SIENA. Dall’associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“Simone Bezzini non è mai stato uomo di molte parole. Quando parla – non spesso, ed è un merito, di questi tempi – lo fa per dire cose ‘scritte nel marmo’. Racconta, più che promettere. Forse, per questo, non gode della ribalta mediatica ‘social’ che oggi va per la maggiore. E “Confronti” gliene rende merito. Le risorse che sta portando alla sanità senese non sono poca cosa. Anzi. Eppure, non si rinvengono grida di giubilo, soprattutto dal suo partito. Che in lui ha l’ultimo esponente nelle Istituzioni concretamente in grado di incidere sul futuro di Siena. Per esperienza. Per competenza. Per la (tanta) responsabilità affidatagli.
Stupisce, francamente, la mancanza di sostegno che la comunità senese esprime nei confronti del suo assessore regionale alla sanità. Il settore che assorbe l’84 per cento del bilancio regionale (dato pre Covid …). 6,5 miliardi di euro l’anno… Ma questo è un problema suo con il suo partito.
Quel che ci preme, ora, quando finalmente sta emergendo la sua silenziosa e tenace capacità di incidere sulle politiche sanitarie regionali, è, da cittadini, ‘sfidarlo’. Chiedendogli un passo avanti nella programmazione sanitaria condivisa coi territori e con gli attori del sistema. Che è altra cosa rispetto alla passerella con il Ministro Speranza per gli stati generali regionali della sanità, previsti a Firenze il 13 giugno.
Sfidandolo su un nuovo rapporto con il privato, da non delegare alla contrattazione dei direttori delle Asl, ma riconducendolo in capo alla Regione. Mettendolo davanti all’evidenza della necessità di riorganizzare l’offerta ospedaliera, concentrando le risorse per le eccellenze nelle aziende ospedaliero-universitarie, recuperandole da certa rete ospedaliera territoriale, che non ha ragione di sussistere, se non per compiacere questo o quell’amministratore locale.
“Confronti” sfida l’Assessore Bezzini. Perché sa che questa sfida è in grado di affrontarla”.