “alla presenza di edifici nel quartiere di San Miniato che potrebbero essere recuperati a tale scopo, oppure alla possibilità di utilizzare i locali della vecchia scuola elementare di Malafrasca”; la quarta, sottoscritta da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle), ha richiamato “la preoccupazione delle famiglie interessate, nei confronti delle quali sarebbe stato auspicabile un maggior coinvolgimento prima di prendere qualsiasi decisione”. In generale, le quattro interrogazioni hanno rilevato i possibili problemi di tale trasferimento anche in termini di sviluppo urbanistico, logistica e mobilità.

L’assessore al Patrimonio, Paolo Mazzini, ha posto una riflessione sullo stato dell’edificio, sottolineando che “la scuola di Colleverde è l’unica sita in un immobile che non risulta di proprietà comunale, bensì in affitto da parte dell’Ordine dei Frati Minori. In questi anni, i suoi locali non sono stati oggetto di rilevanti interventi di manutenzione straordinaria, come competerebbe alla proprietà, tanto che, negli ultimi mesi, l’Amministrazione comunale ha ricevuto numerose lamentele da parte dei genitori sulle condizioni strutturali della scuola”. “A questo si aggiunge la volontà della proprietà – ha aggiunto l’assessore – di non proseguire con il rapporto di locazione nei confronti del Comune. Quello attuale scade alla fine di quest’anno e noi abbiamo interloquito con la proprietà per poter consentire almeno il proseguimento e il completamento dell’annata scolastica 2015/2016 in quell’immobile”. L’assessore ha citato anche il tentativo di concordare con la proprietà un progressivo abbandono di quella scuola per portare alla fine del ciclo di studi gli alunni già presenti: “Ma questo – ha detto – si è scontrato con l’impossibilità di garantire il funzionamento didattico di quella scuola per una serie di aspetti logistici e organizzativi riferibili gli insegnanti”. Dopo aver fatto il punto “sulle soluzioni praticabili e sostenibili con i limiti di bilancio, l’organizzazione della città e delle famiglie – come ha specificato – in quella parte della città, anche rivolgendosi ad altri enti”, l’assessore ha informato l’aula dell’esito di un recente incontro tenuto con i genitori dei bambini coinvolti, “dal quale sono emerse alcune ipotesi che stiamo vagliando, ma che si scontrano con la realtà dei fatti che noi avevamo già constatato”. “Allo stato attuale – ha proseguito Mazzini – l’unica soluzione per dare una risposta scolastica al versante est della città è presente nel Regolamento Urbanistico, nel Piano triennale dei lavori e, coerentemente, nella partecipazione a un bando della Regione Toscana per il finanziamento di una scuola nuova, al quale siamo, però, arrivati quattordicesimi su 57 e che ha premiato solo i primi tre progetti. Quindi, se quella è la risposta ottimale, ma al momento non percorribile, abbiamo cercato altre soluzioni e individuato in un immobile di proprietà comunale la possibilità di ospitare sei classi di una scuola elementare, realizzate con tutti i crismi, fruendo anche di una serie di servizi già presenti. Per questo, siamo arrivati a individuare nell’istituto Pascoli la soluzione che, comunque, dovrà tenere conto anche del trasporto scolastico perché la scuola è situata in una zona un po’ nevralgica e delicata della nostra città che subirebbe un ulteriore incremento di traffico”. “Diventa quindi inderogabile – ha concluso l’assessore – la necessità di prevedere un’operazione duplice: da una parte, la realizzazione di una scuola nuova, che continuerebbe a essere quella di Colleverde; dall’altra, l’organizzazione del trasporto dei bambini attraverso gli scuolabus”.

