SIENA. Si è tenuta ieri (7 luglio) nel palazzo del rettorato dell’Università di Siena la cerimonia per il conferimento della “Prigogine Medal” al professor Simone Bastianoni, ordinario di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, coordinatore della Scuola di Dottorato in Scienze Ambientali, Geologiche e Polari e Delegato del Rettore per la Sostenibilità.
Il prestigioso riconoscimento viene attribuito ogni anno, in maniera congiunta dall’Università di Siena e dal Wessex Institute of Technology (UK), a uno scienziato leader nel campo dell’ecologia sistemica, dello sviluppo sostenibile e della ricerca sugli ecosistemi, per onorare la memoria del professor Ilya Prigogine, Premio Nobel per la Chimica, cui l’Università di Siena aveva attribuito nel 1990 la Laurea Honoris Causa in Scienze Biologiche.
La cerimonia per la consegna del riconoscimento si è tenuta presso l’Università di Siena in collegamento con il Wessex Institute of Technology (Politecnico di Southampton, Inghilterra).
Il professor Simone Bastianoni nell’occasione ha tenuto la sua Prigogine Lecture dal titolo “A Sustainability Viewpoint for a Post Covid-19 Pandemic Society”. Alla premiazione erano presenti le autorità accademiche dell’Ateneo, e in collegamento le autorità accademiche dell’istituto universitario inglese.
L’attribuzione del premio a Bastianoni rappresenta un’ulteriore conferma dell’eccellenza della ricerca universitaria senese nel campo di influenza degli studi di Ilya Prigogine, l’accademico che ha gettato le basi per l’investigazione dei sistemi biologici ed ecologici su base termodinamica.
Il premio già in passato aveva visto riconosciuta la ricerca senese: era stato infatti attribuito nel 2005 al professor Enzo Tiezzi, e nel 2004 lo stesso professor Bastianoni aveva ricevuto la “Prigogine Junior Medal”, dedicata ai giovani studiosi.
Simone Bastianoni ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova, successivamente il dottorato in Scienze Chimiche presso l’Università di Perugia. È stato visiting scholar presso l’Università della Florida e ha tenuto la sua tesi sotto la supervisione del professor Enzo Tiezzi. Successivamente ha svolto la sua carriera accademica all’Università di Siena, nel gruppo di ricerca del professor Tiezzi; è stato visiting scientist presso la Royal Danish School of Pharmacy; e poi co-direttore del Gruppo di Ecodinamica, che comprende chimici, economisti, biologi, scienziati ambientali, architetti e ingegneri (www.ecodynamicsgroup.unisi.it).
È professore ordinario di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, coordinatore della Scuola di Dottorato in Scienze Ambientali, Geologiche e Polari e Delegato del Rettore dell’Università di Siena per la Sostenibilità.
Ha oltre trenta anni di esperienza nello studio degli indicatori di sostenibilità, adottando una visione olistica, dalla termodinamica all’ecologia, inclusa la valutazione di eMergy, eXergy, ecological footprint, life cycle assessment (LCA) e bilancio dei gas serra.
Ha identificato la relazione tra emergia ed exergia come un indicatore chiave per comprendere il grado di organizzazione degli ecosistemi.
È stato presidente della “Emergy Society”, membro dello standard committee del “Global Footprint Network” e membro dello scientific board della “International Society of Ecological Modelling”.
È presidente dell’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality: Siena, dopo aver diretto il progetto che ha portato la provincia di Siena ad essere il primo territorio al mondo ad essere certificato per il bilancio dei gas serra (www.carbonneutralsiena.it).
Ilya Prigogine
Ilya Prigogine era nato a Mosca nel 1917 e aveva conseguito la laurea e la laurea in chimica presso la Libera Università di Bruxelles. Nel 1977 era stato insignito del Premio Nobel per il suo contributo alla termodinamica di non equilibrio, in particolare alla teoria delle strutture dissipative. Il tema principale del suo lavoro scientifico è stato il ruolo del tempo nelle scienze fisiche e nella biologia. I risultati del suo lavoro hanno avuto profonde conseguenze per la comprensione dei sistemi biologici ed ecologici. L’Università Siena aveva attribuito allo studioso la Laurea Honoris Causa in Scienze Biologiche nel 1990.