La cerimonia in piazza del Campo

SIENA. Questa mattina, dopo la Messa celebrata in Cattedrale, il sindaco Luigi De Mossi, per la festività di Maria Santussima Assunta in cielo, patrona e regina di Siena, ha consegnato in Piazza del Campo, il “Premio Mangia 2020” alla Sanità senese, la cui candidatura è stata proposta dal comitato ristretto del Concistoro del Monte del Mangia, presieduta dal primo cittadino e composta dal rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, il rettore del Magistrato delle Contrade Claudio Rossi e il presidente del Gruppo autonomo stampa senese Andrea Sbardellati.
“Questo importante riconoscimento – ha detto il sindaco De Mossi – è un segno tangibile della nostra profonda gratitudine e del nostro apprezzamento per il lavoro organizzato durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, efficiente ed efficace, svolto da tutti gli operatori sanitari e para-sanitari di ogni ordine e grado, che si sono messi a disposizione della comunità. Uomini e donne dalla grande preparazione e formazione professionale che senza ostentazione, hanno reso grande la nostra macchina sanitaria durante la pandemia che ha colpito l’umanità”. A ritirare il premio Valtere Giovannini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena, e Antonio D’Urso, direttore generale dell’Azienda USL Toscana Sud-Est, insieme a una rappresentanza dell’universo sanitario senese composta da un medico, un infermiere, un tecnico e un impiegato.
La “Medaglia di civica riconoscenza” è stata, invece, consegnata a Ezio Sabatini, in rappresentanza della Protezione Civile, e a Mauro Borghi in rappresentanza della Consulta provinciale del volontariato senese, a nome di tutte le associazioni e organizzazioni di volontariato della città, e di chi ha prestato servizio senza appartenere ad associazioni strutturate.
Come ricordato dal vicesindaco Andrea Corsi “il loro ruolo è stato altrettanto prezioso, facilitando per quanto possibile il lavoro della Sanità e permettendo alla nostra città di rimanere sostanzialmente ai margini della pandemia. Hanno collaborato con grande senso civico e immutato spirito di sacrificio, curando, trattando, assistendo e sostenendo i cittadini che fossero malati o anche solo preoccupati”.
Il Premio Mangia, così come la Medaglia di civica riconoscenza, seppur attribuiti collettivamente sono in realtà declinati verso ogni singolo operatore di ogni livello; raggiungono ogni persona e professionalità che, a buon titolo, può affermare ed essere riconosciuta come destinataria individuale di queste prestigiose attestazioni da parte della comunità cittadina.
A corredo dei premi una pergamena realizzata, a titolo gratuito, da Michela Bacconi e Stefano Pellati.