Petti si è dichiarata “parzialmente soddisfatta, perché nel metodo sarebbe stato importante un maggior coinvolgimento delle famiglie e un’analisi delle utenze: è importante ascoltare le istanze degli utenti dei servizi per la pianificazione della città”. Falorni, invece, si è ritenuto “insoddisfatto per la carenza di programmazione, la tempistica con cui si è affrontato la vicenda e la contraddittorietà con alcuni interventi recenti realizzati dall’amministrazione nella zona dell’Osservanza per la sicurezza degli scolari”; insoddisfatto anche Campanini “perché la risposta evasiva dell’assessore genera sfiducia e si capisce che non ci sono soluzioni né a breve né a lungo termine”; Pinassi ha definito la risposta “comprensibile, anche se non mi ha soddisfatto molto: una maggiore partecipazione dei genitori avrebbe forse offerto qualche chance in più”.

IL CONSIGLIO APPROVA LE MODIFICHE AL CONTRATTO DI SERVIZIO CON SIENA CASA

L’assemblea consiliare ha approvato, nella seduta odierna, alcune modifiche al contratto di servizio fra i Comuni associati del LODE (livelli ottimali di esercizio) senese e Siena Casa s.p.a. per la gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ERP) di proprietà comunale. Le modifiche sono state proposte dalla Conferenza dei Sindaci del territorio, lo scorso settembre, per garantire maggiori condizioni di equilibrio economico e finanziario alla stessa Siena Casa.

Il documento è stato approvato dopo aver recepito l’ordine del giorno presentato da Simone Vigni, Carolina Persi, Ivano Da Frassini (PD), Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia), Luciano Cortonesi (Nero su Bianco), Mauro Marzucchi (Siena Futura) e Simone Lorenzetti (Riformisti) che ha aggiornato i contenuti di un precedente ordine del giorno, poi ritirato dallo stesso proponente Da Frassini. Non è stato, invece, approvato un altro ordine del giorno a firma di Luciano Cortonesi e Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Marco Falorni (Impegno per Siena), Pietro Staderini e Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce).

Le principali modifiche riguardano la misura del canone accessorio fissata per quest’anno in via transitoria e straordinaria in 0,10 per mille del valore catastale di ciascun immobile Erp affidato in gestione; mentre, dal 1° gennaio 2016, fino alla scadenza del Contratto, in 1,50 per mille dello stesso valore catastale; l’introduzione di decurtazioni dal canone accessorio, dal 2016, in alcune situazioni codificate nel testo; la possibilità di stipulare protocolli d’intesa fra i singoli Comuni e Siena Casa per l’elaborazione di progetti tecnici di immobili Erp non finanziati con fondi regionali e statali; l’elaborazione, da parte del gestore, di un disciplinare relativo alla gestione della mancata corresponsione dei canoni di locazione da parte dei singoli assegnatari degli alloggi; la possibilità per i Comuni di affidare nuovi servizi o nuove funzioni a Siena Casa; la predisposizione, a cura di Siena Casa, di criteri e modalità tecnico-operative uniformi al fine di consentire ai Comuni l’assegnazione di eventuali alloggi da ripristinare, dando facoltà all’assegnatario di anticipare le spese di ripristino e manutenzione che verranno successivamente decurtate dal canone di locazione.

L’ordine del giorno approvato impegna il sindaco e la giunta a rappresentare nella prossima assemblea di Siena Casa la necessità di raggiungere il pareggio di bilancio in un’ottica sostenibile pluriennale; a definire le modalità per il recupero delle morosità degli inquilini che non sono riconosciuti dalle amministrazioni comunali come casi sociali; sollecitare nei confronti di Siena Casa proposte di servizi che devono pervenire entro giugno 2016, in modo da implementare i ricavi; operare per l’attuazione del piano di vendite degli alloggi già consentito dalla Regione Toscana per disporre di maggiori risorse ai fini della manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili; attivarsi con la Regione affinché sia valutata l’emergenza abitativa, consentendo ai Comuni del LODE la possibilità di alienare il proprio patrimonio per reinvestirlo totalmente in manutenzione straordinaria e nuove abitazioni; monitorare i percorsi che l’assessore regionale delegato si è impegnato ad attuare per individuare nuove modalità di gestione del patrimonio ERP.

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